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Anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. La doppietta di Gervinho, dopo la rete di Barillà, lascia esterrefatti i giocatori juventini incapaci di reagire all'uno-due dell'ivoriano.

Di Luca Gabrielli - 

Parma -

Un'impresa storica che i tifosi del Parma non dimenticheranno mai nei prossimi anni. Dopo l'incredibile sconfitta di domenica scorsa al Tardini contro la Spal, il morale della squadra non era dei più alti e il calendario impegnativo delle prossime gare destava preoccupazione nella ambiente ducale. I crociati affrontavano la capolista che negli ultimi sette anni vincono in Italia senza alcuna difficoltà e senza pretendenti degne di nota.

Riuscire a tornare a casa con un risultato positivo contro la Juventus era a dir poco proibitivo eppure il Parma fin dalle prime battute di gara prova a impensierirla con le sue armi migliori, quelle ripartenze letali che da inizio campionato stanno portando i suoi frutti. La vecchia Signora riesce a incanalare la partita a suo favore nel primo tempo con Cristiano Ronaldo che dentro l'area di rigore riesce a bucare le mani di Sepe seppur scivolando. Nella ripresa è Rugani al 62' a portare la squadra di casa sul due a zero con il difensore centrale Rugani che in mezza girata deposita il pallone in rete. Sembra tutto già scritto eppure Barillà dopo neanche due minuti approfitta di un preciso cross di Kucka per battere Perin con un colpo di testa. La Juve non ci sta e ancora Cr7 di testa segna la doppietta personale con un altro colpo di testa su assist di Mandzukic. Da qui in poi il Parma si trasforma e tira fuori un carattere da top club, mettendo in risalto tutti i difetti di una difesa incerottata bianconera senza i totem Chiellini e Bonucci. Gervinho, la freccia nera, si inventa un colpo di tacco su cross ancora di Kucka e trafigge il portiere bianconero facendo tornare alla mente il meraviglioso goal di tacco segnato da Hernan Crespo nel magico anno '98-'99. Una partita pazzesca che però non finisce qui perché proprio nelle battute finali accade il miracolo: Inglese approfitta di un pasticcio della squadra di Allegri e passa a Gervinho che fissa il risultato finale sul 3-3. I giocatori e i tifosi crociati esplodono di gioia e tornano a casa con un punto che sa di vera e propria impresa.

 

INGLESE-GERVINHO SULLE ORME DELLE PIÙ GRANDI COPPIE GOAL CROCIATE

Gli uomini di D'Aversa si confermano ancora una volta ammazza grandi in trasferta e anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. Se poi di fronte hai gli acerrimi rivali bianconeri, la soddisfazione é doppia. Non ci sono più parole per descrivere l'intesa che si è creata tra i due attaccanti Inglese e Gervinho. Un'accoppiata che sintetizza perfettamente tecnica, velocità, potenza e sacrificio. Quando non segna uno ci pensa l'altro e viceversa. I goal di Gervinho sono sempre vere e proprie perle di pregevole fattura è l'ultima di tacco ha scomodato paragoni con campioni importanti. Inglese è invece il prototipo del centravanti moderno,forte fisicamente e in grado di aiutare la squadra con il suo fisico nell'arco di tutti i 90'. Per lui si apriranno questa settimana le porte della Nazionale per uno stage programmato da Mancini. L' obiettivo salvezza sembra ampliamente alla portata della squadra ducale e giocando con questo spirito le prossime gare contro Inter, Cagliari e Napoli si affronteranno con la consueta determinazione.

 

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(Foto da Frame Highlights Parma calcio 1913)

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Un'altra vittoria esterna per i crociati nella fredda Udine con la rete decisiva dell'ivoriano, dopo il calcio di rigore firmato da Inglese. Altro balzo importante per raggiungere il prima possibile quota 40 punti per poi ambire al sogno Europa.

