Nove punti in tre giorni per i crociati che battono anche l'Avellino con i goal di Di Gaudio e Insigne e volano al secondo posto, dietro al Palermo. Che sia davvero arrivata la svolta della stagione?
Parma 30 ottobre 2017
di Luca Gabrielli
Ci hanno preso gusto a vincere gli uomini di D'Aversa e non vogliono più fermarsi. Con un goal nel primo e un altro nell'ultimo minuto, i crociati hanno concluso la settimana perfetta che gli ha visti battere Virtus Entella, Foggia e Avellino. Insigne e Di Gaudio sono al top della condizione e finalmente stanno dando quel contributo sulle fasce che il 4-3-3 di D'Aversa aveva bisogno. Fin da subito Di Gaudio segna il primo goal con la maglia del Parma al 1' minuto di gioco con una delle sue classiche azioni: l'ala guizzante sfugge a Ngawa e batte in diagonale Radu.
Il match si mette subito in discesa con l'Avellino che fatica a scuotersi dallo schiaffo iniziale e con i crociati che sfiorano il raddoppio sempre con l'imprendibile Di Gaudio che spedisce fuori al 31' e poi con Insigne al 39' salvato in extremis dal recupero di D'Angelo.
La ripresa vede un Avellino più arrembante con Asencio che si vede strozzare l'urlo del goal grazie a un prodigioso Frattali che salva il risultato. Al 18' invece è Ardemagni che manda a lato di poco l'invitante traversone dell'ex Bidaoui. Il Parma si sveglia e nel finale di match Calaiò si fa ipnotizzare da Radu ma poi Insigne fissa il risultato finale sul due a zero su passaggio di Baraye.
E' arrivata la svolta del campionato
I tifosi l'attendevano e finalmente è arrivata. Questa settimana sembra aver decretato la svolta della stagione per gli uomini di D'Aversa che nelle ultime tre partite hanno cambiato marcia e portato a casa il bottino pieno di nove punti. Cambia ancora la capolista con l'Empoli che cade a Salerno e il Palermo che ne approfitta e si porta solitaria in vetta. Dietro, ad un solo punto, inseguono proprio i toscani, il Frosinone e lo stesso Parma. La classifica resta sempre cortissima e la prossima settimana si giocherà il big match tra Frosinone e Parma che dirà molto sulla maturità raggiunta dalla squadra di Viale Partigiani d'Italia. La condizione fisica della squadra cresce di partita in partita e Calaiò sembra finalmente essere supportato dalle ali giuste ( la coppia Insigne- Di Gaudio ) che propongono azioni efficaci nelle zone offensive. Qualcosa nella testa dei giocatori sembra essere cambiata e la speranza è che il momento magico continui il più possibile.
Dalla magica serata di Wembley, ai campi della serie D, dai titolari della Prima Squadra ai Pulcini, dalle Maglie alle Formazioni storiche, ai campioni di ieri e di oggi, dalle foto più belle della grande cavalcata dalla serie D alla B a quelle di 40 anni di tifo gialloblù: ci sono tanta passione e tanta storia crociata nell'album delle figurine del Parma Calcio che da domani, sabato 14 ottobre, sarà in vendita nelle edicole di Parma, provincia e zone limitrofe.
La raccolta realizzata da Ufficio Promozioni Italia (che già produce parte del Merchandising ufficiale di Parma Calcio 1913), Figurine d'Italia e Gem Global ha 64 pagine e contiene 410 figurine e avrà una tiratura iniziale di 15.000 album e circa 90.000 bustine da 6 figurine ognuna.
Parma Calcio ha deciso di fare una sorpresa agli abbonati di Curva Nord, Tribuna Centrale Petitot, Tribuna Laterale Petitot, Tribuna Laterale Ovest e Tribuna Est, regalando loro l'album e tre bustine di figurine. I titolari di abbonamento del Parma potranno ritirarli gratuitamente al termine delle partite Parma-Pescara e Parma-Entella presso il Centro Coordinamento in piazzale Risorgimento, fino alle 18:30 e nei giorni feriali dalle 16:00 alle 19:00.
