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Il mercato è in un momento di pausa, molto lentamente perde qualche posizione e intanto in Argentina le previsioni del tempo sono migliorate.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 gennaio 2017
Le preoccupazioni, legate ai potenziali danni al raccolto del seme e del corn, dovuti alle forti piogge e alle inondazioni, stanno diminuendo.
L'aggiornamento ufficiale si avrà entro domani quando il Ministero dell'Agricoltura Argentino divulgherà i dati.
In Brasile, il raccolto del seme è sempre definito " eccezionale" per ora è stato raccolto il 2,2% su base nazionale (l'anno scorso, a quest'epoca, era il 1,5%) e nel Mato Grosso è al 11,5 % (l'anno scorso 8%). Nella mattinata di ieri, il mercato del seme e della farina era in fase di leggera discesa.

Il mercato di mercoledi 25/1: la farina di soya proteica a 378 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 377 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 368 da gennaio a dicembre. Si segnala comunque scarsità di farina di soya ai porti e che anche gli importatori nei giorni scorsi hanno riacquistato alcune loro posizioni in attesa di arrivi di merce. Mercato dei cereali sui silos interni è sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici. Prezzi quindi a 378 al porto e 380/382 nei silos interni per la merce di qualità, per il 103 di base il mercato gira a 175 euro partenza silos interni; più caro in Piemonte e poco più offerto in Veneto. Sempre ben tenuto il mercato del seme di soya.

Comunque il mercato domestico dei cereali è ancora poco liquido. Limitata è la quantità di merce disponibile ma sono restii a vendere anche i detentori che sperano in valori più favorei, difficili comunque da realizzarsi posto la stagnazione dei consumi.
Il cereale più tenuto e ricercato è il grano panificabile di base, fermo l'orzo, mentre più offerti sono i grani di qualità.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala il ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, che ha dato il via a contratti di farinaccio da febbraio a giugno a 135 euro e di crusca a 118/120/122 euro, mentre è caccia al mais tossinato o di bassa qualità per i quali la merce in farina si posiziona da 160 euro partenza, sino a 170 euro arrivo.

Elevato è il livello di aspettativa riguardo alle mosse di Donad Trump e del suo Governo, tutto orientato, almeno a parole, alla difesa del mercato interno. La preoccupazione aleggia tra gli operatori statunitensi, tant'è che, nei giorni scorsi, almeno una trentina di grandi operatori di mercato hanno indirizzato al Presidente i loro timori per eventuali contraccolpi al mercato agricolo a seguito delle prospettate misure protezionistiche. Gli USA, occorre considerare, esporta prodotti agricoli per 38 miliardi di Dollari.

Indicatori internazionali 26 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 862 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,07394.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Il mercato del seme e della farina sta mostrando un leggero calo ma la tendenza ribassista si presume non sarà così rapida come lo è stata la crescita. Dall'Argentina segnali leggermente più rassicuranti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 gennaio 2017
Dopo i rialzi, determinati prevalentemente dalle previsioni del tempo in Argentina (piogge al centro e siccità al sud), sembra ora possa esserci una pausa di riflessione. La borsa di Rosario ha dato le stime di raccolto del seme di soya a 52,9 milioni di tonnellate contro il precedente di 54,40 e contro il dato USDA di 57. E' evidente quindi che i danni da maltempo non sono così gravi come ipotizzato e perciò, nonostante il perdurare di uno stato di tensione sul comparto soia, le previsioni sono generalmente più ottimistiche.
Il mercato del seme e della farina sta mostrando un leggero calo ma la tendenza ribassista si presume non sarà così rapida come lo è stata la crescita.

Nella giornata odierna il mercato ha così reagito: la farina di soya proteica a 382 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 381 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 369 da gennaio a dicembre. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici, quindi merce a 378 al porto e 382/384 nei silos interni per la merce di qualità per il 103 di base il mercato gira a 175 euro partenza silos interni ma è più caro in Piemonte e poco più offerto in Veneto.
Si cominciano a segnalare acquisti maggio giugno a 183 reso Brescia ma anche un luglio agosto a 195 euro. Un valore che potrebbe essere il risultato dei timori di una siccità che grava sul Nord Italia e che sta diventando il nuovo fattore destabilizzante.
Comunque il mercato dei cereali domestico si dimostra ancora è ancora poco liquido con "poca presenza di merce".

Per il mercato delle Bioenergie si segnala l'inizio del ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, mentre è caccia al mais tossinato o di bassa qualità.
Per ipotizzare una migliore stabilità occorre attendere che il mercato risenta del peso dei raccolti del Brasile, e di una ripresa del bel tempo in Argentina ma anche quelle che saranno le mosse del governo Trump sulla difesa del mercato del lavoro USA e le ipotesi di protezionismo.

