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Le stime USDA non si discostano dalle previsioni e i mercati hanno reagito di conseguenza lasciando pressoché invariati i prezzi. I fondi fatto salvo il seme di soya, hanno ridotto le loro scoperture.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 12 giugno 2017 - A seguire i dati più significativi rilevati da USDA:
1 gli stock finali del mondo di grano per il 2017/18 sono aumentati, rispetto a maggio, di circa 3 milioni di tonnellate in conseguenza della crescita Russa.
2 gli stock in USA del fine campagna 2016/17 e 2017/18 sono leggermente in aumento, mentre non sono state aumentate le esportazioni di semi dagli USA per il 2016/17.
3 gli stock del mais sono diminuiti di circa 1 milione di tonnellate in quanto è diminuita la stima della produzione nella Unione Europea
4 gli stock di semi di soia sono aumentati di circa 3,5 milioni di tonnellate per effetto della produzione brasiliana che è stata portata a 114 milioni di tonnellate da 111,60 e quella dell'Argentina a 57,80 anziché 57. Ed infine anche gli stock di fine campagna 2016/17 sono stati incrementati di circa 3 milioni passando da 90 a 93 milioni di tonnellate.

Numeri che non hanno dato occasione di fibrillazione al mercato tant'è che le chiusure del Chicago Board di venerdì sera sono state pressoché invariate:
Semi di soia: + 3,4 - Farina di soia: - 0,20 - Olio: + 0,44 - Mais: + 2,2 - Grano: - 3,4 quindi tutto ritorna quindi nelle mani del tempo "wheather market" e l'estate è ancora lunga e insidiosa.

20170607-Cambio---7giu17Intanto i fondi hanno ridotto le loro posizioni di corto/scopertura e con il mais si attestano a meno 138.758 contratti contro i meno 200.981 della scorsa settimana, per il grano si portano a meno 106.136 contro i meno 113.760, mentre per il seme è passato a meno 94.737 contro i meno 89.310,8 quindi allungandosii, mentre per la farina sono a meno 40.941 contro i meno 44.500. In sintesi i fondi, fatto salvo il seme di soia, hanno ridotto le loro scoperture.
Da ciò si denota come il mercato internazionale si presenta sufficientemente immobile subendo le sole oscillazioni e dettate dal cambio.

Sul mercato domestico, per quanto riguarda i cereali, il grano è ancora molto teso più di quanto i mercuriali/listini/bollettini dichiarino. I fattori destabilizzanti sono prevalentemente da ricercare in parte da fattori congiunturali, in parte per le varie notizie provenienti dalle diverse parti del mondo con conseguenze che potrebbero influenzare anche il mais seppure sia ancora presto per ritenere che possano innescarsi ondate rialziste.

Il settore delle Bioenergie si è approvvigionato di portato trinciati da erbaio ed è in piena corsa agli acquisti di prodotti con amido. I più attenti hanno agito sui cruscami di grano, che comunque hanno già interrotto la fase calante, e sui sottoprodotti delle riserie, che risentono anch'essi dello scarso lavoro produttivo dell'industria.

Indicatori internazionali 12 giugno 2017


l'Indice dei noli è leggermente sceso a 849 punti, il petrolio è attorno a 45-46$/bar e l'indice di cambio segna 1,12105.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Il mercato, da diversi giorni, mostra segnali di instabilità condizionato prevalentemente dal tempo e, nella giornata di mercoledi, ha subito una ondata di ribassi su tutte le merci.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 giugno 2017
I fondi continuano ad essere corti di coperture e questo rappresenta l'unico vero rischio, in quanto le leve per smuovere il mercato sono nelle loro mani pronte a sfruttare qualsiasi notizia rialzista salvo non intendano dare credito al fatto che in Cina si stia rallentando la spremitura del seme di soya e questo potrebbe portare a storni di acquisti-prenotazioni di seme.