Parma, 20 gennaio 2019 - di Luca Gabrielli

La sosta invernale di una ventina di giorni non ha scalfito la determinazione dei ragazzi di D'Aversa che ritornano a casa con tre punti molto importanti per iniziare al meglio il girone di ritorno. Alla Dacia Arena si affronta l' Udinese alla ricerca spasmodica di una vittoria per allontanarsi dalla pericolosa zona retrocessione che butta nella mischia il neo acquisto ex crociato Stefano Okaka. Il mister gialloblu decide invece di non stravolgere la formazione e conferma il suo 4-3-3 di fabbrica con il tridente composto dalle frecce Gervinho e Biabiany ai lati del bomber Inglese. Solo panchina per il nuovo centrocampista Kucka prelevato dalla società turca del Trabzonspor.
Pronti via e dopo soli dieci minuti un'accelerazione di Gervinho manda in crisi la difesa bianconera causando un calcio di rigore. È la Var ad avvisare l'arbitro del fallo incontestabile e Roberto Inglese dagli undici metri non sbaglia, spiazzando l'incolpevole Musso. Per il Parma la gara si mette sui binari sperati e fino al termine del primo tempo amministra il vantaggio minimo senza alcun problema. Nella ripresa l'Udinese però alza il baricentro cercando il pareggio e due ottimi interventi di Sepe salvano i crociati ma la squadra di casa trova la meritata rete dell' uno a uno su un rimpallo in area di rigore, concluso da un colpo di testa del nuovo centravanti Okaka che spedisce il pallone alle spalle dell'estremo difensore crociato. Il Parma accusa il colpo e si rinchiude nella propria metacampo ma al 68' Gervinho si inventa uno dei suoi goal fenomenali: sugli sviluppi di un calcio d'angolo per l'Udinese, imbeccato da Stulac in velocità, l'ivoriano elude la marcatura di Opoku, si fa tutto il campo palla al piede e batte Musso. Una rete pazzesca che ricorda i coast di coast visti in passato dal celebre brasiliano Brigao del Palmeiras. È il colpo del ko del campione che non permette agli uomini di Nicola di reagire, così i crociati conquistano la quinta vittoria esterna e si riportano a ridosso della zona Europa.

Gervinho l'emblema di questa squadra

Non ci sono più aggettivi per descrivere le doti e i colpi del campione ivoriano che magari si estranea dal gioco per qualche minuto nell'arco delle partite ma gli basta una sola palla giocabile per capitalizzarla nel migliore dei modi. I suoi goal non sono mai banali, infatti la rete di ieri ricorda per bellezza e tecnica quella segnata contro il Cagliari. Gervinho rispecchia alla perfezione il gioco improntato fin dall'inizio della stagione da Roberto D'Aversa cioè una buona compattezza difensiva con i tutti i giocatori pronti a sacrificarsi e poi a colpire in contropiede sfruttando la velocità e la tecnica dell'ivoriano e di Biabiany e il grande fiuto del goal di Roberto Inglese. Con queste armi il Parma ora si trova a 28 punti e che piaccia o meno questo tipo di gioco ad aver ragione è proprio il mister. Domenica arriverà al Tardini la Spal, un'altra squadra bisognosa di punti salvezza che lotterà con il coltello tra i denti. Per il Parma un esame di maturità per capire se si potrà davvero ambire all' Europa League.

 

 

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I crociati tornano da Torino con una vittoria meritata nell’arco dei novanta minuti e si portano a ridosso della zona Europa. Grande prestazione di Gervinho, tornato decisivo e del debuttante dal 1’ Alessandro Bastoni, protagonista di una prova maiuscola.

Di Luca Gabrielli

Dopo alcune partite condite da prestazioni non all’altezza e pochi punti portati in cascina, il Parma ritrova gioco e punti nell’ostica trasferta contro il Torino allenato da Walter Mazzarri, squadra molto in salute nell’ultimo mese.

Pronti via e Gervinho sulla sinistra scappa ai difensori granata e complice un rimpallo favorevole batte Sirigu sul primo palo al 9’. Una doccia fredda per la squadra di casa che accusa il colpo e al 25’ prende il raddoppio firmato Roberto Inglese che sfrutta da bomber consumato un cross dalla sinistrate terzino di giornata Gagliolo e con un esterno-punta trova un bellissimo goal. Un due a zero meritatissimo che però dura poco perché al 37’ Baselli sfrutta un indecisione della difesa crociata e batte Sepe con un tiro potente e preciso dal limite.

