Verona 20 settembre 2021 – In un clima sempre più di “tutti contro tutti”, in cui sono sempre più evidenti gli scontri, anche politici, tra chi ha scelto di vaccinarsi e chi no, tra chi si è vaccinato e inneggia al Green Pass come soluzione per uscire dalla pandemia e chi invece lo vede come un attentato alla democrazia, tra chi pensa che i non vaccinati siano pericolosi untori e chi pensa che i vaccinati con Green Pass se ne vadano in giro a infettare inconsapevolmente, chi demonizza i tamponi gratis e chi gli invoca, a dare una grande lezione di vita e di rispetto per tutte le idee ci ha pensato NaturaSì, l’azienda fondata a Verona nel 1992, che oggi vanta in Italia 300 punti vendita di prodotti bio, sia in franchising che a gestione diretta.
Il direttore, Fabio Brescacin, in una lettera inviata ai 1700 dipendenti, ha annunciato che pagherà i tamponi a chi ha fatto la libera scelta di non fare il vaccino anti Covid, fino alla fine dello stato di emergenza, cioè il 31 dicembre 2021, “a meno che lo Stato non provveda alla spesa, come fa per i vaccini”. Questo per “evitare di entrare in un meccanismo di giudizio e discriminazione.
Pubblichiamo, di seguito, la lettera integrale.
“Carissimi collaboratori, stiamo tutti vivendo una situazione difficile, per molti versi paradossale, innescatasi con la comparsa del virus. Non vogliamo come azienda prendere posizione in questa Babilonia di voci assordanti e contraddittorie, ora è molto difficile distinguere la verità dalla menzogna, la realtà dalla semplice opinione. Di una cosa siamo certi: la libertà individuale. Cerchiamo di difenderla con tutte le nostre forze per non entrare nel meccanismo di lotta e di divisione tra le persone che questa situazione sta innescando.
Siamo in un'epoca in cui ogni persona ha la possibilità e il dovere di decidere della propria vita e della propria responsabilità nei confronti di se stesso, della natura e della comunità umana. Oggi più che mai c'è la possibilità di conoscere e conseguentemente di fare scelte coerenti e consapevoli.
Come azienda quindi abbiamo deciso, nel rispetto della libertà di ognuno e per evitare discriminazioni nell'ambito del lavoro, di permettere a tutti di svolgere regolarmente i propri compiti in azienda. Per chi quindi ha deciso, con coscienza e responsabilità, di non vaccinarsi provvederemo a contribuire al costo dei tamponi richiesti dalla legge (fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31/12) per esercitare il proprio compito lavorativo, a meno che lo Stato non provveda alla spesa come fa per i vaccini.
Chiediamo in azienda discrezione e rispetto per qualsiasi scelta di ogni persona in libertà si senta di fare e vorremmo fosse impegno di ognuno evitare di entrare in un meccanismo di giudizio, discriminazione, tanto più che lotta che è uno dei problemi maggiori che sta innescando questo virus nei rapporti tra le persone, oltre che occupare le nostre coscienze che dovrebbero essere impegnate su compiti e pensieri ben più fecondi per l'umanità che non essere prese da sentimenti di paura e di conflitto tra persone”