Prosegue l'avventura di Joe Croci sul palco di The Voice, il 16enne piacentino del Team di Dolcenera. Per 14 talenti il sogno continua. L'appuntamento per la seconda ed ultima Battle è per mercoledì 13 aprile, il ring è allestito e i talenti sono pronti a sfidarsi per conquistare l'accesso alla fase dei Knockout.
Piacenza, 7 aprile 2016
A 13 anni inizia a dedicarsi alla chitarra elettrica. Per caso a una mostra di chitarre gli viene chiesto di cantare un pezzo e sceglie "The A Team" di Ed Sheeran, scoprendo doti che non sapeva di avere. Oggi scrive, canta e suona, preferisce l'inglese all'italiano e la chitarra acustica a quella elettrica. Joe Croci, 16 anni di Lusurasco in provincia di Piacenza, ha superato le Battle e continua l'avventura.
12 round ieri sera hanno acceso il ring nella prima delle due Battle di "The voice of Italy", condotta da Federico Russo in prima serata su Rai2. Una puntata segnata dal colpo di scena: sul palco l'iraniana Kimia Ghorbani che nella seconda Blind Audition, aveva emozionato tutti con la sua storia, ha annunciato l'uscita dal programma per l'imminente nascita del figlio.
Sono state scelte difficili per Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali che, dopo aver allenato e consigliato i propri talenti, affiancati rispettivamente dagli Special Coach Piero Pelù, Giorgio Moroder, Patty Pravo e Francesca Michielin, ne hanno dovuti eliminare due per ogni round. Delle 35 Voci che si sono esibite, supportate dalla band dal vivo, 12 sono state ammesse alla fase successiva e 2 sono rientrate grazie all'opzione Steal, modificando in parte le squadre: Katy Desario passa dal team Pezzali al team Carrà e iWolf passano dal team Carrà al team Pezzali.
Accedono ai Knockout:
TEAM CARRÀ: Alessia Langella (San Giuseppe Vesuviano, NA) con "Viva la vida" dei Coldplay, Sorelle Baccaglini (Villanova del Ghebbo, RO) con "Tutta mia la città" nella versione di Giuliano Palma & The Bluebeaters, Tanya Borgese (Polistena, RC) con "Livin' on a prayer" di Bon Jovi. Grazie all'opzione STEAL il team Carrà si arricchisce della voce di Katy Desario (nata a Noicattaro BA, vive a Milano), eliminata dal team Pezzali.
TEAM DOLCENERA: Alice Paba (Tolfa, RM) con "Svalutation" di Celentano, Joe Croci (Lusurasco, PC) con "Wake me up" di Avicii, Edith Brinca (di Iasi, Romania, vive a Verbania) con "La fine" di Tiziano Ferro, Annamaria Castaldi (Olbia) con "Spaccacuore" nella versione di Laura Pausini.
TEAM KILLA: Charles Kablan (ivoriano, vive a Seriate, BG) con "In the night" di The Weekend, William Prestigiacomo (Roma) con "For once in my life" di Stevie Wonder, Roberta Nasti (Napoli) con "Il paradiso" di Patty Pravo.
TEAM PEZZALI: Davide Carbone (Milano) con "Se tu non torni" di Miguel Bosè, Viviana Colombo (Lentate sul Seveso, MB) con "Hold my hand" di Jess Glynne. Rientrano grazie all'opzione STEAL iWolf (Cristina De Vita e Michele Bonfitto, Foggia), eliminati dal team Carrà.
L'appuntamento per la seconda ed ultima Battle è per mercoledì 13 aprile, il ring è allestito e i talenti sono pronti a sfidarsi per conquistare l'accesso alla fase dei Knockout.
Portare la moda dentro il tempio sacro dell'opera lirica quale è il Teatro alla Scala è sicuramente un primato che spetta ad uno dei marchi più creativi italiani quale è Dolce&Gabbana. L'evento non è stato abbinato ad una performance artistica in programma nel famoso teatro meneghino, ma è stato un vero e proprio "unique event".
Di Veronica Volpi
Una domenica di fine gennaio. Le porte del Teatro alla Scala di Milano sono aperte, ma l'interno sembra pervaso dalla consueta calma del teatro vuoto; solo ascoltando attentamente si odono leggeri tintinnii e movimenti provenienti da dietro le quinte, il ticchettio di tacchi e il fruscio di pesanti abiti.