I prezzi rilevati mercoledi 31 maggio 2017
SEMI luglio 912,6 (-13,6) agosto 916 (-13,4) novembre 909,6 (-9,4)
FARINA luglio 297,6 (-4,2) agosto 298,4 (-4) settembre 300,3 (-3,9)
OLIO luglio 31,42 (-0,18) agosto 31,54 (-0,17) settembre 31,57 (-0,17)
CORN luglio 367 (-7,2) settembre 375 (-6,6) dicembre 385,6 (-6,6)
GRANO luglio 429,4 (-8,6) settembre 444 (-7,2) dicembre 466,4 (-7)

I valori di oggi 1 giugno: il pronto per la farina di soya proteica a 318/320 partenza porto di Ravenna, mentre la normale segna 310 euro, e 320 la proteica sino a fine anno, mentre per il 2018 si aggira sui 327 euro per la proteica, la 44 a 316. Mentre su Venezia la merce di derivazione da stabilimento produttivo nazionale i prezzi sono 315 per la normale e 325 per la proteica un euro in più per arrivare a fine anno mentre per il 2018 chiedono 321/331

Comincia a riallinearsi il mercato del seme di soya partenza ai porti dato che ormai gli arrivi di merce dal sud America, si sono consolidati. Le quotazioni sono intorno ai 360 euro per tonnellata e stanno influenzando anche il mercato del seme di soya convenzionale che dalle sue punte massime di 445 è sceso a 430 euro arrivo.

Per i cereali persiste la confusione e i mercati esteri del mais-orzo su camion, arrivo nord Italia, rispetto alle scorse settimane stanno spingendo per la vendita con conseguente riallineamento dei prezzi a quelli interni. Non è da escludere che se la pressione dovesse perseverare i prezzi potranno subire una più drastica flessione. Discorso diverso per il grano dove di merce zootecnica non se ne trova. La merce di base per l'industria molitoria è attorno a 190 euro arrivo e anche oltre.

Il settore delle Bioenergie è in piena corsa agli acquisti di prodotti con amido. Già diversi operatori stanno agendo sui cruscami di grano, e sottoprodotti delle riserie.
Indicatori internazionali 1 giugno 2017 
l'Indice dei noli è leggermente sceso a 900 punti, il petrolio è attorno a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,11774.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Il mercato non mostra nulla di nuovo. E' singolare osservare i grafici della farina di soya indicare una situazione di calo da marzo sino ai primi di aprile, poi calma piatta seguita da sussulti senza una precisa direzione.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 maggio 2017
I fondi continuano ad essere corti di coperture su tutte le merci e questo è l'unico vero fattore di rischio in quanto le leve per smuovere il mercato sono nelle loro mani pronti a sfruttare qualsiasi notizia rialzista.

I valori di ieri sera (22/5 ndr) erano: un pronto per la farina di soya proteica a 325 partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, mentre per il 2018 si aggirava sui 229-230 euro, la 44 a circa 10 euro meno per il 2018 mentre per il breve medio termine scontava valori più contenuti in in relazione ai tre principali venditori. Su tali valori si è mosso il mercato degli acquisti al consumo sul 2018 ed è chiaro che tutto questo dipende dal cambio e non tanto dai valori della origine che sono sostanzialmente fermi.
L'andamento della soya ha influenzato anche gli altri proteici, la farina di girasole proteica è stata proposta sui 190 euro partenza da pronta sino a marzo 2018, il girasole 28% di proteine per la nuova campagna a 145 euro partenza sino a marzo, l'unico prodotto che mantiene un prezzo elevato è la farina di colza.

E' un mercato a sé stante quello del seme di soya ogm free che regge gli arrivi sui porti dove una attenta regia cerca di sfruttare al meglio il corto del mese di maggio. Ciononostante dai 385 è ormai sceso a 370 euro alla tonnellata.

Mentre per i cereali persiste una certa confusione e si alterna leggera tensione a fase di stasi sia per il grano che per il mais, l'orzo invece alla fase static alterna propensioni al calo. I mercati esteri del mais, su camion arrivo nord Italia, registrano prezzi più alti dei domestici. I cruscami di grano hanno iniziato a calare e questo potrebbe proseguire per almeno due settimane per poi, come consuetudine, "fare elastico" e riprendersi. Nella giornata di lunedi il giugno-luglio di crusca cruschello, già scontando i cali, si aggirava sui 115 euro alla tonnellata. Sempre care le polpe di barbabietola, nonostante l'arrivo dei nuovi foraggi di fresco raccolto-lavorazione.

Il settore delle Bioenergie nonostante i trinciati da erbaio, vede gli operatori in piena corsa agli acquisti di prodotti con amido.

Indicatori internazionali 23 maggio 2017


l'Indice dei noli è leggermente sceso a 954 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,12248.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Domenica, 21 Maggio 2017 09:11

Mais e Soia. Stime per la nuova stagione

Il rapporto mensile di Maggio 2017 del Dipartimento per l'Agricoltura Statunitense (World Agricultural Supply and Demand Estimates Report – WASDE) presenta le stime per la nuova stagione 2017-18.

