L’emergenza causata dalla diffusione del Covid-19 ha imposto restrizioni e procedure di sicurezza ma non ha fermato l’attività dei settori manifatturieri.
Tratto da meccagri 13 marzo, 2020 - FederUnacoma in una nota stampa sottolinea come le industrie italiane della meccanica agricola abbiano mantenuto in funzione le proprie linee di produzione per fare fronte alla domanda di macchinari e di componentistica “made in Italy” proveniente soprattutto dai Paesi esteri.
GARANTITI BUONI RITMI PRODUTTIVI, NEL PIENO RISPETTO DELLE NORME DI PREVENZIONE
L’associazione dei costruttori italiani di macchine agricole sottolinea la vocazione internazionale di questo comparto della meccanica, che esporta oltre il 70 per cento della produzione (circa 11 miliardi di euro il valore del fatturato complessivo) con quote molto consistenti in mercati pregiati come quelli di Germania, Francia e Stati Uniti; e segnala il rischio che informazioni non corrette, relative ad una presunta sospensione delle attività produttive e ad una difficoltà nella movimentazione delle merci, possano danneggiare le normali relazioni commerciali.
Le fabbriche – rassicura FederUnacoma – proseguono la propria attività, sia pure sulla base di nuovi criteri organizzativi e nell’osservanza scrupolosa delle norme di prevenzione stabilite dal Governo e dalla comunità scientifica.
MARCIA A PIENO REGIME L’ORGANIZZAZIONE DI EIMA INTERNATIONAL, IN SCENA DALL’11 AL 15 NOVEMBRE
Superata la fase critica, torneranno in primo piano le fiere internazionali specializzate, con tutte le novità di prodotto e le tecnologie avveniristiche che questo comparto dell’industria è in grado di realizzare.
Prima fra tutte la rassegna di Eima International, la grande fiera della meccanica agricola che FederUnacoma organizza a Bologna e che celebrerà dall’11 al 15 novembre prossimo la sua 44esima edizione.
La macchina organizzativa marcia a pieno ritmo – comunicano le strutture operative della Federazione – perché Eima 2020 si possa confermare un evento di formidabile portata, e possa essere vissuta da tutti come un simbolo di rinascita per l’economia e per le comunità di cittadini.
Fonte testo: FederUnacoma
Fonte immagine: Argo Tractors.
(Per approfondimenti: Meccagri del 13 marzo 2020)
Con 12.333 unità immatricolate nel 2019 contro le 12.102 dell’anno precedente, equivalenti ad una crescita dell’1,9 per cento, il mercato trattoristico del Regno Unito chiude in positivo per il terzo anno consecutivo.
Tratto da meccagri 27 Febbraio, 2020 - di Barbara Mengozzi - Le cifre fornite da The Agricultural Engineers Association (AEA) e relative ai trattori sopra i 50 cavalli necessitano però di alcune precisazioni sia per non rischiare di avere un quadro distorto sia per cercare di valutare i potenziali impatti della Brexit sul settore ora che la Gran Bretagna ha detto ufficialmente addio all’Unione Europea.
TREND DIVERSIFICATI NEI DUE SEMESTRI DEL 2019
(Tabella: Immatricolazioni trattori agricoli (>50 HP), in unità – Anni 2019-2018 e Var.%, fonte: AEA)
Dati alla mano, si evidenzia un picco primaverile delle immatricolazioni (1.843 unità in marzo, in aumento dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2018, e 1.744 unità in aprile, ben 555 in più dell’aprile 2018), che viene messo in relazione all’introduzione di macchine nel Paese prima della Brexit, inizialmente prevista per il 29 marzo.
Assistiamo invece nella seconda parte dell’anno ad un’inversione del trend, che si fa particolarmente evidente nell’ultimo trimestre, con cali nel confronto con il 2018 del 3,6, 21,5 e 22,6 per cento relativi rispettivamente a ottobre, novembre e dicembre.
Complessivamente nel periodo maggio-dicembre 2019 le immatricolazioni di trattori hanno fatto registrare una flessione del 6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018.
Occorre tener presente, avverte AEA, che quelle del 2018 erano cifre sottostimate che non riflettevano le dimensioni reali del mercato a causa dell’impennata delle immatricolazioni che aveva caratterizzato gli ultimi mesi del 2017 da ricollegare all’entrata in vigore della Mother Regulation. Eliminata la distorsione introdotta da quest’ultima il mercato nel 2019 evidenzierebbe un calo piuttosto che un incremento.
PARTENZA IN NEGATIVO NEL 2020
Un trend negativo che trova conferma anche all’inizio del 2020. Infatti, sempre da fonte AEA nel mese di gennaio sono stati immatricolati 477 trattori, vale a dire il 31 per cento in meno rispetto a gennaio 2019 (693 unità), e questa cifra, sulla quale potrebbero aver influito provocando una riduzione degli ordini le condizioni atmosferiche sfavorevoli registrate nell’autunno 2019, caratterizzato da abbondanti precipitazioni, rappresenta il peggior avvio dell’anno dal 2001 a oggi.
Va inoltre tenuto presente che a partire dall’inizio del 2020 AEA ha rivisto la metodologia utilizzata per calcolare le immatricolazioni dei trattori agricoli e il sito dell’associazione contiene anche una tabella con i dati dei 2019 ricalcolati con la nuova metodologia.
(... Continua - Per approfondimenti: Meccagri del 28 febbraio 2020)