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I crociati si fanno raggiungere dai marchigiani dopo essere passati in vantaggio di due lunghezze ed escono dalla Poule Scudetto. Piccolo campanello d'allarme: in due gare contro le migliori, un pari ed una sconfitta.

Parma, 23 maggio 2016 - di Luca Gabrielli

Nelle ultime due gare il Parma non è stato all'altezza della fantastica cavalcata che li ha portati a vincere il proprio girone di Serie D e conquistare la promozione in Lega Pro. In un girone a tre squadre contro il Gubbio e la Sambenedettese, vincitrici anche loro dei rispettivi gironi, sono arrivate una sconfitta ed un pareggio che hanno decretato l'eliminazione dalla competizione. Niente scudetto quindi è arrivederci in Lega Pro contro ogni pronostico. I giocatori sono arrivati mentalmente e fisicamente scarichi ad affrontare questo mini torneo e non hanno potuto regalare un ulteriore soddisfazione ai tifosi presenti numerosi al Tardini.

Arrivederci ai tifosi con un ampio turnover di Apolloni

Il mister crociato, squalificato dopo l'espulsione a Gubbio, decide di far girare i propri giocatori e presenta un 4-2-3-1 con Zommers in porta, Messina e Ricci ai lati dell'inossidabile coppia Licarelli, Cacioli. Diga davanti alla difesa formata da Miglietta e Simonetti e Guazzo punto di riferimento supportato dalle tre mezzepunte Mazzocchi, Corapi, Melandri.
Passano solo sedici minuti ed il Parma si porta già in vantaggio con Guazzo: da calcio d'angolo il capitano Lucarelli colpisce la traversa ed il bomber, preferito oggi a Baraye, ribadisce in rete. Il primo tempo fila via liscio senza troppe emozioni con i tifosi sugli spalti a cantare e far baldoria ma al 41' arriva il raddoppio crociato con un splendido goal realizzato da Corapi su calcio piazzato. Il portiere piazzato male si fa sorprendere dalla traiettoria beffarda del piccolo regista.
La prima frazione si chiude quindi con il doppio vantaggio dei padroni di casa e partita apparentemente chiusa.

La beffa nel secondo tempo e Parma fuori

Inizia la ripresa ed è ancora Guazzo al 50' ad andare vicino alla terza marcatura ma al 70' la partita si riapre sorprendentemente: Sabatino accorcia le distanze da due passi su calcio d'angolo. I giocatori ducali sembrano perdere con il passare dei minuti lo smalto iniziale ed al 79' dopo una rissa viene espulso l'autore del goal degli ospiti. A questo punto non servirebbe altro che amministrare il gioco con un uomo in più ed invece nel recupero arriva la beffa: calcio di rigore per la Sambenedettese dopo una disattenzione generale della difesa del Parma, dal dischetto si presenta Titone che non sbaglia e regala il pareggio definitivo.
La squadra di Apolloni saluta a testa bassa la Poule Scudetto ma i tifosi applaudono ugualmente i propri beniamini che hanno riportato la squadra nel calcio che conta. Ora si apre il capitolo estivo del calciomercato e c'è da esserne certi che se ne sentiranno delle belle.

Il Tabellino

PARMA – SAMBENEDETTESE 2-2
Marcatori: pt 15′ Guazzo, 41′ Corapi; st 26′ Conson, 48′ Titone rig.
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli (30′ st Saporetti), Lucarelli, Ricci; Corapi, Simonetti; Mazzocchi, Miglietta, Melandri (14′ st Sereni); Guazzo (27′ st Longobardi).
A disp. Fall, Adorni, Agrifogli, Rodriguez, Lauria, Baraye. All. Redolfi
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Pegorini; Pettinelli, Barone, Salvatori, Pezzotti (41′ st Baldinini); Conson, Sabatino, Palumbo (16′ st Fioretti); Candellori, Sorrentino (38′ st Doua Bi), Titone.
A disp. Mazzoleni, Tagliaferri, Casavecchia, Gavoci, Raparo, Flavioni. All. Palladini
Arbitro: Tursi di Valdarno
Espulsi Sabatino al 35′ st per doppia ammonizione, al 48′ Messina sempre per doppia ammonizione. Ammoniti: Miglietta, Mazzocchi, Sabatino, Pitone.

