La vittima aveva difeso la compagna dai pesanti apprezzamenti che i due stranieri le avevano rivolto in un bar -
Reggio Emilia, 2 dicembre 2014 -
Nel pomeriggio di ieri una coppia è stata aggredita nel sottopassaggio che collega via Roma a viale Ramazzini. A dare l' allarme poco dopo le sedici, la donna che ha chiamato il 113. La coppia era in un bar quando due stranieri hanno iniziato ad infastidire la donna con apprezzamenti volgari, così il compagno di lei era intervenuto per farli smettere. Sembrava finita lì, ma una volta imboccato il sottopasso, la coppia si è ritrovata i due magrebini che si sono scagliati contro l' uomo con calci e cinghiate. La vittima trasportata al Pronto Soccorso è stata dimessa con dieci giorni di prognosi e ora sono in corso le indagini per scovare i due malviventi.
Uno dei tre spacciatori aveva fornito la vittima, un giovane di 37 anni morto nell' agosto scorso -
Reggio Emilia, 2 gennaio 2014 -
Sono stati arrestati dai carabinieri di Reggio Emilia, tre tunisini tra i 25 e i 31 anni per concorso in spaccio di stupefacenti. Le indagini erano state avviate dopo la morte per overdose di un 37enne reggiano, avvenuta lo scorso agosto. I tre complici, riporta l' Ansa, avevano avviato un'attività di spaccio di eroina e cocaina. I carabinieri hanno sequestrato venti grammi di eroina e due cellulari usati per i contatti con i clienti.
Presa di mira la banca Cariparma di Bagnolo in Piano: dopo venti minuti liberati gli ostaggi -
Reggio Emilia, 31 dicembre 2013 -
Un malvivente ha fatto irruzione questa mattina verso le nove alla banca Cariparma di Bagnolo in Piano, armato di pistola. In ostaggio per circa venti minuti i dipendenti e una cliente. In attesa dell' apertura della cassaforte a tempo, il rapinatore ha intimato a un ostaggio di mettere all'ingresso della banca il cartello "chiuso per motivi tecnici". Per fortuna la madre della cliente, che era in attesa della figlia all' esterno dell'edificio è riuscita a leggere il labiale di richiesta d'aiuto e ha chiamato il 112. Grazie alla collaborazione della donna, i militari sono riusciti a sventare la rapina, facendo irruzione in banca e arrestando il malvivente.
Usato lo spray urticante contro il cane dei proprietari -
Piacenza, 30 dicembre 2013 -
Furti in città nella serata di sabato 28 dicembre quando i ladri hanno approfittato dell'assenza dei proprietari per prendere di mira due appartamenti in un condominio di via Toscani. Ladri senza scrupoli, che una volta forzata la porta del primo appartamento non hanno esitato neppure davanti al cane dei proprietari. Il povero animale è stato reso inoffensivo da un comune spray urticante utilizzato per la difesa personale. Due colpi, in due appartamenti dello stesso condominio per un bottino di oggetti preziosi e denaro di circa un migliaio di euro. Sono in corso le indagini su un terzo furto messo a segno nelle stesse ore in un'abitazione di Via Poggi.
Sono stati tre gli arresti scaturiti da una serie di controlli antidroga messi in atto nel Parmense, nel periodo compreso tra la sera della vigilia di Natale e il giorno Santo Stefano. In tutti e tre i casi è stato disposto il processo per direttissima: sull’Asolana i carabinieri di Colorno hanno fermato un’auto con tre giovani a bordo, che alla vista dei militari hanno manifestato un evidente nervosismo, uno di loro aveva addosso 45 grammi di hashish.
