"In un pezzo di legno c'è il mio burattino: io lo libero dal legno in eccesso", scriveva nei giorni scorsi Ivano Ferrari sul profilo Facebook "I burattini di Ivano Ferrari" parafrasando una più celebre frase, che erroneamente viene imputata a Michelangelo Buonarroti.
Cresciuto in mezzo ai burattini, il parmigiano Ivano Ferrari è nato “di là dall’acqua” esattamente in Borgo Santo Spirito, accanto alla sede dello storico laboratorio dei burattini dell'omonima famiglia Ferrari di Parma, amica da generazioni. Un sogno nel cassetto che ha portato avanti sino ad oggi, alla soglia della pensione e che l'ha portato a realizzare circa 20 personaggi. Tutti rigorosamente di cirmolo, un legno morbido e profumato per una lavorazione completamente artigianale, come quella di una volta.
La cosa buffa?
Sono burattini di personaggi parmigiani, anche viventi. Il primo dedicato all'amico Corrado Medioli. Una satira che non lascia scampo neanche a figure istituzionali come il sindaco Federico Pizzarotti o religiose come il Vescovo Enrico Solmi.
Intervista e foto a cura di Francesca Bocchia