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Domani, alle ore 15, i crociati affronteranno a San Sepolcro il Gubbio in un mini torneo tra le migliori squadre della Serie D. Si intensificano intanto le voci su un possibile ritorno dell'attaccante brasiliano.

Di Luca Gabrielli

Parma, 13 maggio 2016

Il primo scudetto della storia del Parma, anche se di serie D, potrebbe presto diventare realtà. Domani ha infatti inizio la Poule Scudetto dove le nove squadre vincitrici quest'anno nel loro girone si affronteranno in 3 gironi eliminatori. Le prime tre si incontreranno in seguito in due semifinali con la miglior seconda classificata.
Un appuntamento che la squadra di Apolloni sta preparando da diverse settimane e che la società ha manifestato come ultimo obiettivo della stagione. Si parte dalla trasferta di Gubbio dove si giocherà a porte chiuse dopo gli scontri avvenuti contro il Foligno. Nel caso in cui la gara dovesse terminare in parità o con la vittoria del Parma, i crociati riposerebbero il weekend seguente per poi affrontare la Sambenedettese il 29 in casa.
Ad entusiasmare i supporters ducali, la notizia che una delle due semifinali e la finale si giocheranno allo Stadio Tardini (rispettivamente il 3 ed il 5 giugno).

L'ex Reginaldo molto vicino al ritorno

Ma non c'è solo il calcio giocato a drizzare le antenne dei tifosi. Ad alimentare già le prime voci di mercato di questi giorni,ci hanno pensato le dichiarazioni d'amore, per un suo ritorno, di Reginaldo Ferreira da Silva, attaccante brasiliano già transitato a Parma nel 2007 senza lasciare memorabili ricordi. Acquistato dal neo-presidente Ghirardi per la somma di 4,5 milioni di euro, nella stagione della retrocessione realizza solo 3 reti in 35 presenze e si ricorda soprattutto per i problemini di peso e per il flirt con l'ex velina Elisabetta Canalis. Non ha di certo lasciato il segno al Tardini ma comunque l'anno successivo contribuisce alla promozione con 5 reti in 26 presenze prima di lasciare Parma
Era però un calcio di livello superiore rispetto alla Lega Pro che si appresta ad affrontare la squadra ducale. L'ormai 33enne brasiliano sarebbe sicuramente un giocatore di lusso da poter integrare negli schemi di Apolloni. Rapida seconda punta dal tiro potente, rapprenderebbe quel giusto mix di tecnica e forza che i dirigenti stanno cercando.
Il giocatore ha già manifestato entusiasmo per una possibile chiamata a casa, ora non resta da vedere se sarà lui uno dei sette acquisti promessi dalla società per fare il salto di qualità o se si sarà trattato di uno dei soliti chiacchiericci da bar sport.

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In esclusiva la Video Intervista con LUIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 - una chiacchierata confidenziale a fronte di un anno straordinario. Anche questa è "eccellenza italiana".

- Montaggio e Riprese by Luca Mancini
- Produzione by LELUKE SPACE

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I crociati chiudono il campionato con il record di imbattibilità in Italia: 94 punti, 28 vittorie, 10 pareggi e 0 sconfitte. Di Corapi e Lauria le ultime reti stagionali. Ora testa allo Scudetto ed al titolo di Campioni d'Italia di Serie D, con un occhio al mercato.

Parma, 9 maggio 2016 - di Luca Gabrielli

Non poteva finire che con un'altra, ennesima, vittoria la stagione dei record della truppa guidata da Apolloni. Contro la Sammaurese arriva un due a zero esterno firmato Corapi al 23' del primo tempo e Lauria al 65' della ripresa.
Un anno pieno di soddisfazioni e rivincite per il Parma che dall'inferno del calcio dilettantistico, si riaffaccia di prepotenza nel panorama professionistico e si candida come protagonista del prossimo campionato di Lega Pro.
Le zero sconfitte in trentotto giornate rappresentano perfettamente il cammino intrapreso da questa dirigenza che meno di un anno fa ha iniziato un progetto definito da molti irrealizzabile in Italia. Rifondare dal nulla il Parma Calcio e riportarlo nel calcio che conta nel minor tempo possibile. Guidato da uomini simbolo del passato come il presidente Nevio Scala e i suoi fidati scudieri degli anni '90 Lorenzo Minotti, Fausto Pizzi e Luigi Apolloni, fin da subito la mission della società è stata una sola: riportare entusiasmo tra i tifosi con un calcio pulito e fondato sui giovani. Valori in controtendenza con il football italiano degli ultimi anni. E bene, missione compiuta. I tifosi fin da subito hanno accompagnato la squadra verso la promozione, dalla prima all'ultima giornata, incitandoli al Tardini ma soprattutto nelle trasferte dove hanno sempre partecipato in massa.
Ora l'obiettivo è diventare Campioni d'Italia di Serie D ma già da qualche settimana gli uomini mercato si stanno muovendo nell'ombra per garantire una squadra da vertice. La salita ambiziosa in Serie B è già iniziata.