Da sabato mattina l'album e le figurine saranno in vendita in tutte le edicole di Parma, provincia e territori "di confine". L'album per i non abbonati costerà 3€, mentre le singole bustine (da 6 figurine cada una) costeranno 0,7€.
La pubblicazione, che si apre con un'introduzione dell'Ad crociato Luca Carra, è composta dalle figurine di tutte le rose crociate a partire dalla prima squadra, per arrivare ai Pulcini, passando per la Primavera, la Femminile e tutte le altre squadre giovanili.
Dall'attualità si passa alla storia crociata con sezioni dedicate al Tardini dagli anni '20 a oggi, al Museo E. Ceresini, alle maglie e formazioni storiche e alle immagini dei trionfi nazionali ed internazionali degli anni "di vittorie". Ampio spazio è dedicato ai tifosi con un gran numero di immagini di trasferte e coreografie di 40 anni di tifo gialloblù.
Infine, gli anni della rinascita con le immagini più belle della marcia trionfale che ha portato i Crociati dall'inferno dei dilettanti al ritorno nel calcio che conta: il passamontagna di Baraye, le rovesciate di Lauria e Calaiò, il Derby di Reggio, i rigori dei Playoff, il trionfo di Firenze.
Una curiosità che piacerà ai tifosi: all'interno dell'Album c'è uno spazio che si chiama #IoSonoParma che può ospitare una figurina personalizzata che ogni tifoso crociato può richiedere inviando la propria fotografia. Da febbraio sarà invece disponibile il servizio figurine mancanti.
Dopo il pareggio di ieri contro il Palermo la classifica non accenna ad allungarsi e sembra aspettare che i crociati trovino la formula giusta per stazionare nelle parti alte.
Parma, 9 ottobre 2017
di Luca Gabrielli
Il campionato cadetto di quest'anno è davvero molto equilibrato. Dopo otto giornate giocate, tra la prima e l'ultima in classifica ci sono solamente 7 punti di distacco. Non c'è per intenderci la classica ammazza campionato degli anni scorsi già in fuga. Il Parma veleggia esattamente a metà classifica e sembra adeguarsi all'andamento altalenante di tutte le squadre di vertice. Ieri, ad esempio, l' "inarrestabile" Perugia delle ultime settimane è caduto in casa per 5 a 1 contro la Pro Vercelli, lasciando basito il pubblico perugino. Stessa sorte per il Frosinone, uscito sconfitto dal match contro il Novara. A giovarne è stato l'Empoli, trascinato dal fuoriclasse Caputo, vicinissimo al Parma in estate.
Cosa aspettarci nel proseguo del campionato?
Una domanda da cento milioni di dollari alla quale è davvero impossibile rispondere ad oggi.
Ad occhio e croce le squadre meglio attrezzate sembrano essere Empoli, Frosinone e Palermo ma anche queste stanno mostrando evidenti fragilità caratteriali.
Il Parma non da la sensazione di essere tecnicamente e fisicamente al livello delle squadre sopracitate. Le troppe amnesie nella fase difensiva e la poca incisività degli uomini d'attacco fanno presagire ad un onesto anno di transizione nella cadetteria dove, se i giocatori saranno davvero bravi, al massimo si potranno raggiungere i playoff e poi vedere. Difficilmente gli uomini di D'Aversa potranno lottare per la promozione diretta vista la pochezza mostrata in questo inizio di campionato, a meno che non arrivi una svolta che possa sbloccare la squadra.
