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Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi Modena 5 ottobre 2020  – Una partita sofferta ieri al Braglia, ma ricompensata dal risultato, che aggiunge 3 punti al Modena e lo posiziona in testa alla classifica.

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Al termine di Parma-Hellas Verona, ecco il commento del tecnico crociato Fabio Liverani. “Vittoria meritata in una gara con due squadre che volevano portare a casa il risultato"

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Repubblica Ceca: il tricolore sul gradino più alto del podio con il pilota cremonese

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Piacenza 2 ottobre 2020 - Domenica 4 ottobre a Jedovnice in Repubblica Ceca al Water Festival si svolge il Mondiale di Motonautica 2020 in prova unica delle categorie F125, 250 e 500.

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Martedì, 29 Settembre 2020 08:36

Il Bologna si riscatta e il Parma affonda.

Era un incontro atteso per entrambe le squadre emiliane che avrebbero voluto riscattare la sconfitta d'esordio del nuovo campionato di serie A. Purtroppo per il Parma il 4 a 1 subito a Bologna non lascia dubbi e come sottolineato da Liverani "...serve pazienza".

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Domenica, 27 Settembre 2020 18:09

F1, Russia: una Bottas di vita nel giorno di Raikkonen

Hamilton manca l'aggancio al record di Schumacher e Bottas ottiene la tanto attesa seconda vittoria stagionale. Leclerc è buon sesto. Raikkonen da record: 322 gare disputate!

di Matteo Landi

Doveva essere la gara dell'aggancio al vertice. Con il primo posto Hamilton avrebbe raggiunto il record di Schumacher, a quota 91 vittorie. La festa dell'inglese è invece rimandata. Arriverà presto ad eguagliare il sette volte campione del mondo, almeno nei numeri, i quali parlano ma non dicono tutto. Troppe le differenze fra la F1 del Kaiser e quella del pilota che ha debuttato nel 2007 al volante di una McLaren da vertice, beneficiando in seguito dell'enorme superiorità che la Mercedes si è assicurata dall'inizio dell'era ibrida, nel 2014. Il settimo anno di schiacciante dominio anglo-teutonico è in corso ed ancora siamo lontani dal termine della stagione. In Russia Hamilton ha pasticciato, mettendosi da solo i bastoni fra le ruote. A beneficiarne è stato così Bottas, uno specialista della pista di Sochi, alla seconda affermazione sul tracciato russo. Una secondo trionfo che avrebbe potuto far suo già nel 2018 se non avesse regalato la gara al compagno Hamilton, al tempo in lotta con Vettel per il titolo.

Una Ferrari in lotta per il vertice. Accadeva solo due anni fa. Oggi Leclerc ha invece dovuto spremere tutto il potenziale della sua SF1000 per raggiungere una sesta posizione finale che, considerate le ultime prestazioni, è tutto grasso che cola. Vettel, l'ex sfidante di Hamilton, non è andato oltre la 13esima posizione. Il tedesco vorrebbe togliersi delle soddisfazioni in questi suoi ultimi mesi a Maranello ma probabilmente tornerà a gioire solamente il prossimo anno quando vestirà i colori Aston Martin. In Russia, però, il suo rendimento non è stato migliore delle (scarse) performance Ferrari.

Hamilton e Vettel: quanti errori!

Hamilton e Vettel. I due piloti più titolati della F1 odierna sono fra coloro che più hanno deluso. In un fine settimana particolare in cui il primo cercava la definitiva consacrazione ed il secondo una piccola rinascita dopo gare di sofferenza. L'inglese ha sbagliato in prova, quando a causa di un lungo gli è stato tolto il suo miglior tempo. Questo lo ha costretto a superare il Q2 con le gomme più morbide, con le quali è poi partito in gara. Seppur scattato dalla pole position si è ritrovato costretto ad una strategia non ottimale, consapevole che avrebbe dovuto effettuare il cambio gomme prima del compagno Bottas. A peggiorare il quadro della situazione ci hanno pensato ben due penalità, per un totale di 10 secondi da scontare in occasione del pit stop. Prima della gara l'inglese aveva inspiegabilmente provato delle partenze in zone, per ragioni di sicurezza, non consentite. Il pilota n°44 ha poi tentato la rimonta ma il suo ritmo non è mai stato all'altezza di quello di Bottas, per una volta leader Mercedes anche a livello prestazionale. Hamilton ha così concluso al terzo posto, alle spalle anche di un ottimo Verstappen, mostrandosi, nel post gara, scuro in volto, forse arrabbiato con il suo box. L'inglese è già fra i grandissimi della categoria ma dovrà ripassarsi il regolamento. Errore ben più marchiano è stato quello commesso da Vettel in qualifica, quando si è malamente schiantato contro le protezioni. Uno sbaglio che ha compromesso la sua posizione in griglia di partenza, 14esimo, ed ha intralciato i piani di Leclerc, costretto agli straordinari negli ultimi due minuti di prove ufficiali ed alla 10ima piazza al via (i ferraristi hanno guadagnato una posizione in seguito ad una penalità subita da Albon).