Il cinismo crociato regala un'ultima emozione

Per la trasferta a San Mauro Pascoli, il mister Apolloni lascia spazio a centrocampo a Rodriguez, centrocampista di qualità che però ha avuto poco spazio nella stagione. Davanti il capocannoniere della squadra Baraye, al centro di chiacchiere di mercato negli ultimi giorni, con Lauria, Corapi e Melandri a supporto. I primi 20 minuti non regalano emozioni, poi Corapi dà la svolta alla gara. Approfittando dell'uscita incerta del portiere della Sammaurese, il centrocampista ducale segna un gran gol dalla distanza al 23'. Per lui è l'undicesima rete stagionale giocata ad altissimi livelli. Poi ci prova anche capitan Lucarelli, ma la difesa romagnola si salva. La Sammaurese prova a rispondere con Gaiani nel minuti finali, ma Zommers si dimostra come sempre attento e puntuale negli interventi.
Si va all'intervallo con il vantaggio crociata con il minimo sforzo, applicato ad un cinismo da grande squadra.
La ripresa si riapre a ritmi blandi e succede ben poco.
Il palo di Melandri è una fiammata, preludio al raddoppio che arriva puntuale al 65' con Fabio Lauria. Partita chiusa e tutti a casa con il tanto agognato record di imbattibilità.

Il Tabellino

SAMMAURESE – PARMA 0-2

Marcatori: pt 23′ Corapi; st 21′ Lauria
SAMMAURESE (4-3-3): Stella; Pesaresi, Rosini, Sampò, Tartabini; Gaiani, Scarponi, Giulianelli (38′ st Bertozzi); Bonandi (49′ st Dellapasqua), Pieri, Simoncelli (33′ st Traini).
A disposizione: Hysa, Ferrari, Rondinelli, Bassani, Gobbi, Ahmetovic, Dellapasqua. All. Protti
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina (43′ st Adorni), Cacioli, Lucarelli, Ricci; Rodriguez (33′ st Simonetti), Miglietta; Melandri, Corapi, Lauria (22′ st Longobardi); Baraye.
A disposizione: Fall, Agrifogli, Mulas, Ricci, Guazzo, Mazzocchi, Sereni. All. Apolloni
Arbitro: Maggio di Lodi
Ammoniti Miglietta, Rodriguez, Ricci.

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La dedizione conduce all'eccellenza.....presto online su www.flashonmag.com l'incontro con GIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 per raccontare in via confidenziale un anno di successi. Anche questa è "eccellenza italiana".

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Nell'ultima partita casalinga della stagione, la squadra di Apolloni centra la ventisettesima vittoria contro il Bellaria e mantiene l'imbattibilità in campionato. Partita spumeggiante sotto gli occhi dell'idolo di sempre Tino Asprilla.

Parma, 2 aprile 2016 - di Luca Gabrielli

È festa continua a Parma da qualche settimana a questa parte. Ad assistere all'ennesima, larga, vittoria dei crociati un ospite d'eccezione. Quel Tino Asprilla che negli anni '90 ha fatto innamorare migliaia di tifosi con le sue cavalcate, goal e capriole negli anni magici del Parma di Scala.
C'è tempo anche per un'improvvisata del colombiano in Curva Nord ad inventarsi capo Boys con megafono alla mano. Un'altra pagina entusiasmante di questa stagione che ha mostrato un attaccamento unico della città e dei tifosi verso la squadra ducale.