Il pubblico di Parma sta ancora aspettando di veder il bomber Ceravolo calcare il prato del Tardini, fermo da questa estate da un misterioso infortunio. Il suo rientro dovrebbe in teoria dare quell'imprevedibilità alla manovra e quei goal che tanto servono ai crociati. Ma D'Aversa deve riuscire anche e soprattuto a dare un' impronta di gioco che al momento non si vede. Il Parma sembra infatti vivere di intuizioni personali dell'ottimo Di Gaudio o della pantera Baraye ma senza che i singoli siano supportati da una manovra corale.
Il campionato sta aspettando l'esplosione del Parma ma giocatori e staff dovranno al più presto dare qualcosa di più sul campo e ottenere buoni risultati per dare una svolta alla stagione.
Seconda vittoria consecutiva dei crociati che grazie alle reti di Nocciolini e Calaiò sconfiggono la Maceratese e superano il Padova in classifica, sconfitto per due a uno a Salò. E proprio mercoledì sera ci sarà il big match contro i veneti per la seconda posizione fondamentale in ottica playoff.
Parma, 3 aprile 2017
di Luca Gabrielli
Ducali cinici e partita subito in discesa
La 32° giornata del girone B di Lega Pro risulta essere fondamentale per il forcing finale del Parma. Il mister D’Aversa può finalmente schierare la formazione tipo che da troppi mesi, per infortuni e squalifiche varie, non aveva potuto calcare il campo del Tardini. Frattali si riprende il posto tra i pali sotto la Curva Nord, coperto dalla linea difensiva composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia; torna dal 1’ anche Munari insieme a Scozzarella e Scavone a centrocampo; in avanti il tridente collaudato Nocciolini-Calaiò-Baraye. Passano solo 2’ e il Parma si porta immediatamente in vantaggio con Nocciolini che sfrutta un assist preciso di Calaiò e deposita il pallone in rete con tiro chirurgico. La gara parte subito in discesa e Baraye al 20’ sfiora il raddoppio con un’azione personale e poco dopo Frattali salva il risultato su una punizione insidiosa. A fare la partita è però solo il Parma che mostra superiorità tecnica rispetto all’avversario e amministra senza problemi la partita. Poco prima dello scadere del primo tempo i ragazzi di D’Aversa trovano il raddoppio grazie ad un tocco morbido di Calaiò che batte il portiere ospite Forte, su un assist delizioso dell’onnipresente Baraye. I primi 45’ si chiudono sul risultato di due a zero per i crociati che mettono una seria ipoteca sul risultato finale.
Calaiò sbaglia un rigore ma il sorpasso sul Padova è cosa fatta
La Maceratese riprende la gara con il giusto spirito ma al 60’ Scavone viene atterrato in area e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Calaiò che si fa però ipnotizzare dal portiere mancando la doppietta personale. Poche emozioni nella ripresa con il Parma che si accontenta del doppio vantaggio e porta a casa la seconda vittoria consecutiva dopo quella della settimana scorsa per uno a quattro in casa del Gubbio. Il passo falso del pomeriggio del Padova a Salò regala il sorpasso ai ducali che ora si trovano secondi, da soli a 63 punti, a otto lunghezze dal Venezia capolista, sempre più proiettato alla promozione diretta. Mercoledi sera alle 20:30 ci sarà, neanche farlo apposta, lo scontro diretto per il 2° posto in casa del Padova che in caso di vittoria potrebbe dare il colpo decisivo per il raggiungimento del risultato minimo di inizio stagione. Iniziare i playout una settima dopo rispetto le avversarie, maggiormente riposati, non sarebbe cosa di poco conto. Il match giocato oggi al Tardini ha visto un Parma ben organizzato, cinico e con una buona condizione fisica anche se l’avversario di turno non era dei più impegnativi. Mercoledì ci sarà un avversario decisamente più impegnativo e una buona fetta di campionato si deciderà in questi adrenalinici 90’.
Dopo tre turni a secco i crociati tornano alla vittoria al “Barbetti” di Gubbio con un poker firmato da Calaiò, Nocciolini, Iacoponi e un’autorete di Piccinini; per i padroni di casa il goal della bandiera di Ferretti rende meno amara una sconfitta meritata sul piano fisico e del gioco.
