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Domani, giovedì 9 aprile, a Vignola la seconda tappa del ciclo di seminari organizzato dalle CNA Industria di Modena e Bologna. -
Vignola, 8 aprile 2015 -
Farà tappa a Vignola il percorso di incontri sul credito organizzato dalle CNA Industria di Modena e Bologna, raggruppamenti che coinvolgono le imprese più strutturate associate alle due CNA. Domani, giovedì 9 aprile, alle 19, presso la Sala dei Grassoni del Castello (messa gentilmente a disposizione dalla Fondazione di Vignola). Il ciclo di incontri intitolato Credito 2.0: nuove regole e nuove opportunità per l'accesso al credito, propone infatti una serata dedicata a illustrare l'importanza delle garanzie delle imprese e le relazioni di queste ultime con il patrimonio delle banche, a bene vedere due facce della stessa medaglia, l'accesso al credito, appunto.
Dopo le presentazioni di Paolo Saccenti e Antonio Gramuglia, rispettivamente vicepresidente di CNA Industria Modena e Presidente di CNA Industria Bologna, la parola passerà a Mario Pagani, responsabile delle Politiche Industrial di CNA Nazionale, e Nicola Tarini, direttore di Finimpresa Serfina. Il primo illustrerà la funzione e gli ambiti in cui si collocano le garanzie aziendali e quelle bancarie rispetto al credito, mentre il secondo analizzerà i parametri di accesso al credito stesso e la necessità di una nuova cultura finanziaria d'impresa. Perché conoscere regole e opportunità è il primo, fondamentale passo per accedere al credito con le maggiori possibilità di successo.
Del resto, proprio è questo l'obiettivo di queste iniziative che si concluderanno martedì 12 maggio a Bologna, con un seminario dedicato ai nuovi strumenti finanziari come i minibond.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Ospiti di CNA martedì 7 aprile alla Camera di Commercio il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il sindaco del comune unico di Valsamoggia Daniele Ruscigno. -
Modena, 03 aprile 2015 -
Se ne parla tanto, forse troppo, almeno in relazione ai risultati ottenuti. Sono le fusioni dei comuni, spesso evocate ma molto, molto meno praticate. Cna ha deciso di affrontare l'argomento per parlare con il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e con Daniele Ruscigno, sindaco di Valsamoggia, il comune nato per iniziativa di cinque comunità bolognesi – quelle di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savino – che si sono appunto unite in un'unica amministrazione. "Fusioni dei comuni: dal dire al fare" è il titolo di questa serata in programma martedì 7 aprile alle 20.30 presso la Sala Panini della Camera di Commercio di Modena, in via Ganaceto, incontro al quale sono stati invitati anche tutti i sindaci dei comuni modenesi.
"Le ragioni dell'organizzazione di questa iniziativa – secondo il presidente della CNA di Modena Umberto Venturi, che aprirà i lavori della serata - nascono dal fatto che oggi lo sviluppo si fa attraverso i territori, che a loro volta devono essere in grado di intercettare i flussi di persone, di capitali, di merci. E in questo traffico di flussi le barriere, anche quelle amministrative, rischiano di rappresentare ostacoli che limitano la competitività. D'altra parte, questi territori talvolta nascondono valori, tipicità che rappresentano a loro volta fattori da difendere. Noi riteniamo che sia il momento di affrontare questa discussione, partendo dalle esperienze come quelle maturate nella provincia di Bologna, esperienze che hanno puntato sul coinvolgimento di tutti i cittadini, elemento imprescindibile se si vuole che questi processi d'integrazione abbiano successo". Processi di cui, finalmente, si inizia a parlare anche sul nostro territorio.
L'incontro è aperto al pubblico.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
CNA-Lapam, Confartigianato, Confcommercio-Fam e Confesercenti chiedono chiarezza, ma anche l'inizio quanto prima dell'esecuzione dell'opera. -
Mirandola, 02 aprile 2015 -
Siamo consapevoli che il problema della corruzione e dei condizionamenti venuti a galla con l'ultima inchiesta legata alle grandi opere faccia emergere in tutta la sua gravità il fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione. Ma la corruzione è un fenomeno grave a prescindere dall'oggetto cui si riferisce, sia questo l'Expo, una strada piuttosto che un ospedale o qualsiasi altro tipo di appalto. In altre parole, non si può certo bloccare la realizzazione di opere importanti per paura di condizionamenti illeciti. Occorre invece fare di tutto per accertare responsabilità, punire i colpevoli, evitare il ripetersi di questi episodi.
Considerazioni che valgono in tutto e per tutto per la Cispadana, rispetto alla quale se ne ribadisce l'interesse strategico. Il che non significa certo sottovalutare l'inchiesta in corsa, ma piuttosto accelerarne i risultati, accertando tutte le posizioni degli indagati, però senza che nel frattempo vi sia alcuna sospensione degli iter procedurali, peraltro ormai conclusi.
Secondo le Associazioni, infatti, è quasi superfluo ricordare quanto sia necessaria questa arteria per creare i collegamenti più funzionali e rapidi con le principali direttrici di traffico; quanto sia importante per tutto il comparto manifatturiero dell'area nord, avere a disposizione una viabilità più efficiente; quanto valga in periodo di crisi economica aprire un cantiere di questa portata, sia per le imprese ed i lavoratori direttamente impiegati, sia per l'indotto economico che inevitabilmente produce nei cinque anni di lavoro.
Basterebbe osservare i dati economici più recenti per constatare come nell'ultimo decennio lo sviluppo economico abbia preso come riferimento non più i centri, ma gli assi sui quali si muovono persone e merci. Se, infatti, l'economia oggi si basa sui flussi, essere al di fuori di essi significa correre il rischio concreto di venire tagliati fuori dalle direttrici dello sviluppo. "Considerazioni – aggiungono le Associazioni – che ci permettono di affermare ancora una volta l'importanza della Cispadana come volano di ripresa per un territorio colpito dal sisma quasi tre anni fa. Così come abbiamo sostenuto la nascita del Tecnopolo per il biomedicale, così come salutiamo con favore la nascita del polo per lo sviluppo delle macchine agricole a Concordia, altrettanto faremo per sostenere l'avvio dei lavori di costruzione dell'autostrada. Si tratta, in tutti questi casi, di un valore aggiunto che salvaguarda l'esistente e genera attrattività".
Ecco perché spiace dover assistere ciclicamente al tentativo di rimettere in discussione la realizzazione dell'opera. E di constatare come tanto più rilevante sia l'argomento (e l'ipotesi di corruzione e interesse privato in atto pubblico lo è certamente) tanto più cresca la strumentalizzazione. "In ogni caso – concludono le Associazioni – concordiamo sul fatto che debba essere al più presto fatta chiarezza sulla vicenda Cispadana senza paura, nella massima trasparenza e certezza delle regole. Accertamenti che riteniamo assolutamente compatibili con un rapido avvio dei lavori di esecuzione dell'autostrada regionale Cispadana.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)