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Destinazione Po: l'autorità di distretto ha presentato stamattina il piano strategico per la difesa e lo sviluppo del territorio nell'area del grande fiume. (Foto di Francesca Bocchia)

All'iniziativa, che si è tenuta a Palazzo Soragna a partire dalle 9, realizzata con il supporto della L6 WP1 del Progetto Creiamo PA e con il sostegno dell'UPI, è prevista la partecipazione di numerosi e qualificati portatori d'interesse di tutta l'estesa area distrettuale, istituzioni e membri del Governo.

Parma, 7 Marzo 2019 –  Quella organizzata nella location di Palazzo Soragna, in Strada al Ponte Caprazucca a Parma a partire dalle ore 9, è stata una mattinata di approfondimento dedicata alla conoscenza delle diverse attività di pianificazione e gestione della risorsa idrica nonché ai numerosi progetti di sviluppo ideati e realizzati dall'Autorità di Distretto del Fiume Po. Era dunque fondamentale coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati dall'aggiornamento dei nuovi Piani al fine di trarre una complessiva, ma approfondita valutazione di molteplici scenari socio-economico-ambientali.

Vasta la platea di invitati, tra cui i principali stakeholder istituzionali e tecnici del settore idrico e non solo.

L'introduzione della giornata, dopo i saluti di benvenuto della Presidente dell'UPI Annalisa Sassi, è stata la volta   dal Segretario Generale dell'Autorità Distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli.  Andrea Gavazzoli, è stato il coordinatore del convegno che ha visto succederesi qualificati relatori:

- MANIFESTO PER IL PO Luca Imberti, Presidente Manifesto per il Po;

- CONTRATTO DI FIUME Gabriela Scanu, Osservatorio Nazionale Contratti di Fiume MATTM;

- AGRICOLTURA TRA SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ Ettore Prandini, Presidente Nazionale COLDIRETTI;

- CONSORZI DI BONIFICA: EFFICIENZA NELLA DISTRIBUZIONE DELLA RISORSA IDRICA Francesco Vincenzi, Presidente nazionale ANBI (Consorzi di Bonifica).

La sessione di lavoro è stata conclusa dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Guido Guidesi.

 

 

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Destinazione Po: a Parma giovedi' 7 marzo l'autorità di distretto presenterà il piano strategico per la difesa e lo sviluppo del territorio nell'area del grande fiume.

All'iniziativa, che si terrà a Palazzo Soragna a partire dalle 9, realizzata con il supporto della L6 WP1 del Progetto Creiamo PA e con il sostegno dell'UPI, è prevista la partecipazione di numerosi e qualificati portatori d'interesse di tutta l'estesa area distrettuale, istituzioni e membri del Governo.

Parma, 6 Marzo 2019 – L'Autorità di Distretto del Fiume Po presenterà agli stakeholder nazionali e locali il percorso di consultazione che porterà alla definizione del nuovo Piano Strategico di Gestione delle Acque per il triennio 2019-2021: domani, giovedì 7 marzo, a Parma, nella sede e con il sostegno dell'Unione Parmense degli Industriali, si svolgerà il workshop tematico "Destinazione Po – Piano Strategico di Gestione delle Acque del Distretto – Attività 2019-2021" una sorta di riunione degli Stati Generali di tutta l'area interessata dalla rilevante azione di pianificazione.

Quella organizzata nella location di Palazzo Soragna, in Strada al Ponte Caprazucca a Parma a partire dalle ore 9, sarà una giornata di approfondimento dedicata alla conoscenza delle diverse attività di pianificazione e gestione della risorsa idrica nonché ai numerosi progetti di sviluppo ideati e realizzati dall'Autorità di Distretto del Fiume Po. Era dunque fondamentale coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati dall'aggiornamento dei nuovi Piani al fine di trarre una complessiva, ma approfondita valutazione di molteplici scenari socio-economico-ambientali.

