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Confartigianato Imprese Parma celebra i 70 anni di attività con un gesto di solidarietà lungo un intero anno.
C'è una nuova adesione per Parma Facciamo Squadra: Confartigianato Imprese Parma ha scelto di sostenere il progetto e il benessere dei nostri bambini per l'intero arco dell'anno. La prima iniziativa sarà un grande concerto interpretato da Antonella Ruggiero, al Teatro Regio.
Ecco la dichiarazione del presidente Leonardo Cassinelli: "Confartigianato Imprese Parma quest'anno compie 70 anni: un traguardo importante che abbiamo deciso di celebrare assieme a tutta la città. Il compleanno è un momento in cui riflettere sui valori e gli ideali che hanno mosso un gruppo di piccoli imprenditori, nel 1948, all'indomani della guerra, a mettersi insieme, ad associarsi per affrontare con più forza il futuro. Di qui, il claim che ci accompagnerà tutto l'anno "Un futuro che inizia dalla nostra storia".
"Spinti da quegli stessi valori, abbiamo scelto di sostenere il progetto di Parma Facciamo Squadra a favore dei bambini in difficoltà. I bambini di oggi sono il futuro della nostra società e noi vorremmo che tutti avessero le stesse opportunità di crescita, di studio, di gioco. Siamo molto orgogliosi del sostegno che, da tanti anni, Forum Solidarietà sta dando ai meno fortunati, attraverso Parma Facciamo Squadra.
Per tutto l'anno raccoglieremo i fondi e, a questo proposito, abbiamo aperto un conto corrente specifico. Il primo momento in cui si potrà dare un contributo sarà proprio alla nostra festa, sabato 17 febbraio al Teatro Regio, al concerto che vedrà protagonista la cantautrice Antonella Ruggiero".
Ogni donazione sarà moltiplicata per quattro da Fondazione Cariparma, Barilla e Chiesi Farmaceutici che aggiungeranno un euro per ogni euro raccolto. Per saperne di più www.parmafacciamosquadra.it
Da Parma una nutrita delegazione di imprenditori e dirigenti dell'associazione, guidata dal presidente provinciale Leonardo Cassinelli si è recata all'Auditorium della Conciliazione di Roma per assistere all'assemblea.
Parma, 29 giugno 2016
Si è parlato di lavoro e pressione fiscale all'assemblea nazionale di Confartigianato che quest'anno festeggiava il 70° compleanno, con un ospite d'eccezione: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Anche da Parma una nutrita delegazione di imprenditori e dirigenti dell'associazione, guidata dal presidente provinciale Leonardo Cassinelli si è recata all'Auditorium della Conciliazione di Roma per assistere all'assemblea.
Dalla relazione di Merletti, presidente nazionale è emerso un dato non nuovo: nel 2016 gli italiani pagano 28 miliardi in più di tasse rispetto alla media dei cittadini dell'Eurozona e per le imprese il gap fiscale Italia-Europa è ancora più ampio: il total tax rate è pari al 64,8%, il più alto nell'Ue.
«Come andiamo denunciando da tempo - ha spiegato Cassinelli - alla crescita della pressione fiscale ha contribuito il prelievo a livello locale e anche nel parmense ne sappiamo qualcosa: tra il 2011 e il 2015 le imposte dirette e indirette di tutte le amministrazioni pubbliche sono aumentate in media del 6%, trainate dall'incremento del 27,2% dei 5 principali tributi locali cioè Irap, addizionali Irpef, Imu e Tasi. Il punto è che a fronte di questi rincari non godiamo di servizi qualificati».
A parlare d'innovazione è stato il ministro del Lavoro Poletti che ha spiegato alla foltissima platea che gli imprenditori italiani riusciranno a farcela nei mercati globali se saranno capaci di mettere a valore ciò che si fa, innovando, partendo dall'alternanza tra scuola e lavoro, un tema questo molto caro all'associazione. Il ministro ha sottolineato il ruolo delle imprese, soggetti che offrono vere occasioni di occupazione e di realizzazione delle persone.