A Sochi è stato infatti Leclerc a riportare la luce a Maranello. Una gara consistente la sua. Mentre Vettel vivacchiava nella parte bassa della classifica il monegasco ha mostrato un passo sorprendente. Si tratta comunque di una prestazione non degna del blasone del Cavallino Rampante, ma ben al di sopra di quanto mostrato nelle precedenti gare. Il giovane pilota alla corte di Binotto in partenza ha tirato fuori gli artigli, arrivando anche al contatto con Stroll. Si è poi reso autore di un passo costante, combattendo con le Renault e mettendosi, alla fine, alle spalle quella di Ocon. La Racing Point di Perez, quarto sotto la bandiera a scacchi, è parsa inarrivabile. Con Ricciardo ha invece duellato per quanto ha potuto, poi l'australiano si è involato verso la quinta piazza finale.

Gran gara di Ricciardo e delle AlphaTauri

Gran gara quella dell'australiano di casa Renault, l'appuntamento con il podio per lui è ancora rimandato ma, con un pò di fortuna, potrebbe arrivare presto. In Russia ha gioito anche la ex Toro Rosso, ottava con Kvyat e nona con Gasly. AlphaTauri continua così ad insidiare la sesta posizione in classifica costruttori alla Ferrari: niente male per i faentini!

Kimi: 322 volte grazie!

Se per Hamilton l'appuntamento con la storia è rimandato lo stesso non si può dire per Kimi Raikkonen. Classe 1979, debuttante nel lontano 2001, ultimo campione del mondo Ferrari 2007. Al termine del 2009 abbandonò momentaneamente la massima Formula per darsi ai rally, con risultati più che dignitosi, e persino alla Nascar, disciplina che ha assaggiato nel 2011. Iceman, quello del "leave me alone" urlato in team radio mentre si accingeva a regalare un incredibile successo alla Lotus dopo il suo rientro in F1. Kimi, frizzante fuori dal paddock, "essenziale" durante i weekend di gara, con le sue poche parole sussurrate in conferenza stampa. Un inconsapevole idolo delle folle, un involontario personaggio. Oggi ha concluso la gara in 14esima posizione, dopo un errore in qualifica che lo ha costretto a scattare dall'ultima fila e ad una gara tutta d'attacco in mezzo a ragazzi ben più giovani di lui. Il pilota di Espoo al Mugello aveva addirittura concluso in top ten e sarebbe stato meraviglioso se fosse riuscito a ripetersi. Ma poco importa. 322 volte grazie Kimi, contiamo di vederti in griglia ancora per un po'!

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 La scorsa settimana, il triatleta spagnolo professionista Diego Mentriga ha mostrato una classe eccezionale cedendo il suo posto sul podio nella gara di triathlon a Santander, in Spagna. 

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Domenica, 13 Settembre 2020 20:10

Nonostante tutto...Grazie Mille Ferrari!

Al Mugello la Formula 1 onora con una gara spettacolare le 1000 presenze delle Rosse in F1. Leclerc giunge ottavo, Vettel decimo. Nonostante questo, grazie Ferrari!

di Matteo Landi

Gp di Monaco 1950, la Scuderia Ferrari debutta nel mondiale di F1. Alberto Ascari, al volante della Rossa, taglia il traguardo in seconda posizione, alle spalle dell'Alfa Romeo di Juan Manuel Fangio. Non impiegherà molto a battere tutti, la Scuderia del Grande Enzo coglierà la prima vittoria l'anno seguente in Gran Bretagna grazie a Josè Froilan Gonzalez. Anno 2020, il Covid stravolge i piani di tutti, non solo quelli della massima Formula. A fronte di tanti organizzatori costretti a dare forfeit, altri vedono e colgono inaspettate possibilità. L'Italia si ritrova così ad ospitare ben tre Gran Premi e la Ferrari riesce ad aprire le mura amiche del Mugello, pista di sua proprietà, al Grande Circus proprio in occasione della millesima gara della Scuderia del Cavallino. Leclerc e Vettel si giocano le ultime posizioni della top ten, in lotta con un'Alfa Romeo ben diversa da quella che agli albori della massima Formula dominava la scena. Nel giorno dell'ennesima disfatta Ferrari, nella domenica in cui Mattia Binotto e compagni dovevano onorare con una prestazione soddisfacente la millesima presenza della squadra più blasonata della Formula 1, non possiamo che ringraziare la Scuderia di Maranello per quanto è stata, nella speranza che presto torni ai livelli che le competono. Grazie mille Ferrari.

Grazie Mugello!

Un grazie di cuore per aver permesso alla massima categoria automobilistica di competere su una pista che meriterebbe di rimanere in calendario non solo negli anni a venire ma in aeternum. Potrebbe trattarsi, purtroppo, dell'unico Gp di Toscana della storia, ma, in fin dei conti, grazie lo stesso. Vedere le vetture percorrere "Arrabbiata 1" e "Arrabbiata 2" in pieno durante le qualifiche è uno spettacolo che avrà deliziato gli appassionati più accaniti. Una pista vera, che nessun Hermann Tilke di turno potrà mai ricreare, ma forse scopiazzare un po' qua e là. Un tracciato che non fa sconti, in cui oltre l'asfalto i piloti trovano vie di fughe in ghiaia che non concedono il minimo errore. Resterà forse l'unico episodio nella storia della F1, ma una gara come quella odierna la ricorderemo a lungo.

Safety car, incidenti e bandiere rosse. E comunque vince ancora Hamilton

Hamilton e Bottas, Bottas e Hamilton. La vittoria è sembrata un affare riservato al duo Mercedes fin dalle qualifiche. Preludio di una gara noiosa? Niente affatto. L'inglese ha prevalso in qualifica, ma in partenza è stato Bottas ad avere la meglio, issandosi in prima posizione. Alle loro spalle un indomabile Leclerc è riuscito a portarsi in terza posizione, dopo una qualifica da favola che lo ha visto addirittura quinto, un risultato importante per gli standard odierni Ferrari (sigh!). Purtroppo alle vetture di Maranello non è bastato correre in una stupenda livrea amaranto, la stessa colorazione della 125 del 1950. La gara di Charles si è rivelata presto un autentico calvario. Superato da Stroll, da Ricciardo e quindi da Albon. Non il miglior modo di onorare la ricorrenza Ferrari. A farlo nella maniera più scoppiettante possibile sono stati invece i vari episodi di gara che hanno portato ad addirittura due interruzioni con bandiere rosse, come non accadeva dal Gp del Brasile 2016. Giovinazzi che centra Magnussen al riavvio dopo la fase di safety car innescando una pericolosa carambola, dalla quale escono solo 13 vetture superstite, visto anche l'incidente che in avvio di gara ha subito escluso Verstappen ed il vincitore di Monza, Gasly. Stroll, autore di una serie innumerevole di sorpassi, si schianta contro le barriere innescando una seconda interruzione. La lotta Hamilton-Bottas, ben vinta dal sei volte campione del mondo, alla 90esima vittoria in carriera. Al di là delle disavventure Ferrari, il "Gran Premio di Toscana Ferrari 1000" ha regalato uno spettacolo unico.

Primo podio per Albon. Raikkonen, l'evergreen

Giornata trionfale per Mercedes. Memorabile e di insegnamento, per vari motivi, per la Ferrari. Ed indimenticabile per Albon e Raikkonen. L'uno ha finalmente ottenuto il primo podio in carriera, proprio quando sentiva sfuggirgli dal sottoschiena il sedile che pareva ormai destinato a Gasly, vincitore con AlphaTauri a Monza. La squadra di Faenza ha comunque gioito per il settimo posto colto dal bravo Kvyat. L'altro, il mai domo Raikkonen, ha artigliato uno stupendo nono posto. Il quasi 41enne, al volante della sua Alfa Romeo, ha corso mostrando una grinta da ragazzino. L'ultimo campione del mondo Ferrari si è reso autore di una leggerezza, compiuta entrando in pit lane, che lo ha costretto agli straordinari. Con cinque secondi di penalità da scontare il finlandese ha affilato gli artigli, riuscendo a guadagnare così tanto sugli inseguitori (Leclerc, Vettel e Russell) da scalare solo dalla ottava alla nona posizione finale. Il ritmo tenuto dall'esperto pilota è parso inavvicinabile anche per la Ferrari n°16 di Leclerc, il quale ha sofferto terribilmente l'eccedente usura degli pneumatici.

Nonostante oggi, nonostante tutto, grazie Ferrari

Ferrari in sofferenza, Ferrari al passo del gambero, Ferrari che non riesce a portare sviluppi su una vettura disgraziata. Un presente difficile, un dramma sportivo. Gioire per quanto ottenuto in passato può risultare deprimente, vista la situazione odierna. Eppure la Ferrari merita questo. Perchè non potrà mai un dannato 2020 cancellare le vittorie di Ascari, i successi di Lauda, i salti sul podio del Supercampione Schumacher. Mai riuscirà, questa "particolare" stagione, a farci dimenticare gli sforzi e la tenacia del Fondatore Enzo. Per questo e per quello che si spera verrà, Grazie Mille Ferrari!

Toscana gp 1000 2 

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Dopo cinque riprese la partita sembrava saldamente nelle mani della squadra di Guido Poma che conduceva 4 a 1 grazie ad una solida prestazione sul monte di lancio di Luis Lugo. Gli ospiti non si sono arresi, hanno pareggiato l'incontro al sesto inning e, dopo il nuovo vantaggio ducale, hanno sfiorato una nuova rimonta all'ultima ripresa.

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Il leggendario circuito di Imola, nello scorso week end, ha accolto il terzo appuntamento del Campionato Italiano Velocità e gli alfieri del Pasini Racing Team hanno dato spettacolo, senza esclusione di colpi. Un podio conquistato con grinta e qualche rammarico. 

Pubblicato in Sport Emilia
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