Si parlerà di analisi e di gestione del rischio alluvioni, di bilancio idrico anche in relazione ai repentini mutamenti climatici e al ruolo operativo dell'Osservatorio e nel dettaglio sarà presentato il ricco calendario delle attività del prossimo triennio. Manifesto per il Po, il progetto di riciclo e lotta agli inquinanti da plastiche "Un Po d'Amare", il progetto Vento, la Consulta della Pesca e Lotta al bracconaggio, il mondo delle produzioni di eccellenza agro-industriali, la gestione di un'efficiente distribuzione delle acque dei Consorzi di bonifica e della candidatura del tratto del medio Po denominato Po Grande a Riserva Mab Unesco.

Vasta la platea di invitati, tra cui i principali stakeholder istituzionali e tecnici del settore idrico e non solo.

L'introduzione della giornata, dopo i saluti di benvenuto della Presidente dell'UPI Annalisa Sassi, sarà curata dal Segretario Generale dell'Autorità Distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli. La mattinata, coordinata dal giornalista Andrea Gavazzoli, vedrà alternarsi al microfono diversi relatori sui vari temi indicati:

- ACQUA E PIANIFICAZIONE Michela Miletto, Unesco Deputy World Water Assessment Programme;

- MANIFESTO PER IL PO Luca Imberti, Presidente Manifesto per il Po;

- CONTRATTO DI FIUME Gabriela Scanu, Osservatorio Nazionale Contratti di Fiume MATTM;

- AGRICOLTURA TRA SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ Ettore Prandini, Presidente Nazionale COLDIRETTI;

- CONSORZI DI BONIFICA: EFFICIENZA NELLA DISTRIBUZIONE DELLA RISORSA IDRICA Francesco Vincenzi, Presidente nazionale ANBI (Consorzi di Bonifica).

Alla presenza di numerosi figure istituzionali la sessione sarà conclusa dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Guido Guidesi.

"Per il Distretto del Po – ha rimarcato il Segretario Generale in sede di presentazione dell'iniziativa – quella del 7 marzo all'Upi sarà un'occasione rilevante per mostrare e concertare con i portatori di interesse i numerosi campi di azione e di programmazione all'interno dei nuovi ed estesi confini del neonato Distretto, che oggi vanno dalla Valle d'Aosta alle Marche, dopo il riassetto e l'accorpamento delle soppresse Autorità di Bacino".

L'evento, cui è invitata la stampa, sarà rivolto alle Amministrazioni regionali e locali, tra i quali Regioni, Province, Comuni, Anci, Uncem, Università, Ordini professionali, Cnr, Consorzi di Bonifica, Aipo, Consorzio del Ticino, Associazioni agricole e ambientaliste. Si tratta in larga misura dell'insieme degli stakeholder che saranno chiamati successivamente a portare i propri contributi e osservazioni proprio per migliorare la pianificazione distrettuale, la sua efficacia e il coinvolgimento degli attori che saranno chiamati a recepirne le indicazioni nei propri strumenti di settore.

All'evento è possibile iscriversi sulla piattaforma di Eventbrite (ISCRIVITI); oppure inviando una mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , specificando il titolo dell'evento "Destinazione Po".

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Torrente Enza: presentazione a Vetto della tabella di marcia dello studio sulle soluzioni in grado di soddisfare
i fabbisogni idrici del territorio - 

Illustrato il cronoprogramma ufficiale di lavoro da parte dell'Autorità Ministeriale di Distretto del Fiume Po e il set di azioni efficaci e sostenibili sulla base della convenzione con la Regione Emilia Romagna.
Vetto (RE), 31 Gennaio 2019 – Nei locali della Sala Pubblica Polivalente del Comune di Vetto (Reggio Emilia) l'Autorità di Distretto del Fiume Po ha presentato ufficialmente stamane ad istituzioni, enti, portatori di interesse e cittadinanza la tabella di marcia delle diverse fasi di lavoro che caratterizzeranno, entro il mese di dicembre 2019, lo studio finalizzato all'individuazione delle strategie per una migliore pianificazione idraulica-irrigua del territorio considerato che si estende nelle province di Reggio Emilia e di Parma.

