Visualizza articoli per tag: musica

Con loro sono ritornati di moda i pois, le camicette allacciate sopra all'ombelico, le gonnelline a ruota per uno stile più bon ton "alla Sandy", ma anche i grandi occhiali "cat eye" e le acconciature alte e stravaganti tipiche delle affascinanti Pin up.

Reggio Emilia, 1 settembre 2014 –
Non so se i vostri nonni vi abbiano mai raccontato di quando da giovani con la brillantina nei capel-li e la giacca di pelle invitavano a ballare, porgendo avanti la mano, timide ragazze con la frangetta, la coda di cavallo e la gonna a ruota, sperando di farle innamorare. Chi ha avuto modo di ascoltare i loro nostalgici ricordi passati saprà che negli anni '50 si ballava tanto e ovunque, fin da ragazzini.
Le piste da ballo erano allora un luogo di ritrovo, di divertimento, dove spesso nascevano nuove amicizie e nuovi amori. La musica non era assordate come nelle discoteche del nostro millennio: si poteva parlare e si riusciva ad ascoltare; il ritmo non era martellante, i passi molto vari e fantasiosi. Si ballava soprattutto in coppia, per il gusto di sentire vicino a sé e stringere, anche se mai troppo, la propria compagna.
Erano i tempi in cui il Boogie Woogie e il Rockabilly erano arrivati in Europa da oltreoceano, get-tando una ventata di allegria e spensieratezza sulle macerie della Seconda guerra mondiale e diven-tando per questo un vero e proprio tormentone per le giovani generazioni, desiderose di tornare a divertirsi con semplicità.
Oggi, 64 anni dopo, nel bel mezzo di una crisi economica e di una sfiducia generalizzata, il mito degli anni '50 con la sua voglia di rinascita, i suoi personaggi immortali e i suoi simboli è tornato a prendere piede nel nostro Paese.
Con loro sono ritornati di moda i pois, le camicette allacciate sopra all'ombelico, le gonnelline a ruota per uno stile più bon ton "alla Sandy", ma anche i grandi occhiali "cat eye" e le acconciature alte e stravaganti tipiche delle affascinanti Pin up.
Sono tornati sugli schermi televisivi i film di un tempo, con le attrici più amate come la romantica Audrey Hepburn o Marilyn Monroe con la sua gonna svolazzante che ha fatto sognare tanti uomini, così come i film che ci hanno sempre fatto sorridere come Grease, andato in onda proprio alcune settimane fa.

RE RocK Roll
Anche a Reggio Emilia nel corso di tutto l'anno l'aria retrò si è respirata in occasione di moltissime serate, nelle principali discoteche della città e della provincia: dai concerti anni '50-'60 al Fuori Orario di Taneto, accolti a braccia aperte da coppie ballerini entusiasti sotto al palco, alle serate a tema al Corallo di Scandiano, dove automobili d'epoca venivano sistemate sulla pista per permette-re al pubblico di calarsi ancora di più nel passato.
E poi ci sono state le serate estive in centro storico, rallegrate dalle musiche live dei Boogie Airli-nes, la band rock'n'roll che da anni fa scatenare grandi e piccoli in tutto il nord Italia. Proprio come è successo in occasione di un Mercoledì rosa di fine luglio, quando un gruppo di ballerini di tutte le età in una piccola striscia di selciato tra il palco e il pubblico non hanno resistito alla tentazione di volteggiare a ritmo di contrabbasso, pianoforte, batteria e chitarra.
Per chi non conosce i passi del Boogie e dunque si ritrova seduto su una sedia a osservare, la scena che si ritrova innanzi è una fotografia d'epoca: ogni ballerino è vestito rigorosamente a tema, nes-suna coppia fa la stessa coreografia: c'è chi prova disegni stravaganti come la sforbiciata in aria e chi invece mentre balla fa volteggiare in aria la gonna della propria compagna. C'è chi è più anzia-no ma non disdegna l'accompagnamento di una ragazza più giovane e i più piccoli, che anche non conoscendo i passi, si buttano nella mischia.
Non in ultimo, la mania degli anni '50 ha fatto irruzione anche in molte scuole di danza di Reggio che hanno visto raddoppiare le iscrizioni di principianti ai corsi di Boogie e Rockabilly.
Noi abbiamo incontrato Monica insegnante di Boogie della scuola di danza Arcadia, assieme al ma-rito Mauro, per cercare di capire come mai negli ultimi tempi sia scoppiato questo fenomeno.

1) Anche lei ha avuto la percezione che negli ultimi anni il mito degli anni '50 sia ritornato in voga?

Sì, assolutamente. Non conosco il reale motivo per il quale il così detto fenomeno anni '50 abbia preso così piede negli ultimi tempi, quel che è certo è che da un paio di anni tra il "Summer Jambo-re", festival anni '50 a Senigallia, dove per un week-end la città ritorna al passato, tra serate a tema, con le macchine d'epoca e le vetrine allestite in stile retrò, e il fatto che l'offerta delle scuole di danza che insegnano questa disciplina siano raddoppiate, in molti si sono riscoperti amanti dei tem-pi passati.
Che dire? Sarà il mito dell'intramontabile Grease, sarà perché la musica anni '50 è coinvolgente e aiuta a divertirsi senza pensare troppo. Sarà perché il Boogie, nonostante abbia le sue regole non è un ballo eccessivamente rigoroso, si può spaziare in libertà e godersi il ritmo. E sarà senz'altro an-che per la bellezza dei vestiti a pois e delle gonne a ruota molto usate anche dalle giovanissime.