Il Parma arretra sensibilmente il baricentro e il Torino, supportato dai tifosi sugli spalti si butta in avanti alla ricerca della rete del pari ma i ragazzi di D’Aversa si dimostrano freddi e compatti soprattutto nel reparto difensivo che oltre alla certezza Bruno Alves, scopre le doti del talentuosissimo Alessandro Bastoni, classe ’99 in prestito dall’Inter. Nulla da fare per Walter Mazzarri che nella ripresa stravolge la squadra e butta dentro i vari Berenguer, Parigini e Zaza ma torna a casa con una sconfitta.  Per il Parma invece i punti sono 17 e in città si vocifera a bassa voce di un posto in Europa.

 

PIEDI PER TERRA PER RAGGIUNGERE LA SALVEZZA, POI SI VEDRÀ…

I giocatori però sanno perfettamente che l’obiettivo primario sono i 40 punti che vorrebbero dire salvezza ma questo inizio di campionato a ridosso delle prime sta portando una ventata di euforia nell’ambiente che non si vedeva dai tempi del primo Parma targato Nevio Scala. Il livello della squadra si sa, non è altissimo ma la voglia vista ieri di rincorrere ogni pallone e poi colpire l’avversario con ripartenze letali ad innescare Gervinho e Inglese, soddisfano in pieno i tifosi. Ci sarà da capire quanto durerà questa condizione fisica e soprattutto la tenuta mentale dei giocatori, non abituati alle zone nobili della Serie A.

La prestazione di sabato comunque conferma la solidità difensiva del Parma che ha scoperto un altro possibile protagonista del proseguo della stagione, quell’Alessandro Bastoni in prestito dall’Inter che non dimostra per nulla i suoi 19 anni al fianco dell’esperto Bruno Alves. Una prestazione da incorniciare senza sbavature ad imbrigliare l’esperto attaccante Belotti, un cliente davvero scomodo. Per D’Aversa una freccia in più nel proprio arco per poter far ruotare ulteriormente tutti gli uomini della rosa. Ora ci sarà la sosta per le nazionali poi verrà al Tardini il frizzante Sassuolo di De Zerbi da prendere con le molle.

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Preoccupante involuzione della squadra guidata da D'Aversa che non riesce a battere in casa il modesto Frosinone. Follia di Stulac a metà ripresa che lascia i suoi compagni in dieci costringendoli a una gara difensiva.

Parma, 4 novembre 2018 - di Luca Gabrielli

In questo turno il Parma doveva assolutamente portare a casa tre punti dopo le ultime partite molto deludenti contro Lazio e Atalanta dove a sollevare più di un campanello d'allarme era stata l'assoluta sterilità sotto porta. Una preoccupante involuzione dal punto di vista del gioco visto purtroppo anche nel match del Tardini contro il Frosinone, penultimo in classifica e anche lui bisognoso di punti salvezza. L'aspetto più deludente è stato proprio l'incapacità della squadra di creare occasioni da rete, cercando di sfruttare solo la velocità di Gervinho, brutta copia della freccia nera ammirata nelle prime partite. Il rientro in campo del bomber Roberto Inglese e di Alberto Grassi a centrocampo aiuteranno l'allenatore ad aumentare il tasso tecnico e a ruotare maggiormente i suoi uomini facendo rifiatare elementi che dall'inizio del campionato hanno giocato sempre (vedi Rigoni).

La prossima sarà una trasferta impegnativa contro il Torino, club in grande forma che lotta per un posto in Europa e che davanti ha attaccanti di grandissimo livello come Belotti e Iago Falque. D'Aversa dovrà lavorare molto sulla testa dei giocatori perché la squadra vista nelle ultime uscite sembra troppo attendista e timorosa. Una nota di merito va a Sepe che a parte qualche incertezza con i piedi, dimostra di essere un portiere affidabile tra i pali e giorno dopo giorno convince sempre di più i tifosi. La parata salva risultato dell'ultimo secondo della gara contro il Frosinone rispecchia infatti il buon momento vissuto dall'estremo difensore napoletano.

Stulac ma che combini?!

