Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna: "Purtroppo è una situazione, quella delle gelate notturne, che si è già ripetuta e la conta dei danni, tutt'ora in corso, darà sicuramente cattive sorprese. E sono previsti abbassamenti ulteriori di temperatura"
Bologna - "È stato come sparare sulla croce rossa"! Questo il commento di qualche agricoltore che la questa mattina ha dovuto fare i conti con la gelata della notte. Il termometro, che è sceso in alcuni casi anche di tre o cinque gradi sotto lo zero, ha colpito soprattutto gli albicocchi che presentavano i fiori già da diversi giorni.
Quelle stesse piante che avevano subito la grandine nel 2017 e il freddo di fine febbraio. Nella zona di Modena e Bologna difficoltà anche per le susine precoci ma nella Vallata del Santerno, regno delle albicocche romagnole, la situazione si è ulteriormente aggravata. Produzione pressoché azzerata anche nel ravennate, anche se per il pesco forse è prematuro fare previsioni: qualcosa si era salvato a fine febbraio, ma per il freddo di stanotte qualche conseguenza è possibile.
Anche per l'actinidia in generale il danno c'è stato a fine febbraio mentre maggior preoccupazione c'è per il kiwi giallo che è in una fase più avanzata di sviluppo e che inizia ad avere estensioni importanti. In molti casi sono entrati in azione i mezzi antibrina, avvolgendo fiori e piante con ghiaccioli lunghi anche 15 centimetri, una 'protezione di ghiaccio' che dovrebbe preservare il fiore dal cosiddetto 'allessamento' da gelo. I sistemi di irrigazione quando entrano in funzione si trasformano in mezzi antibrina: l'acqua ricopre le superfici e ghiacciando protegge i fiori.
"Purtroppo è una circostanza, quella delle gelate notturne, che si è già ripetuta – osserva Cristiano Fini, presidente della Cia Emilia Romagna – e la conta dei danni, tutt'ora in corso, darà sicuramente cattive sorprese. Quest'anno sono aumentate peraltro le tariffe assicurative e le compagnie hanno allungato di alcuni giorni l'intervallo di tempo che intercorre tra la data della stipula e quella in cui scatta la reale copertura del rischio: insomma è una annata tutta in salita".
(CIA - Bologna 22 marzo 2018)
Cia – Agricoltori Italiani dell'Emilia Romagna torna su un tema sul quale si sta riaprendo un confronto, non proprio sereno: si discuta nel merito, non con secondi fini
Bologna - 22-5-2017- "A suo tempo – ricorda il presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell'Emilia Romagna Antonio Dosi – avevamo affermato come eliminare totalmente i voucher fosse una decisione non condivisibile e molto deludente, nonostante per l'agricoltura non costituissero un elemento essenziale, anche se di una discreta importanza per un certo numero di aziende".
"Oggi – prosegue il presidente Cia – mentre si pensa di inserire nella manovra economica uno strumento sostitutivo ed a fronte di uno scontro che si sta riproponendo in termini quasi da "guerra di religione", si segue l'intenzione di qualche sindacato e forza politica di far valere una sorta di "diritto di veto" rispetto a tematiche che attengono il lavoro. Tematiche del lavoro sulle quali è bene che tutti quanti si torni a ragionare di 'strumenti' e di loro utilità, discutendone nel merito e non con secondi fini".
"L'agricoltura – ricorda Dosi - pur essendo stato il primo settore a sperimentare i voucher nel 2008, ha dimostrato sempre un uso corretto dello strumento che non si poneva in contrapposizione con i rapporti di lavoro subordinato e ciò è dimostrato dai dati, che dal 2008 al 2015, ci dicono che il settore ne ha utilizzati il 4,8% rispetto al totale di quelli venduti, con un calo drastico nell'ultimo anno, che si è attestato all'1,8%.
La cancellazione dei voucher sta però provocando delle conseguenze negative, in particolare per le realtà produttive meno strutturate e con più difficoltà a gestire la programmazione di attività stagionali che richiedono flessibilità, come nel caso delle raccolte dell'ortofrutta che stanno partendo in diverse aree della nostra regione".
"Riteniamo utile e ragionevole che si adotti un nuovo strumento che possa sostituire i vecchi voucher, anche in agricoltura, settore per il quale erano nati e che, dati alla mano, ne ha fatto un uso pertinente ed appropriato.
"Va poi considerato che la mancanza di una norma rischia di riportare al nero una serie di lavori come quelli domestici ed i cosiddetti "lavoretti", cosa che costituisce un danno per alcune fasce deboli della popolazione quali studenti, pensionati e percettori di prestazioni a sostegno del reddito".
(Fonte CIA Reggio Emilia)
Parte il progetto formativo voluto da CIA e Confagricoltura dell'Emilia Romagna. Approvato da Ismea e finanziato dal Mipaaf. Open day e presentazione martedi 27 a Bologna.
Bologna, 23 ottobre 2015 – Sostenere la formazione di giovani agricoltori per favorire la crescita professionale di nuovi imprenditori e il ricambio generazionale.
Confagricoltura e Cia dell'Emilia Romagna presentano il progetto "Imprenditoria giovanile: strumenti per crescere", approvato da Ismea e finanziato dal Mipaaf (in base alla legge 296/2006; misura "Promozione dello spirito e della cultura d'impresa" in un lotto comprendente Emilia Romagna e Liguria).
L'Open Day sarà martedì 27 ottobre a Bologna, alle ore 9.30 in via Bigari 3 presso Dinamica, l'ente titolare dell'intero iter formativo: una serie di moduli rivolti agli under 40 - anche a coloro che non si sono mai avvicinati all'agricoltura - e atti a fornire le competenze tecniche e manageriali necessarie a creare nuovi segmenti di business. .
Tra gli obiettivi: ideare e rendere operativi progetti di innovazione aziendale per attivare servizi multifunzionali in agricoltura, al fine di rendere concreto e fattibile il ricambio generazionale e la permanenza nelle aree rurali; preparare a nuova dimensione d'impresa, inclusa la promozione di valori quali la sostenibilità ambientale, la tutela del paesaggio, la sicurezza alimentare, la salvaguardia della biodiversità, il miglioramento della qualità di vita delle popolazioni rurali; favorire la nascita, presso aziende agricole esistenti o nuove realtà imprenditoriali, di spazi di business rispondenti alle esigenze di fasce sempre più estese di cittadini, di turisti, di giovani motivati ad intraprendere percorsi lavorativi, nei nuovi bacini d'impiego che ne deriveranno.
I corsi, completamente gratuiti, partiranno a novembre e coinvolgeranno 200 partecipanti. Verranno svolti in tutte le province da Rimini a Piacenza (per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).