Parma, 26 marzo 2017
di Luca Gabrielli
Tris crociato nei primi 45’ e partita virtualmente chiusa
Dopo l’ultimo periodo difficile del Parma in cui si sono perse le speranze per la conquista del primo posto del girone B di Lega Pro, il mister D’Aversa presenta a Gubbio la formazione tipo. Il 4-3-3 di base vede, davanti a Bassi, la linea difensiva composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia al ritorno nel ruolo di terzino sinistro; cerniera di centrocampo formata Scozzarella, Schiavone e Giorgino che però dopo soli pochi minuti lascia il campo per infortunio, sostituito da Corapi; tridente d’attacco che vede Calaiò vertice alto, coadiuvato ai lati da Baraye e Nocciolini. Il Gubbio parte meglio nei primi minuti con i propri giocatori che vincono sistematicamente i contrasti e creano apprensione ai crociati. Dopo il goal sfiorato dal capitano Romano è però il Parma a trovare il vantaggio inaspettatamente al 18’ con Calaiò che sfrutta un passaggio filtrante di Baraye e appoggia facilmente in rete, dopo aver scartato il portiere. La gara si mette in discesa per i ducali e pochi minuti dopo trovano il raddoppio con Nocciolini che realizza di testa sfruttando il secondo assist di giornata di Baraye. Al 36’ gli eugubini provano a rientrare in partita con Marini che però colpisce il palo ed è allora il Parma a trovare il colpo del ko al termine del primo tempo con Scaglia che incrocia la sfortunata deviazione di Piccinini che batte il proprio portiere Volpi. La prima frazione di gioco si conclude con un tre a zero per i crociati che sa tanto di vittoria anticipata.
Il Parma espugna il “Barbetti” ma resta in terza posizione
La squadra di D’Aversa tira un po’ i remi in barca nel secondo tempo, conscio del largo vantaggio ottenuto nella prima frazione di gioco ma sfiorano comunque il quarto goal prima con Calaiò e intorno al 60’ con Di Cesare che spara incredibilmente a lato da posizione favorevole. I padroni di casa trovano comunque la rete della bandiera con Ferretti che a tu per tu con Bassi non sbaglia ma nel finale Iacoponi chiude la partita con la sua prima rete in maglia crociata sugli sviluppi di un corner. Il Parma visto quest’oggi ha dimostrato una superiorità tecnico-fisica notevole rispetto all’avversario e anche dal punto di vista mentale si sono visti dei passi avanti dopo le ultime prestazioni balbettanti che sembravano aver fatto cadere la squadra in uno stato catatonico. La vittoria arrivata questa sera dal Padova contro il Bassano lascia i crociati al terzo posto, a -8 dalla capolista Venezia ma rispetto alla squadra uscita sconfitta dal Tardini settimana scorsa contro il Fano, si sono visti segnali incoraggianti in vista del forcing finale che attende il Parma.
I crociati perdono contro il Fano, fanalino di coda del girone e vede sfumare le residue speranze di promozione diretta in Serie B. Preoccupante involuzione del gioco e condizione atletica da rivedere.
Parma, 19 marzo 2017
di Luca Gabrielli
Calaiò rientra dalla squalifica ma parte dalla panchina
Nel giorno in cui i Boys festeggiano in Curva Nord il quarantennale dalla nascita, i crociati vengono da un periodo complicato, con due pareggi consecutivi in cui si sono fatti raggiungere dopo essere passati in vantaggio. Il collaudato 4-3-3 vede davanti a Bassi i terzini Mazzocchi e Nunzella affiancare il capitano Lucarelli e Iacoponi; a centrocampo rientra Scavone insieme a Scozzarella e Giorgino; in avanti nonostante il rientro dalla squalifica, Calaiò parte dalla panchina per far spazio a Baraye, Nocciolini e Scaglia.