Le azioni che saranno individuate saranno volte a contemperare la naturale disponibilità di risorsa idrica, a salvaguardare l'economia a vocazione agroalimentare dell'area e il contestuale raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati. Dopo il saluto introduttivo del Sindaco di Vetto Fabio Ruffini, che ha ribadito "la rilevanza e la tempestività dell'operato del Tavolo Tecnico, l'unità di intenti delle istituzioni ed enti che vi hanno partecipato e la fondamentale importanza di una tabella di marcia certa dell'Autorità di Distretto che porti a risultati in grado di valorizzare al meglio l'Enza", è intervenuto Meuccio Berselli.

Il Segretario Generale del neonato Distretto del Po (che ora per competenza di pianificazione idrica va dalle Alpi alle Marche) ha approfondito dapprima il contesto generale e successivamente quello specifico iniziando proprio dai dati emersi dal Tavolo Tecnico regionale (costituito nell'Ottobre del 2017) nato per evidenziare e condividere le criticità e le esigenze del territorio considerato valutando al contempo le possibili e praticabili soluzioni tecnicamente e scientificamente più idonee. La necessità dello studio dell'Autorità di Distretto del Fiume Po competente – che poi restituirà entro l'anno il progetto di fattibilità alla Regione Emilia Romagna per la fase esecutiva – è nata a seguito delle evidenti alterazioni dei regimi idrologici in atto causate perlopiù dai mutamenti climatici e dal calo delle precipitazioni.

"Lo staff tecnico dell'Autorità di Distretto – ha commentato Berselli – eseguirà immediatamente l'analisi dell'effettiva disponibilità di risorsa, il preciso bilancio idrico, la valutazione di tutti gli scenari , le proposte progettuali , la valutazione dell'impatto e la compatibilità delle azioni con la pianificazione delle soluzioni e quello che mi preme rimarcare è che faremo il tutto nei tempi più rapidi possibili e proprio per questo che oggi presento una Tabella di marcia precisa e dettagliata ".

Una road map (in allegato) all'insegna della trasparenza che consentirà ad amministratori, addetti ai lavori, portatori di interesse e alla cittadinanza tutta di conoscere tutto quanto emergerà dalle fasi studio.

Le conclusioni dell'incontro di presentazione di Vetto sono state tratte da Paola Gazzolo, Assessore Regionale alla Sicurezza territoriale, Difesa del Suolo Costa e Protezione Civile: "La Regione è impegnata ad individuare tutte le soluzioni possibili da mettere in campo per rispondere alla scarsità idrica della Val d'Enza, nei territori reggiano e parmense, e per soddisfare nel modo più efficace le necessità locali nel rispetto di quanto previsto dalle conclusioni del Tavolo tecnico siglate lo scoro 5 giugno che valutano il fabbisogno in modo orientativo tra i 40 e i 70 milioni di metri cubi di risorsa idrica – afferma l'Assessore Gazzolo – . "Lo studio di fattibilità finanziato dalla Regione e affidato all'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po va in questa direzione: si fonda su un approccio integrato, che considera gli aspetti di natura tecnica, ambientale ed economica, e che fa tesoro delle risultanze del Tavolo Tecnico attivato dopo la grande siccità del 2017. Si tratta di un'occasione importante per assumere decisioni condivise, nel massimo del rigore scientifico e della trasparenza che vogliamo garantire attraverso gli incontri periodici con i portatori di interesse e tutta la popolazione che prendono il via da Vetto e continueranno nei prossimi mesi".

 

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Mercoledì, 23 Gennaio 2019 10:24

Fabbisogni idrici nell'area dell'Enza.

