L’alluvione in Romagna, oltre alle vittime, ai danni ancora difficilmente calcolabili, ha lanciato all’arrembaggio gli ambientalisti talebani e i generalisti banalizzanti, strategicamente messi in campo per mascherare le responsabilità che, ci si augura, verranno accertate, se non personalmente, almeno politicamente. Ma di questo ci dedicheremo dopo che l’acqua e il fango saranno rientrati negli alvei e le persone e le loro attività posti ancora in sicurezza.