Condizione fisica precaria e poca lucidità sotto porta
Il Parma ha smesso da un mese di giocare e sta buttando via i risultati positivi raggiunti dall’avvento in panchina di D’Aversa. Se prima i tifosi potevano sperare in un finale di stagione avvincente in un epico scontro per il primo posto con il Venezia, ora, a otto giornate dalla conclusione, i crociati sono a sette punti dalla capolista (con una partita in meno) e scavalcati dal Padova per il fondamentale secondo posto. Ma a preoccupare maggiormente è l’involuzione fisica e mentale dei giocatori che sembrano svuotati nella testa e non avere più benzina nelle gambe per affrontare il finale di stagione. Ci troviamo nel momento fondamentale del campionato dove si deve dare tutto per raggiungere almeno il secondo posto che permetterebbe al Parma di saltare la prima partita dei playoff ed entrare in gioco una settimana più tardi rispetto alle concorrenti dirette. Ma dopo la sconfitta di oggi contro il Fano, ultima in classifica, anche il Padova ha superato i ducali che ora si trovano addirittura terzi nello scomodo ruolo di inseguitore. Per D’Aversa quella odierna è la sua prima sconfitta personale, giunta per un sacrosanto calcio di rigore realizzato alla mezz’ora del primo tempo per un brutto intervento di Nunzella. Il Parma non inizia male la gara, schiacciando nella propria metacampo gli ospiti e sfiorando il vantaggio con Baraye e Scavone ma trovarsi sotto di un gol manda nel pallone la squadra che continua ad attaccare ma con meno lucidità e con un Fano ben organizzato nella fase difensiva. La ripresa vede Calaiò prendere il posto di Nunzella ed un Parma a trazione anteriore che però spreca troppo come nel primo tempo. Al Tardini va in scena un vero e proprio assedio nell’area di rigore del Fano ma si intuisce che non è proprio giornata quando il bomber Calaiò fallisce da due passi un gol che per lui, solitamente, sarebbe un gioco da ragazzi. Così il Fano espugna incredibilmente il Tardini e i giocatori ducali rientrano negli spogliatoi tra i fischi. Arriva una sconfitta dopo l’ultimo pareggio di Mantova e settimana prossima il Parma, a Gubbio, dovrà ritrovare la vittoria e lottare per il fondamentale secondo posto.
Dureranno un mese, dal 14 maggio all’ eventuale finale al Franchi di Firenze del 17 giugno. Mantenere l’attuale seconda posizione in classifica darebbe ai crociati l’opportunità di saltare la prima fase e prepararsi al meglio.
Parma, 15 marzo 2017
di Luca Gabrielli
Un mini torneo per conquistare la Serie B
Dopo l’inaspettato pareggio in casa contro il Forlì e quello in terra mantovana, a nove giornate dalla fine del girone B di Lega Pro, i crociati si trovano in seconda posizione, a sette punti dalla capolista Venezia e tallonati dal Padova, terzo, ad un solo punto. E’ verosimile che i ragazzi di D’Aversa dovranno quindi affrontare i temuti playoff per raggiungere l’agognata promozione in B, in una competizione in cui si affronteranno le migliori squadre dei tre gironi di Lega Pro.