Indicatori internazionali 23 gennaio 2017


l'Indice dei noli è fermo a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,07396.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Una sommatoria di fattori hanno scatenato l'impennata della soia. Dai dati USDA, che prevedono una riduzione di 4 milioni di tonnellate di soia, alla situazione meteo sfavorevole in Argentina, i fondi cercano di trarre nuovi vantaggi e spingono al rialzo le quotazioni di soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 gennaio 2017
I dati USDA, come avevamo anticipato, hanno dato una scossa rialzista ai vari mercati. Le previsioni meteo negative, relativamente alla sconfinata area dell'Argentina, hanno dato ulteriore spinta al mercato producendo una ulteriore ondata di aumenti a partire da venerdì. Una situazione che ha influenzato in modo particolare le quotazioni della soia e che sta coinvolgendo anche il settore dei cereali.

I fondi, come prevedibile, confermano ancora una volta di essere veri padroni delle tendenze del marcato non avendo mai smesso di credere ad un rincaro del comparto soya e ora hanno tutti gli elementi plausibili per dare una ulteriore spinta verso l'alto delle quotazioni.
"..... le Borse di Buenos Aires e di Rosario - scrive un analista - stimano che su un seminativo totale del paese di circa 20 milioni di ettari, potrebbero non riuscire ad essere seminati circa 300/400.000 ettari", mentre un altro stimato analista internazionale (Mr. Cordonnier) stima che questi ettari potrebbero essere 500/600.000. La Borsa di Rosario parla di un possibile raccolto da 53/54 milioni di tonnellate contro la precedente previsione di 56 e l'USDA di giovedì era a 57. Il tutto si riassume in un deficit di max 4 milioni di tonnellate che non sono poca roba ma nemmeno una enormità, comunque sufficienti per giustificare le reazioni ascendenti dei fondi.

Infatti tutto questo ha messo le ali al mercato dei semi di soya e della farina, che logicamente peserà su tutti i proteici, ma potenzialmente in grado di influenzare altri comparti.
La reazione del mercato, a livello prezzi, è stata immediata con la farina di soya proteica a 380 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farine di soya convenzionali, no Ogm anche e soprattutto per la sostenutezza del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free. Il differenziale tra convenzionale e geneticamente modificato sulla 44 si attesta ormai a otre 40 Euro tonnellata.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Le aspettative per una calmierata ai mercati rimangono legate al peso dell'abbondante raccolto brasiliano, a un miglioramento meteo dell'Argentina e alle mosse del Governo Trump.

Indicatori internazionali 17 gennaio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06518.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Meno seme, meno stock e minori semine. I dati USDA hanno scatenato il terremoto sui mercati. Mercato delle bioenergie ancora in difficoltà.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2017
I dati USDA di giovedi scorso hanno scatenato un terremoto nel comparto soya e sembrano preannunciarne un altro nel comparo grano. A scombussolare il mercato la stima di una mionore produzione USA di seme pari a circa 2 milioni di tonnellate inferiore a quella degli analisti. Inoltre gli stock di fine raccolto segnano 1,30 milioni di tonnellate in meno. Infine la superficie seminata a grano invernale in USA risulta essere di circa il 10% inferiore rispetto alla campagna precedente, mentre era stato stimato un calo del 5 %.

Questo ha messo le ali al mercato, con i semi di soya che hanno chiuso a + 29 punti, la farina a +13 Dollari, mentre il grano a chiuso a + 7 punti e il mais in trascinamento con un modesto + 1. Quindi i fondi hanno avuto ragione a restare lunghi di posizioni sul comparto soya cosa che ormai si notava da diversi mesi.

Comunque merce non ne manca infatti i dati mondiali il grano a 752,69 milioni di tonnellate contro 751,26 di dicembre- il mais a 1037,93 contro 1039,73 - il seme a 337,85 contro 338. Mentre gli stock sono tutti in linea con quelli degli analisti il grano a 253,29 tonnellate contro una attesa di 252,01 - il mais a 220,98 contro 221,94- e il seme a 82,32 contro 82,58.
Per i prezzi dovremo attendere le reazioni del mercato che comunque saranno significativamente al rialzo per il comparto soya, e quindi per tutti i proteici. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farina di soya convenzionale e no Ogm dovuto alla chiusure di impianti sia per il sostegno del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free.
Intanto i mercati dei cereali esteri continua un momento di stasi, per il mais ma di tensione per i cereali autunno vernino colpiti dal gelo senza avere la protezione del manto nevoso. Adesso vedremo come reagiranno ai dati USDA.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

La situazione del mercato rimane perciò ancora molto complessa.

