Ampliato e rinnovata il refettorio delle elementari, grazie anche ai fondi PNRR. Il sindaco Spina: "Un risultato che è il frutto di un grande lavoro di squadra"
Si avvicina la scadenza del 10 settembre, termine ultimo per presentare la domanda di iscrizione o la conferma dei dati – per chi già fruisce del servizio – alle mense scolastiche nelle strutture per l’infanzia, primarie e alla media Calvino. Occorre compilare il modulo on line, disponibile già dal 1° luglio, sul portale del Comune di Piacenza https://piacenza.ecivis.it .
Per chi non è mai stato iscritto al servizio, è necessario effettuare la registrazione al sistema, inserendo il codice fiscale e l’indirizzo e-mail del genitore che richiede l’iscrizione (genitore pagante); per chi già fruiva della mensa, è comunque necessario accedere al modulo “iscrizioni” per confermare o modificare i dati del bambino, mentre se si cambia ciclo scolastico si deve trasmettere una nuova domanda.
Eventuali riduzioni o agevolazioni saranno riconosciute dal mese successivo alla presentazione della domanda o della relativa documentazione. Il portale Ecivis, attivo dal 2018, consente ai genitori registrati di accedere nel corso dell’anno a tutte le informazioni riguardanti il menù, le scadenze, gli eventi in programma, le tariffe e le rette mensili, che possono essere pagate direttamente on line attraverso il servizio PagoPa del Comune di Piacenza. Tutte le istruzioni e le indicazioni operative, utili per effettuare la registrazione, sono disponibili nella pagina dedicata alle mense del sito web comunale e sullo stesso portale Ecivis.
Solo per i cittadini che non hanno possibilità di utilizzare Internet in autonomia, è possibile richiedere assistenza per la compilazione della domanda al Quic di viale Beverora, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, purché muniti di documento del genitore pagante e del bambino, di codice fiscale del bambino, di eventuale certificazione Isee e, se presenti, certificazione ex lege 104 o atto di affido. In alcuni periodi e in alcune fasce orarie, potrebbe essere richiesto un tempo di attesa variabile in base all’afflusso degli utenti per altri servizi.
C'è chi impone ai piccoli studenti di non potarsi il pasto da casa, mentre intanto sui media nazionali viene divulgata la notizia che il servizio mensa pagato dalle famiglie a seconda del proprio ISEE, risulta scadente per non dire di peggio. Si parla del fatto che una mensa su tre sia irregolare. Si parla di cibo scaduto, di vermi e sporcizia, oltre che spesso di cibo insano ed insufficiente a sfamare correttamente un bambino, seguendone la giusta alimentazione per la sua età.
Una brutta storia raccontata per un paese, l'Italia, che da sempre ha la cultura culinaria come fiore all'occhiello. L'Italia, il paese del miglior cibo; capitale mondiale della cultura culinaria, divenuta famosa grazie alle pellicole di grandi attori Italiani quali Totò, Troisi e Mastroianni. L'Italia, il paese della pizza, degli spaghetti e del parmigiano.
Un paese che cala tristemente la testa di fronte a quelle aziende (spesso cooperative), che offrono un servizio inumano ai bambini, cercando di "centesimare" anche su una micca, pur di ottenere un ingiusto guadagno.
La cosa ci sconvolge e ci obbliga a chiederci: "Perché non hanno funzionato i tanto decantati controlli dell'eccellente Italia? Italia dei prodotti DOC, IGP, STG etc..?"
Non vogliamo generalizzare perché siamo consapevoli dell'esistenza di ditte serie, che offrono un servizio ottimale e scrupoloso; ma per quei fraudolenti imprenditori vigliacchi che indirettamente se la prendono con i bambini, occorre la massima severità sia sanzionatoria che penale. Chi non rispetta le più normali e semplici norme igieniche deve essere immediatamente chiuso in via definitiva e non deve più avere la possibilità di esercitare tale professione!
Ciò che vorremmo infine sottolineare è che la scuola ora è a tempo pieno, e quindi nel tempo pieno la mensa è tempo scuola a tutti gli effetti. Se abbiamo l'obbligatorietà scolastica, perché chiedere anche alle famiglie di pagare il pranzo dei loro figli?... Perché non realizzare un sistema pubblico per la fornitura del cibo e delle mense scolastiche?...
Pagare le mense e non avere un servizio decente è una vera e propria beffa che mette a repentaglio la salute dei nostri bambini.
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