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Come simbolo di fiducia e speranza per il futuro, raggi di luce led illumineranno fino al 4 maggio il Palazzo di Residenza ex Carisbo di via Farini con i colori della bandiera italiana.
Le luci verdi, bianche e rosse accese come segnale di vicinanza a chi è stato colpito dall’emergenza Coronavirus.

terrRaggi di luce illumineranno con i colori della bandiera italiana la sede storica bolognese di Intesa Sanpaolo. L’iniziativa, a impatto zero, segue quanto già realizzato al Grattacielo di Torino che nei giorni scorsi ha visto riflettere per la prima volta sulle proprie facciate il tricolore, segno della vicinanza del Gruppo alle persone e della rinascita del Paese duramente colpito dall’epidemia di Coronavirus.

Le proiezioni del tricolore su alcune delle principali sedi del Gruppo in Italia sono, infatti, il segno della forte attenzione da parte della Banca nei confronti delle comunità in cui opera. I giochi di luce racchiudono un messaggio di incoraggiamento e di fiducia nel futuro.

L’emergenza Covid-19 vede il Gruppo Intesa Sanpaolo tra i principali contributori nel contrasto alla pandemia e nel sostegno a persone, imprese e territori. La Banca ha donato 100 milioni di euro per cure e ospedali attraverso un accordo con il Commissario straordinario e la Protezione civile.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha inoltre ha attivato una moratoria generale per il pagamento di mutui, prestiti e finanziamenti, stanziato rilevanti linee di credito e liquidità per le imprese, implementato coperture assicurative gratuite e soluzioni per favorire lo smart working.

Pubblicato in Cronaca Emilia

I finanziamenti potranno essere attivati con un iter semplificato sulla base della sola autocertificazione. Le richieste verranno gestite in via prioritaria.  Tutte le 4.300 filiali sul territorio a disposizione per fornire informazioni e assistenza immediata

Milano, 1° novembre 2018. Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond di un miliardo di euro per andare incontro alla situazione di emergenza creatasi in questi giorni a causa di straordinari eventi atmosferici che hanno colpito tutto il territorio italiano. In particolare verranno messi a disposizione finanziamenti a condizioni agevolate destinati alle imprese, ai piccoli artigiani e commercianti e alle famiglie che hanno subito danni.

I finanziamenti potranno essere attivati con un iter semplificato sulla base di un'autocertificazione e le richieste verranno gestite in via prioritaria al fine di rispondere nel più breve tempo possibile a tutti coloro che hanno subito danni.

Intesa Sanpaolo mette a disposizione tutte le 4.300 filiali presenti sul territorio per informazioni e assistenza immediata.
Di seguito la ripartizione territoriale del plafond:
Direzione Veneto, Friuli VG e Trentino AA - 270 milioni di euro
Direzione Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise - 100 milioni di euro
Direzione Lazio, Sardegna e Sicilia - 170 milioni di euro
Direzione Toscana e Umbria - 100 milioni di euro
Direzione Campania, Basilicata, Calabria e Puglia - 160 milioni di euro
Direzione Lombardia - 100 milioni di euro
Direzione Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta - 100 milioni di euro

"Intesa Sanpaolo è legata in maniera profonda al territorio in cui opera – dichiara Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. – per questo motivo abbiamo deciso di mettere subito a disposizione un plafond destinato a tutti coloro che hanno subito danni e per i quali pensiamo che il nostro sostegno possa essere un segno di concreto aiuto a tutti coloro che vivono e lavorano nelle colpite. Sentiamo tutta le responsabilità di essere banca vicina alle famiglie e a chi fa impresa".

Nel primo trimestre dell'anno registrata una flessione distrettuale complessiva per l'export dell'1,7%. Dall'analisi per singolo distretto emerge comunque un quadro parzialmente positivo: hanno chiuso l'anno in crescita 10 distretti su 19.

Secondo quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali dell'Emilia-Romagna, curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, il primo trimestre del 2018 si apre in calo per l'export dei distretti dell'Emilia Romagna (-1,7%), in controtendenza rispetto al dato del sistema manifatturiero regionale (+3,9%) che rimane comunque positivo grazie alla meccanica reggiana e modenese e all'automotive ferrarese.

"Nonostante la lieve flessione registrata, ci troviamo di fronte un quadro parzialmente positivo, con 10 distretti su 19 monitorati che hanno chiuso l'anno in crescita – spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – In particolare, si segnala l'ottima performance registrata dai Mobili imbottiti di Forlì che aprono il 2018 in crescita del 13,1%, seguono le buone performance registrate dal Food machinery di Parma (+7,8%), dai Ciclomotori di Bologna (+6,9%) e dal Polo Biomedicale di Bologna (+8,4%)".

A zavorrare l'export distrettuale l'andamento sia sui mercati maturi che sui mercati emergenti, che pesano rispettivamente il 66% e il 34% dell'export distrettuale totale nel 2018. Rallentamento sui mercati maturi (-1,6%), con una flessione delle vendite nel Regno Unito, in Francia e in Belgio. Allo stesso modo si registra un lieve calo nei nuovi mercati (-1,8%), frenati da Cina, Algeria, India, Arabia Saudita e Turchia. Battuta d'arresto anche per la Russia che nel 2017 aveva dato segnali di recupero. Bene invece Romania, Corea del Sud e Iran.

Entrando nel dettaglio dei singoli distretti, negativo l'andamento registrato dalle Piastrelle di Sassuolo con un calo delle vendite del 3,6% (nei primi tre mesi del 2018) dovuto ai mercati francese, statunitense e tedesco; positiva invece la performance sul mercato interno.

Stabile la situazione del settore della Meccanica. Hanno registrato una crescita, oltre alla Food machinery di Parma e ai Ciclomotori di Bologna, anche le Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+5,2%), stabili le Macchine per il legno di Rimini (+0,2%); in calo invece le Macchine per l'imballaggio di Bologna (-5,1%), le Macchine per l'industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (-13,1%) e le Macchine utensili di Piacenza (-19,1%).

Contrastato il settore Alimentare. Alla crescita di alcuni distretti come l'Ortofrutta romagnola (+6,8% nel primo trimestre del 2018), i salumi del modenese e di Parma (rispettivamente +6,4% e +5,9%), il Lattiero-caseario parmense (+1,6%) e l'Alimentare di Parma (+1,1%), si contrappone il rallentamento del Lattiero-caseario di Reggio Emilia (-4,9%); inoltre è proseguita la tendenza negativa per i Salumi di Reggio Emilia.

Nel Sistema moda, escludendo i Mobili imbottiti di Forlì, si osserva una contrazione nell'export complessivo dei distretti, a causa dell'andamento della Maglieria e abbigliamento di Carpi (-31,5%) e delle Calzature di San Mauro Pascoli (-8,4%); cresce invece l'Abbigliamento di Rimini (+3,1%).

Primi tre mesi del 2018 in crescita per le esportazioni dei Poli tecnologici regionali, anche se con risultati inferiori rispetto alla dinamica nazionale (+2,9% versus +15,6%). Come sottolineato precedentemente, trainante il Polo Biomedicale di Bologna - che registra uno sviluppo sostenuto su alcuni importanti mercati, in primis, Germania, Ucraina, Polonia, Turchia, Tunisia e Albania -, bene anche il Polo ICT di Bologna e Modena (+1%) e il Polo Biomedicale di Mirandola (+2,7%), grazie alla spinta di Germania, Stati Uniti e Polonia.

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(Monitor Intesa Sanpaolo scaricabile in pdf dalla sezione allegati)

 

 

Pubblicato in Economia Emilia
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