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La solidarietà vola. Nei periodi di difficoltà l'animo degli italiani si riscalda e un moto tellurico di solidarietà si anima. Ognuno dona quello che può e spesso anche oltre le proprie disponibilità. Certo fanno scalpore le donazioni dei grandi magnate dell'industria ma sono solo l'apice dell'iceberg delle tantissime donazioni che corrono sui conti correnti o direttamente con prodotti di estrema necessità, come i dispositivi di protezione individuale piuttosto che pasti.

All'Ospedale di Vaio (Fidenza), ad esempio, stanno quotidianamente arrivando un centinaio di pasti offerti, con tanto di "ringraziamenti" su ciascuna confezione, da parte di "Gustincanto", il nuovo spazio gastronomico di Fidenza, inaugurato lo scorso 15 febbraio con lo chef Daniele Persegani alla presenza di Antonella Clerici.

Chissà che un po' di "comfort food" doni una frazione di serenità ai sanitari, in trincea da ormai tanti giorni, ai quali va il ringraziamento sincero anche di tutti noi.

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Pubblicato in Cronaca Parma

I Carabinieri della Compagnia di Fidenza, coadiuvati dai colleghi di Cuneo, hanno dato esecuzione a due misure cautelari in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Parma a carico di altrettanti cittadini italiani, D.G. di anni 64 e D.A. di anni 40, ritenuti responsabili dei reati, tentati e consumati, di furto aggravato in abitazione, truffa aggravata, possesso di segni distintivi contraffatti delle FF.PP. e falso.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma (Sostituto Procuratore dott.ssa Daniela Nunno) e delegata ai Carabinieri della Stazione di Colorno, con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile dei CC di Fidenza, ha avuto inizio a novembre scorso allorquando i carabinieri della predetta Stazione hanno registrato sul territorio della “bassa parmense” una recrudescenza di truffe e furti in danno di anziani.

In particolare gli inquirenti hanno notato che il 12 novembre 2019 sono avvenuti due gravi episodi da parte di falsi carabinieri, a distanza di pochissime ore.

Nel primo evento, due uomini si sono presentati presso l’abitazione di un anziano di San Secondo Parmense e, con indosso una pettorina con la scritta “carabinieri”, hanno tentato, invano, di raggirarlo per impossessarsi del suo denaro.

Subito dopo si sono allontanati a bordo di una Volkswagen Polo di colore bianco, sulla quale avevano applicato targhe clonate di un altro veicolo corrispondente per marca, modello e colore, ed hanno raggiunto l’abitazione di un anziano di Colorno. Costui, invece, è stato raggirato perché ha permesso ai due di entrare in casa per un controllo delle tubature del gas per presunta infiltrazione di mercurio. Nell’occasione l’anziana vittima, indotta in errore, ha nascosto i suoi preziosi, con l’intento di “proteggerli”, nel frigorifero in attesa che i falsi Carabinieri “sanificassero” gli ambienti. Questi, dopo averlo distratto, si sono impossessati del bottino e sono fuggiti, facendo così perdere le loro tracce.

Dopo circa due settimane i falsi carabinieri, indossando la solita pettorina con la scritta “Carabinieri” ed utilizzando la stessa autovettura con altre targhe clonate, si sono introdotti nell’abitazione di un’anziana di Sissa Trecasali e, con l’ormai collaudato modus operandi del falso controllo delle tubature del gas, si sono appropriati di € 850,00 e vari gioielli, del valore di circa € 21.000,00, che la vittima era stata indotta a nascondere all’interno del frigorifero per preservarlo da ipotetiche pericoli da mercurio.

Sempre con un intervallo di tempo di circa due settimane, a dicembre scorso, i due soggetti hanno colpito con la stessa tecnica presso due abitazioni dello stesso immobile di proprietà di un’anziana di Fontanellato e di sua figlia. Anche qui, con il collaudato pretesto del controllo alle tubature del gas inquinate dal mercurio, le hanno fatto riporre 300,00 € e vari gioielli nel frigorifero e, dopo una banale distrazione della vittima, sono fuggiti con la refurtiva che l’anziana aveva raccolto anche dall’abitazione della figlia.