A seguito delle Convenzione stipulata con la Regione Emilia Romagna sulla base degli esiti del Tavolo Tecnico il 31 Gennaio 2019 alle ore 9,30, in via ufficiale, si terrà la presentazione della tabella di marcia delle attività progettuali per individuare le soluzioni possibili e praticabili in grado di soddisfare i fabbisogni idrici nell'area dell' Enza.

Il programma operativo ufficiale dei lavori di pianificazione - che saranno successivamente inviati alla Regione stessa - saranno svolti dall'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po-Ministero dell'Ambiente che illustrerà - per bocca del suo Segretario Generale Meuccio Berselli - il set di azioni ritenute di maggiore efficacia e sostenibilità sotto il profilo tecnico/economico/ambientale.

GIOVEDI' 31 GENNAIO 2019 - Ore 9,30 Vetto d'Enza (RE) -
Sala Pubblica Polivalente - Viale Italia, 2

 

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Il distretto del Po, insieme a Rio delle Amazzoni, Nilo, Niger e Danubio, inserito nel forum mondiale Unesco sulle politiche dell'acqua svoltosi in Cina

Il Segretario Berselli ha partecipato all'elaborazione di proposte per la gestione dei bacini e ha portato all'attenzione collettiva l'esperienza-modello di PoGrande che vuole guadagnarsi al più presto la valorizzazione da parte di UNESCO.

Wuhan (Cina) – L'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha partecipato ai lavori della seconda edizione del Great Rivers Forum in Cina, una vera e propria full immersion mondiale sui corsi d'acqua e sul ruolo giocato dagli stessi negli equilibri socio-economici, ma anche storico-culturali dei paesi che attraversano. L'evento si è tenuto a Wuhan presso la sede del Museo della Civilizzazione del Fiume Azzurro ed è stato organizzato da UNESCO Pechino in sinergia con la municipalità di Wuhan (capoluogo della Provincia di Hubei) situata alla confluenza del Fiume Azzurro con il fiume Han.

Tema principale dell'incontro è stato: "Civiltà dei Grandi Fiumi – Sviluppo di alta qualità per un futuro sostenibile" e nel corso delle giornate di studio gli esperti provenienti da tutto il mondo si sono divisi in tre sessioni parallele e un tavolo di discussione approfondita con l'obiettivo generale di individuare le future linee di azione delle politiche UNESCO per la salvaguardia del patrimonio idrico mondiale. Sessione 1 – Cultura fluviale: conservare e lasciar evolvere il patrimonio ambientale e culturale dei grandi fiumi. Sessione 2 – Visualizzare "Mondi Acquatici" lungo i grandi fiumi: i musei dell'acqua, patrimonio, memoria e senso di appartenenza. Sessione 3 – Sviluppo urbano lungo i grandi fiumi: riconnettere la città con il suo fiume.

Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha preso parte al tavolo di discussione di alto livello, assieme a rappresentanti delle autorità di gestione dei bacini del Rio delle Amazzoni, Niger, Nilo, Danubio, Sava, e altri bacini cinesi, cui è stata invitata a partecipare per la sua consolidata esperienza nell'integrazione degli aspetti socio-culturali e di protezione del patrimonio ambientale e storico all'interno delle politiche di gestione integrata del bacino idrografico del fiume Po, e per la recentissima (settembre 2018) candidatura della media valle del fiume Po a Riserva Unesco Uomo-Biosfera.

Il Forum si è concluso con diversi intenti da tradurre in linee di programma "take home messages" e all'elaborazione di "messaggi chiave" e diverse proposte di attività future condivise dall'ampia comunità di scienziati e amministratori presenti. In sintesi questi i punti salienti per le attività future: dal tavolo di discussione di alto livello è emersa la necessità di gestire i grandi bacini idrografici come complessi sistemi socio-ecologici quali sono, integrando le dimensioni ambientali, umane, culturali, economiche. Particolare attenzione deve essere posta nell'integrazione bacini idrografici – mare, acque superficiali - acque sotterranee, protezione del patrimonio ambientale e culturale. I partecipanti hanno anche evidenziato l'importanza di coinvolgere tutti i soggetti diversi portatori d'interesse: gli amministratori, il mondo scientifico della ricerca, le popolazioni locali e in particolare i giovani e le associazioni.