2) Il numero di iscritti ai vostri corsi di Boogie e Rockabilly hanno confermato questa rinata passione per gli anni 50-60?

Sì, effettivamente abbiamo avuto un incremento delle iscrizioni. Solo i principianti quest'anno era-no tantissimi, ben 35, con una media di età molto più bassa del solito. Abbiamo avuto un boom di ragazze contro gli adulti di 40-45 anni che solitamente chiedevano di iniziare lo studio di questa di-sciplina.

3) E i maschi?

Diciamo che di uomini tra i principianti non ne abbiamo tantissimi, forse perché si vergognano a iniziare, hanno un po' paura di essere presi in giro dagli amici, solo perché non praticano sport più classici, come ad esempio calcio ma vanno a scuola di danza. Una volta però che prendono corag-gio e provano, si innamorano del Boogie e non vogliono più smettere.

4) Ho assistito a un paio di dimostrazioni di ballo in piazza e ho notato che il Boogie è un tipo di danza che coinvolge molto, cosa offre questa disciplina in più rispetto alle altre?

È un tuffo nel passato ma soprattutto è un ballo che permette di fare amicizia molto facilmente. La filosofia che sta dietro il Boogie ma anche gli anni '50 è quella di stare assieme, di divertirsi con cose semplici. Ci sono i saggi di fine anno sì, le gare per i ballerini che fanno agonismo, ma per noi è anche importante andare a mangiare il pesce con tutto il gruppo al termine dei corsi o trovarci a ballare in ogni occasione possibile, alla base di tutto c'è il divertimento.

5) Lei quando ha iniziato a ballare?

Io ho iniziato a ballare esattamente il 9.9.1990. Ti sorprende eh che mi sia ricordata la data? Mio marito Mauro ballava già da tempo, io volevo provare da tanto così ho deciso di seguirlo e mi sono lanciata. Da quel giorno non ho mai smesso.

6) Che caratteristiche deve avere un ballerino/a per potersi dilettare in Boogie o Rockabilly?

Nessuna. Basta che gli piaccia la musica e il genere. Può essere anche una persona priva di una grossa familiarità con la danza ma se è spinta dalla passione per quest'epoca e per questi passi, im-parare diventa molto più facile.

Olivia Newton John John Travolta

Giulia Rossi

Il trombonista Michele Pavese con i suoi Roman Dixieland Few Stars inaugura venerdì 5 settembre l'edizione 2014 del festival Rimini Jazz -

Parma, 28 agosto 2014 -

Venerdì 5 settembre sarà il trombonista Michele Pavese con i suoi Roman Dixieland Few Stars a inaugurare l'edizione 2014 del festival Rimini Jazz, che proseguirà poi sabato 6 e domenica 7, per un intero weekend dedicato al jazz delle origini, dal dixieland allo swing. I concerti si terranno tutti al Teatro Novelli di Rimini con inizio alle ore 21 (biglietto euro 10; abbonamento alle tre serate euro 20).

Pavese è una 'vecchia' conoscenza degli appassionati di jazz tradizionale che da anni si danno appuntamento al festival Rimini Jazz: è infatti già stato ospite della manifestazione, sempre con i Roman Dixieland Few Stars, che però ora si presenteranno con una formazione quasi completamente rinnovata sia nella front-line dei solisti che nella ritmica. Oltre al leader, le nuove 'stelle romane del dixieland' sono Paolo Petrozziello (tromba, voce), Gianni Sanjust (clarinetto), Riccardo Biseo (pianoforte), Gianluca Galvani (susafono) e Lucio Turco (batteria).
Rimini Jazz è organizzato dall'Associazione Culturale Riminese "Amici del Jazz" in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e la Camera di Commercio di Rimini, con il patrocinio del Comune di Rimini, oltre che con il sostegno di diversi sponsor privati.

Michele Pavese, trombonista e leader dei Roman Dixieland Few Stars, è in attività come musicista dal 1971, prima con la Old Time Jazz Band di Luigi Toth e successivamente con il Southern Jazz Ensemble. Per circa venti anni ha militato nei gruppi di Carlo Loffredo, esibendosi sia in Italia che all'estero e partecipando a innumerevoli spettacoli televisivi e radiofonici. Assieme a Loffredo ha suonato al fianco di vere stelle dello spettacolo e del jazz quali Liza Minnelli, Danny Kaye, 'Wild' Bill Davison, Albert Nicholas e Tony Scott. Importanti sono state anche le sue collaborazioni stabili con i gruppi di Romano Mussolini e Lino Patruno, entrambe iniziate nel 1984.
Nel 1982 Pavese ha fondato la band Roman Dixieland All Stars, nella quale sono transitati prestigiosi nomi del jazz italiano come Gegè Munari, Cicci Santucci, Gianni Sanjust, Giorgio Rosciglione. È da questo organico che deriva l'odierna formazione dei Roman Dixieland Few Stars, il cui repertorio è costituito da brani che rappresentano la storia del jazz classico lungo un arco di una cinquantina di anni, partendo dalle origini (con i tipici funerali di New Orleans, gli spiritual, il blues) sino ad arrivare a Chicago, lo swing, Gershwin e Duke Ellington. Durante lo spettacolo di questa band, le esecuzioni musicali si alternano a note storiche, curiosità, aneddoti sul jazz delle origini.
Oltre all'attività jazzistica, Pavese ha partecipato come solista a fortunate trasmissioni televisive di Renzo Arbore (Cari amici vicini e lontani e Quelli della notte), ottenendo con l'orchestra "I senza vergogna" il Telegatto televisivo per le sigle e un disco d'oro per l'enorme numero di dischi venduti.