A questo punto i Carabinieri, supportati efficacemente dai colleghi delle polizie locali dei comuni della bassa parmense (Fidenza, Soragna, Fontanellato, Roccabianca, San Secondo P.se e Colorno), sono riusciti ad individuare attraverso le immagini dei sistemi di video sorveglianza, tra migliaia di veicoli in transito, la targa “pulita”, ossia quella originale, della vettura in uso ai falsi Carabinieri. Sono stati quindi ricostruiti con accuratezza i percorsi effettuati per commettere i reati nella bassa parmense. Inoltre, con il supporto di personale dell’aliquota operativa dei CC di Fidenza, i Carabinieri di Colorno hanno effettuato un periodo di pedinamento e controllo in provincia di Cuneo (zona da cui risultavano provenire le auto utilizzate dagli autori dei furti), riuscendo ad individuare i reali utilizzatori del veicolo, intestato ad una prestanome, e localizzando le loro abitazioni.

A questo punto gli inquirenti, diretti e coordinati dall’A.G. a cui hanno riferito l’esito delle indagini fino a quel momento svolte, hanno ascoltato le vittime dei raggiri che, tramite riconoscimento fotografico, hanno individuato senza dubbio i due odierni arrestati quali autori dei fatti commessi a loro carico.

L’attività degli investigatori non si è fermata ai 5 casi scoperti ma è proseguita e sono stati accertati ulteriori quattro delitti commessi nel medesimo arco temporale con la stessa tecnica, sempre in danno di persone anziane, nei comuni di Soragna, Sissa Trecasali e Roccabianca.

In questi casi i due soggetti si sono sempre qualificati (falsamente) “Carabinieri” ma, per raggirare le vittime, hanno utilizzato un altro sottile stratagemma ovvero, dopo essersi introdotti all’interno delle abitazioni simulando l’arresto di una persona per furto, hanno fatto credere alle vittime che erano in corso delle verifiche sulla refurtiva recuperata. In questo modo, dopo aver avuto a portata di mano denaro e gioielli, con un banale pretesto hanno distratto i malcapitati proprietari di casa e si sono appropriati dei loro preziosi dileguandosi subito dopo.

In totale sono stati contestati loro nove episodi delittuosi, uno per tentata truffa aggravata e otto per furto in abitazioni, oltre ai reati di falso (per aver sostituito la targa dei mezzi con cui giungevano in zona con targhe clonate) e di illecito uso di segni distintivi dell’Arma dei Carabinieri (avendo usato pettorine con la scritta “carabinieri”).

La refurtiva complessiva ammonta a diverse decine di migliaia di euro.

La Procura della Repubblica di Parma, sulla scorta dei gravi puntuali e concordanti indizi raccolti a carico degli indagati per i nove episodi criminosi sopra sinteticamente descritti, ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale di Parma le misure cautelari in carcere a carico di D.G. e D.A.

In sede di esecuzione della misura cautelare, sono state effettuate perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, che hanno consentito il rinvenimento ed il conseguente sequestro di un rilevante numero di gioielli, evidentemente provento di altrettanti reati.

A tal proposito, l’obiettivo ora è quello di tentare di risalire ai legittimi proprietari di tali gioielli per procedere poi alla restituzione degli stessi.

Pubblicato in Cronaca Parma

Oggi ho rivolto un invito alle aziende commerciali non alimentari della zona casello autostradale (Fidenza Village, Shopping Park e altre) affinché valutino la chiusura delle loro strutture commerciali al fine di garantire migliori condizioni per combattere la propagazione del virus. Un momento che richiede comunione di intenti al di fuori di valutazioni particolaristiche”. Il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari rende noto il passaggio formale avvenuto nel pomeriggio di ieri “dopo la consultazione con Ausl e Prefettura”.

Si tratta di un invito “perché non è un potere di cui dispone un Sindaco fare un’ordinanza durante un’emergenza sanitaria o di igiene pubblica di carattere nazionale – prosegue Massari –. C’è il rigore degli atti amministrativi ma credo però che in questa fase non debba valere meno anche la collaborazione nel nome della responsabilità sociale”.

In questo momento per garantire il rispetto delle misure di rigore e protezione stabilite dal Governo – il rispetto delle distanze di sicurezza, il divieto di assembramenti e il divieto di recarsi in un comune diverso da quello di residenza per fare shopping – “dovremmo schierare un numero ingente di Forze dell’Ordine e di Polizia Locale per testare in primis le provenienze geografiche di chiunque raggiunga quel polo commerciale. E oggi abbiamo invece la necessità di avere quei militari e quegli agenti completamente dedicati a dare supporto alla rete sanitaria”.