Al termine del Forum cinese il Segretario Generale dell'Autorità di bacino Po Meuccio Berselli ha sottolineato "la rilevanza dello scambio di esperienze di modelli di gestione volti a migliorare l'impatto e la buona conservazione della risorsa idrica e degli habitat che ne traggono beneficio e che, al contempo, devono ottimizzarne i livelli di difesa idraulica delle comunità insediate". Berselli ha evidenziato anche ai presenti che la candidatura di PoGrande a sito UNESCO, sostenuta con forza dal nostro Ministero ed ora al vaglio della commissione Unesco a Parigi, rappresenta un passo decisivo per rendere più utile, sostenibile, fruibile e turisticamente appetibile il nostro grande fiume.

 

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Tavolo di confronto per la gestione sostenibile della risorsa idrica. Dalla gestione della risorsa idrica alla conservazione dell'ittiofauna - Parma, 13 dicembre 2018 Sala Aurea, Camera di Commercio

Paema 11 dicembre 2018: Giovedì 13 dicembre a Parma presso la Sala Aurea della Camera di Commercio, in via Verdi n. 2, a partire dalle ore 9 si terrà l'incontro "Dalla gestione della risorsa idrica alla conservazione dell'ittiofauna".

L'iniziava nasce nell'ambito del progetto Life Barbie per la conservazione e il recupero di popolazioni autoctone di barbo nei fiumi dell'Emilia Romagna e vedrà anche la partecipazione del progetto LIFE SilIFFe che ha come obiettivi il miglioramento degli habitat fluviali e ripariali e la lotta alle specie aliene acquatiche nel Parco Regionale del Fiume Sile, nella provincia di Treviso in Veneto.

La giornata di lavoro verterà principalmente su due tematiche: L'indice di funzionalità fluviale come strumento di pianificazione per una buona gestione dell'ecosistema - Il caso del Fiume Sile, Life SILIFFE; Idee e proposte per una gestione più sostenibile della risorsa idrica dei fiumi Taro e Parma, a tutela dell'ittiofauna.

Ai lavori parteciperanno rappresentanti di Istituzioni ed Enti decisionali: l'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, l' Università di Parma, l'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, l'Agenzia Prevenzione Ambiente Energia dell'Emilia-Romagna (ARPAE), l'Agenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e il Consorzio della Bonifica Parmense. Il Segretario Generale dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli e il Presidente dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, Agostino Maggiali introdurranno il convegno e successivamente grazie alla relazione del prof. Francesco Nonnis Marzano (Project Leader Life Barbie, docente all'Università di Parma) verrà illustrato lo stato di avanzamento del progetto Life Barbie e le azioni specifiche dell'ambito del Taro e del Parma.

Subito dopo i lavori si articoleranno in due sezioni. Durante la mattinata sarà illustrato lo stato di avanzamento del Life Siliffe. Dal 2015 i partner di progetto – il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, la Regione del Veneto, Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi, la Provincia di Treviso, Settore Caccia e Pesca, di studi e ricerca ambientale Bioprogramm s.c. di biotecnologie avanzate e tecniche ambientali – hanno lavorato in modo sinergico per recuperare e rafforzare tutta la rete ecologica del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d'Europa. Il progetto in tre anni ha avviato e promosso il dialogo con agricoltori, pescatori e cittadini, fornendo gli strumenti per aumentare la consapevolezza del valore delle aree naturali, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socio-economico.