Informazioni: Associazione Culturale Riminese Amici del Jazz Tel.: 0541 51011 / 0541 52206 www.riminijazz.it

(Fonte: ufficio stampa Rimini Jazz)

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Martedì, 29 Luglio 2014 11:05

Modena - Diodato in concerto ai Giardini Ducali

Nell'ambito delle iniziative dell'Estate modenese 2014, domani alle 21.30 il live gratuito dell'artista Diodato "Best new generation" per Mtv -

Modena, 29 luglio 2014 -

Oltre cento radio, e tra queste alcuni dei network più importanti d'Italia, suonano le sue canzoni. Si è fatto notare al Festival di Sanremo come giovane promessa e, ospite di Fabio Fazio in "Che tempo che fa" della domenica, nel marzo 2014 con le sue "canzoni in un minuto" ha reso omaggio ai grandi autori della musica italiana. Il cantautore Diodato, vincitore degli MTV Awards come "Best New Generation", sarà in concerto dal vivo domani, mercoledì 30 luglio alle 21.30 ai Giardini Ducali di Modena in corso Canalgrande. Il live gratuito, a cura dell'associazione Stoff, rientra nel programma dell'Estate modenese organizzata dal Comune, tra gli appuntamenti di "Hera per Modena".

"Ubriaco", il primo singolo video che accompagna il disco, viene anche selezionato da Mtv - New Generation. Seguono importanti esibizioni dal vivo: il Primo Maggio 2013 a Taranto, sua città di origine, dove Diodato si esibisce sullo stesso palco di Fiorella Mannoia, Luca Barbarossa, Elio Germano, Roy Paci, Pierpaolo Capovilla, Riccardo Sinigallia, Daniele Sepe, davanti oltre 20mila persone per sostenere il fermo totale degli impianti inquinanti dell'Ilva. 
Poi arriva Sanremo. La canzone "Babilonia" viene selezionata dalla Commissione del Festival nel dicembre 2013 e Diodato partecipa così al 64esimo Festival della Canzone Italiana nella categoria "Nuove proposte". Le esibizioni al Teatro Ariston lo portano al secondo posto nella classifica generale della sezione, e al primo posto nella classifica della giuria di qualità, presieduta dal regista Paolo Virzì. Al Festival Diodato è stato "inviato" per il Dopofestival di Webnotte su "repubblica.it", condotto da Ernesto Assante e Gino Castaldo. 

(Fonte: Comune di Modena)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Appuntamento con la XXII edizione della Rassegna Musica in Castello. Ornella Vanoni in concerto con "Canto per essere felice", questa sera alle ore 21,30 davanti alla Rocca Sanvitale di Fontanellato. Ingresso libero -

Parma, 18 luglio 2014 -

La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria, sensualità e malinconia, atmosfere levigate e raffinate: tra le migliori interpreti della musica leggera italiana con uno stile interpretativo ed un timbro vocale fortemente riconoscibile - questa sera alle 21.30 a Fontanellato (PR), in piazza Garibaldi - Musica in Castello presenta il concerto di Ornella Vanoni "Canto per essere felice".
Se l'anno scorso, proprio nello stesso luogo davanti alla Rocca Sanvitale di Fontanellato il pubblico ha potuto ascoltare Gino Paoli, oggi in una ideale staffetta arriva l'altra metà di "Senza fine".
L'evento è organizzato da Piccola Orchestra Italiana in collaborazione con il Comune di Fontanellato e l'Avis di Fontanellato. Lo spettacolo è a ingresso libero. In caso di maltempo il concerto verrà rimandato a data da destinare.