Indicatori internazionali 13 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 892 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06335.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Volatilità ancora accentuata in questo inizio d'anno difficile e confuso. I dati provenienti dall'USDA di questa sera potrebbero attenuare l'incertezza che i mercati manifestano in questo periodo a cavallo dell'anno.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 gennaio 2017
Il mercato continua a mantenere una forte volatilità speculativa. Nella serata di martedi, ia fronte di stime ufficiali del raccolto Brasiliano previsto prossimo a104 milioni di tonnellate anziché le stimate 102 dell'Usda di dicembre, i valori della soia sono cresciuti. Una motivazione potrebbe essere la vicinanza dei dati USDA e comunque una certa prudenza dei fondi.
Il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi difendono le loro posizioni lunghe.

Una panoramica sui prezzi registrati martedi sera: farina di soya proteica partenza porto, 367 pronta, 364 per il febbraio-dicembre 2017, e 359 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 194, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 185. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ben solido il mercato delle farina di soya convenzionale.
Intanto i mercati dei cereali esteri registra un momento di stasi per il mais e di tensione per i cereali autunno vernini, colpiti dal gelo e privi della protezione del manto nevoso.

Mercato delle Bioenergie: prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Un inizio anno tutt'altro che facile nonostante la ricchezza di commodities e consumi internazionali in linea con le aspettative ma distribuiti in modo difforme per macro aree geografiche.

Indicatori internazionali 11 gennaio 2017

l'Indice dei noli è sceso a 926 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,05123.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Mercato internazionale ancora incerto. In attesa dei dati USDA del prossimo 12 gennaio i segnali di queste prime ore del 2017 mostrano una tendenza alla volatilità. Tendenze ribassiste per il corn.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 gennaio 2017
Il mercato riparte con una forte volatilità dettata dalle azioni speculative, stante la vicinanza con la pubblicazione dei dati USDA del 12 gennaio e condizionato sempre dal meteo nel Sud America: parte nord est del Brasile con siccità, mentre in Argentina piogge più intense di quanto fosse atteso.

Nella serata di martedi il mercato ha segnato una fase mista di tendenze, con il calo del seme -16 punti, la farina -6,50 dollari, il corn + 6 punti, il grano +1,80 punti ma comunque il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi, come anticipato nell'ultimo bollettino del 2016, continuano a difendere le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya, e forti della tenuta dei consumi aspettano solo qualsiasi notizia meteo, commerciale, fitosanitaria o politica per giustificare una fase al rialzo. Gli elementi ribassisti sono limitati ma in mano a una moltitudine di operatori, mentre gli elementi rialzisti sono molteplici e per di più in mano a pochi potendo perciò esprimere maggiore forza sul mercato.

La situazione ufficiale dei fondi, uscita venerdì sera, mostra ancora tendenze ribassiste sul corn e sul grano dove sono "corti" e mentre al rialzo sul seme/farina/olio. Il "corto" del grano è di - 108.927 contratti, il "corto" del corn è a - 113.648. Diversamente il "lungo" del seme è a + 107.075 il "lungo" della farina è a +19.537il "lungo" dell'olio è di + 85.522.
Riguardo ai prezzi, martedi sera si registrava la farina soya proteica partenza porto, 365 pronta, 363 per il febbraio-dicembre 2017, e 362 per il gennaio-dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 195, per il pronto e 193 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 182.

Il mercato dei cereali sui silos interni più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ancora ben saldo il mercato delle farine di soya convenzionali No-Ogm a causa delle chiusure degli impianti sia per le condizioni di mercato del seme di soya, anch'esso condizionato dalla logistica. Sempre nella serata di martedi la farina di soya convenzionale quotava 403 euro con un differenziale, rispetto a quella NO Ogm prossimo a 50 euro ton.

Il mercato dei cereali esteri:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 170, il marzo 166, l'aprile/maggio a dlr 167 il giugno a dlr 169 Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) gennaio/marzo euro 164, aprile maggio 164, il giugno 165.

Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, che in Piemonte è stato venduto a 160 euro ton. partenza, o altri cereali alternativi

Indicatori internazionali 4 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 953 punti, il petrolio è attorno a 53$ e l'indice di cambio segna 1,04163.

