Avere una pelle liscia e vellutata è il sogno di ogni donna e i peli superflui, soprattutto se particolarmente vistosi e in zone esposte come viso o braccia possono diventare un problema. Inoltre oggi anche gli uomini decidono di togliere i peli superflui per ragioni estetiche, pratiche, ma anche igieniche.
Esistono diverse tecniche con risultati molto diversi fra loro: il rasoio, la ceretta o l’epilatore portatile che strappa i peli come la pinzetta. Questi sistemi oltre ad essere spesso dolorosi, non risolvono il problema perché i peli continuano a ricrescere, a volte più di prima.
Il laser a diodo 808 nanometri rappresenta la nuova frontiera dell'epilazione progressiva permanente: innovativa, efficace, sicura e indolore. Il trattamento si avvale infatti dell'uso di un'apparecchiatura che genera un raggio laser di una particolare lunghezza d'onda in grado di attraversare la cute ed essere assorbito dai pigmenti dei peli all'interno dei bulbi piliferi.
In particolare con il sistema Flash X-Press, in dotazione al Centro Estetico Sesto Senso del Centro Commerciale Panorama, questo trattamento è idoneo per qualsiasi genere di fototipo e accorcia i tempi di cinque volte rispetto ai classici trattamenti di luce pulsata, con risultati più veloci e duraturi.
Può essere utilizzato su quasi tutto il corpo: gambe, ascelle, spalle, pancia, baffetti, etc e anche in zone più delicate come inguine e viso.
Liliana Primis titolare del Centro Estetico Sesto Senso spiega come sia necessario un ciclo di sedute per ottenere risultati definitivi e questo è il periodo giusto per iniziare i trattamenti per arrivare in estate a sfoggiare una pelle perfetta.
“Offriamo un check up personalizzato e un primo trattamento gratuito per dimostrare l’efficacia del nostro macchinario, che tra l’altro possiede la nuova funzione di foto ringiovanimento. È un trattamento pressoché indolore – prosegue Liliana - grazie all’applicazione di uno speciale gel freddo che lenisce la pelle e fa sì che non si irriti e permette di far passare meglio il fascio di luce monocromatica unidirezionale che sarà indirizzato sulla zona da trattare”.
“Per ottenere risultati ottimali bisogna aspettare che tutti i bulbi piliferi inattivi si attivino per epilare completamente la zona d’interesse, per questo servono più sedute. L’attivazione dei bulbi piliferi inattivi è influenzata da numerosi fattori, primo tra tutti l’età, strettamente legata alla produzione ormonale.
Il trattamento con il laser diodo 808 nm arriva con efficacia alla radice in quanto il raggio monocromatico raggiunge la parte più profonda del pelo, fino al bulbo pilifero. È un trattamento per l'epilazione progressiva e permanente, in quanto grazie alla funzione del diodo è possibile l'indebolimento progressivo dei peli superflui e dei bulbi piliferi, facendo in modo che si risolva definitivamente il problema dei peli “di troppo”.
Il programma per l’epilazione definitiva è un percorso che dura solitamente alcuni mesi. Le prime sedute sono più ravvicinate, successivamente una volta al mese fino al completamento del ciclo.
Per prenotare il check up personalizzato e il primo trattamento gratuito è possibile contattare il Centro Estetico Sesto Senso di via Silvio Pellico, 20 (c/o Centro Commerciale Panorama) al numero 0521 1718111 – cell. 329 0427737 oppure prenotare attraverso la app Uala.
Il Centro Estetico Sesto Senso è presente anche in via I. Cocconi, 23/A – tel 0521 1470426 in cui vengono eseguiti numerosi trattamenti per la cura e il benessere di viso e corpo.
Il Comune di Parma dispone la sospensione dei permessi a costruire nelle aree di tutela dell'aeroporto 287 giorni dopo la prima richiesta degli ambientalisti. Chi ha davvero mancato di responsabilità?
"I lavori vanno fermati a meno di chiudere l'aeroporto, e comunque in autotutela dell'ente". Lo scrivevamo - sottolinea Legambiente - nel dossier "Le relazioni pericolose tra Aeroporto e Mall" il 18 aprile 2018. Il Comune di Parma si è deciso 287 giorni dopo a sospendere in autotutela, con determina dirigenziale del 30/01/2019, ogni permesso a costruire o segnalazione di inizio attività (SCIA) nelle aree di tutela dell'aeroporto, fino ad approvazione del nuovo piano di rischio aeroportuale.