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Supremazia dal primo all'ultimo minuto

Apolloni decide di fare qualche cambio rispetto all'ultima partita e torna a schierare come punta centrale il capocannoniere crociato Baraye. Dietro di lui la linea di trequartisti composta da Lauria, Melandri e Mazzocchi. Il centrocampo viene confermato con Miglietta, in grande spolvero nelle ultime partite, mentre Ricci e Messina prendono il posto di Agrifogli e Mulas.
Lo spartito della partita è sempre il solito. Al 3' il Parma è già in vantaggio con Lauria che su calcio piazzato vede il bellissimo taglio di Melandri che incrocia di destro nell'angolino basso. I crociati continuano ad attaccare ed al 19' raddoppiano: Baraye va via sulla sinistra e appoggia per Lauria che con il sinistro realizza il suo quinto goal stagionale.
Il primo tempo si chiude con gli uomini di Apolloni sempre in attacco e con un Bellaria demoralizzato che vede sempre di più lo spettro della retrocessione.
Nella ripresa il copione non cambia nonostante i numerosi cambi. Simonetti prende il posto di Miglietta, Guazzo per l'autore della prima rete Melandri e Sereni per Mazzocchi. E proprio il neoentrato diciannovenne chiude i conti al 23' della ripresa con un pregevole destro alla sinistra del portiere.
Un'altra prova magistrale del Parma che ormai non sorprende più per forza ed entusiasmo e sembra essere in simbiosi con i propri tifosi. Un'empatia venutasi a creare fin dalle prime partite del campionato e che nel corso della stagione è aumentata sempre di più fino ad arrivare al fantastico epilogo del ritorno nei professionisti.

Il Tabellino

PARMA – BELLARIA 3-0
Marcatori: pt Melandri, 19′ Lauria; st 24′ Sereni
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Corapi, Miglietta (1′ st Simonetti); Mazzocchi (21′ st Sereni), Lauria, Melandri (18′ st Guazzo); Baraye.
A disposizione: Fall, Adorni, Benassi, Agrifogli, Mulas, Rodriguez, Musetti. All. Apolloni.
BELLARIA (4-4-1-1): Calderoni; Saitta, Petrarca, Brandi, D'Angelo; Merito, Camporesi, Facondini (32′ pt Caporotundo); Suriano; Federico (21′ st Vicalvi); Diop (1′ st Indelicato).
A disposizione: Melilla, Avantaggiati, Zogu, Ciurlanti, Raimondo, Cascione. All. Cioffi
Arbitro: Miele di Nola

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Rocambolesca vittoria per 4-2 degli uomini di Apolloni in un campo ai limiti della praticabilità. Il "micio" Melandri sblocca la gara nel primo tempo, poi Mazzocchi nel giro di un minuto segna una doppietta e Lauria chiude i conti dopo che il Ravenna si era rifatto sotto con due goal. Scontri fuori dallo stadio.

Di Luca Gabrielli

Parma, 26 aprile 2016 

Buona la prima da neopromossa. La settimana di festeggiamenti per la promozione in Lega Pro, con tre giornate di anticipo, poteva far calare l'attenzione sul calcio giocato al Parma ma come ha dichiarato il mister gialloblù, l'obiettivo ora è mantenere l'imbattibilità in campionato e subire meno reti possibili.
Di fronte, un Ravenna un che viene da una brutta sconfitta contro il Forlì e ancora alla ricerca di punti salvezza. Apolloni cambia molto poco rispetto alla vittoria contro il Delta Rovigo e posiziona il ravennate Melandri alle spalle di Musetti. Solo panchina per il capocannoniere Baraye e Guazzo.

La zampata del figliol prodigo apre le danze

Pronti via ed il Parma, nonostante il campo in condizioni pessime, passa subito in vantaggio con il "micio" Melandri. All 11' l'attaccante, nato a Ravenna 27 anni fa, segna il suo undicesimo goal personale su assist pregevole di tacco di Musetti. Nei primi quarantacinque minuti il Parma ha altre quattro, cinque occasioni per incrementare il vantaggio ma si dimostra meno cinica rispetto ad altre occasioni. Il primo tempo si chiude con il minimo vantaggio davanti ai tifosi parmigiani giunti come sempre in massa per seguire la loro squadra.