Se Sepe sta dimostrando un ottimo momento di forma, la stessa cosa non si può dire del regista Stulac che ha lasciato i suoi compagni in dieci uomini a metà ripresa per un fallaccio a centrocampo su Chibsah. Un intervento con il piede a martello che poteva davvero fare molto male all'avversario e che molto probabilmente il giudice sportivo condannerà a più di una giornata di squalifica l'ex Venezia. La squadra per fortuna si è compattata bene e, complice un avversario poco pericoloso, è riuscito a strappare un punto che porta i ducali a +8 dalla zona retrocessione. Guai però a rilassarsi perché è un attimo venire risucchiati nel vortice per la lotta salvezza e poi uscirne incolumi. Qui dovrà essere il mister D'Aversa ad essere bravo a toccare le corde giuste nella testa dei giocatori e ricominciare a macinare gioco e punti

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Vittoria sorprendente dei crociati che conquistano tre punti con i goal di Rigoni, Siligardi e Ceravolo nel primo tempo. Una prestazione di carattere che proietta la squadra in zona Europa League.

di Luca Gabrielli Parma 7 ottobre 2018 - Il Parma non smette di stupire e continua a fare punti su punti in questo inizio di campionato. Con quella di ieri sono già quattro le vittorie nelle prime otto giornate condite da prestazioni convincenti sotto il punto di vista del carattere. Ciò che stupisce infatti è la concentrazione e l'approccio con cui i giocatori, di volta in volta, affrontano l'avversario di turno, che sia una big o una diretta concorrente per la salvezza. Contro il Genoa e con le assenze pesanti di Inglese e Gervinho era facile pronosticare i crociati come la vittima sacrificale di turno e invece si torna a casa con tre punti fondamentali prima della sosta nazionali che arriva proprio al momento giusto. D'Aversa in queste due settimane potrà recuperare dall'infermeria tantissimi giocatori indisponibili come i due attaccanti titolari sopracitati, quel Grassi che i tifosi ancora non hanno visto giocare con continuità e i vari Dimarco, Scozzarella e Dezi. Nel frattempo i punti in classifica sono tredici e i ducali sono nella parte sinistra della classifica in piena zona Europa League. Certo gli obiettivi sono ben altri ma nel frattempo non si può non stupirsi di questo Parma che in questo momento è la reale sorpresa della Serie A, dopo il fallimento e le tre promozioni consecutive negli ultimi tre anni. Alla ripresa del campionato arriverà al Tardini una Lazio in ripresa nelle ultime giornate con quel Ciro Immobile che dovrà essere marcato stretto da Bruno Alves e compagni.

L'ex Rigoni suona la carica e trascina la squadra alla vittoria

Pronti via e il capocannoniere polacco Piatek non perde il vizietto e di testa batte un incolpevole Sepe al 6'. Sembra l'inizio di una giornata terribile per i crociati e invece Luca Rigoni, ex di turno, pareggia immediatamente i conti al 16' sugli sviluppi di un calcio d'angolo con un tocco ravvicinato. L'ex centrocampista genoano non esulta dopo i tre anni passati in Liguria ma dà ai compagni la scossa giusta per reagire. Il Genoa sfiora il nuovo vantaggio colpendo un palo sempre con Piatek ma è Siligardi al 24' a inventarsi un tiro a giro di sinistro imparapibile per Radu, gettando nello sconforto i tifosi genoani. Passano altri quattro minuti e i crociati incredibilmente si portano sul tre a uno con un colpo di testa perfetto di Ceravolo imbeccato da un cross dalla sinistra di Barillà. I ducali riescono ad arrivare all'intervallo con un doppio vantaggio sorprendente dopo 45' di grande calcio. Nella ripresa il copione non cambia con i padroni di casa che fanno la partita cercando di recuperare i due goal di svantaggio e il Parma pronto a colpire con delle ripartenze efficaci. I cambi di Ballardini non portano i risultati sperati e i ragazzi di D'Aversa tornano a casa con tre punti d'oro per la salvezza è un ruolino di marci di tutto rispetto.