 

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I fondi mantengono le posizioni in attesa di nuove informative utili a lanciarsi nei rialzi. Dopo una settimana con tendenze ribassiste gli ultimi scampoli del 2016 sono contraddistinti da andamenti misti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 29 dicembre 2016

Dopo una settimana contraddistinta da ribassi, martedì 27 dicembre, il mercato ha avuto un sussulto di ripresa su tutti i comparti: semi + 25 punti, farina + 10 dollari, mais + 9 punti, grano + 16 punti, poi in serata di mercoledi si è assistito a un modesto calo: semi – 8 punti, farina -1,30 dollari, mais -6 punti, grano -8 punti.
Mentre scriviamo l'andamento è incerto ma con una tendenza di leggero rialzo maggiormente al rialzo piuttosto che al ribasso. Comunque l'anno che sta volgendo al termine ha registrato valori superiori ai 1000 punti per il seme e ai 300 dollari per la farina.

Un segnale a dimostrazione che i fondi stanno difendendo le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya. Forti della tenuta dei consumi, rimangono in attesa di qualche notizia meteo, commerciale, fitosanitaria, politica per lanciarsi nel rally del rialzo.

La cronaca dei prezzi, della giornata di mercoledi, registrava la farina soya proteica partenza porto a 369 pronta, con problemi di fisicità e condizionamento qualitativo, 369 per il 2017, e 363 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno pur anch'essa manifestando seri problemi disponibilità fisica. Il girasole proteico a 142,00, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 2017, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 179, il grano zootecnico al porto 180.
Sempre ferma la logistica estera, mentre quella nazionale funziona a a ritmo alternato sia per i camion che per i treni.

Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 168, il marzo 167, l'aprile/maggio a dlr 169 contro il giugno a dlr 172. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro164, gennaio/marzo euro 163, aprile maggio 165, il giugno 167.
Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena.

Indicatori internazionali 29 dicembre 2016


l'Indice dei noli è salito a 961 punti, il petrolio è attorno a 53-54$ e l'indice di cambio segna 1,04523.

CON L'OCCASIONE PORGIAMO GLI AUGURI DI UN PROSPERO E FELICE ANNO NUOVO.

 

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Venerdì, 23 Dicembre 2016 08:40

Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.

Si attenuano i problemi di siccità dell'Argentina. Il cambio sfavorevole condiziona i prezzi in Eurozona. Nel 2018 si prevede una riduzione di soia coltivata in Argentina e in Brasile.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 dicembre 2016
Il mercato della soia comincia a risentire delle piogge che stanno attenuando i problemi di siccità registrata in Argentina, nonché dell'approssimarsi del raccolto in Brasile. Una pressione che tende a ridimensionare i valori pur stando sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. Un vantaggio che, almeno per l'eurozona, in parte si è vanificata a causa del rafforzamento del dollaro sull'euro, il cui indice ha toccato anche 1,035 nella giornata di martedi scorso (era da 2002 che non accadeva).

Come è intuibile i prezzi rimangono sotto l'influenza del cambio determinando, per la farina di soia proteica, partenza porto, la quotazione di 359 pronta (con problemi di disponibilità e condizionamento qualitativo), 360 per il 2017, e 356 per il gennaio dicembre 2018, mentre per la normale 8 euro in meno, ma anche in questo caso si sono riscontrati problemi di quantità fisica disponibile. Il girasole proteico è quotato a 202, il girasole normale a 150, il mais al porto a 178, il grano zootecnico al porto 180.

Proseguono comunque i noti problemi connessi alla logistica estera che manifesta disponibilità a "singhiozzo" sia per i camion sia per i treni merce.
Mercato interno abbastanza stabile con consumi contenuti, qualche riflessione va invece fatta sulla farina di soia riguardo al mercato del 2018. Si fa sempre più concreta la possibilità che, per ragioni diverse, sia Argentina e sia Brasile, destinino maggiori superfici alle coltivazioni di mais a discapito della soia già a partire dal 2017.

Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 166, l'aprile/maggio a dlr 167 contro il giugno a dlr 170. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro 164, gennaio/marzo euro 163.
Il grano feed dall'Ucraina quota spot dlr 168. Il gennaio/febbraio/marzo a dlr 171 mentre l'agosto a dlr 170. Dagli altri paesi della UE, il grano feed, per il dicembre è fissato ad euro 163, il gennaio euro 164 e il febbraio ad euro 165 il marzo ad euro 166. A questi valori va aggiunto il nolo che dal mar nero oggi si aggira sui 20 dollari alla tonn.

Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena e si sta valutando anche import di manioca.

Indicatori internazionali 21 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 914 punti, il petrolio è attorno a 54$ e l'indice di cambio segna 1,04005.