 

L’INVITO A TUTTE LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DI FIDENZA

Contestualmente, il Sindaco ha rivolto con una seconda lettera un altro invito a tutte le attività produttive di Fidenza, affinché prendano in considerazione le disposizioni e raccomandazioni espresse dal Governo per riorganizzare il lavoro dipendente da qui al 3 di aprile, con l’obiettivo di ridurre le occasioni di contagio “salvaguardando la continuità produttiva vitale per la nostra economia – mette in chiaro Massari – So quanto siano toste le imprese di Fidenza, so quanto siano un esempio di ingegno e capacità e so che tante di loro si sono già riorganizzate in termini di lavoro agile, confermando che da queste parti il valore sociale di un’impresa è materia viva e praticata. E proprio per questo, da Sindaco, ho ritenuto di estendere loro un invito per realizzare insieme ogni azione per aiutare la rete sanitaria, riducendo gli spostamenti di persone.

Questa maledetta emergenza dovrà finire e più saremo uniti, prima ci riusciremo. E per questo occorre anche impostare subito un vero e proprio piano per la ripartenza, per essere pronti quando sarà il momentoIn attesa delle risorse del Governo che saranno definite a breve, la Regione ha deliberato lunedì scorso 45 milioni di euro pronti ad essere stanziati, dei quali 10 per l’accesso al credito ad interessi zero per le piccole e medie imprese, 3.4 milioni di euro per tagliare i tassi dei mutui delle imprese agricole e 3 milioni di euro a fondo perduto per turismo e albergatori. Unità, collaborazione, coordinamento. So che le imprese fidentine saranno ancora una volta un esempio per tutti. Adesso è il tempo di prendersi cura della salute di tutti. Facciamolo insieme”.

Fonte: Comune di Fidenza

Parma 2 marzo 2020 - Diverse le iniziative giudiziarie  coordinate dalla Procura di Parma e portate ad esecuzione, in relazione a procedimenti penali differenti, con la collaborazione di diversi organi di Polizia Giudiziaria: Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma; Carabinieri di Busseto e Nucleo Operativo e Radiomobile di Fidenza; Carabinieri Delle Stazioni di San Pancrazio e di Parma Centro.

Vicenda n° 1 – Truffe agli anziani in Busseto
I Carabinieri della Stazione di Busseto, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fidenza, hanno dato esecuzione a due misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Parma a carico di due cittadini italiani, provenienti dalla regione Campania, D.K. di anni 31 e L.D. di anni 27, ritenuti responsabili del reato di truffa pluriaggravata in concorso.
I fatti risalgono alla fine del mese di novembre 2019 quando un’anziana donna residente a Busseto era stata contattata telefonicamente da un sedicente “maresciallo dei carabinieri di Busseto” il quale la informava che la figlia aveva causato un grave incidente stradale e nella circostanza aveva investito una persona che doveva essere sottoposta da un delicato intervento chirurgico. Il falso carabiniere invitava l’anziana donna a consegnare 7000 euro ad un avvocato che l’avrebbe raggiunta presso la propria abitazione. La donna, in effetti, pochi minuti dopo era stata raggiunta da un sedicente avvocato che asseriva di essere incaricato dall’assicurazione per riscuotere la somma necessaria per l’intervento chirurgico.
L’anziana donna, destabilizzata dalla rapida azione truffaldina dei malviventi, non avendo la disponibilità di denaro in casa e convinta dal falso avvocato, consegnava a quest’ultimo tutti i gioielli che aveva presso la propria abitazione.
Le complesse indagini svolte dai carabinieri, con il prezioso supporto della Polizia Locale di Busseto, già dopo poche ore permettevano di individuare, tramite il sistema di telecamere di sorveglianza, il mezzo usato dagli autori della truffa ed inoltre di identificare gli autori e recuperare parte dei gioielli truffati. La successiva analisi dei tabulati telefonici del telefono dell’abitazione, permetteva altresì di ottenere ulteriori indizi a carico degli indagati e delineare un grave quadro indiziario che consentiva alla Procura della Repubblica di Parma di chiedere al G.I.P. presso il Tribunale di Parma una misura cautelare personale.
Il G.I.P., nella circostanza, emetteva ordinanza di obbligo di dimora nel comune di Napoli nei confronti dei due truffatori.
Nei giorni scorsi la misura è stata eseguita nel comune di Napoli dai Carabinieri di Busseto, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fidenza e di quelli della Stazione Carabinieri Napoli Stella.
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Le indagini -condotte secondo una metodica moderna e dinamica- hanno consentito di dare una risposta ad un fenomeno odioso ormai diffusosi su buona parte del territorio nazionale, e che ha come bersaglio persone anziane, come tali facilmente suggestionabili.