Come funzionano i playoff di Lega Pro
Secondo il regolamento della Lega Pro, potranno partecipare ai playoff le squadre che a fine campionato si saranno classificate dal secondo al decimo posto dei tre gironi e la squadra vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro. Alla prima fase accederanno le 24 squadre classificate dal terzo al decimo posto di ogni girone e verrà disputata una gara secca in casa della squadra meglio classificata in campionato. Gli accoppiamenti saranno i seguenti: la squadra 3° classificata affronterà la 10° classificata dello stesso girone; la 4° affronterà la 9°; la 5° affronterà l’8° e la 6° affronterà la 7°. In caso di parità di punteggio passerà il turno la squadra meglio piazzata in classifica. Alla seconda fase parteciperanno 16 squadre. Entreranno in gioco le tre migliori seconde dei gironi e la vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro che affronteranno le 12 squadre che avranno passato la prima fase. Si giocheranno sia l’andata che il ritorno e in caso di parità di punteggio, per determinare il vincitore, si terrà conto della differenza reti e se si verificherà anche qui parità, passerà il turno la squadra meglio classificata nella stagione. Alla fase “Final eight” parteciperanno le otto squadre vincenti della seconda fase e verranno accoppiate in un tabellone tramite sorteggio. I quarti vedranno scontri disputati sia all’andata che al ritorno mentre le semifinali si giocheranno in una sola gara in un campo neutro individuato dalla Lega Pro. La finale verrà invece giocata il 17 giugno all’Artemio Franchi di Firenze in una gara secca. Dalle “Final eight” fino alla finale, in caso di parità di punteggio si giocheranno due tempi supplementari da 15’ e se la situazione non cambierà verranno eseguiti i calci di rigore.
Crederci fino alla fine ma prepararsi mentalmente ai playoff
A quanto pare i playoff non saranno un ostacolo semplice da superare per il Parma se non raggiungeranno la promozione diretta. Sicuramente gioverebbe arrivare secondi in quanto eviterebbe ai crociati di dover affrontare la prima fase, entrando in gioco alla fine di maggio. Questo, oltre che dover affrontare una squadra in meno, permetterebbe ai giocatori di riposarsi una settimana di più e di poter preparare al meglio la competizione dal punto di vista fisico e mentale. E’ ancora presto per fare questi ragionamenti a nove partite dalla conclusione del campionato ma lo staff tecnico sicuramente avrà già messo in preventivo questa eventualità e non si farà cogliere impreparato.
In una partita noiosa e deludente sul piano del gioco, i crociati vanno in vantaggio a 15’ dalla fine ma si fanno subito raggiungere e rischiano addirittura di perdere. Preoccupante involuzione fisica e tecnica della squadra.
Parma, 12 marzo 2017
di Luca Gabrielli
Crociati a Mantova falcidiati dalle assenze
I ragazzi di D’Aversa si presentano nella patria di Virgilio con una formazione rinnovata a causa di molti giocatori non presenti quest’oggi. Il mister schiera la squadra con un 3-5-2 prudente. Davanti a Bassi il terzetto difensivo composto da Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare; Mazzocchi e Ricci sulle fasce pronti ad essere innescati da Giorgino, Corapi e Scozzarella; attacco completamente inedito con Scaglia e Baraye che hanno il difficile compito di non far rimpiangere lo squalificato Calaiò. Le assenze proprio dell’ “arciere” in attacco, di Munari e Scavone a centrocampo, non aiutano di certo a creare un clima disteso tra i giocatori, che vengono dall’innaspettato pareggio della settimana scorsa contro il Forlì.
Il Parma è in debito di ossigeno e ora deve guardarsi alle spalle
La trasferta di Mantova si accende negli ultimi 15’ della partita. Prima si vedono due squadre troppo timide e con poche idee che non portano ad azioni pericolose per i portieri. Il primo tempo vive di fiammate con due conclusioni dalla distanza scoccate da Corapi e un colpo di testa su calcio d’angolo Di Cesare che inspiegabilmente non riesce a finalizzare a rete da pochi passi. Davvero troppo poco per una squadra che da qualche settimana sembra non essere più brillante fisicamente e aver perso quella sicurezza nella testa che D’Aversa pareva aver inculcato nella mente dei giocatori. Il Parma infatti riesce al 75’ della ripresa a passare in vantaggio con un colpo di testa perfetto del subentrato Nocciolini ma solo cinque dopo i padroni di casa raggiungono subito il pareggio, a dimostrazione di quella fragilità psicologica che da qualche gara stanno mostrando i ducali. I crociati rischiano addirittura di perdere negli ultimi minuti con un Mantova più organizzato e coraggioso che sfiora in almeno due occasioni il colpo del ko. Un grande Bassi evita la sconfitta con degli interventi prodigiosi fissando il punteggio sull’uno a uno. Solo due punti nelle ultime due partite per il Parma, sulla carta non proibitive e ora il Venezia può portarsi a +7 e chiudere il discorso promozione diretta in Serie B. I crociati d’altro canto non devono abbassare la guardia e provare a mantenere il secondo posto che in ottica playoff potrebbe essere di grande importanza. I Playoff sono infatti un mini torneo a 27 squadre logorante ed il secondo posto darebbe loro l’occasione di scendere in campo una settimana dopo, più riposati e brillanti fisicamente.