Secondo tempo da "Pazza Inter"

Dopo un'ora di gioco i crociati decidono di far vedere quanto vale la capolista e nel giro di un minuto, tra il 61' ed il 62', chiudono la partita con due goal del giovane Mazzocchi. Il primo con un pregevole sinistro a giro mentre il secondo di destro dopo un'azione pregevole di Miglietta che addomestica di petto un pallone difficile da controllare e serve all'esterno un assist impossibile da sbagliare. Partita maiuscola di Miglietta che finalmente fa vedere le qualità tecniche che possiede ma che in questa stagione ha mostrato a fasi alterne. La partita sul tre a zero a mezz'ora dalla fine sembrerebbe finita qui ma il Ravenna tira fuori il suo orgoglio e prima Guagnelli al 78' e poi Ballardini al 91' rendono meno amara la sconfitta.
Ed in questa pazza partita c'è pure spazio per il goal di Fabio Lauria di piattone destro su assist di Ricci che fissa il risultato finale sul 4-2.

Record da raggiungere

Chi pensava di andare a Ravenna solo per fare una gita, si sbagliava. Il Parma onora il campionato e mostra ancora di avere fame e di voler stupire la gente. I punti ora sono 88 e l'obiettivo richiesto da Apolloni è di mantenere l'imbattibilità in campionato. Sarebbe un vero record che partirebbe dalla Serie A fino ad arrivare alla Serie D ed una volta di più renderebbe questa città orgogliosa della propria squadra. Si può fare, mancano solo due partite alla fine dei giochi, dopodiché sotto con la Lega Pro!

Il Tabellino

RAVENNA – PARMA 2-4
Marcatori: pt 11′ Melandri; st 16′ Mazzocchi, 17′ Mazzocchi, 33′ Guagneli, 46′ Ballardini, 47′ Lauria.
RAVENNA (4-3-3): Iglio; Regno, Mandorlini, Antoniacci, Leonardo; Guagneli, Righini (39′ st Petrascu), Ballardini; Radoi (30′ st Ambrogetti), Innocenti, Battiloro.
A disp. Magnani, Caidi, Atzori, Del Mastio, Derjai, Magri, De Vecchis. All. Mosconi
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Benassi, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Corapi, Miglietta; Mazzocchi (19′ st Rodriguez), Melandri (29′ st Lauria), Ricci; Musetti (22′ st Guazzo).
A disp. Fall, Adorni, Messina, Simonetti, Sereni, Baraye. All. Apolloni
Arbitro: Madonia di Palermo
Ammoniti: Righini.

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Non accenna a finire il momento di grazia della squadra di Apolloni. Longobardi e Mazzocchi regalano la vittoria contro il Legnago ed il vantaggio sull'Altovicentino resta invariato.

Di Luca Gabrielli

Parma, 21 marzo 2016 

È un Parma che torna all'antico quello che si presenta a Legnago. Apolloni ripresenta il 4-2-3-1 che tante soddisfazioni ha dato ai tifosi ducali per la maggior parte del campionato. Davanti a Zommers, la coppia centrale formata da Lucarelli e Benassi (al posto dell'acciaccato Cacioli) con ai lati Messina e Ricci. Corapi ritorna a centrocampo al fianco di Miglietta mentre dietro alla punta Longobardi, il trio di mezzepunte composto da Sereni, Baraye e Melandri.

Primo tempo a ritmo compassato e noioso

Fin dalle prime battute si vede che non è il solito Parma che azzanna l'avversario e che cerca in tutti i modi di passare in vantaggio. La gara prende subito una brutta china ed al 15' la squadra di casa impegna Zommers in una parata complicata. I crociati sono lenti e prevedibili, con Baraye sottotono e Longobardi ben controllato dai difensori. Ciononostante è lo stesso bomber crociato a rendersi pericoloso in un paio di occasioni ma senza trovare la via del goal.
Così il primo tempo si chiude sullo zero a zero con poche occasioni e molti sbadigli.

Ripresa all'arrembaggio con Longobardi e Mazzocchi sugli scudi

Parte il secondo tempo ed il Parma mostra un nuovo piglio ed una voglia di vincere che era mancata nei primi 45 minuti. Al 51' Longobardi porta in vantaggio i crociati, insaccando di testa un cross sulla trequarti di Miglietta. Il Parma si mostra letale nello sfruttare le poche occasioni avute a disposizione. Al 79' trovano addirittura il raddoppio con Mazzocchi, subentrato a Sereni, abile a superare Cibulko con un pallonetto di esterno destro. È il primo goal in maglia crociata per l'esterno ventenne e la rete che chiude la partita.
La squadra di Apolloni riesce a portare a casa il massimo risultato con il minimo sforzo e a mantenere il vantaggio sull'Altovicentino di nove punti.
Ormai sono convinti della promozione anche i tifosi crociati, accorsi in più di 500 a Legnago, festosi e inneggianti alla imminente salita in Lega Pro. Il Parma continua ad essere l'unica squadra dalla A alla D a non aver ancora perso una gare e ad avere la migliore difesa d'Italia con sole 12 reti subite.