La Vanoni – che sta portando oggi in giro per l'Italia il suo ultimo tour "Un filo di trucco, un filo di tacco" – negli anni si è cimentata in generi diversi, dalle canzoni della mala al jazz, dalla bossa nova alla canzone d'autore, collaborando sia come interprete che come autrice con straordinari artisti, regalando al pubblico duetti indimenticabili. Formatasi all'Accademia di arte drammatica del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, Ornella iniziò a incidere con la storica etichetta Ricordi, che aprì con lei la sezione di musica leggera . Nel 1960, terminato il sodalizio artistico con Giorgio Strehler, Ornella incontra Gino Paoli. Con lui incomincia una lunga collaborazione artistica e sentimentale, che le permette di cimentarsi con le canzoni d'amore. Avvalendosi degli arrangiamenti e della direzione musicale di Iller Pattacini, continua ad incidere brani di Gino Paoli (Anche se, Che cosa c'è), e di Luigi Tenco (Vedrai vedrai, Io sì, Tu non hai capito niente, Mi sono innamorato di te), Mouloudji e Mogol intraprendendo la via di un successo sempre più popolare. Ci sono poi il successo in Brasile. Nel 1974 fonda una propria etichetta discografica, la Vanilla. Dagli anni ottanta: Ornella è cantautrice, proseguono grandi collaborazioni e il jazz all'insegna di un'autoproduzione consapevole e un cambio di casa discografica, la CGD.
Nel 1985 comincia una lunga serie di concerti in coppia con Gino Paoli: da questa tournée di grandissimo successo viene registrato il doppio disco Insieme.
Nel 1987 registra a Londra l'album "O" (prodotto da Greg Walsh e Ivano Fossati), che dà il via a un giro di concerti di alto livello, che sono anche i primi da sola, dal 1982. Per questa tournée Ornella sceglie nuovi musicisti, affianca ricercati pezzi di repertorio ai nuovi brani, e si avvale, per l'impianto scenico, degli amici Arnaldo Pomodoro e Gian Ruggero Manzoni. Da questo momento, la Vanoni imprime la propria creatività anche sulla regia dei tour, a tratti impostata sul modello "Teatro-Canzone" di Giorgio Gaber, e che continua a recepire grande apprezzamento da parte del pubblico. L'11 marzo 2013 viene presentato al Piccolo Teatro di Milano il docu-film di Alexandra della Porta Rodiani sulla vita dell'artista, intitolato Ornella Vanoni. Ricetta di donna.
A fine febbraio 2014 Ornella inizia il suo ultimo tour per l'Italia "Un filo di trucco, un filo di tacco".

Possibilità di menù-cena convenzionato per gli spettatori di Musica in Castello nella data del 25 luglio, presentando il carnet, di fronte alla Rocca Sanvitale alla Locanda Nazionale. Media partner: Gazzetta di Parma, TV Parma. La rassegna raccoglie fondi nel 2014 per l'iniziativa "Regala Cultura alla Scuola": Musica in Castello crede il coinvolgimento culturale dei più piccoli sia un investimento culturale intelligente per il futuro del nostro Paese. Troppo spesso nei periodi di forte crisi economica, a farne le spese sono l'istruzione, lo svago creativo e la cultura. Durante la manifestazione verranno raccolti fondi che consentiranno ai bambini delle scuole d'Italia di effettuare visite gratuitamente a Castelli e Musei. Quali Castelli e quali Musei? Iniziamo dall'Emilia, dal Circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.

(Fonte: ufficio stampa Piccola Orchestra Italiana)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Venerdì, 11 Luglio 2014 09:30

Salsomaggiore celebra i Beatles

"Salso meets the Beatles Festival": tre giorni di concerti, seminari, mostre, aperitivi a tema e tanti eventi per celebrare il mitico quartetto in occasione dei cinquant'anni dalla pubblicazione dell'album "A hard day's night" -

Parma, 11 giugno 2014 - di Paola Tanzi -

Riparte oggi «Salso meets the Beatles Festival», appuntamento musicale dedicato ai ragazzi di Liverpool giunto alla quinta edizione. In scena sino a domenica il festival organizzato dall'Associazione Culturale MUS.AR.TE in collaborazione con Beatlesiani d'Italia Associati e con il patrocinio del Comune di Salsomaggiore Terme, celebra la musica, l'arte e la cultura beatlesiana. In programma concerti, seminari, mostre, aperitivi a tema e tanti eventi che non mancheranno di cogliere l'interesse del pubblico. Un evento pensato come un incontro tra i fans e gli appassionati del celebre quartetto in occasione dei cinquant'anni dalla pubblicazione dell'album "A hard day's night" definendo la centralità del lavoro chitarristico di George Harrison.

Il lungo programma di eventi si aprirà oggi alle 18 in vicolo Loschi e via Pascoli con "A Beatles... Hard day's night", music & street food in collaborazione con i bar della zona. In scena alle 18 il Magic London Bus con le speciali birre inglesi; l'aperitivo beatlesiano; l'anteprima del Festival con la presentazione degli appuntamenti della quinta edizione del Festival; alle 18.45 Aspettando ... i Beatles, proiezione di documentari; alle 19.15 "A cena ... con i Beatles" e presentazione del concorso vetrine beatlesiane; alle 19.30 seminario "A Hard day's Night: i Beatles alla conquista dell'America" a cura del musicologo Paolo Marzolini; alle 20 Beatles Karaoke con "I bambini... cantano i Beatles" con il Beatles Rock Band e i "Little Beatles"; alle 21.30 concerto della Tribute band "The Ladders".

Si prosegue domani alle 18 in piazza Berzieri (in caso di maltempo al Teatro Nuovo) con la serata presentata dalla speaker radiofonica di Radio TV Parma Simonetta Collini con il Magic London Bus con le speciali birre inglesi e l'aperitivo beatlesiano; alle 18.30 "Aspettando ... i Beatles – proiezione di documentari"; alle 19 apertura del festival dove si susseguiranno alle 19.15 il seminario "Beatles: da Please Please me a A Hard Day's night" a cura di Rolando Giambelli, Presidente dei Beatlesiani d'Italia Associati; alle 19.45 "Beatles in Jazz", la musica dei Beatles interpretata in chiave jazzista da Fedo Federici & Fabio Frambati quintet; alle 21 "Ho sentito uno strano accordo ...", recital al pianoforte di Francesco Nigri, pianista e compositore; alle 21.45 concerto della tribute band "The Shout".