Nel corso del pomeriggio i partner del progetto Life Barbie porteranno l'attenzione sui fiumi Taro e Parma trattando i seguenti temi: vegetazione ripariale, interventi di riqualificazione fluviale sul Taro; un approccio integrato qualità-quantità-habitat per il bacino del Parma; gestione del demanio idrico funzionale alla conservazione dell'ittiofauna; sistema di prelievo idrico e irrigazione connesso a questi due fiumi. Al termine delle sessioni, a fine mattina e nel pomeriggio, sono previsti degli spazi per la discussione e la partecipazione diretta dei presenti, volti soprattutto a raccogliere proposte e osservazioni.

Il pranzo, offerto dagli organizzatori, sarà a buffet presso la struttura ospitante. Per l'evento sono stati richiesti i crediti formativi per i dottori agronomi e i dottori forestali (0,125 CFP/h).

 

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Finanziamento del piano invasi, numerose le opere che si realizzeranno nel bacino del po per l'irrigazione e la sicurezza dei territori sottesi. Soddisfazione del Segretario Generale dell'Autorità di Bacino del Po Meuccio Berselli per il decreto emanato dal Governo per mano dei Ministri Toninelli e Centinaio

Parma, 7 Dicembre 2018 – La recente approvazione del decreto che sostiene e finanzia il Piano Straordinario degli Invasi avvenuta nella serata di ieri ad opera del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in accordo con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo permette di sbloccare circa 250 milioni di euro a beneficio diretto di una trentina di infrastrutture idraulico-irrigue. A tal proposito sono già in via di attivazione le convenzioni stipulate con i soggetti attuatori delle opere e la priorità nella scala dei valori individuata è l'assegnazione dei finanziamenti a quelle opere immediatamente cantierabili in tempi brevi.

Nell'elenco numerosi sono gli interventi che si realizzeranno all'interno del comprensorio di pianificazione dell'Autorità di bacino Distrettuale del Fiume Po e, tra questi, si segnalano:

Traversante Mirafiori e organizzazione relative derivazioni in Comune di Rivergaro e Gazzola Piacenza (8.753.200 euro) Consorzio di Bonifica di Piacenza, Adeguamento e ammodernamento sistemi irrigui aree sottese all'invaso di Pianfei e Chiusa Pesio (7.350.000 euro) Consorzio irriguo Bealearotto Mussi, Sovralzo della Traversa di presa del Canale Ferrari sul Tanaro a Felizzano e Masio (3.920.000 euro) Consorzio irriguo Canale de Ferrari, Interventi di riqualificazione del sistema irriguo media pianura Cavezzo, Mirandola, San Prospero, Medolla e Nonantola Modena (3.356.970 euro) Consorzio di Bonifica di Burana, Impermeabilizzazione Canale Ticino Villoresi nei Comuni di Somma Lombardo, Vizzola Ticino, Anconate Busto Garolto e Panbiago (20.000.000 euro) Consorzio di Bonifica Ticino Villoresi, La cassa di espansione sul torrente Baganza (cofinanziata per 6 milioni di euro su 61 di costo totale, il cui soggetto attuatore sarà AIPO), Recupero Volume utile Diga di Mignano Piacenza (3.500.000 euro) Consorzio di Bonifica di Piacenza, adeguamento funzionale delle opere di ritenuta e di distribuzione invasi Ingagna e Ravasanella (2.430.000 euro) Consorzio di Bonifica della Baraggia Billese e Vercellese.

Il Segretario Generale dell'Autorità del Bacino Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli esprime soddisfazione per il decreto del Governo sul Piano straordinario degli Invasi, (sostenuto convintamente anche dall'associazione dei consorzi di bonifica nazionale ANBI), che possiede vari meriti strategici: accresce notevolmente l'attenzione collettiva sulla risorsa idrica e soprattutto consente di poter realizzare una parte corposa di quelle opere essenziali per la salvaguardia delle comunità insediate nei territori sottesi all'area Po e per la tutela dei valori agricoli e agroalimentari e ambientali del territorio.
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 In allegato l'elenco dei progetti approvati