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La tattica del contropiede e la buona sorte sorridono ai crociati che vincono nelle mura di casa del Tardini e si portano in decima posizione. In goal sempre Gervinho, sempre più protagonista della stagione.

Parma, 1 ottobre 2018 - di Luca Gabrielli - I crociati conquistano tre punti fondamentali dopo la disastrosa trasferta infrasettimanale di Napoli.

Il risultato è ingiusto per quanto visto con un Empoli venuto a Parma giocando a viso aperto e colpendo due pali clamorosi nell'arco dei novanta minuti. Uomo decisivo manco a dirlo è il solito Gervinho che decide le sorti del match intorno alla mezz'ora imbeccato perfettamente da Barillà in contropiede. D'Aversa prepara la gara puntando su una difesa arcigna e le ripartenze devastanti dell'ivoriano e alla lunga questa tattica porta i risultati sperati. I toscani giocano bene e mettono sotto i crociati per lunghi tratti ma si dimostrano inconcludenti e imprecisi sotto porta. La Dea bendata ha fatto sicuramente il suo in almeno due occasioni per tempo in cui Zajc prima e Caputo poi colpiscono i legni senza che Sepe possa fare niente. Ma è proprio l'estremo difensore gialloblu a salvare il risultato nel finale con un colpo di reni incredibile sulla conclusione ravvicinata di La Gumina. Paura per Gervinho che ad inizio della ripresa deve abbandonare il campo a causa di un problema fisico ma solamente per non peggiorare la situazione.

Vittoria fondamentale per la salvezza

Per il Parma questa è una vittoria molto importante perché giunge contro una diretta avversaria per la salvezza e conferma la compattezza della squadra di D'Aversa in questo inizio campionato. Domenica prossima si gioca in trasferta contro il Genoa del capocannoniere Piatek, una partita per niente facile visto che il Ferraris è uno stadio da sempre molto caldo per i giocatori che scendono in campo. La classifica in tutti i modi sorride ai crociati posizionati nella parte sinistra, in decima posizione e a cinque punti dalla zona retrocessione. La strada sembra quella giusta e l'atmosfera intorno alla squadra è molto positiva come dimostra il coro tributato ai giocatori nel finale di partita.

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Martedì, 17 Luglio 2018 15:10

Parma Calcio. Il rischio Serie B si avvicina.

Difficile da digerire ma si sta prospettando una esempleare sentenza sportiva contro il Parma Calcio e uno dei suoi uomini immagine, Emanuele Calaiò che terminerebbe nel peggiore dei modi la sua carriera agonistica.

Dalle stelle alle stalle! Due punti di penalizzazione per il Parma Calcio da sommare alla stagione appena conclusa o 6 nel caso venisse deciso di applicare la sanzione al prossimo campionato. Nel primo caso il Parma tornerebbe in Serie B nel secondo caso avrebbe la chance di giocarsi la massima serie con un handycap non da poco. 

Mano pesante anche per Emanuele Calaiò, reo di avere scambiato messaggini equivoci, con alcuni colleghi della squadra avversaria, per il quale la Procura Federale avrebbe chiesto di riservare ben 4 anni di squalifica e una ammenda di 50mila euro concludendo, anzitempo, la sua carriera sportiva e per di più nel modo più infamante.

Stando a quanto riportato da Calciomercato.com il 36enne giocatore del Parma avrebbe rilasciato una dichiarazione spontanea al Tribunale della FIGC: "Ho passato un'estate d'inferno. Non mi aspettavo di arrivare qui davanti a voi per tre messaggi innocui, stupidi e scherzosi che non avevano secondo fine. Non ho mia pensato di alleggerire la posizione dei miei compagni o alterare il risultato della partita. - continua a leggere".

Se fosse solo per i messaggini, forse ci sarebbe da annullare anche il campionato del mondo appena concluso!

Speriamo di svegliarci dall'incubo!

(foto francesca bocchia - passaggio in serie B - 2017)

 

 

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Ricevuti dal Sindaco e dal Vicesindaco giocatori, Società e i rappresentanti del tifo organizzato in Sala Consiglio.