Domenica il punto di riferimento sarà Parco Corazza (Teatro Nuovo in caso di maltempo). Si parte alle 10 con le bancarelle di memorabilia, libri, cd/dvd, oggettistica Beatles, il Magic London Bus con le speciali birre inglesi, la mostra fotografica "Dal Rock n' roll ai Beatles" e la simpatia di "Attraversa anche tu ... Abbey Road"; alle 11.20 presentazione degli eventi della giornata cui seguiranno interviste, presentazioni di libri e novità; alle 12 "The Beatles and me", incontro musicale con Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d'Italia Associati; alle 12.30 Fish & Chips party in stile british; alle 15 contest musicale nazionale "Salso meet the Beatles" con votazione della giuria tecnica e del pubblico, concorso musicale con esibizioni di band ed artisti emergenti; alle 17 di scena la Gattorno's band; alle 17.30 Concerto della band "The Brothel Creepers" ed alle 19 premiazioni finali del vincitore del contest musicale e del vincitore concorso vetrine beatlesiane.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Il Festival ValcenoArte, organizzato dal Trio Amadei, si conclude con due appuntamenti, come sempre ad ingresso gratuito. Questa sera la musica di Markus Stockhausen, trombettista, improvvisatore e compositore di chiara fama -

Parma, 7 luglio 2014 -

Una musica che fiorisce dal silenzio, da un'intuizione improvvisa, nascendo sul momento per offrirsi al pubblico senza filtri, senza spartiti e senza paracaduti. È la "musica intuitiva" di Markus Stockhausen, trombettista, improvvisatore e compositore di chiara fama, figlio del noto compositore Karlheinz Stockhausen. Il bravo interprete sarà protagonista dei due concerti conclusivi del Festival ValcenoArte, di cui tante volte è stato ospite, ottenendo sempre un grande successo. Questa sera, lunedì 7 luglio, ore 21.30 nell'Anfiteatro Naturale di Vianino, posto in un punto panoramico da cui si può godere una magnifica vista sulla Valle del Ceno, il poliedrico musicista suonerà in assolo con la sua tromba, passando con agio dal jazz alla musica classica e contemporanea. La sua esibizione sarà preceduta, alle 20.30, dal Gruppo Taiko, percussioni del Tempio e Monastero Fudenji.

Mercoledì 9 luglio, alle 21.00 nel Castello di Varano de' Melegari, Markus Stockhausen si unirà al Trio Amadei, formato dai fratelli Liliana (violino), Antonio (violoncello) e Marco (pianoforte), all'attore e burattinaio Patrizio Dall'Argine e ai giovani allievi del Corso estivo di Musica da Camera inserito nel Festival, per un concerto tutto basato sull'improvvisazione. Entrambi gli appuntamenti sono, come sempre, a ingresso gratuito.

Il Festival ValcenoArte è organizzato dal Trio Amadei e dall'Associazione Culturale "Utinam", con il patrocinio della Provincia di Parma e il sostegno del Comune di Varano de' Melegari. Sponsor: Dallara, Coms, Lombatti, Leca Laterlite, Aurora Domus, Turbocoating, Bercella.

(Fonte: ufficio stampa Festival Valceno)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Decimo Anno del Rootsway Festival: il 27 e 28 giugno 2014 la genuinità di una terra e dei suoi prodotti eno-gastronomici incontra quella di una cultura musicale, anch'essa popolare -