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Capitan Alessandro Lucarelli ha raggiunto durante la partita al Tardini con il Castelfranco Veneto il leggendario terzino degli anni novanta Antonio Benarrivo. 

Di Luca Gabrielli

Parma, 9 Marzo 2016 

Domenica scorsa, alla 31^ giornata di Serie D, allo stadio Ennio Tardini, capitan Alessandro Lucarelli ha tagliato un altro storico traguardo da vera e propria leggenda del Parma.
Per lui sono 258 presenze in campionato, quinto crociato di tutti i tempi, al pari di un altro capitano storico del club, quell'Antonio Benarrivo che ha percorso su e giù la fascia sinistra del Tardini nei primi anni di Serie A e che ha sollevato tutte le coppe della storia del Parma. Carriere non paragonabili visto il ricco palmares del brindisino ed il secondo posto ai mondiali statunitensi del 1994 ma stesso identico attaccamento ai colori gialloblu ed alla città di Parma.

Simbolo del Parma nell'era Ghirardi

Giunto nella città ducale nell'estate del 2008, quando il Parma era appena retrocesso in Serie B, Alessandro Lucarelli fin da subito mostra le sue doti carismatiche oltre a quelle squisitamente tecniche da difensore centrale, con un ottima predisposizione all'impostazione, grazie ad un piede sinistro molto educato.
Raggiunta subito la promozione, al fianco del più famoso fratello Cristiano, diventa prepotentemente una delle certezze della squadra negli anni avvenire ed i vari Paci e Paletta trovano sempre al loro fianco il difensore livornese a comandare la manovra della difesa. Alla sesta stagione a Parma, diventa capitano, ereditando la fascia da Stefano Morrone, un altro giocatore entrato nei cuori dei tifosi negli anni.
In queste 258 presenze ne ha passate di tutti i colori.
Dalla promozione in A conquistata a Cittadella, al calcio spumeggiante negli anni di Giovinco fino alla Europa League conquistata sul campo nel 2014 e poi revocata per via delle ormai celebri "irregolarità" adempiute dalla sciagurata coppia Ghirardi-Leonardi. Un uomo coraggioso che non ha mai avuto paura di dire quello che pensava. Ha vissuto il fallimento della società sulla propria pelle, esponendosi pubblicamente contro le persone che hanno portato alla sparizione della squadra dai campi di calcio.

La rinascita del Parma con il proprio capitano al timone

L'estate scorsa la storia crociata del capitano sembrava essere ai titoli di coda ed invece avviene il colpo di scena da romanzo Cuore. Il capitano resta e ricomincia dalla Serie D, pronto a segnare la via per riportare al più presto la squadra nella serie che le compete.
Lucarelli ha voluto ricambiare l'affetto che i tifosi gli hanno mostrato in tutti questi anni e ha fatto probabilmente una scelta di vita volendo restare al timone nel Parma nel momento più difficile della sua storia.
Ora, raggiunto Antonio Benarrivo al quinto posto della classifica all time, mette nel mirino un altro pilastro gialloblù, Lorenzo Minotti, il primo storico capitano dell'era Tanzi.

PRESENZE CON LA MAGLIA DEL PARMA IN CAMPIONATO

1) Ivo Cocconi 308
2) Ermes Polli 307
3) Luigi Apolloni 304
4) Lorenzo Minotti 280
5) Antonio Benarrivo 258 - Alessandro Lucarelli 258
6) Giovanni Colonnelli e Giovanni Mazzoni 242
7) Alessandro Melli 241
8) Augusto Ponticelli 236
9) Aldo Silvagna, Roberto Mussi e Fabio Cannavaro 213

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Una doppietta dello scatenato Baraye ed il goal di Melandri, consentono alla squadra crociata di battere la Virtus Castelfranco con una prestazione di forza e qualità. Battibecco finale tra Guazzo e Apolloni.

