Giovedì, 07 Settembre 2023 06:48

"Lettere al direttore" – Quale priorità per la sanità pubblica? In evidenza

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Riceviamo e pubblichiamo da una lettrice veneta una lettera i cui contenuti sono compatibili anche per  l’Emilia Romagna e probabilmente per tutto il sistema sanitario nazionale.

Veneto, 6 settembre 2023 -  “Se da un lato parliamo di Salute del Cittadino e qualità dell’aria, le PM10, nel progetto di legge n. 198 della Giunta Regionale “Modifica alla LR 16 aprile 1983, n. 33, approvata all’unanimità in consiglio regionale del Veneto in questi giorni, dall’altra si propongono incentivi ai medici per ridurre le prestazioni con Codice di Priorità B e ridurre le spese sui farmaci con scelta prioritaria sui generici la cui cifra massima pro capite dovrà attestarsi sui 100 euro per abitante. Stiamo parlando di due articoli pubblicati da quotidiani locali veneti il Corriere delle Alpi e il Gazzettino di Belluno del 6 settembre 2023.

Ora un ragionamento è d’obbligo, quale è la vera priorità per chi sta attuando questi provvedimenti, quello di mettere in atto il blocco delle auto in circolazione euro 0 fino all’euro 5 per questioni di salute nei confronti del proprio cittadino o perché l’ha detto l’Unione Europea? Perché se fosse per la tutela del cittadino non dovremmo al contempo applicare dei tagli alla sanità riducendone i servizi e premiando del medico che decide di sottoscrivere questo Patto ben conscio di essere medico e di avere sottoscritto il Giuramento di Ippocrate dove la salute dovrebbe prevaricare sul mero interesse monetario.

Si ritiene che il sistema si stia contorcendo su sé stesso quando invece dovrebbe incontrarsi. Se da un lato la Costituzione Italiana, all’art 13 si esprime affermando che la libertà personale è inviolabile, tantomeno si può limitare con restrizioni ZTL o con scatole nere la libertà del cittadino limitandone gli spostamenti per una questione di salute per poi farla scontrare con l’art 32 che mi deve garantire i servizi sanitari e invece va a ridurmi quei servizi che fino a ieri erano garantiti incentivando il medico dal venir meno del suo giuramento. Se volessimo veramente intervenire sulla salute del cittadino non andremmo a ridurre i servizi al cittadino o a limitarne la libertà ma andremmo a verificare anche campi come la tecnologia HAARP, la geoingegneria o il cloud seeding”.