L’”arciere” Calaiò firma l’ottava vittoria nelle ultime nove partite contro la Feralpisalò e resta alle costole della capolista Venezia. Crociati meno brillanti del solito ma comunque cinici nel conquistare tre punti fondamentali.
Parma, 26 febbraio 2017
di Luca Gabrielli
La squalifica di Baraye vede Scaglia spostato nel tridente offensivo
D’Aversa opta per alcune soluzioni dell’ultimo minuto per la formazione che calca il campo di Salò. Davanti a Frattali la confermatissima linea a quattro formata da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Nunzella; l’assenza forzata di Giorgino vede Corapi affiancare il regista Scozzarella e Munari mentre per lo squalificato Baraye il mister sposta in avanti Scaglia insieme a Nocciolini in appoggio di Emanuele Calaiò.
Parma stanco ma letale nella trasferta lombarda
Abituato negli ultimi tempi a scendere in campo costretto a rincorrere il Venezia, anche quest’oggi il Parma affronta la Feralpisalò con l’handicap delle gare già giocate dalla stessa capolista, Padova e Reggiana a suo sfavore. La vittoria della settimana scorsa contro la Sambenedettese toglie dal match odierno un potenziale protagonista come Baraye, causa squalifica ma l’inizio dei ducali è spumeggiante. Al 9’ Calaiò porta il Parma immediatamente in vantaggio sfruttando un lancio millimetrico di Scozzarella e batte il portiere di casa Caglioni dopo la sua ribattuta. Il primo tempo non regala più forti emozioni e vedono i crociati amministrare con tranquillità il gioco senza rischiare nulla. La nota negativa si ha al 19’ quando Munari è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio e D’Aversa manda in campo al suo posto Mazzocchi e passa al 4-4-2. L’inizio della ripresa sembra la fotocopia di inizio gara con Scozzarella prima ad impegnare Caglioni e Calaiò poco dopo a colpire la traversa. Ma la Feralpi conquista terreno mostrando alla lunga una migliore condizione fisica e al 62’ sfiora il pareggio con Ferretti. Il Parma soffre molto e rischia molte volte di capitolare ma la squadra di casa non trova mai il guizzo decisivo per riequilibrare la gara. A Munari si aggiungono anche gli acciacchi di Nocciolini, uscito per crampi e di Frattali ma le loro condizioni non destano preoccupazioni e i ducali conducono in porto anche questa vittoria. Il gioco si fa duro e ogni domenica può essere decisiva Le prime quattro non accennano a lasciare punti per strada e favorire le dirette avversarie. Venezia, Parma, Padova e Reggiana si trovano in soli cinque punti e nelle ultime giornate dimostrano di volta in volta la voglia di raggiungere la promozione diretta in Serie B. Oggi per la prima volta i crociati hanno mostrato una stanchezza fisica comprensibile dopo la cavalcata incredibile degli ultimi mesi. I giocatori stanno forse tirando un po’ il fiato pur sapendo che il campionato si deciderà come sempre tra aprile e maggio. Venezia e Parma sembrano le maggiori candidate alla lotta finale ma anche Padova e Reggiana sonolì, pronte a sfruttare il minimo errore delle prime due. D’Aversa dovrà essere molto bravo a tenere i suoi giocatori sul pezzo e non lasciarsi prendere dall’ansia del risultato. La settimana prossima si torna al Tardini contro un Forlì che sulla carta non dovrebbe impensierire il Parma ma in questo campionato così equilibrato non si dovrà abbassare la guarda fino all’ultimo minuto dell’ultima partita.