Parma, 23 giugno 2014 -

Eccoci giunti al decimo anno del Rootsway Festival. A Tavola col Blues è il motto della manifestazione perché, e ne siamo sempre più convinti, sono le piccole cose, quelle che giungono dalle tradizioni popolari - condividendo assieme piaceri e passioni in un contesto accogliente come solo le vecchie corti contadine della Bassa parmense, lungo le rive del Grande Fiume Po - a regalarci quelle emozioni che restano meravigliosamente ancorate nella nostra memoria. La genuinità di una terra e dei suoi prodotti eno-gastronomici non poteva che incontrare quella di una cultura musicale, anch'essa popolare, che ha in comune la presenza forte e calamitante di un maestoso fiume. Così, come laggiù nel profondo sud degli USA il Mississippi ha dettato legge, qui nelle terre musicate e raccontate da Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, ma anche dove è nato il movimento cooperativo grazie a Giovanni Faraboli, il Po ha dettato i ritmi ad un popolo di grandi e volenterosi lavoratori che, però, non rinunciavano al divertimento e al buon cibo, frutto della loro quotidiana fatica. Ed è da queste esperienze e in queste terre che il Rootsway Festival ha voluto, e vuole tutt'ora, portare la musica tradizionale americana a sposarsi con il buon cibo in un piacevole e bucolico contesto popolare nella suggestiva cornice dell'antico Podere La Bertazza a Diolo di Soragna. Storico podere che rispecchia la tipologia architettonico rurale della zona, un museo vivente della storia contadina perfettamente restaurato mantenendo intatte alcune peculiari caratteristiche della struttura.
E se il cibo delizia i palati la musica ha quella magica facoltà di essere un insieme di tanti differenti fenomeni che prende forma in tante zone e livelli diversi della nostra coscienza e della realtà. Fenomeni che ci aiutano a vivere meglio. E allora via verso questo festival dei sensi che si terrà, come ormai da tradizione, a due passi dal Mondo Piccolo da dove è partita la saga di Peppone e Don Camillo.
Saranno i Dead Horse Bones, duo parmense/reggiano (Giovanni Bianchi e Paolo Lasagni) ad aprire le danze con il loro particolare suono che è un agglomerato di influenze dal profondo Mississippi Delta, Nick Cave e il punk dei Clash, sporcato con feedback ed elettronica arrivando ad un interessante suono ruvido, ipnotico e selvaggio. Seguirà il graditissimo ritorno di Marco Pandolfi, amico da sempre del Rootsway, col suo trio delle meraviglie, reduce dal grande successo ottenuto a Riga durante la finale dell'European Blues Challenge 2014. Marco si presenta col fido batterista Federico Patarnello e Lucio Villani al contrabbasso e sulle ali del successo del loro nuovo prodotto discografico, quel "No Dog In This Hunt" senza ombra di dubbio uno dei migliori prodotti di quest'anno. Chiuderà la serata un altro trio che unisce potenza sonora a qualità eccelsa del suono. Toccherà infatti ai Tres avere l'onore di concludere questa prima giornata di Festival. Il gruppo è formato dai fratelli Roberto e Simone Luti, rispettivamente alla chitarra e al basso, e dal batterista Rolando Cappanera. Roberto Luti è già stato applauditissimo protagonista al festival quando accompagnò Luke Winslow King, denotando una padronanza ed un gusto alla chitarra che lo rendono – indubbiamente – uno dei più bravi al mondo. Non a caso è una delle pietre portanti del progetto del movimento Playing For Change che vede tra i tanti partecipanti anche Keith Richards. La serata di Sabato 28 Giugno, che ci porterà in un vasto excursus musicale tra Africa e Delta del Mississippi, vedrà susseguirsi sul palco una serie di amici provenienti da differenti parti del mondo. Aprirà una delle giovanissime promesse del blues italiano, ragazzo da seguire con grande interesse: Ste Barigazzi (chitarra e voce) che coi suoi Poor Boys (Giorgio Pinna armonica e Enrico Zanni batteria) ripercorre la storia del blues con acume e bravura. Dopo questo trio toccherà ad uno dei grandi amici del Festival: Paul Venturi e il suo progetto Bagamojo, realizzato assieme al bassista Max Sbaragli e con la collaborazione di Dudu Kouate, che si cimenta con tanti strumenti africani, e con la partecipazione straordinaria della bella e brava Stephanie Ghizzoni. Bagamojo è un progetto molto particolare che senz'altro coinvolgerà il pubblico del Rootsway col suo suono che partendo dall'Africa (dove il blues ha le sue radici) arriva al Mississippi, terra dalla quale proviene il terzo artista della serata, anch'egli già ospite del festival nel 2006. James "Super Chikan" Johnson vive, infatti, a Clarksdale - indubbiamente una delle capitali del blues statunitense – e ci porta uno spettacolo intenso e simpatico allo stesso tempo. Persona molto solare è popolare in tutto il Sud degli USA per la sua bravura e per i meravigliosi strumenti che costruisce e che utilizza di volta in volta. Vincitore del Blues Music Awards nel 2010 è uno degli esponenti di spicco dell'attuale Delta Blues Sound. Senz'altro una serata di grande interesse per tutti gli appassionati della musica americana. Se a tutto questo aggiungete la cucina, preparata sempre con grande cura e attenzione, è ipotizzabile immaginare il consueto tutto esaurito anche per questa decima edizione.
Come sempre l'ingresso è gratuito e vi accoglierà un ampio parcheggio illuminato adiacente all'area destinata alla manifestazione. Tutto questo è reso possibile, oltre che dall'associazione Rootsway, ideatrice ed organizzatrice dell'evento, dagli Amici della Bertazza, magnifici anfitrioni e cuochi sopraffini, con il preziosissimo contributo della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Parma, da sempre al fianco dell'evento. Non resta che provare per credere, noi ci saremo.

 

Venerdì, 20 Giugno 2014 09:31

Parma - Fine settimana in musica!

Ricco calendario di appunamenti, tutti rigorosamente gratuiti, per celebrare la "Festa della Musica", che si celebra in Europa il 21 giugno. A Parma oltre 50 esibizioni nel complesso di San Paolo, con un'interessante appendice nelle piazze dell'Oltretorrente e un'anteprima della Festa già a partire da questa sera - 

Parma, 20 giugno 2014 -

Torna anche quest'anno l'appuntamento del 21 giugno con la "Festa della Musica" e la città di Parma è pronta a ospitarla cogliendo a pieno lo spirito della festa con un calendario ricco di appuntamenti, concerti e live set. Ma non solo, perchè già da questa sera, ci sarà un anticipo della Festa a partire dalle 18 per proseguire poi domani, sabato 21, dalle 10 a mezzanotte. Oltre 50 i gruppi musicali di ogni genere che si esibiranno, ogni mezz'ora, in una continua contaminazione di suoni, in diversi spazi del Complesso di San Paolo: Giardini di San Paolo, Giardino Segreto del Castello dei Burattini, Chiostro della Pinacoteca Stuard e Galleria San Ludovico. L'organizzazione e la realizzazione della manifestazione è a cura dell'Assessorato alla Cultura, in collaborazione con le Politiche Giovanili, del Comune di Parma che ha raccolto le adesioni alla Festa della Musica, ottenendo un grande riscontro e un'ampia partecipazione da parte di oltre cinquanta gruppi musicali provenienti da tutta la regione, che hanno aderito all'iniziativa. I musicisti sono stati invitati ad esibirsi gratuitamente e tutte le esibizioni sono aperte al pubblico gratuitamente.