Di CLAL Team 12 Maggio 2017 - La produzione globale è stimata in diminuzione sia per il Mais (1033.66 Mio t, -3% rispetto al 2016-17) che per la Soia (344.21 Mio t, -1%).
La produzione di Mais è attesa in diminuzione in Cina (215 Mio t, -2.1%) e negli Stati Uniti (357.3 Mio t, -7.1%), che insieme rappresentano il 56% della produzione globale di Mais. Tale aumento è parzialmente bilanciato dai maggiori raccolti in UE e Canada. La produzione di Soia è stimata inferiore rispetto ai livelli record della precedente stagione, negli USA (115.8 Mio t, -1.2% from the previous season), in Brasile (107 Mio t, -4.1%) e Paraguay (9.4 Mio t, -8.7%) dove le rese sono tornate a livelli ordinari.

L'outlook per il Mais negli USA prevede, per la stagione 2017-18, minori produzioni, uso domestico, export e stock finali. L'impiego in FSI (alimentazione, semina ed industria) è atteso in aumento del 1.1%, principalmente in seguito all'incremento del Mais usato nella produzione di etanolo (+1.3 Mio t), riflettendo le aspettative di un maggior utilizzo di gasolio. Per la Soia ci si attendono maggiore offerta, trasformazione in farina e olio, esportazioni e stock finali rispetto alla stagione 2016-17. La quota statunitense sulle esportazioni mondiali è stimata in aumento a 39%, vicino alla media degli ultimi 5 anni.
In Cina, l'offerta totale di Mais è attesa in diminuzione per la stagione 2017-18, in base alle riduzioni attese per gli stock iniziali e per la produzione (rispettivamente -8.54% e -2.1%). Per la domanda è previsto un incremento dell'utilizzo di Mais, dati i bassi prezzi del mercato interno, la promozione all'utilizzo di prodotto nazionale da parte del governo e il rallentamento dell'import di prodotti sostitutivi.

Gli stock finali globali di Mais sono stimati a ribasso (195.27 Mio t, -12.8%) rispetto al record della stagione precedente e, se la previsione si realizzasse, sarebbero i più bassi dal 2013-14, riflettendo la diminuzione prevista per USA e Cina.
La minore produzione globale di Soia porta a una previsione di -1.3 Mio t per gli stock globali, con decrementi in particolare per Brasile e Argentina, dove si attende una diminuzione complessiva di 2.6 Mio t.

CLAL Team

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Il mercato dopo i sussulti avuti post dati Usda è ritornato alla staticità. I fondi continuano ad essere corti di coperture su tutte le merci, e questo potrebbe rappresentare l'unico vero rischio.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 15 maggio 2017
Mercati ancora relativamente calmi anche a seguito dei risultati dell'USDA che avevano messo in leggera fibrillazione i mercati poi tornati a calmarsi quasi subito.
Difficilmente si assisterà a cali sensibili, anzi tutte le leve dei fondi sono pronte a sfruttare qualsiasi notizia rialzista e questo potrebbe avere inizio con il grano. Infatti i fondi al 9/05 hanno ridotto sensibilmente il loro corto, a fronte di problemi climatici che interessano la coltivazione.

I valori oggi 15/5 sono: un pronto per la farina di soya proteica a 336, partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, mentre per il 2018 sono due gli euro da aggiungere, la 44 a circa 10 euro inferiore. Valori diversi invece per la farina di soya ogm free che vale 420 euro partenza silos interni. Il girasole proteico gira sui 190 euro partenza, mentre il girasole normale è in ripresa stante ormai la scarsità di merce e gira sui 60 euro partenza, ben tenuta la farina di colza.
Riguardo ai cereali mostrano ancora una leggera tensione per le voci che corrono sui danni da freddo sia in Europa che in altre parti del mondo produttivo. Una condizione che sta incidendo sui valori del grano da industria molitoria riguardo al nuovo raccolto e potrebbe ragionevolmente influenzare anche il mais, a meno che le quantità, qualità scadenti del grano da macina non alimentino il mercato zootecnico.
I cruscami di grano hanno iniziato lentamente a calare a causa della ridotta operatività di molti mulini e le varie disinfestazioni tipiche del periodo.
I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si sono decisamente risvegliati per l'industria delle agroenergie (biodigestori) sempre a caccia ai sottoprodotti.