Parma 27 maggio 2018 - Una cerimonia che difficilmente verrà dimenticata quella che si è svolta ieri mattina in Sala del Consiglio del Comune di Parma dove il Sindaco Federico Pizzarotti e il Vicesindaco con delega allo Sport del Comune di Parma Marco Bosi hanno ricevuto i giocatori, la Società Parma Calcio 1913 e i rappresentanti del tifo organizzato per celebrare le ultime tre stagioni di grandi di successi

"Siamo orgogliosi di avere una Società e una squadra che hanno fatto un percorso unico e straordinario.Non è mai mancato il supporto costante di tutta la città e dei tifosi che sono oggi qui rappresentati. Avete creato un'immagine della città 'bella', di una città orgogliosa di rialzarsi dalle sconfitte. Non sono stati anni facili quelli che ci hanno portato ad oggi, rimettere in sesto una Società tutta da rifare, non è stato semplice. Grazie per la serietà della Società Parma Calcio 1913, per averci creduto con passione e professionalità" , ha salutato il Sindaco Federico Pizzarotti.

Il vicesindaco, con delega allo Sport, Marco Bosi, emozionato davanti alla squadra del cuore, ha ripercorso le difficoltà superate nei tre anni appena trascorsi e ha sottolineato quanto sia stato importante avere un costante supporto da parte dei tifosi: "La città di Parma riconosce con orgoglio il valore sportivo al di là dei risultati. Il calcio ha avuto il merito unire la città, ha saputo appassionare tutti i cittadini. Vi ringrazio a nome della città per l'impegno e la passione che avete costantemente messo in atto".

Alla Società è stato consegnato un riconoscimento per "aver interpretato gli inviolabili e profondi valori dello sport i quali insegnano che dalle sconfitte più difficili si risorge, dalle proprie ceneri attraverso dignità, coraggio, speranza e riscatto".

Il secondo riconoscimento è stato consegnato a Capitano Alessandro Lucarelli, simbolo della rinascita e dell' 'attaccamento' alla maglia giallo blu, "per aver nel cuore una maglia, una squadra, una città; per essere sceso all'inferno e da lì esserne risalito. Per esserci stato sempre, perché se il calcio è ancora lo sport che fa sognare i grandi e i bambini, che fa ardere i cuori di passione ciò è dovuto principalmente a uomini come te".

Lucarelli ha ringraziato a nome della squadra il Sindaco e tutti gli Assessori presenti: "una squadra di calcio per la propria città è una delle colonne portanti, come capitano insieme alla mia squadra siamo orgogliosi di aver dato lustro alla nostra città. Se parlassi da uomo Lucarelli, non solo capitano, direi che sono orgoglioso per questo riconoscimento, sono fiero di aver rappresentato la città nei momenti più bui, ma non l'ho fatto da solo avevo l'appoggio dei tifosi. Insieme volevamo riprenderci quello che ci era stato tolto. In questi tre anni ho avuto compagni che hanno anteposto le esigenze professionali e personali per il bene del Parma Calcio, per riportarlo dove meritava di stare. Ringrazio la Proprietà perché ci ha fatto sentire da Serie A anche quando eravamo in Serie D, ringrazio i tifosi che ci hanno accompagnato in questo bellissimo percorso. Questo riconoscimento lo condiviso con tutte le persone che lo hanno reso possibile".

Infine i Boys Parma 1077 e il Centro di Coordinamento Parma Club hanno ricevuto un riconoscimento per il costante supporto dato ai giocatori e alla Società.

(Foto di Francesca Bocchia)

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Storica impresa del Parma. Dopo il fallimento, che ha spedito la gloriosa squadra di Parma in serie D, la tenacia del gruppo ha consentito di rimontare la china, con orgoglio e determinazione, riapprodando, dopo sole tre stagioni, alla massima serie calcistica.

Bravi tutti, anche se la fase centrale del campionato di serie B è stata segnata da prestazioni piuttosto offuscate, ma soprattutto al simbolo della rinascita, al Capitan Lucarelli che, dall'alto dell'esperienza e dei suoi 41 anni, si è conquistato e ha fatto conquistare una promozione che vale una vita sportiva.

Complimenti e in bocca al lupo per la prossima stagione!

(Foto di Francesca Bocchia)

 

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