Un anno fa, di fronte al silenzio ostile dell'Amministrazione Comunale, andammo avanti con assemblee pubbliche, esame di documenti, consultazioni di esperti tecnici, avvisando il 24 maggio: "Ogni giorno che passa potrebbe esporre il Comune, e quindi la collettività, a una crescente richiesta di risarcimento danni, posto che il cantiere del mall Parma Urban District è già stato avviato e i lavori sono in corso... è bene che il Comune, nell'interesse di tutti, prenda provvedimenti di autotutela con la massima celerità".
Fino ad essere costretti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica, il 22 giugno scorso, firmato da Legambiente, WWF e ADA.
La Procura della Repubblica, trovando fondatezza nei nostri rilievi, dispose un'indagine che arrivò a sequestrare il cantiere il 19 ottobre. Successivamente il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di dissequestro del cantiere definendo "macroscopicamente illegittimi" i permessi concessi.
Nel frattempo il Sindaco ci aveva apostrofato in Consiglio Comunale come "quelli che non sono nemmeno responsabili della penna che hanno mano" mentre l'assessore all'urbanistica aveva più volte ribadito la regolarità della sua condotta e degli atti concessi alla ditta costruttrice.
Ora registriamo questa inversione a U che consideriamo comunque tardiva visto che c'è voluto l'intervento della magistratura per fermare dei lavori che, quanto meno in via cautelativa, non andavano autorizzati, come attesta lo stesso atto di sospensione emanato dal Comune.
Lasciamo giudicare alla città chi è che davvero ha mancato di responsabilità lasciando crescere le "relazioni pericolose" tra Mall e Aeroporto.
Nell'attesa che le autorità competenti approfondiscano indagini e controlli, Legambiente, ADA e WWF continueranno a svolgere il proprio ruolo al servizio della collettività. Seguiremo la situazione con attenzione, informando e supportando i cittadini sulla base dei fatti concreti e degli atti amministrativi, come sempre senza pregiudizi politici e senza fare sconti a nessuno, quando in gioco ci sono gli interessi dell'ambiente, della sicurezza dei cittadini e della legalità.
(Legambiente 4 febbraio 2019)
Sequestro Cantiere: presunzione innocenza, ma pessima notizia. Cavandoli (Lega): danni per immagine città. Aeroporto sempre più isolato.
Parma, 19 ottobre 2018 – "Le indagini della Guardia di Finanza che hanno portato al sequestro del cantiere del Centro Commerciale di Baganzola e ai 3 indagati in Comune fanno male a Parma. Ancora un nuovo scossone giudiziario che colpisce la città, scalfisce la sua immagine e aumenta la sfiducia dei parmigiani verso le istituzioni", dice Laura Cavandoli, parlamentare e consigliere comunale parmigiana della Lega, nel commentare la notizia del provvedimento disposto dal Tribunale, in cui si ipotizza il reato di abuso di ufficio.
"A questo – prosegue Cavandoli - si sommano i danni diretti: cantiere bloccato con rischio di nuovo degrado, danni da pagare, aeroporto sempre più isolato".
"Ribadendo convintamente la presunzione d'innocenza fino a sentenza definitiva e la fiducia nelle indagini giudiziarie – conclude l'esponente del Carroccio - l'Amministrazione comunale avrebbe potuto prestare più attenzione a regole e normative come più volte ho auspicato in consiglio comunale ricevendo le "spallucce" del sindaco come risposta".
Inchiesta sul nuovo mall di Parma, Gambarini (FI): "Invece che girare l'Italia per il suo nuovo partito, Pizzarotti vigili su cosa succede in Comune"
PARMA, 19 ott. - "Prendiamo atto di questa iniziativa giudiziaria relativa al futuro centro commerciale di Baganzola e che coinvolge anche l'assessore del Comune di Parma Alinovi. Essendo garantisti, non entriamo nel merito dell'inchiesta e non tiriamo conclusioni in ordine alla legittimità della procedura urbanistica adottata. Sta di fatto che questo episodio ricorda come ancora una volta l'amministrazione Pizzarotti abbia fatto una inversione di 180 gradi rinnegando uno dei suoi principi cardine della campagna elettorale del 2012: mai più centri commerciali, mai più consumo di suolo, principio rinnegato che si aggiunge all'ormai famosa promessa di sospendere la realizzazione dell'inceneritore, per la quale sappiamo come è andata a finire. Sarebbe, perciò, meglio che il sindaco Pizzarotti, invece di fare il giro d'Italia per promuovere il suo nuovo partito, stia in Comune a verificare e controllare l'operato dei suoi assessori". Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia.