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Il dollaro statunitense e lo yen hanno preso leggermente quota nelle ultime ore in seguito a un aumento delle tensioni internazionali dopo che il Pakistan ha dichiarato di aver abbattuto due aerei indiani: una escalation di tale rapporti potrebbe dunque continuare a sostenere il ricorso a valute di rifugio sicuro come – appunto – quella statunitense e quella giapponese.

Da quanto sopra ne è derivato che l'indice del dollaro contro un paniere di sei valute principali è salito dello 0,15% a 96,155 punti, riducendo alcune delle perdite del giorno precedente. L'indice aveva infatti perso lo 0,4% durante la notte prima, quando diminuì a 95,948 punti, il valore più basso dal 5 febbraio, dopo che il presidente federale Jerome Powell ha dichiarato che la banca centrale degli Stati Uniti sarebbe rimasta "paziente" su ulteriori aumenti dei tassi di interesse, sposando così un nuovo e più trasparente approccio da "colomba".

Dal canto suo, l'euro ha perso lo 0,1% a 1,1377 dollari, con la valuta verde che – come abbiamo già rammentato – attira propensioni maggiori in tempi di tensioni politiche e turbolenze di mercato a causa della sua elevata liquidità. Lo yen, che viene percepito come un altro porto sicuro per gli investimenti, è intanto salito a 110,38 unità per dollaro dalla chiusura del giorno precedente di 110,585, apprezzandosi anche nei confronti dell'euro.

Tornando all'evento in apertura del nostro odierno approfondimento, come ci rammenta Comefaretradingonline.com il Pakistan ha abbattuto due jet indiani il giorno dopo che aerei da guerra indiani avevano colpito all'interno del territorio del vicino per la prima volta dalla guerra del 1971, spingendo così le principali potenze mondiali ad esortare i rivali, armati di strumenti nucleari, a mostrare moderazione.

Finora la reazione del mercato Forex sulle principali valute è stata relativamente limitata, poiché le tensioni tra i due Paesi erano già elevate e dunque già "prezzate" dagli investitori. Dunque, l'attenzione sarà ora principalmente focalizzata sul fatto che il conflitto possa o meno mostrare dei segni di escalation, che tutte le principali parti internazionali cercano ovviamente di evitare. La rupia indiana è intanto scesa dello 0,4% a 71,36 per dollaro.

Per quanto attiene le altre valute, il dollaro australiano, tipicamente sensibile ai cambiamenti nel sentiment del rischio globale, è passato da un minimo di $0,7182 verso uno scatto particolarmente importante. La sterlina è stata poco scambiata a $1.3249 dopo esser cresciuta più dell'1 per cento durante la notte ad un picco di cinque mesi a questa parte, pari a $1.3288.

Ricordiamo come sulla sterlina pesano principalmente le evoluzioni in ottica Brexit. Martedì che il primo ministro britannico Theresa May ha offerto ai legislatori la possibilità di votare per ritardare il termine di uscita dall'area UE, aprendo pertanto ufficialmente alla possibilità di evitare un abbandono da Bruxelles in maniera caotica.

Rimane ora da comprendere che cosa accadrà nel corso dei prossimi giorni, e se il premier May riuscirà o meno ad avere un deciso supporto che permetterà al primo ministro di poter negoziare con maggior vigore tali termini con la controparte comunitaria

Pubblicato in Economia Emilia
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