Vicenda n° 2 – Violenza intrafamiliare in Parma
I Carabinieri della Stazione di Parma Centro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Parma in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere nei confronti di:
• U. A., nato in Nigeria, classe 1992, residente a Parma.
Al predetto viene contestato il reato di maltrattamenti ai danni della ex compagna, anch’essa nigeriana, classe 95.
Il procedimento trae origine a seguito di querela orale sporta, presso la Stazione Carabinieri di Parma Centro, nei primi di febbraio per maltrattamenti in famiglia da parte della vittima, che ha chiesto di essere collocata in una struttura protetta gestita da un centro antiviolenza.
In sede di querela la donna ha dichiarato di essere arrivata in Italia da pochissimi anni e di aver conosciuto poco più di un anno fa l’attuale indagato, dalla relazione col quale è nato un bambino.
A seguito della nascita del figlio il comportamento del compagno sarebbe degenerato drammaticamente, tanto che in qualsiasi circostanza quotidiana una lite per futili motivi si sarebbe trasformata in un’aggressione violenta nei confronti della donna.
Al rientro dall’ospedale, subito dopo la nascita del figlio, la vittima sarebbe stata minacciata di morte e di continuo aggredita brutalmente dapprima con schiaffi al volto, poi con pugni sul corpo e colpi di bastone o di mazza di scopa, infine con graffi sul braccio che le avrebbero provocato ferite con perdite di sangue.
Dal mese di gennaio ad oggi in ben quattro occasioni la vittima sarebbe stata picchiata.
In un’occasione la furia dell’indagato si sarebbe rivolta anche verso il figlio neonato, che il predetto avrebbe tentato di colpire con un cuscino, non riuscendovi solo grazie all’intervento della donna.
A comprova del racconto della vittima, è stato acquisito anche un referto ospedaliero, nel quale sono state descritte escoriazioni in varie parti del corpo riferibili all’ultimo episodio in ordine di tempo, a seguito del quale la vittima si è determinata a denunciare l’indagato ed a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno consentito in tempi brevi l’applicazione della misura cautelare nei confronti del soggetto, essendosi ritenuto che il mero allontanamento temporanea della persona offesa dall’abitazione per essere ricoverata in una struttura protetta, non fosse idoneo ad escludere nè attenuare il pericolo di reiterazione criminosa, tenuto conto dell’indole violenta manifestata dall’indagato.
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La vicenda è sintomatica della grossa attenzione che l’Autorità Giudiziaria di Parma presta al delicato, e purtroppo sempre più ricorrente, fenomeno delle violenze all’interno della famiglia, di cui la recente normativa sul c.d. codice rosso ha evidenziato la gravità.
Va rimarcata la rapidità sia delle attività investigative effettuate dalla Polizia Giudiziaria sia della conseguente valutazione giudiziaria (da parte dell’Ufficio di Procura, prima, e dell’Ufficio GIP, poi) che ha consentito in brevissimo tempo di pervenire alla esecuzione del provvedimento cautelare.


Vicenda n° 3 – Violenza intrafamiliare in San Pancrazio Parmense
I Carabinieri della Stazione di San Pancrazio Parmense hanno tratto in arresto in flagranza del reato di atti persecutori un cittadino calabrese residente in provincia di Verona.
Il soggetto, già denunciato lo scorso 9 novembre per il medesimo reato, si sarebbe reso responsabile dal mese di giugno 2018 di comportamenti tali da ingenerare un perdurante stato di ansia e paura nei confronti della figlia residente a Parma.
Giunti sul posto, i militari hanno trovato il soggetto nei pressi dell’abitazione della vittima e lo hanno tratto in arresto ma, in considerazione della sua età avanzata, lo hanno sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
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In questo caso si è trattato di un arresto in flagranza di reato, a testimonianza della vigile attenzione che le forze di polizia riservano al fenomeno dei reati intrafamiliari.

