Giovedì, 21 Luglio 2022 05:08

Una dose di buon senso In evidenza

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Di Andrea Caldart Cagliari, 20 luglio 2022 (Quotidianoweb.it) - Mentre all’estero stanno progressivamente riducendo drasticamente i vari divieti, noi continuiamo ad essere bombardati dai messaggi della pubblicità televisiva che: “è ora della quarta dose”, con sieri scaduti e realizzati mesi e mesi fa, per un virus probabilmente anch’esso ormai “scaduto”.

Al ministero della salute non ce la fanno proprio a spiegarci come mai abbiamo comprato 330 milioni di dosi, di cui appunto più di qualche milione abbondantemente scadute.

È un forte braccio di ferro tra gli uffici del ministero che spingono sulla 4 dose e il martellante informare dell’aumento dei decessi, dei ricoverati e dei contagiati, senza però fare raffronti con il 2020 e il 2021 quando appunto la popolazione non si era ancora quasi totalmente piegata al “siero magico” arrivato scortato a -80 gradi, come fosse il Sacro Graal e poi oggi, proposto al banchetto di un qualsiasi mercato rionale anche a +40 gradi.

E ora il buon ministro Speranza è tornato a reti unificate dal canale 1 fino al canale 7, propagandando l’efficacia di correre subito all’hub vaccinale per sottoporsi alla quarta dose, consapevole che nei 330 milioni di dosi, c’è anche pronta la quinta: “che faccio lascio per la prossima?”

Bisogna ricordare al prode scudiero della salute che il nostro Paese, l’Italia, ha leggi e codici deontologici che vanno rispettati come ad esempio, l’art. 48 del codice deontologico medico nel quale è riportato questo: “Il medico attua sull’uomo le sperimentazioni sostenute da protocolli scientificamente fondati e ispirati al principio di salvaguardia della vita e dell’integrità psico-fisica, nel rispetto della dignità della persona. La sperimentazione sull’uomo è subordinata al consenso informato scritto del soggetto reclutato e alla contestuale e idonea informazione del medico curante indicato dallo stesso. Il medico informa il soggetto reclutato in merito agli scopi, ai metodi, ai benefici prevedibili e ai rischi, fermo restando il diritto dello stesso di interrompere la sperimentazione in qualsiasi momento, garantendo in ogni caso la continuità assistenziale.

Ogni tipologia di sperimentazione compresa quella clinica deve essere programmata e attuata secondo idonei protocolli nel quadro della normativa vigente e dopo aver ricevuto il preventivo assenso da parte di un Comitato etico indipendente”.

Non possiamo non porci una domanda: perché tutta questa fretta di ri-sierare milioni di persone dove ormai anche l’evidenza scientifica, da studi fatti in molti paesi, ci raccontano di reazioni avverse gravi e di continue morti improvvise?

Sarà mai che in questo modo il governo può continuare a legiferare nell’emergenza dell’emergenza, con emergenza fine mai, ignorando la Costituzione?

Ma se anche la terza non ha funzionato, corri a farti la quarta?

Tutta questa masturbazione continua televisiva sembra un po' come l’assalto allo smaltire le dosi eccessive (vecchie), un po' un film horror, dove anziché salvare le persone, parrebbe più un “salvare” le statistiche dell’ISS.

Più cerchiamo spiegazioni, dati, studi, più ci imbattiamo in quel circuito di reward (o ricompensa) che è difficile capire nei soggetti che, nella modalità “terrorismo mediatico”, inculcano la paura di vivere senza una dose.

Lo dichiara pure apertamente l’infettivologo Matteo Bassetti in un’intervista al giornale “La Verità” dicendo: “Non ha senso andare a caccia del virus fra gli asintomatici. Nuova Inoculazione? Non vedo l’urgenza di farla a luglio a chi ha meno di 80 anni”.

Già, ma dove trarrebbero la loro soddisfazione, il loro appagamento, quella dopamina che placa quella sete di bisogno organici, trasformandoli in emozione dal cui piacere sadico deriva poi il fattore che induce a ripeterli se non sulla comunicazione dal terrore alla paura?

Davvero difficile capire cosa assecondi la portata dello svilupparsi di quest’astinenza che porta le persone a credere di stare meglio dopo una dose, di fronte a dati nazionali ed internazionali che ci raccontano di tutt’altro.

Nel mondo, intanto, non tutti sono rimasti a desiderare una dose continua per l’attivazione del QR code, perché da più parti stanno nascendo associazioni che si uniscono in un’unica rete e ci raccontano degli stessi effetti avversi che si ripetono uguali ovunque.

Ormai non possono più nascondere i dubbi sull’efficacia di questo schiavismo mascherato perché, quando una madre vede il proprio figlio, ridotto a menomato sociale o peggio ancora deceduto, non c’è nulla che potrà contenere, il suo dolore, la sua rabbia e ribellione.

E di tutto questo ormai esistono studi internazionali autorevoli tra cui l’ultimo del BMJ (British Medical Journal) che riporta appunto le problematiche sulle reazioni cardiache e lo studio sull’alterazione del ciclo mestruale.

Fino ad oggi i potenti mezzi di comunicazione, il cui bilancio viene spesso ripianato dal contributo pubblico, hanno cercato in tutti i modi di ridicolizzare e tacere tutto questo, ma quando ormai nel mondo milioni di persone hanno le stesse problematiche, sarà molto difficile soffocare le loro voci.

Dall’Australia agli Usa, passando per Europa e Italia, ormai è incontenibile il grido di chi, credendo nella telescienza delle virostar, oggi fa i conti con menomazioni permanenti e con un corpo che, seppure continui a vivere, non potrà più tornare ad essere quello di prima.

Dobbiamo davvero dire il nostro grazie personale a queste persone che, con la loro testimonianza e coraggio, oggi sono riunite in un progetto chiamato: “Jab injuries global”, una piattaforma neutrale il cui scopo è portare consapevolezza e un appello alle persone che non vedono cosa sta succedendo nel mondo oggi.

Anche da noi sta per iniziare la fase italiana di Jab che, con ogni probabilità, verrà affidata al “Comitato Ascoltami”; a dircelo telefonicamente proprio Roberto Baima, membro del comitato direttivo il quale ci informa che sono in attesa di un ulteriore incontro con Jab Injuries Australia per definire tutti i dettagli della futura collaborazione.

Quello che evidentemente manca è avere la capacità naturale di distinguere il logico dall’illogico, di vedere e capire la realtà per come essa è, e non come la si tenti di far apparire.

Avere una testa pensante significa avere una visione equilibrata della realtà che ci circonda, senza manipolazioni esterne che ci portino a soddisfare bisogni non necessari.

Questa rara élite di usurai sadici dominatori, non si fa nessuno scrupolo nel far soffrire, con le loro teorie “dei forti del grande reset”, miliardi di persone e allora, non facciamocene noi, ad usare il buon senso per sconfiggerli anche perché dopo oltre due anni di “emergenze pandemica fine mai”, dovremmo aver imparato che non vi è una sola autorità che possa meritare una fiducia piena da parte nostra.

E alla fine aveva ragione Montagnier: “A generare le varianti sono i vaccini”.

Link utili:

https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2022/05/scadevano-a-luglio-ma-ora-sono-validi-sino-a-novembre--e9c1c616-73d6-4dc7-848b-8d3818999766.html?fbclid=IwAR2idf-rrEKQD3s-Odas75tikHo_HW4Z1aEkuXUoii2IyiFpi63_fklyYHM