La farina di soia recupera in 10 giorni quanto perduto in diversi mesi di contrattazioni. I fondi la fanno da padroni.
Lo sconcerto regna diffuso tra gli operatori economici che abbiano le mani in pasta nel campo dei cereali.
Ieri sera USDA con sorpresa, nonostante fior di agenzie estere e nazionali prevedessero numeri tendenzialmente ribassisti, è avvenuto il contrario sull’onda data dal seme di soya:
Il grano è il re incontrastato del mercato e con esso trascina anche i proteici, soya in particolare.
Se da un lato i mercati restano stabili, comunque su valori alti, iniziano a acuirsi i problemi connessi alla solvibilità, alla finanza e alla carenza del materiale rotabile, al punto tale da veder modificate le condizioni contrattuali.
All’orizzonte comunque nuove problematiche si stanno affacciando, quali discutibili future rese, i consumi tengono e la Cina nonostante perda in PIL ma continua a fare acquisti.