  

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Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Alcuni analisti finanziari ipotizzano la parità tra Dollaro e Euro già dal prossimo gennaio. Il rialzo dei tassi di interesse statunitense e le dichiarazioni di ulteriori innalzamenti nel caso proseguisse la medesima tendenza economica degli USA ha messo le ali al dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 dicembre 2016
Il rialzo dei tassi USA e l'annuncio che ne seguiranno altri se l'economia americana proseguirà con questa tendenza ha messo le ali al Dollaro. Nella sola giornata di giovedi l'Euro lo è passato da 1,060 a 1,038.

I riflessi sui prezzi sono evidenti e, a mero titolo esemplificativo, ecco quello che accadrebbe ai prezzi della soia proteica:
314,60 $ a gennaio 2017 (quotato il 16/12/2016) base tonnellata corta x 1,1023= 346,78 $+ 30$ di premi/nolo = 376.78$ /1,0600 = 355,45€ che aggiornata con il cambio a 1,038 diventano 362,99€ quindi con una differenza di 7,54 euro alla tonnellata.

Qualche esperto di finanza internazionale è arrivato a ipotizzare la parità tra le due monete (€/$) ipotizza la parità già nel prossimo mese di Gennaio.
Una eventualità che avrà logica conseguenza su tutti i prezzi dei prodotti d'importazione e non solo.

Oggi (16/12/2016 ndr) la quotazione della farina di soya proteica partenza porto ha registrato: 362€ pronta, 363€ per il 2017, e 357€ per il gennaio giugno 2018, la normale da 8 a 10 euro in meno. Il girasole proteico a 202, il girasole normale a 152, il mais al porto a 177 e il grano zootecnico al porto 180€.

Alle difficoltà generate dalle condizioni di mercato occorre aggiungere le problematiche contingenti connesse alla logistica. In particolare a risentirne maggiormente sono le merci provenienti dall'estero che trovano ostacoli sia circa le disponibilità di trasporti gommati in questo specifico periodo natalizio sia per le difficoltà di intercettare merci di ritorno ai paesi di origine, con evidente innalzamento delle tariffe.

Il Mercato interno invece rimane abbastanza stabile con consumi contenuti.

Il comparto delle Bioenergie è sempre alla spasmodica ricerca di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale e sorgo.

Indicatori internazionali 16 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 966 punti, il petrolio è attorno a 51$ e l'indice di cambio segna 1,04372.

 

 

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

L'USDA dello scorso venerdi non ha portato novità. I mercati hanno confermato una certa stabilità. Uniche leggere azioni speculative nel comparto della soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 dicembre 2016
Periodo contraddistinto da grandi raccolti e grandi scorte su tutti i prodotti e in tutte le aree del mondo.
Questo è in sostanza quanto uscito dalla pubblicazione dei dati dell'USDA di venerdi scorso. Ancora d'attualità il rischio siccità in Argentina e ciò spiegherebbe il termometro in salita per sul seme e sulla farina di Soia.

Segno meno invece per l'olio di soia che potrebbe soffrire delle politiche statunitensi essndo stato posto a capo dell'EPA (l'organismo USA per le energie alternative) un sostenitore delle politiche energetiche tradizionali, quindi connesse al petrolio.

Per i raccolti del corn il Brasile passa ad una stima di un raccolto di 86,50 milioni di tons contro 83,50 di novembre (e 67 della scorsa campagna ). Quello Argentino è confermato a 36,50 milioni di tons (e 29 della scorsa campagna). E questi paesi sono, dopo gli USA , il 2° e 3° paese esportatore più importante del mondo.
Aumentano anche le produzioni della Cina (a 219,55 milioni di tons contro 216) e del Canada (a 132,20 contro 12,50), ma questi non incidono sul commercio del mondo perchè non sono paesi esportatori.
Sulla soia non vi sono novità: i raccolti del Brasile e dell'Argentina sono stati stimati uguali a quelli di novembre (rispettivamente a 102 milioni di tons e 57).
La produzione USA, le esportazioni, i consumi interni, gli stock di fine campagna: uguali a quelle del novembre.
Uguali a novembre anche le importazioni della Cina (86 milioni di tons).

Il mercato nazionale è stato invece di difficile interpretazione sia per quanto concerne il mercato dei cereali che per i semi oleosi anche per la concomitanza della chiusura della borsa merci di Bologna nella giornata dello scorso giovedi. Comunque, in linea generale, è prevalso il segno della stabilità.

Indicatori internazionali 12 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 1.090 punti, il petrolio è risalito attorno 54$ e l'indice di cambio segna 1,05683.

 

 

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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