 

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L'Autorità di Bacino del Fiume Po: "Spazio alle istanze dei cittadini e portatori di interesse su criticità e valori". Una settimana di incontri itineranti per la provincia a Felino, Langhirano, Parma e Mezzani

Parma, 14 Novembre 2018 – Il Contratto di Fiume Parma-Baganza giunge alla fase di elaborazione decisiva e si apre alle valutazioni nel merito del territorio, delle associazioni, dei privati cittadini e di tutti quei soggetti che non hanno competenze amministrative, ma che possono contribuire in modo rilevante ad arricchire la stesura di un piano di azione che valorizzi le potenzialità e soprattutto possa mitigare le criticità in particolare quelle derivanti dal dissesto idrogeologico e alluvionale.

Nei prossimi giorni, dopo la conclusione delle attività di condivisione progettuale – svolta in questi mesi dallo staff tecnico dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume PO (Ministero dell'Ambiente) con i Comuni parmensi delle due vallate e con gli altri Enti competenti sulle aree considerate - prenderà il via l'ascolto di tutti coloro che, in maniera costruttiva, porteranno un contributo di idee, iniziative utili, in grado di ampliare e migliorare le strategie e gli obiettivi istituzionali individuati per il Contratto di Fiume Parma-Baganza.

Così, al fine di promuovere l'avvio della partecipazione pubblica all'interno del processo 'Verso il Contratto di fiume Parma-Baganza', l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po - che crede nell'utilizzo dello strumento Contratto - ritiene fondamentale ed imprescindibile il contributo che potrà essere offerto dalla partecipazione qualificata della società civile ed economica alle scelte che stanno avvicinando all'intesa progettuale definitiva. Come riportato nel Documento di Intenti, presentato il 9 luglio scorso nella sede della Provincia di Parma, per questa fase di partecipazione pubblica saranno previsti alcuni incontri sul territorio, quattro nella fattispecie, che riguarderanno i seguenti ambiti: Val Parma, Val Baganza, da Parma a confluenza Po e Comune di Parma.

Gli incontri vivranno di tre momenti distinti: 1) Presentazione del Contratto e del lavoro svolto fino ad ora. 2) Ascolto delle opinioni e delle informazioni con cui arricchire ed integrare il patrimonio informativo del progetto; 3) Sintesi dell'incontro e condivisione degli esiti. Tra i vari soggetti segnaliamo che potranno partecipare alle sedute tutti i potenziali portatori d'interesse, includendo professionisti, associazioni culturali e/o ambientali, rappresentanti di categoria e i cittadini tutti.

Per ulteriori informazioni sulle diverse tematiche territoriali che caratterizzano il Contratto di Fiume Parma-Baganza è attivo e consultabile il sito www. http://www.parmabaganza.it  .

Ecco il calendario degli appuntamenti sul territorio del Contratto di Fiume:

1. Lunedì 19 novembre ore 18 Felino presso Archivio comunale Via Donella Rossi, 1 – Ambito Val Baganza;
2. Martedì 20 novembre ore 18,30 Langhirano presso Centro Culturale Bizzi Via Battisti, 20 – Ambito Val Parma;
3. Mercoledì 21 novembre ore 21 Parma presso Officina Arti Audiovisive (vicino Cinema Edison) – Via Mafalda di Savoia 17/1 – Ambito Urbano;
4. Venerdì 23 novembre ore 18 Mezzano Inferiore presso Sala Civica Don Bernini Via Martiri della Libertà – Ambito Parma-confluenza Fiume Po.