I militari lo hanno dovuto trattenere in stato di fermo, si tratta di un giovane albanese, il quale prima che iniziasse il processo per direttissima ha chiesto al Pm Antonella de Stefano di patteggiare la pena, che è stata di due anni e 8 mesi con il beneficio della sospensione condizionale. Quasi contemporaneamente la Guardia di Finanza ha bloccato un pusher di nazionalità nigeriana, a Botteghino stava cedendo delle dosi di cocaina a degli acquirenti. Dopo averlo arrestato, i militari delle Fiamme Gialle hanno perquisito anche la sua abitazione in città, in casa aveva sostanze che servono per tagliare la droga. In questo caso il processo per direttissima è iniziato, ma la prossima udienza si terrà il 10 gennaio per dare il tempo che vengano compiuti degli accertamenti tecnici. Il terzo episodio è avvenuto a Monchio delle Corti, dove i carabinieri sono intervenuti perché fonti confidenziali avevano riferito della presenza di uno spacciatore. In un locale è stato fermato un 38enne dello stesso comune, vicino a lui è stato trovato un pacchetto di caramelle con alcune dosi di coca all’interno, ma niente provava che fosse suo. I carabinieri voluto perquisire anche la sua auto che era all’esterno, e nel baule hanno trovato 22 grammi di cocaina. In questo caso la pena è stata di 10 mesi con la sospensione condizionale.
Un artigiano 36enne ha iniziato una protesta ieri mattina verso le 10,30 in un cantiere in via Pio La Torre -
Modena, 24 dicembre 2013 -
Alle 17.40 è terminata per fortuna senza conseguenze, la protesta di un cittadino egiziano che poco dopo le dieci di ieri, lunedì 23 dicembre, si è arrampicato su una gru da cantiere edile in via Pio La Torre minacciando di lanciarsi nel vuoto. Un gesto disperato, per protestare contro un presunto mancato pagamento di un lavoro eseguito come sub appaltatore nella casa in costruzione sottostante.
L'uomo, un artigiano 36enne egiziano residente a Reggio Emilia, è stato convinto a scendere dalla gru dopo sette ore di trattative. Lo straniero ha accettato di verificare insieme agli operatori della Polizia municipale i documenti che comproverebbero l'avvenuto pagamento della ditta esecutrice a favore della ditta appaltatrice e il successivo accredito nei confronti dell'artigiano. Secondo l'artigiano la cifra versata non sarebbe quella esattamente concordata ma di questo ne parlerà nei prossimi giorni con la controparte, tramite il suo avvocato.
Dopo una visita medica eseguita sul posto l'uomo ha potuto fare ritorno a casa. Sarà comunque denunciato per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.
(Comune di Modena)
Avevano acquistato capi di abbigliamento e accessori falsi durante un recente viaggio in Marocco. Smascherati da operatori della Polizia municipale -
Modena, 23 dicembre 2013 -
Una giovane coppia, italiano di origini sud americane lui, magrebina lei, avevano organizzato una vera e propria attività, con tanto di promozione pubblicità su Internet e con volantini, per la vendita di merce griffata: abbigliamento, borse e scarpe delle più note marche dell'alta moda italiana e francese. I prezzi di vendita erano contenuti ma la merce era contraffatta.
Il commercio illecito non è sfuggito agli agenti della Polizia municipale di Modena che, partendo da un volantino trovato in città, hanno iniziato accertamenti e ricostruito in che modo avveniva la vendita delle griffe false. I clienti interessati contattavano una delle due utenze telefoniche stampate sul volantino, una voce femminile rispondeva fornendo indicazioni su dove incontrarsi per vedere il campionario e trattare la vendita.
Così è avvenuto venerdì 20 dicembre, poco prima dell'ora di pranzo. A contattare i venditori è stato un Vigile di quartiere del centro storico che, fingendosi un cliente, ha chiesto un appuntamento per acquistare regali di Natale. Il finto cliente, assistito da operatori del centro storico e del Nucleo problematiche del territorio in borghese, ha raggiunto via Emilia Ovest, nei pressi del palazzo Europa, dove è stata avvicinato da R.C. 27anni e C.S. 21anni che avevano portato alcune borse e un trolley pieni di scarpe, vestiti e accessori di moda griffati contraffatti.