Indicatori internazionali 15 maggio 2017


l'Indice dei noli è leggermente salito a 1014 punti, il petrolio è attorno a 49$/bar e l'indice di cambio segna 1,093392.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Domenica, 14 Maggio 2017 08:56

Cereali e dintorni. Aggiornamento dati USDA.

Il mercato, nei suoi fattori fondamentali, continua la sua fase di staticità. Aggiornamento dati USDA

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 maggio 2017

20170511-usda

 

Indicatori internazionali 11 maggio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1005 punti, il petrolio è attorno a 47,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,08760.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Giovedì, 11 Maggio 2017 08:39

Cereali e dintorni. Consumi ancora tiepidi.

Il mercato, nei suoi fattori fondamentali, continua la sua fase di staticità. I fondi sono, su quasi tutte le merci, corti di coperture e questo potrebbe rappresentare l'unico vero rischio.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 maggio 2017
Il mercato è pressoché fermo ma i fondi sono, su quasi tutte le merci, corti di coperture e questo potrebbe rappresentare l'unico vero rischio. Sono perciò ridotte le possibilità di assistere a cali sensibili, anzi tutte le leve dei fondi sono pronte a sfruttare qualsiasi notizia rialzista.

I valori di oggi 10 maggio: un pronto per la farina di soya proteica a 342, partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, ed anche per tutto il 2018, la 44 a circa 10 euro in meno. Valori diversi invece per la farina di soya ogm free che vale 423 euro partenza silos interni quindi con un delta sulla pari qualità 44% di ben 91 euro alla tonnellata. Il girasole proteico gira sui 190 euro partenza, mentre il girasole normale è in ripresa stante ormai la scarsità di merce e il prezzo si aggira sui 155/160 euro partenza, ben tenuta la farina di colza.
Un discorso a sé stante riguarda il seme di soya ogm free che al momento sembra reggere gli arrivi sui porti dove, il seme geneticamente modificato, è posto in vendita a 383/385 euro sul disponibile, ma a valori di 379 da giugno ad agosto contro un nazionale spot che viene pagato 425-430 euro arrivo.

I cereali sono ancora in leggera tensione per l'eco ancora non spento sui probabili danni da freddo sia in Europa che in altre parti del mondo e questo potrebbe influenzare anche il mais.
I cruscami di grano hanno iniziato a leggera fase calante ma causato dal ridotto lavoro di molti mulini.
I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si sono decisamente risvegliati per l'industria delle agroenergie (biodigestori). Aperta la caccia ai sottoprodotti.

Ancora molto volatile l'indice di cambio che lunedì ha sfiorato 1,10 per adagiarsi all'attuale 1,086.

Indicatori internazionali 10 maggio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1007 punti, il petrolio è attorno a 46$/bar e l'indice di cambio segna 1,08684.

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Il mercato, nei suoi fattori fondamentali, continua la sua fase di staticità; non riesce a scendere perché le soglie di resistenza sono prossime alle attuali quotazioni ma non riesce nemmeno a risalire, mentre è fortemente influenzato dal cambio monetario.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 maggio 2017
Come ormai stiamo confermando da diverso tempo, non vi è carenza di merce a livello mondiale e salvo l'insorgere di gravi problemi geopolitici o climatici, la staticità dovrebbe protrarsi ancora. In questa situazione, qualsiasi notizia, seppure non accertata, potrebbe innescare la reazione speculativa dei fondi.

I valori di martedi erano: un pronto per la farina di soya proteica a 344, partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, ed anche per tutto il 2018, valori diversi invece per la farina di soya ogm free che è quotata 422 euro partenza silos interni, quindi con un delta sulla pari qualità 44% di ben 90 euro alla tonnellata.

Un discorso a sé stante è il seme di soya ogm free che sembra, al momento, reggere gli arrivi sui porti dove il seme geneticamente modificato è posto in vendita a 391 euro sul disponibile, ma a valori tra i 373-376 da giugno ad agosto contro un nazionale spot che viene pagato 425-430 euro arrivo. Una differenza più che sensibile la cui tenuta, in termini temporali, non è stimabile.

Per i cereali è da segnalare che i grani stanno andando il leggera tensione in conseguenza al vociferare sulle conseguenze da danni da freddo che potrebbero emergere in Europa e in altre parti del mondo. Il verificarsi di una tale ipotesi potrebbe conseguentemente influenzare anche il mercato del mais. Al momento, per quanto all'estero il mercato del mais sia ben tenuto, il cambio euro/dollaro risulta a noi favorevole.

