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A distanza di due anni, la produzione delle Pmi modenesi torna a crescere rispetto all'anno precedente. Anche il fatturato esce dal tunnel, ma i margini rimangono ristretti -
Modena, 28 febbraio 2014 -
Finalmente un trimestre positivo anche per le piccole imprese, quello che ha chiuso un 2013 che, malgrado l'acuto finale, termina comunque in rosso. Nel periodo ottobre-dicembre, infatti, i principali parametri produttivi delle imprese sino a 50 dipendenti monitorate da CNA fanno registrare una crescita. Rispetto a dodici mesi fa aumenta dell'1,4% la produzione, dell'1% il fatturato (a fronte di margini di guadagno ancora risicati) e qualche segnale positivo arriva anche dagli ordini nazionale (+0,6%). Ma la notizia migliore è, forse, la diminuzione dell'export, che scende dal 27,7% al 25,3%: ciò significa che finalmente è il mercato interno ad alimentare questa ombra di ripresa.
AI LIVELLI DEL 2009
Malgrado questa performance, il dato annuale rimane negativo (-2,4% la produzione, -1,4% il fatturato), circostanza che mantiene ai livelli del 2009 la capacità produttiva delle Pmi modenesi. Dati alla mano, dal 2007, le Pmi hanno perso circa un quarto della loro capacità produttiva.
SETTORI
Bene la meccanica e l’alimentare, in chiaroscuro il settore moda, mentre rifiatano biomedicali e macchinari elettronici. Nel dettaglio, ecco gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
ALIMENTARE
Torna decisamente a crescere una delle eccellenze della nostra economia. Lo fa in quello che tradizionalmente è uno dei periodi più floridi dell’anno, il quarto trimestre, appunto. Un salto verso l’alto determinato soprattutto dal mercato interno, visto che la quota dell’export passa dal 33,2% del terzo trimestre al 7,5% del fatturato totale.
Torna decisamente a crescere una delle eccellenze della nostra economia. Lo fa in quello che tradizionalmente è uno dei periodi più floridi dell'anno, il quarto trimestre, appunto. Un salto verso l'alto determinato soprattutto dal mercato interno, visto che la quota dell'export passa dal 33,2% del terzo trimestre al 7,5% del fatturato totale.
MAGLIERIA
In qualche modo regge la maglieria modenese, che trae motivi di ottimismo in particolare dall'andamento degli ordinativi.
ABBIGLIAMENTO
E' andata decisamente peggio, invece, per l'abbigliamento, che continua ad appoggiarsi all'export, che ha raggiunto il valore massimo della seria storica, il 54,1%.
CERAMICA
Parametro 4° trim. 2012 4° trim. 2013 3° trim. 2013 PRODUZIONE +2,7% -7,1% -8,3% FATTURATO +8,3% -8,5% -3,8% ORDINI ITALIA +1,3% +4,2% -4,0% ORDINI ESTERO -6,1% -3,3% +1,8%
Anche nel quarto trimestre continua la frenata della ceramica, in questa indagine rappresentata essenzialmente dalle piccole imprese del cosiddetto terzo fuoco. Nulla di nuovo, se si pensa che questo settore viaggia comunque al traino dell'edilizia, che sta pagando un dazio pesante alla congiuntura economica.
PRODOTTI IN METALLO
parametro 4° trim. 2012 4° trim. 2013 3° trim. 2013 PRODUZIONE -5,6% +14,0% +2,1% FATTURATO -9,7% +14,4% +3,0% ORDINI ITALIA -9,7% +8,1% +3,9% ORDINI ESTERO +21,8% +7,8% +36,3%
In decisa crescita la meccanica modenese, il motore della nostra economia. Quello della maccinca pesante è addirittura un exploit, peraltro con la ciliegina sulla torta rappresentata dalle ottime aspettative sugli ordinativi, sia nazionali che esteri.
MACCHINE E APPARECCHI MECCANICI
Parametro 4° trim. 2012 4° trim. 2013 3° trim. 2013 PRODUZIONE -13,5% +4,1% +2,7% FATTURATO -6,2% +5,8% -3,0% ORDINI ITALIA -22,2% +6,3% -2,6% ORDINI ESTERO -15,1% +6,4% -19,3%
Le stesse considerazioni valgono per meccanica di precisione, anche se con cifre meno clamorose ma comunque veramente incoraggianti. Elevato anche l'export, che si mantiene oltre il 41% del fatturato totale.
BIOMEDICALE
Parametro 4° trim. 2012 4° trim. 2013 3° trim. 2013 PRODUZIONE +6,9% -1,3% -7,2% FATTURATO +13,0% -9,8% -0,1% ORDINI ITALIA +7,6% -2,7% +4,0% ORDINI ESTERO +32,2% -18,4% +8,8%
Quasi fisiologico il calo registrato nel biomedicale, ancora condizionato dagli effetti del sisma del maggio 2012. Rimane piuttosto elevata (44,5%), anche se in calo rispetto al trimestre precedente, la percentuale di fatturato estero sul totale.
APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
parametro 4° trim. 2012 4° trim. 2013 3° trim. 2013 PRODUZIONE +12,7% -6,2% +0,7% FATTURATO +3,3% -2,5% +1,5% ORDINI ITALIA -3,6% -3,5% +4,4% ORDINI ESTERO +7,8% -1,1% -10,1%
Rifiata, dopo un paio di trimestri positivi, anche questo comparto, forse ancora poco "pesante" per la nostra economia, ma che sta evidenziando una buona dinamicità.
LE CONSIDERAZIONI DI CNA: SARA' VERA GLORIA?