Vicenda n° 4 – Spaccio di droga in Parma ad opera di nigeriani
I Carabinieri del Norm hanno dato esecuzione ad alcune ordinanze emesse dal Gip di Parma di in applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di:
N. S., nato in Nigeria cl. 1990, domiciliato a Parma:
O. B., nato in Nigeria cl. 1990, domiciliato in Parma;
I. E., nato in Nigeria cl. 1988, in Italia senza fissa dimora;
in relazione al reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono riusciti a trarre in arresto i tre soggetti su menzionati, ritenuti responsabili di circa 800 cessioni di sostanza stupefacente (cocaina) per un valore approssimativo stimato intorno ai 33.000 €.
I tre soggetti, operanti singolarmente sul territorio di Parma, sono attivi sin dal 2015.
In particolare in data 17 luglio 2019, nell’ambito di un’attività finalizzata alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente, i militari procedevano ad un servizio di osservazione nei confronti di un’autovettura segnalata come veicolo in uso a soggetti di origine nigeriana dediti alla cessione di cocaina. Alla guida del citato veicolo era stato controllato in tre diverse circostanze uno dei tre nigeriani che il precedente 5 luglio 2019 era stato tratto in arresto in fragranza di reato per violenza a pubblico ufficiale e condannato alla pena di mesi tre di reclusione.

I militari, dopo aver pedinato il veicolo, a bordo del quale si trovavano due cittadini extracomunitari, assistevano ad una vendita. Decidevano pertanto di procedere al controllo sia del soggetto acquirente (che dava esito positivo in quanto venivano rinvenuti quattro involucri contenenti sostanze stupefacenti del tipo cocaina) sia del veicolo sospetto.
I due cittadini nigeriani venivano sottoposti a perquisizione personale che consentiva di rinvenire nella disponibilità di uno dei due la somma contante di euro 1460 € sottoposta a sequestro perché ritenuta provento dell’attività di spaccio. Non veniva rinvenuto all’interno della vettura alcuna sostanza stupefacente; tuttavia i soggetti venivano trovati in possesso di ben sei telefoni cellulari.
Dagli accertamenti compiuti dalla PG a seguito di detto intervento, sono stati identificati diversi acquirenti abituali di età compresa tra 19 e 55 anni.

Le dichiarazioni rese dagli acquirenti (che non si conoscono tra loro) sono apparse credibili, in primo luogo in quanto tutte connotate da precisione, in secondo luogo perchè riscontrantesi reciprocamente, attraverso la descrizione del modus operandi dei pusher e dei luoghi di consegna (Centro Torri e vie limitrofe).

Se è vero che nella maggior parte delle occasioni ogni singola cessione compiuta dagli indagati ha avuto ad oggetto delle piccole quantità, il modus operandi appare tale da dimostrare che gli indagati avessero a disposizione quantità ben superiori, come peraltro dimostrato dalla ricostruzione effettuata in base alle testimonianze degli acquirenti escussi.
Da evidenziare la notevole ripetitività delle cessioni di stupefacenti, il numero consistente di clienti e la serialità della vendita della droga (con la possibilità di procacciarsi le dosi di sostanze psicotrope richieste dai loro clienti e di evadere immediatamente i loro ordinativi che ricevevano ormai con cadenze regolari), emersa non solo dalle dichiarazioni degli acquirenti, ma anche dalle attività di osservazione e controllo sul territorio compiuta dai Carabinieri, circostanze tutte che hanno portato il P.M. ed il Gip, rispettivamente, a chiedere e ad emettere le misure cautelari.

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Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno consentito di far emergere l’ennesima attività di spaccio condotta in maniera seriale, capillare e professionale, certamente lucrativa, al cui contrasto la Procura stessa, e le forze di Polizia di volta in volta delegate, dedicano una parte cospicua del quotidiano impegno.

 

Pubblicato in Cronaca Parma

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Pubblicato in Lavoro Parma

Fidenza 15 febbraio 2020 - Lo chef Daniele Persegani ha inaugurato, con uno show cooking, alla presenza di una straordinaria Antonella Clerici in qualità di ospite d'onore, il nuovo spazio gastronomico Gustincanto a Fidenza in via La Bionda 9 (Area Ex Mc). 

(Le foto e gallery di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Food
Sabato, 15 Febbraio 2020 09:20

Sicurezza al Solari di Fidenza, esposto all'Ausl

Fidenza 14 febbraio 2020 - Nella giornata di oggi è stato formalizzato un esposto indirizzato al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'Ausl, sede di Fidenza, affinché i tecnici compiano un'ispezione nella sede fidentina dell'Istituto Magnaghi- Solari sita in Via Croce Rossa.