Cos'è il Contratto di Fiume? E' uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata. E' il mezzo idoneo a definire un impegno condiviso da parte dei diversi soggetti pubblici e privati, che si sviluppa attraverso un processo partecipato finalizzato alla condivisione di un programma operativo teso a:
1) MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO;
2) MIGLIORARE LA QUALITA' ED IL BILANCIO DELLA RISORSA IDRICA;
3) RIQUALIFICARE E TUTELARE L'AMBIENTE ED IL PAESAGGIO;
4) VALORIZZARE IL TERRITORIO MIGLIORANDONE ACCESSIBILITA' E FRUIBILITA';
5) RIGENERARE LA COMPONENTE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO COMPRESO NEL BACINO IDROGRAFICO;
6) INFORMARE E COINVOLGERE I CITTADINI NEL PROCESSO DECISIONALE.

 

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Parma, 19 Settembre 2018 – A poco più di un anno dalla sua nomina alla guida della rinnovata Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po che oggi, a seguito della recente riforma di accorpamento, governa un Distretto Idrografico superiore ai 87mila Km quadrati dalla Val d'Aosta alle Marche, il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale Meuccio Berselli è stato nominato nel ristretto Comitato di Indirizzo dell'Osservatorio dei Contratti di Fiume del Ministero dell'Ambiente.

Oltre a Berselli, nell'organismo che si occupa della programmazione strategica e condivisa da soggetti pubblici e privati del territorio, sono entrati a far parte altri 6 membri in rappresentanza delle istituzioni, dicastero e delle regioni come Piemonte, Lombardia e Veneto in cui i contratti di fiume si stanno ritagliando ruolo di evidenza nella programmazione idraulica territoriale.

"Il Contratto di Fiume – ha commentato il Segretario Berselli - è uno strumento straordinario che il Ministero dell'Ambiente sta valorizzando in modo intelligente e utile. L'accordo sul territorio infatti concerta le esigenze delle comunità con quelle ambientali ed ha diverse funzioni molto rilevanti come mitigare il rischio idrogeologico, migliorare la qualità ed il bilancio idrico, riqualificare e tutelare l'ambiente e il paesaggio, valorizzare il territorio migliorandone accessibilità e fruibilità complessiva, rigenerare la componente socio-economica del bacino idrografico, informare, formare e coinvolgere i cittadini nei processi decisionali".

Parma, 14 Agosto 2018 – L'Autorità Distrettuale del Fiume Po ha convocato stamane la riunione dell'Osservatorio permanente che ha il compito di monitorare costantemente, soprattutto nella stagione più critica, lo stato idrologico e l'utilizzo delle acque all'interno dei confini dell'esteso bacino in cui concerta il governo della risorsa.

Nonostante la situazione più a rischio di siccità e stress idrico sia ormai agli sgoccioli in termini temporali segnalazioni sono pervenute da alcuni territori in particolare della regione Emilia Romagna in cui si manifestano, a macchia di leopardo, fenomeni di carenza dei flussi a carattere endemico anche in un anno sostanzialmente nella norma del periodo se si analizzano i macro-dati forniti da ARPAER e dal satellite europeo EDO (European Drought Observatory).

Alla presenza dei rappresentanti della Regione Emilia Romagna, di ArpaER, di ANBI Emilia Romagna e ANBI Lombardia l'Osservatorio, a seguito dell'analisi tecnica dello stato idrologico delle aree interessate e delle previsioni meteo, ratifica e ribadisce la criticità che si sta tutt'ora manifestando in alcuni territori dell'Appennino romagnolo non servite da una irrigazione strutturata che necessitano di provvedimenti specifici (come la deroga del DMV su provvedimento diretto della Regione Emilia Romagna).

Per quanto riguarda il torrente Enza la situazione presentata dai tecnici regionali e ArpaER fa rientrare la carenza evidenziata in un contesto in via di generale normalizzazione soprattutto grazie alle precipitazioni che dovrebbero arrivare nelle prossime ore.

Sul fronte "Lago d'Idro" l'Osservatorio inoltra la richiesta di rilascio dai serbatoi idroelettrici situati a monte del lago stesso limitatamente a modeste portate fino alla fine delle erogazioni (prevista il 20 Agosto), in assenza di precipitazioni atmosferiche.