La Fête de la Musique, lanciata in Francia nel 1982, è una grande manifestazione popolare gratuita che si tiene il 21 giugno di ogni anno per celebrare il solstizio d'estate divenuta ormai un autentico fenomeno che si iscrive in un contesto europeo che coinvolge ormai numerose città in tutto il mondo.
Tutti i generi musicali sono coinvolti, così come tutti i pubblici, con la finalità di rendere popolare la pratica musicale e di unire i pubblici più diversificati alle più diverse espressioni musicali creando un linguaggio musicale aperto.

Ad arricchire la proposta musicale offerta alla città in occasione della Festa della Musica saranno anche: il 20 giugno alle 22.00, ai Giardini di San Paolo, la presentazione dell'album "Well I'm Just a Modern Guy", un tributo al cosiddetto Glam Rock, con i live di Portfolio, Sountrack of a Summer e Evil Twin. Alla Galleria San Ludovico, a partire dalle 18.00 di oggi, venerdì 20: "Stage – Immagini di musica dal vivo", mostra che ritrae icone della musica alle quali si affiancano musicisti della scena underground. Entrambi gli eventi sono organizzati dal Comune di Parma in collaborazione con il collettivo Antwork, giovani produzioni in rete tra Modena, Reggio Emilia e Parma: una piattaforma condivisa da tre città confinanti e dedicata alla creatività. Saranno inoltre attivi, nella splendida cornice dei Giardini di San Paolo, gli stand del Collettivo La Defense (gruppo di artisti e musicisti) e delle Cooperativa Sociale Eidè con il progetto "Saletta Adorno". Presenti anche due realtà nate all'interno dell'Officina di coworking, ON/OFF : ON/OFF FabLab, il primo FabLab a Parma che per l'occasione stamperà in 3D gadget personalizzati per la Festa della Musica - e BeCrowdy, piattaforma di crowdfunding per progetti artistici e culturali.

Anche la Casa della Musica celebrerà la Festa della Musica per l'intera giornata del 21 giugno.
Per l'occasione il museo Casa natale Arturo Toscanini aprirà al pubblico con ingresso gratuito dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 20.30, mentre museo dell'Opera e Casa del Suono saranno aperti, sempre a ingresso gratuito, dalle 10 alle 20.30 e in queste ore, Casa del Suono offrirà ai visitatori l'ascolto di composizioni di musica elettronica in "Electronic loop".
Il pomeriggio, presso l'Auditorium di Casa della Musica, si terrà alle ore 17 lo spettacolo di burattini "Black Varietà" a cura di Patrizio Dall'Argine: l'appuntamento, per il quale è consigliata la visione ai bambini accompagnati da adulti, è inserito nell'ambito della rassegna "Girovaghi al museo" promossa da Provincia di Parma e Musei della Provincia di Parma, in collaborazione con Fondazione Museo "Ettore Guatelli" e con il contributo della Regione Emilia Romagna.
Di eccezionale valore artistico sarà l'appuntamento offerto dalla Casa della Musica alle ore 21 nella Sala dei Concerti: un grande e sempre apprezzato titolo in programma, "Le quattro stagioni" di Antonio Vivaldi, eseguito dalla Camerata Ducale di Parma, il celebre ensemble che fin dalla sua nascita si è posto come missione artistica la valorizzazione del patrimonio musicale italiano, in particolare nella riscoperta di quegli Autori che il tempo ha progressivamente abbandonato o ingiustamente dimenticato.

Si segnala inoltre, in occasione della Festa della Musica, la straordinaria apertura serale della Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, che il 20 giugno sarà aperta fino alle ore 24.00 e il 21 giugno fino alle ore 22.00; l'apertura, il 21 giugno, del Castello dei Burattini - Museo Giordano Ferrari, fino alle ore 24.00 ed infine, sempre il 21 giugno, la Pinacoteca Stuard sarà visitabile dalle ore 9.00 alle ore 22.00.

(Fonte: Comune di Parma)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Questa sera, EIFFEL 65 
NEW PLANET TOUR 

Campus Industry Summer Edition
 presso Strada Traversetolo, 349 - PARMA (PR) -

Parma, 31 maggio 2014 -

Ogni volta che si muovono loro, il pubblico va in delirio. In molti ricordano lo spettacolare sold out del primo marzo scorso al Campus Industry Music (https://www.youtube.com/watch?v=6SA51L0iUE8&feature=youtu.be), e molti altri avrebbero voluto esserci. Questa sera, sabato 31 maggio, gli Eiffel 65 tornano a Parma con il loro New Planet Tour, nella nuova location del Campus Industry Summer Edition, al Parco di Marano.

