Redazione

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"Perchè era ancora a Parma il clandestino che ha stuprato una ragazza, originaria tra l'altro di Fidenza, l'altra sera? Perchè era libero di spacciare e violentare? Il sistema di gestione delle espulsioni fa acqua da tutte le parti: i governi del Pd hanno fallito su tutti i fronti e i cittadini ne pagano le conseguenze".

Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, al Consiglio comunale di Fidenza, dopo l'ennesima storia di droga e violenza, accaduta a Parma.

"Di nuovo - prosegue Gambarini - , siamo di fronte ad una brutta storia di droga e violenza a Parma. Ormai, non è più possibile chiudere gli occhi: a giorni il sindaco Pizzarotti incontrerà rappresentanti del ministero. Ecco, faccia presente la situazione e speri che questa volta il Governo tenga in considerazione la nostra città e mandi finalmente più carabinieri. Per anni l'amministrazione comunale e il Governo del Pd hanno trascurato l'emergenza sicurezza nella nostra città ed ora il problema dello spaccio e della violenza non sono più contenibili. E se siamo a questo punto è anche colpa dei sorrisini del sindaco con il suo continuo minimizzare le cose. Mi auguro che la ragazza si riesca a riprendere da questa brutta faccenda. Un grazie ai carabinieri e ai cittadini prontamente intervenuti".

Ieri sono stati tanti fra parmigiani e turisti presenti al primo opening domenicale del Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma, alla scoperta delle ceramiche tradizionali cinesi, delle sculture sacre orientali, del grande paravento a dodici pannelli, delle maschere tribali del Congo, dei copricami di piumaggi colorati del popolo amazzone dei Kayapò e dei tanti oggetti che fanno al visitatore un prezioso percorso interculturale.

Le domeniche di apertura sono le prime di una serie di iniziative del Museo Cinese, voluto da San Guido Conforti, Padre dei Missionari Saveriani e fondato a Parma nel 1901.

Scopri tutte le iniziative sul sito del Museo 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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La Direzione sanitaria dell'Azienda Usl di Piacenza conferma che la paziente di 78 anni residente a Piacenza, ricoverata nell'ospedale cittadino lo scorso 15 agosto per febbre elevata resistente alla terapia, cui era stata confermata un'infezione da West Nile (confermata poi da esami di laboratorio il giorno 24 agosto), è deceduta nel reparto di Rianimazione nella notte tra il 14 e il 15 settembre.

La signora, a causa di una importante e progressiva compromissione neurologica, era in stato di coma dal quale non si è più ripresa.

 

NUOVO CASO DI WEST NILE

Nella giornata di sabato 15 settembre sono stati completati gli accertamenti che hanno confermato la malattia in un altro paziente. L'uomo, di circa 80 anni e residente a Caorso, è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Piacenza.

L'Azienda precisa che gli aggiornamenti sull'andamento epidemiologico della malattia di West Nile saranno d'ora in avanti oggetto di informative a cura dell'Assessorato regionale.

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