CNA Modena

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Cna e Lapam chiedono un chiarimento urgente

Modena, 26 ottobre 2013 - -

Un'interpretazione, che potrebbe essere giudicata pretestuosa, delle banche sulle procedure di compilazione delle domande di rifinanziamento delle imposte nei territori colpiti dal sisma sta mettendo a rischio la possibilità dei contribuenti di avere accesso a questa agevolazione.

Il problema è legato alle richieste già presentate a giugno per usufruire del finanziamento dei versamenti in scadenza sino a settembre. L'interpretazione data dall'Agenzia delle Entrate e dalla relativa procedura di compilazione delle domande, lascia intendere che una nuova domanda debba essere presentata solo qualora si intenda usufruire della possibilità di accedere al rifinanziamento delle imposte in scadenza dal 1 ottobre al 15 novembre, in caso contrario sarebbe sufficiente ripresentare in banca il modello già presentato a giugno, con la ricevuta dell'Agenzia delle Entrate.

Secondo diversi istituti di credito, invece, il modello dovrebbe essere assolutamente reinviato all'Agenzia evidenziando esclusivamente i mesi (da luglio in poi) oggetto del "nuovo" finanziamento. In caso contrario gli istituti dovrebbero (?) rifinanziare anche la parte già finanziata.

Un problema che Cna e Lapam avevano già sollevato con largo anticipo per evitare che sorgessero problemi, che si sono palesati all'ultimo momento.

Questo atteggiamento costringerebbe i contribuenti ad un'affannosa corsa alla compilazione delle domande, da presentare entro il 1 novembre, con la complicazione dello sciopero bancario previsto per il 31 ottobre.

Le Associazioni ritengono immotivato questo atteggiamento, derivante esclusivamente dalle disposizioni decise dall'Abi e Cassa Depositi e Prestiti, considerato che né le ordinanze, né l'Agenzia delle Entrate afferma nulla in merito.

Cna e Lapam, pertanto, chiedono fermamente un chiarimento urgente su questa vicenda, per arrivare ad un intervento semplificativo in questo senso, affinché a pagare sulla propria pelle questo ennesimo cavillo burocratico non siano i contribuenti.

(Cna Modena)
Mercoledì, 23 Ottobre 2013 16:51

Efficienza energetica: guadagnare...risparmiando!

Modena, 23 ottobre 2013
 
Da un lato il risparmio, che restituisce in pochi anni l'intero importo dell'investimento compiuto; e dall'altro il guadagno, attraverso i cosiddetti "certificati bianchi", vale a dire quella sorta di "diritti" maturati grazie agli interventi di efficientamento energetico e vendibili sul libero mercato. Un'opportunità da non perdere per chi, dal 2006 ad oggi, ha investito nell'efficienza energetica della propria attività produttiva.
I potenziali guadagni sono economicamente interessanti, almeno per quegli interventi realizzati sui processi produttivi. Proprio per questo CNA ha organizzato, in collaborazione con Azzero CO2, un seminario gratuito nel quale verranno illustrati dettagli ed esempi di questa grande opportunità imprenditoriale. "Efficientamento energetico dei processi produttivi – risparmi e guadagni" è il titolo del convegno che si terrà domani, giovedì 24 ottobre, a partire dalle 18.00, presso la sala "Arcelli" della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena).
Facciamo un esempio particolarmente redditizio di efficientamento energetico: il recupero termico dei fumi di combustione all'interno dei forni. La temperatura di uscita dei fumi è molto elevata: pertanto, applicando ai camini uno scambiatore di calore aria/fumi, l'abbassamento della temperatura di questi ultimi consente di recuperare quantità ingenti di energia termica. A fronte di 80mila euro di spesa per l'installazione, ne tornano ogni anno quasi 50mila in risparmi diretti e 30mila attraverso i "certificati bianchi": spalmato su un quinquennio, l'investimento arriva a fruttare 300mila euro (tendendo, oltretutto, una mano all'ambiente).
Dopo l'introduzione al tema a cura di Ivan Bignardi, amministratore delegato di ASQ. Matteo Nanni di AzzeroCO2 entrerà nel vivo della questione con esempi pratici. Al termine dell'incontro, che è gratuito, verrà lasciato ampio spazio alle domande dei partecipanti.
 
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Roma, 22 ottobre 2013
 
Nella legge di stabilità il Governo ha rivisto in base alle richieste effettive il tiraggio dei fondi destinati al rimborso delle accise. Un'operazione apparentemente innocua ma che potrebbe pregiudicare l'autotrasporto la dove i consumi dovessero riprendere -

Se poi malauguratamente si dovesse procedere con nuovi aumenti delle accise, l'attuale consistenza dei fondi in base alle nuove disposizioni contenute nella legge di stabilità sarebbe insufficiente e automaticamente si dovrebbe procedere con la ripartizione degli stessi.

Nelle attuali condizioni economiche e con il gasolio più caro d'Europa l'autotrasporto non tollererebbe una simile decurtazione, rispetto ad un rimborso che non riesce neppure a calmierare un prezzo alla pompa fuori mercato e con la tassazione tra le più alte nell'Unione europea. Anche per questo CNA-Fita richiede al Governo Letta e al Ministro Lupi rassicurazioni che il rimborso delle accise non venga diminuito e richiede un impegno affinché in tempi certi e brevi si possa ristabilire l'accisa mobile, garantendo sul mercato che l'aumento indiscriminato della tassazione dei carburanti non ecceda le reali necessità di bilancio dello Stato. La CNA-Fita sul caro carburante non tollererà passi falsi.

«Il Governo deve capire che sul gasolio - ha dichiarato Cinzia Franchini presidente nazionale - la categoria non può concedere alcunché e che se non si daranno rassicurazioni valide il fermo diventerà la naturale conclusione. Non si potrà dire che non l'avevamo detto e per questo - ha proseguito la Franchini - lo ribadiamo con forza: sul gasolio e sul rimborso accise tolleranza zero. Su tutto il resto siamo disponibili al dialogo, fermo restando che anche sui fondi destinati alla categoria vi sono dei punti fermi come i rimborsi forfettari, quelli Inail e quelli del Sistema sanitario nazionale. Tutti fondi - ha concluso il presidente della CNA-Fita - che arrivano alle imprese direttamente, senza filtri, e senza dover attendere anni».

(Fonte: ufficio stampa CNA-Fita)
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