"Un'iniezione di fiducia, da valutare come un segnale incoraggiante, ma è ancora per presto per definirla come una ripresa vera e propria". Così Umberto Venturi, presidente provinciale di CNA, commenti i dati elaborati dall'Ufficio Studi dell'Associazione modenese. "A questo punto – continua Venturi – suonerebbe davvero come un delitto perdere l'occasione rappresentata da questo break nella congiuntura economica negativa". Ma cosa serve per agganciare questa pseudo ripresa? "Servono interventi incisivi a breve termine, e da questo punto di vista dal Governo sono arrivate affermazioni di grande interesse come la liquidazione totale dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese; l'impegno a due cifre sul cuneo fiscale; il sostegno alle Pmi sul credito. Tutte misure chieste da tempo e che possono contribuire a riattivare un virtuoso ciclo economico".
Ma la pazienza ha un limite, come ha dimostrato la manifestazione del 18 febbraio 2014. "Senza bisogno di forconi, in modo fermo e civile, 60.000 persone hanno detto che il tempo delle attese è finito, sia a livello nazionale che locale. Sul fisco, però, le nostre imprese si aspettano molto di più: resta completamente aperta la questione più complessiva della riforma fiscale, mentre è stato detto sul peso della imposizione locale e sugli immobili strumentali".
In definitiva, le imprese sono pronte, "anche se – conclude il presidente di CNA Modena - nel primo trimestre del 2014 è lecito attendersi anche l'effetto negativo dell'alluvione. Un motivo in più per chiedere al Governo di definire celermente la questione dei rimborsi, così come la rateizzazione triennale del contributi e delle imposte dovute dalle imprese colpite dal sisma 2012 e la definizione di agevolazioni fiscali per le comunità colpite sia dall'inondazione che dal sisma 2012".
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
L' 11 marzo, presso la sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena) si terrà un incontro dal titolo eloquente: "Prodotti da costruzione, con la UNI EN 1090 cambia tutto" -
Modena, 28 febbraio 2014 -
C'è un nuovo adempimento da rispettare per chi opera nel settore della carpenteria meccanica, che interessa anche il mondo delle costruzioni, vista la sua importanza nella realizzazione di molti manufatti edili: con il regolamento 305/11/CE – CPR è stata introdotta la cosiddetta "conformità del manufatto", in recepimento della nuova UNI EN 1090. Un cambiamento radicale per tutti gli addetti del settore, che introduce sostanzialmente l'obbligo di utilizzare prodotti per costruzioni rispondenti a entrambe le normative, italiana (DM 14/1/2008) ed europea.
L' 11 marzo alle ore 20.30, presso la sala Arcelli della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena) si terrà un incontro dedicato, dal titolo eloquente: "Prodotti da costruzione, con la UNI EN 1090 cambia tutto". Nel corso dell'incontro si parlerà di marcatura CE, di analisi del prodotto per la gestione del rischio nelle opere di ingegneria civile e della definizione stessa dei "prodotti da costruzione". Saranno inoltre messe a confronto la normativa europea e quella italiana, la loro possibile interazione e coesistenza nel mercato italiano.
Il relatore sarà l'ingegner Enrico Albarelli, responsabile tecnico di ASQ STS – azienda specializzata nei servizi e nelle tecnologie di saldatura, che si occupa di formazione tecnico-professionale specialistica a più livelli nei settori edile e impiantistico – con la collaborazione di Stefano Ravagli.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
L'Associazione rigetta l'esperienza precedente che si è conclusa con lo stallo delle posizioni. "Opportuno poi coinvolgere anche l'Accademia militare" -
Modena, 28 febbraio 2014 -
Il giorno dopo in cui sono stati avviati i lavori per il primo stralcio dei lavori di pedonalizzazione di Piazza Roma, Rete Imprese Italia Modena – che raggruppa Confesercenti, Confcommercio Fam, Lapam-Licom e CNA - così si esprime: "Troviamo singolare che si annuncino pubblicamente i tratti fondamentali di un progetto di valorizzazione, demandando il compito di approfondimento ad un successivo tavolo di confronto. Il fondato dubbio, allora, è che il tavolo non abbia altra funzione che quella notarile, certificando decisioni sostanzialmente già prese. Come è accaduto peraltro col primo tavolo, che avrebbe dovuto produrre una proposta condivisa, ma che si è concluso con un sostanziale stallo delle posizioni".
"Riteniamo invece indispensabile – aggiunge Rete - che il secondo tavolo sia il luogo di vera elaborazione del progetto di valorizzazione cosicché i risultati confortati dal consenso della maggioranza dei partecipanti siano subito vincolanti per l'Amministrazione comunale. Inoltre sarà altrettanto importante che di fronte all'opinione pubblica modenese siano resi trasparenti i criteri di composizione del tavolo suddetto, privilegiando la partecipazione di attori istituzionali, evitando soluzioni pasticciate e di assistere, come è accaduto in occasione del precedente, ad un andirivieni di persone delle quali si è poco capito a che titolo fossero presenti.
"A tale proposito crediamo sia opportuno che al tavolo di confronto sia invitato un rappresentante dell'Accademia militare, vista la centralità che l'Accademia stessa ha nella rivisitazione della piazza anche nell'ottica di promozione turistica della città".
"Rimane aperta – precisa Rete - la questione dei posteggi auto che verranno sottratti con la pedonalizzazione della piazza, visto che, allo stato, solo per una parte di essi è stata individuata una soluzione compensativa"
"Ragioni di opportunità istituzionale – conclude Rete – dovrebbero infine indurre l'attuale Giunta a demandare a chi succederà alla guida della città la istituzione del suddetto tavolo, che, per la delicatezza e il carattere strategico dei temi trattati, non può esaurire in poche settimane il confronto tra tutti gli attori coinvolti"..
(Fonte: ufficio stampa RETE IMPRESE ITALIA)