Di Luca Gabrielli

Parma, 7 marzo 2016 

Il Parma torna alla vittoria al Tardini per tre a zero contro la Virtus Castelfranco mostrando finalmente una prova convincente e dominando gli avversari dall'inizio alla fine. Baraye sempre più bomber principe della squadra con una doppietta di testa ed un Longobardi recuperato totalmente che si scopre uomo assist. L'Altovicentino pareggia a sorpresa contro il San Marino e perde due punti dalla capolista portandosi a meno sei con una partita in più. Storico traguardo per Alessandro Lucarelli che, in attesa della giornata di squalifica da scontare, raggiunge un mito crociato come Antonio Benarrivo con 258 presenze al quinto posto delle presenze "all time" nel Parma.

Apolloni conferma il rombo di centrocampo

Ci ha preso gusto il mister crociato e per la seconda volta consecutiva ripropone il 4-3-1-2 disposto a rombo. In difesa rientra dalla squalifica Cacioli al fianco di capitano Lucarelli mentre Messina ed Agrifogli sono i terzini di spinta di giornata. A centrocampo Giorgino come vertice basso con Miglietta e Ricci interni e Corapi trequartista pronto ad innescare il tandem d'attacco Baraye-Longobardi.

Partenza sprint con Baraye in cielo

Il Parma parte subito forte convinto di voler fare sua la partita e portare a casa i tre punti. Dopo 5 minuti Ricci si rende pericoloso di sinistro, con il pallone che termina a lato dopo aver attraversato la linea di porta. I crociati giocano bene e danno l'impressione di poter sbloccare il risultato in qualsiasi momento ed al 20' arriva il vantaggio meritato. Baraye si avventa su un pallone deviato sul tiro di Corapi e con uno stacco imperioso insacca in rete. Dimostrazione di doti atletiche fuori dal comune per il capocannoniere ducale.
La Virtus Castelfranco non ci sta e due minuti dopo reclama animatamente per un rigore non concesso su fallo di Lucarelli dopo che l'arbitro aveva dato la regola del vantaggio. Al 33' Martina impegna seriamente Zommers ma il portiere crociato non si fa sorprendere. Il primo tempo si chiude con il Parma meritatamente in vantaggio.

Giochi chiusi nella ripresa sempre con Baraye e Melandri

Lo spartito del secondo tempo non cambia e i ragazzi di Apolloni riprendono a macinare gioco per chiudere la partita.
La manovra del gioco è molto fluida con un Longobardi tirato a lucido che si sbatte per la squadra ed al 60' serve un pallone perfetto per Baraye che indisturbato segna la doppietta personale sempre di testa. Match chiuso e applausi dalla tribuna per il bel gioco spumeggiante mostrato in campo. All'86' c'è anche il tempo per la zampata di "Micio" Melandri appena entrato in campo e per qualche fischio rivolto a Guazzo, nervoso nei confronti di Apolloni.

Possibilità di chiudere la contesa promozione

Domenica prossima il Parma recupera la partita contro il Romagna Centro alle 15,30. Per i crociati la possibilità di portarsi a +9 sull'Altovicentino, oggi fermato sul pareggio contro il San Marino e virtualmente chiudere il discorso promozione in Lega Pro.

Il Tabellino

PARMA – V. CASTELFRANCO 3-0
Marcatori: pt 20′ Baraye; st 15′ Baraye, 41′ Melandri
PARMA (4-3-1-2): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Miglietta, Giorgino, Ricci; Corapi (37′ st Lauria); Longobardi (45′ st Guazzo), Baraye (27′ st Melandri).
A disp. Fall, Benassi, Adorni, Simonetti, Mazzocchi, Musetti. All. Apolloni
VIRTUS CASTELFRANCO (4-1-4-1): Gibertini; Benedetti, Girelli, Biagini, Budriesi; Marmiroli; Oubakent, Negri (20′ st Lauricella), Martina, Spadafora (37′ st Cortesi); Rolfini (43′ st Signorino).
A disp. Cordisco, G. Vinci, A. Vinci, Cortese, Sacenti, Graziosi. All. Chezzi
Arbitro: Raciti di Acireale
Ammoniti Agrifogli, Girelli, Martina, Messina.

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Pubblicato in Calcio Parma
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