I cruscami di grano hanno terminato la loro fase ascendente e adesso dovrebbero iniziare a calare, utile a coloro che avessero necessità di ricoperture sul periodo estivo.

Sui consumi ancora poco da osservare. Sempre "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si sono decisamente risvegliati per l'industria delle agroenergie (biodigestori).

Indicatori internazionali 03 maggio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1073 punti, il petrolio è attorno a 48$/bar e l'indice di cambio segna 1,09104.

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Lunedì 24 è stato il giorno della pubblicazione dei dati USDA dell'esportazioni settimanali dagli USA. La positività dei dati ha perciò favorito il segno positivo del Chicago.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 aprile 2017

DATI USDA 24 aprile 2017
SEMI maggio 961,2 (+10,2) luglio 971,6 (+11) novembre 967,4 (+8)
FARINA maggio 316,4 (+6,8) luglio 320,6 (+7)
CORN maggio 359,2 (+2,2) luglio 365,4 (+1,6)
GRANO maggio 402,4 (-2,4) luglio 419,2 (-1,6) settembre 434,2 (-1,2)

Così come, il segno più, era anche favorito dal forte deprezzamento del dollaro, o meglio dal forte apprezzamento dell'euro, causato dal risultato delle elezioni francesi, che smorza il timore di una deriva antieruropea della Francia.

Il MARTEDI 25/04 poi il mercato ha registrato un andamento misto:
SEMI maggio 954,4 (-6,6) luglio 965 (-6,6) novembre 961 (-5,6)
FARINA maggio 313,5 (-2,9) luglio 317,7 (-2,9)
CORN maggio 365 (+5,6) luglio 371,6 (+6,2)
GRANO maggio 408,6 (+6,2) luglio 427 (+7,6) settembre 441 (+6,6)

Prosegue quindi una relativa staticità dei mercati. Come più volte ricordato, è difficile che certi valori possano arretrare ancora, mentre il maggiore fattore di influenza del prezzo rimane l'indice di cambio euro/dollaro.

Al momento rimane molto difficile interpretare le tendenze. E' ipotizzabile un pronto per la farina di soya proteica a 342, partenza porto di Ravenna, e così forse sino a fine anno, mentre per il 2018 potrebbe virare sul 344, in linea di massima quindi mercato si dimostra ancora piuttosto piatto. I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si stanno decisamente risvegliando per l'industria delle agroenergie (biodigestori)

Sui futuri ben poco da dire se non che i cereali sono ancora stimati in leggero rialzo, specie quelli esteri, ma adesso si dovranno rifare i conti con il nuovo cambio Euro Dollaro. Sul pronto continua il rincaro dei cruscami di grano e del seme di soya nazionale ogm free, anche se gli arrivi di maggio del prodotto dal sud e nord America porteranno, insieme al nuovo cambio, ad una netta frenata.

Indicatori internazionali 26 aprile 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1154 punti, il petrolio è fermo a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,09051.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercati relativamente stabili. Le maggiori variazioni di prezzo derivano prevalentemente dalle oscillazioni del cambio valutario. Sul mercato interno calano i cereali per l'alimentazione umana e i consumi restano molto tiepidi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 aprile 2017
Il mercato di Chicago e non solo, continua a manifestare una relativa staticità. I tenui segnali rialzisti sono fortemente condizionati dal cambio valutario. A imprimere una controtendenza verso il basso sono i livelli di scorte consistenti e le positive previsioni di produzione.

Le uniche notizie rialziste che in questo momento possono influenzare le quotazioni sono connesse alla scarsa piovosità invernale, ormai registrata in quasi tutta l'Europa.

Sul mercato nazionale prosegue la tendenza delineatasi durante le settimane precedenti: continuano a calare i cereali per alimentazione umana (frumento tenero delle classi qualitative superiori, e frumento duro), mentre il mais e i semi oleosi sono addirittura in lieve crescita.
I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si stanno decisamente risvegliando per l'industria delle agroenergie (biodigestori).
Sui futuri i cereali sono visti in leggero rialzo, e i proteici sono considerati ancora troppo cari per dare il via agli acquisti, sul pronto continua il rincaro dei cruscami di grano, e del seme di soya nazionale ogm free, anche se gli arrivi di maggio del prodotto dal sud e nord America dovrebbero portare ad una netta frenata.

Indicatori internazionali 20 aprile 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1278 punti, il petrolio è fermo a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,07713.

 

DATI USDA APRILE 2017

20170401-USDA

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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