'iniziativa della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, si è resa necessaria dopo le recenti notizie relative al cedimento di un lucernario all'interno dell'edificio scolastico, l'atto firmato dal coordinatore Salvatore Pizzo è stato indirizzato anche al Sindaco di Fidenza, al Presidente della Provincia di Parma ed agli assessori alla pubblica istruzione dei due enti, oltre che al Dirigente Scolastico ed al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell'Istituto.

Ciascuno dei destinatari è stato sollecitato ad intervenire per quanto di propria competenza. La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, a tal proposito commenta: "Se ci sono situazioni di pericolo per i docenti, gli studenti e gli operatori del Solari pretendiamo che vengano eliminate e che vengano sanzionati i responsabili".

Sede di Parma – Borgo delle Colonne 32 -43121 - Parma
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Parma, 11 febbraio 2020 – Anche nei 114 Uffici Postali della provincia di Parma è possibile richiedere i dati dei rapporti intercorrenti con Poste Italiane relativi all’anno 2019 e necessari per la presentazione dell’attestazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).

Il documento, che viene emesso su richiesta dell’intestatario, è la sintesi dei prodotti in possesso del cliente, in particolare riporta saldo e giacenze dei conti attivi/estinti nel corso d’anno 2019, dei libretti di risparmio, dei Buoni Fruttiferi Postali, delle Postepay nominative e delle Carte Enti Previdenziali, il valore nominale dei Fondi di Investimento, la posizione dei Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative.

Tali informazioni sono utili per accedere alle prestazioni sociali agevolate quali il bonus bebè, il bonus elettrico o idrico, l’iscrizione dei figli ai servizi di prima infanzia, i libri di testo gratuiti, gli assegni di maternità e le forme di sostegno al reddito previste dall’attuale normativa.

La certificazione sarà disponibile in tempo reale; per poterla ottenere sarà necessario richiedere all’operatore di sportello l’apposito modulo “Richiesta Attestazione a fini ISEE” e restituirlo compilato.

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 10 Febbraio 2020 06:39

A Fidenza commemorate le vittime delle Foibe.

09 Febbraio 2020 - Commemorati i martiri delle Foibe a Fidenza; riuniti dinnanzi al cartello che ne indica la strada a loro intitolata, si sono radunati chi in ricordo di questi Italiani ha deciso di fermarsi 1 minuto per una preghiera.
Presenti oltre al gruppo di Fratelli d'Italia , anche i consiglieri comunali Samantha Parri e Andrea Scarabelli.

È stato ricordato che quelli che per molti sono Vittime di serie B, per noi erano solo Italiani che furono legati con del filo spinato e sparati alle spalle per farli cascare nelle viscere della terra, appunto infoibati.
La strada venne istituita 10 anni fa dalla Giunta Cantini e dal 2013 in prossimità della data, abbiamo sempre deposto una corona d'alloro per tenere vivo il Ricordo.

E notizia di queste ore la presa di posizione del Presidente della Repubblica di ferma condanna verso chi ancora oggi nega l'esistenza delle Foibe, nega la strage compiuta dalle truppe Titine.  Nei giorni scorsi è stata presentata una proposta di Legge a firma Walter Rizzetto ma sottoscritta da tutto il gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia per punire chi con faziosità si ostina a negare i fatti di quei terribili anni.

Dal 2004, anno dell'istituzione della giornata del ricordo, sono stati compiuti passi in avanti per scrivere se pur tristi, delle pagine di storia Italiana, forse per troppo tempo ignorate; strida il comportamento di chi taluni individui insiste nella sua azione negazionista, esempio lampante quello di domani sera (10 febbraio) al Cinema Astra di Parma, forse l'amministrazione cittadina doveva e poteva fermare questa assurda messa in scena

 

Pubblicato in Cronaca Parma

A seguito dei recenti fatti che hanno interessato la sede fidentina dell'Istituto “Magnaghi Solari”, la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, chiede pubblicamente che il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Azienda Sanitaria Locale provveda alle ispezioni di sua competenza, sanzionando eventualmente i responsabili di quanto viene lamentato (caduta e pericolosità di lucernari) e che gli organi competenti perseguano quanti hanno determinato tale situazione.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, a tal proposito commenta: “La sicurezza dei nostri colleghi e di quanti hanno accesso ai locali scolastici non è un optional, siamo a disposizione dei docenti interessati per assisterli qualora le criticità lamentate dovessero permanere”.

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