I crociati prima vanno sotto di due goal nei primi 20’ contro la Sambenedettese, poi si scatenano e ribaltano il risultato con Calaiò, Baraye e la doppietta di Gianni Munari. E’ l’undicesimo risultato consecutivo ma si resta sempre a tre punti dal Venezia.
Parma, 19 febbraio 2017
di Luca Gabrielli
Parma a trazione anteriore vista l’assenza di Scavone D’Aversa decide di avanzare sulla linea di centrocampo il neoacquisto Scaglia ed inserire come terzino sinistro Nunzella. Nessun’altra modifica di formazione rispetto all’ultima partita giocata contro l’Albinoleffe e tridente offensivo confermato con Calaiò vertice alto, appoggiato da Baraye e Nocciolini.
Spettacolo e goal nell’ennesima vittoria dei crociati
In una domenica che verrà ricordata per il ritorno in Serie A del “maestro” delle goleade Zdenek Zeman, il Parma non è da meno e mette in scena con la Sambenedettese una partita d’altri tempi condita da ben sei goal e continui capovolgimenti di fronte. I tifosi presenti al Tardini quest’oggi si sono divertiti come non mai anche se l’inizio gara non è stato dei più felici dopo che Frattali ha dovuto raccogliere il pallone in rete per due volte nei primi minuti di gara. La reazione del Parma è stata, come capita spesso negli ultimi tempi, travolgente e piena di carattere e alla fine del primo tempo ha ristabilito l’equilibrio, prima con Baraye ad accorciare le distanze al 27’ e cinque minuti dopo con Calaiò che, imbeccato da un lancio di Scozzarella, salta il portiere ed insacca. L’ennesima prova di forza dei crociati, dopo aver vinto a Bergamo, che ad inizio secondo tempo dimostrano un piglio completamente diverso e passano immediatamente in vantaggio al 48’ con “Wolverine” Munari. Gli uomini di D’Aversa dimostrano di aver imparato la lezione e invece che appoggiarsi sugli allori, continuano ad attaccare una Sambenedettese frastornata e al 65’ chiudono definitivamente il match con la doppietta personale di un immenso Munari che in scivolata realizza su cross dalla sinistra di Scaglia. Non c’è più partita e i crociati rischiano addirittura la cinquina ma Calaiò a botta sicura trova l’intervento di un difensore avversario. La Samb non riesce più a reagire e la squadra di casa conquista altri tre punti fondamentali che gli permettono di non perdere terreno nei confronti della capolista Venezia, vittorioso ieri nello scontro diretto con il Pordenone.
Fragilità mentale ma capacità tecniche superiori
Questa squadra sicuramente mostra dei limiti tecnici ma soprattutto mentali nell’approccio alla partita. Troppo spesso si trova sempre a dover rimontare le reti segnate dagli avversari di turno ma puntualmente non demorde e alzando il ritmo e soprattuto mostrando superiorità tecnica, in questa Lega Pro una formazione come il Parma può sicuramente ambire alla vittoria finale. D’Aversa dovrà però migliorare questo aspetto perché non sempre si pescherà il jolly dal mazzo e il Venezia non accenna a perdere punti. Questa giornata segna la prima mini fuga delle prime tre della classe con Venezia, Parma e Padova in soli sei punti; tutte le altre sono più staccate e le squadre sopracitate sono le più accreditate alla promozione diretta. Ormai ogni gara sarà decisiva da qui alla fine del campionato e a spuntarla sarà quella che avrà lavorato nei minimi dettagli e studiato meglio gli avversari.