La merce, del valore di alcune migliaia di euro, è stata sequestrata. Per i giovani è scattata una denuncia per introduzione in Italia e commercio di prodotti contraffatti e ricettazione. Elevata inoltre una pesante sanzione per aver svolto attività di commercio senza le necessarie autorizzazioni.
Stando ai primi accertamenti la merce sarebbe stata acquistata dalla coppia in Marocco durante un recente viaggio.
L'operazione è il risultato di attività finalizzate alla repressione dell'abusivismo e della contraffazione messa in campo già da tempo dalla Polizia municipale di Modena. Recentemente numerosi agenti e ufficiali hanno partecipato ad un corso di specializzazione per il contrasto della vendita di prodotti falsificati svolto nell'ambito del progetto "Modena, insieme contro la Contraffazione".
(Fonte: Comune di Modena)
Il giovane marocchino è stato incastrato dalle immagini delle telecamere di sicurezza -
Parma, 23 dicembre 2013 -
Nel dicembre dello scorso anno e nel gennaio successivo ha preso per ben due volte di mira la casa di Don Francesco Rossolini, il sacerdote della parrocchia di San Paolo Apostolo in Via Grenoble, l'abitazione è ubicata nello stesso complesso religioso.
Sotto processo è finito un cittadino marocchino di 27 anni, gli agenti della squadra mobile lo hanno individuato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Stando alle accuse sostenute dal pubblico ministero Lino Vicini, la prima volta ha provocato dei danni scassinando la porta ma non ha trovato nulla da portar via, la seconda volta si sarebbe appropriato di 180 euro e di un cellulare, il verdetto giudice Eliana Genovese è stato di un anno di reclusione ed una sanzione pecuniaria di 400 euro.
La ex moglie perseguitata da oltre un anno era stata costretta anche a trasferirsi -
Parma, 23 dicembre 2013 -
Non si voleva rassegnare al fatto che la moglie avesse deciso di lasciarlo, e per oltre un anno ha iniziato a perseguitare la malcapitata ex dalla quale aveva avuto anche dei figli, inseguimenti, appostamenti, minacce, fino a renderle la vita impossibile, tanto che la donna per cercare di evitare le persecuzioni dell'ex coniuge ha cambiato anche casa, ma non è bastato.
Alla fine ha deciso di denunciare l'uomo, i fatti sono avvenuti tra Fontanellato e Soragna ed hanno avuto inizio nell'ottobre dello scorso anno.
Il 40enne assistito dall'avvocato Francesco Sicilia doveva essere processato davanti al giudice Gabriele Nigro, ma ha chiesto di poter patteggiare la pena,
il difensore ed il pubblico ministero Rino Massari hanno concordato un anno e 4 mesi.
Il 28enne parmigiano, Rudy Comacchio, era fuggito all'estero con una quindicenne parmigiana -
Parma, 20 dicembre 2013 -
Il suo nome è balzato all'onore delle cronache nazionali per la sua fuga all'estero con una quindicenne parmigiana, nei giorni scorsi Rudy Comacchio,
28enne parmigiano, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi, con l'accusa di aver messo a segno tre rapine in una sola sera.
Lo scorso 31 luglio, secondo le accuse, armato di un coltello avrebbe rapinato due dottoresse all'esterno dell'ospedale Maggiore, poi in Viale Toschi ha preso la borsetta ad una giovane spagnola, la ragazza lo aveva inseguito e lui, una volta raggiunto dalla giovane, le avrebbe messo le mani addosso pretendendo che gli rivelasse il codice della carta di credito.
Quando i carabinieri lo hanno intercettato, lui a bordo di uno scooter ha imboccato contro mano via dei Mille, si è fermato quando è andato a sbattere contro una gazzella dei militari che erano sulle sue tracce, e dai successivi controlli anche lo scooter di cui era alla guida risultò rubato, il giudice Alessandro Conti, lo ha giudicato per i reati di rapina, ricettazione, tentata rapina, ricettazione, porto abusivo d'arma da taglio e resistenza a pubblico ufficiale.