Accanto al Capo dello Stato, hanno assistito ai lavori la presidente della Camera, Laura Boldrini, e la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli. Per il Governo, oltre al ministro Poletti, era presente il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. All'Assemblea hanno partecipato, inoltre, numerosi esponenti delle istituzioni e i rappresentanti delle forze economiche e sociali del Paese.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
In 5 anni, in Italia, cala del 10% la produzione dei rifiuti e cresce il costo di raccolta del 22,7%. La posizione di Confartigianato sulla situazione del Comune di Parma
Parma, 3 giugno 2016
Negli ultimi cinque anni la produzione dei rifiuti è diminuita del 10,1%, ma per la loro raccolta e smaltimento gli italiani hanno pagato il 22,7% in più. Confartigianato ha calcolato il costo del servizio di igiene urbana per le tasche di famiglie e imprenditori: in media, nel 2014, hanno pagato 167,80 euro pro capite, per un totale di 10,2 miliardi. A livello regionale le tariffe più alte d'Italia si registrano nel Lazio con un costo di 220,3 euro per abitante e l'Emilia Romagna, con 168,5 euro di costi pro capite, si è piazzata al settimo posto sul totale di 20 regioni.
«Sarebbe interessante poter analizzare i dati e sapere se e quanto i cittadini hanno effettivamente risparmiato, cosa che l'amministrazione comunale di Parma insiste nel dire. In queste settimane, infatti, cittadini e imprese hanno ricevuto, con la richiesta della prima rata per 2016, anche il conguaglio del 2015. Noi temiamo che il nuovo metodo di determinazione nasconda solo una ripartizione nel tempo del costo – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Parma».
A Parma oltre al costo, che comunque resta sempre elevato, esiste poi il problema dell'esposizione dei rifiuti e dei tempi di raccolta. «Per alcune ore i marciapiedi sono impraticabili per la presenza di sacchi o bidoni di rifiuti. Ora che inizia l'estate si ripresenterà il fastidio del fetore, che certamente non è un bel biglietto da visita per una città che punta sul turismo – prosegue Cassinelli -. C'è poi la necessità di lavaggio dei marciapiedi dove spesso colano liquidi maleodoranti dai contenitori. E sappiamo che nell'Oltretorrente alcuni esercizi hanno dovuto chiamare un servizio di derattizzazione».
Confartigianato Parma sostiene che sulla questione rifiuti ci siano oggi, più che in passato, delle incoerenze importanti. «Una dimostrazione evidente sono le tasse applicate anche alle imprese che producono rifiuti speciali per i quali pagano due volte perché al trasporto e smaltimento pensano loro stesse, attraverso operatori autorizzati, diversi dal servizio pubblico. Per non parlare della pulizia di strade e marciapiedi nei quartieri artigianali che, se siamo fortunati, avviene una volta l'anno. Le tasse per i rifiuti che paghiamo dunque a cosa servono»?
Dovrebbe valere, infatti, il principio "chi inquina paga", stabilito dall'Unione Europea ed espressamente inserito nelle direttive 2006/12/CE e 2008/98/CE. Principio che è stato recepito anche dalla legislazione italiana ma che nella realtà però non è applicato. Confartigianato ritiene quindi che la tassa dei rifiuti debba essere applicata con tariffe "puntuali". Per tali ragioni, ad esempio, il Comune dovrebbe maggiorare il tributo per gli esercizi coinvolti nella 'movida': non è giusto, infatti, che i disagi e i costi debbano essere sostenuti dalla comunità quando chi ha vantaggi tangibili sono solo alcuni locali. Ancora oggi la tariffa dei rifiuti è determinata quasi esclusivamente sull'estensione delle superfici dei locali e delle aree scoperte. «Questo è paradossale – conclude il presidente di Confartigianato Parma- sono le persone che producono i rifiuti non le superfici»!
(Fonte: ufficio stampa Confartigianato Parma)