Il loro primo singolo, Blue, è stato un successo planetario che ha lanciato gli Eiffel 65 nel firmamento delle stelle della musica ballabile. Al primo posto in classifica nel 1999 per settimane in Europa, piazzatosi al sesto posto nella classifica Billboard negli Stati Uniti, più di un milione di copie in Australia, e altrettante in Germania e Regno Unito. Anche l'uscita successiva, Move Your Body, del 2000, non delude le aspettative, restando nella top ten italiana per 10 settimane consecutive e riscuotendo anche questo notevole successo in tutto il mondo. 
Jeffrey Jey (voce, vocoder) e Maury (tastiere, sintetizzatori, pianoforte), che stanno lavorando al quarto album in studio degli Eiffel 65, portano alla Summer Edition del Campus Industry, presso il Parco di Marano, l'incredibile New Planet Tour. Le hit dall'esordio del 1999 Europop, tre milioni di copie vendute solo negli USA, e dai successivi singoli di Contact! e Eiffel 65 assicurano un evento unico, trascinante, una notte di eurodance imperdibile.

Apertura locale ore 22.00 

Ingresso 
11 euro in prevendita, anche su Ciao Tickets
 www.ciaotickets.com/node/5986mini=calendar%2F5986%2F2014-05 
15 euro il giorno del concerto, 13 in lista.

Per info e prenotazioni
0521 645146 - 347 3046420

ANTICIPAZIONI DEL PROGRAMMA DI GIUGNO
Martedì 3 giugno e nei martedì seguenti ci sarà una serata tango a ingresso gratuito
Mercoledì 4 giugno e nei mercoledì successivi, serata latina a ingresso gratuito
Venerdì 6 giugno, Bandaliga in concerto
Sabato 7 giugno, Gabry Ponte

Fonte: ufficio stampa Campus Industry Summer Edition PARCO DI MARANO 349, str. Traversetolo - PARMA (PR) www.campusindustrymusic.com

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Giacomo Voli, Tommaso Pini, Suor Cristina Scuccia e Giorgia Pino saranno le 4 Voci protagoniste della finalissima di THE VOICE OF ITALY in programma giovedì 5 giugno, in prima serata su Rai2.

Reggio Emilia, 29 maggio 2014 -

Questo il responso della semifinale che si è tenuta ieri sera, condotta da Federico Russo con la V-Reporter Valentina Correani, e che ha visto la partecipazione di grandi ospiti come RICKY MARTIN che ha cantato con gli 8 semifinalisti un medley e il suo singolo "Vida". A "The Voice of Italy" per la prima volta insieme sul palco EMIS KILLA, FEDEZ e J-AX. Altri ospiti sono stati SAM SMITH, che ha cantato "Sing" e CRIS CAB che si è esibito insieme ai 4 finalisti sulle note di "Liar Liar".
Ottimo ascolto per la trasmissione di Rai 2, seguita da 3.210.497 spettatori con il 15,75 di share, e che ha registrato un picco di ascolto di 4.108.000 e un picco di share del 21,15. Successo anche sui Social Network. Sono stati 23.214 gli utenti unici che, commentando la semifinale "Live" su Twitter, hanno generato 88.525 tweet.
Sul palco di THE VOICE OF ITALY i coach RAFFAELLA CARRÀ, J-AX, NOEMI E PIERO PELÙ hanno messo a confronto le ultime 2 Voci appartenenti al proprio team che si sono esibiti dal vivo. Hanno dovuto lasciare il programma Daria Biancardi di Palermo (proveniente dal team di Piero Pelù), Giuseppe Maggioni di Brembate di Sopra - Bergamo (proveniente dal team di Raffaella Carrà), Dylan Magon di Voghera - Pavia (proveniente dal team di J-Ax) e Stefano Corona di Castell'Alfero - Asti (proveniente dal team Noemi).

Le 4 Voci che si sono così qualificate per la finale di giovedì 5 giugno sono:

per il team di Piero Pelù: Giacomo Voli di Correggio (Reggio Emilia) con "Because Of You" degli Skunk Anansie e la sigla del cartone animato "Jeeg robot d'acciaio";

per il team di Raffaella Carrà: Tommaso Pini di Firenze con "Wuthering Heights" di Kate Bush e "Centro di gravità permanente" di Franco Battiato;

per il team di J-AX: Suor Cristina Scuccia di Comiso (Ragusa) con "(I've Had) The Time Of My Life" di Bill Medley e Jennifer Warnes e "Sally" di Vasco Rossi;

per il team di Noemi: Giorgia Pino di Casarano (Lecce) con "What's up" delle 4 Non Blondes e "Vivimi" di Laura Pausini.

Al termine della puntata Federico Russo ha dato il via alle votazioni per consentire al pubblico di esprimere, per tutta la settimana, la propria preferenza sui 4 finalisti. Il televoto sarà chiuso al termine della prima esibizione dei quattro finalisti di giovedì 5 giugno. L'ultimo in classifica sarà eliminato. Per le fasi successive, durante la puntata finale, saranno aperte altre sessioni di televoto. Sarà solo il pubblico a decidere chi sarà "The Voice Of Italy 2014". Tempi e modalità di voto sono reperibili sul sito ufficiale www.thevoiceofitaly.rai.it.

Nel corso della serata la V-Reporter Valentina Correani, dalla Web Room di "The Voice Of Italy", ha ospitato i cantanti subito dopo le esibizioni ed interagito in diretta con il pubblico attraverso il sito ufficiale, il profilo twitter @thevoice_italy, hashtag ufficiale #tvoi e la pagina Facebook www.facebook.com/Thevoiceufficiale. Commenti in diretta anche su Radio2 Rai con Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini.

(Fonte: ufficio stampa Rai 2)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"