Le luci nella platea sono accese e sul palco s'intravede da lontano l'allestimento di una scenografia neoclassica.
Tutto sembra quindi essere pronto per un grande spettacolo, ma le sedie in velluto rimarranno vuote e sui palchi solamente pochi "infiltrati" avranno l'onore di assistere alla sceneggiatura; questo perché i pochi invitati faranno parte della rappresentazione stessa.
Pochissime sedute per un numero ristretto di persone e un lungo spazio vuoto al centro: è questa la passerella della prima sfilata della storia portata in scena al Teatro alla Scala.
Artefici di questo spettacolo unico al mondo, non possono che essere coloro che, meglio di chiunque altro, hanno portato nella moda l'esaltazione e il tributo del Made in Italy, dell'artigianalità, dell'arte e del folklore, ovvero gli stilisti DOLCE&GABBANA.
Già da mesi la loro passione per il teatro meneghino è trapelata dalla riproduzione artigianale degli abiti di scena indossati dai grandi soprani: oggi il sogno è diventato realtà e la grande storia della milanese Biki, la leggendaria sarta nipote di Puccini artefice dei costumi delle opere del nonno, ha ripreso vita non solo nella riproduzione dei vestiti delle opere La Fanciulla del West, Madama Butterfly, Tosca, Turandot, ma anche nella raffigurazione di lei stessa nella veste di sarta adornata nei ferri del mestiere.
E così, sulle note di Puccini, il puntaspilli diventa un bracciale d'oro, i rocchetti del filo collane ed orecchini e le scene dell'atelier sono dipinte minuziosamente a mano su sete organze, portando sulla scena abiti dalle ampie gonne a corolla raffiguranti opere d'arte.
L'omaggio per la città meneghina non si arresta e prosegue nella creazione di pesanti copricapi dall'effigie barocca rappresentanti gli scorci più emblematici della città come il Duomo e il Castello Sforzesco.
Inutile sottolineare il fatto che lo spettacolo si conclude con la standing ovation del pubblico e la commozione in lacrime dei due stilisti.
Un'ulteriore delizia finale è lasciata agli ospiti con l'allestimento di un pranzo tipico milanese bandito su enormi tavolate rotonde sul palcoscenico del Teatro alla Scala.
CREDITS: Corriere.it, gettyimages.it – L'INTAPRENDENTE.IT
Vi siete mai chiesti quante storie potrebbe raccontare un'ascensore, se potesse parlare, in quel quotidiano e piccolo tragitto che fa andando su e giù trasportando le persone? Lasciandoci trasportare con un pò di fantasia e tanta tenerezza ci aiuta SUSANNA VOLIANI con un libro per i nostri bambini in cui animaletti divertenti salgono e scendono da un ascensore...e se invece succeddesse a noi?
Di Susanna Voliani
Nell'ordinaria quotidianità di un movimento semplice e conosciuto come quello dell'ascensore di un condominio, si possono nascondere fatti sorprendenti.
In questo divertente e movimentato albo che arriva dall'Estonia, scritto da Katlin Vainola ed illustrato da Ulla Saar (Sinnos Editrice, collana I tradotti), si presentano una serie di personaggi che entrano ed escono dall'ascensore di un palazzo, ognuno con proprie caratteristiche e peculiarità, con la propria vita, con il proprio lavoro.
Un porcospino, una giraffa, due piccioni, un polpo, un canguro, uno scoiattolo, tutti simpatici, indaffarati e straordinari nelle loro originali occupazioni. Sei piani per sei storie diverse, sei volte si ride alle parole dell'ascensore che narra in prima persona.
Che cosa fanno gli inquilini quando salgono o scendono da soli e nessuno li vede?
Il generoso e intraprendente ascensore accoglie tutti con cortesia ma rimprovera chi non lo rispetta, e alla fine di ogni giornata riposa tranquillo sapendo di aver fatto il proprio dovere accompagnando tutti su e giù.
E domani, chi sarà il primo a chiamarlo?
Una lettura divertente, illustrazioni vivaci, scrittura in stampatello adatta ai piccoli che iniziano a leggere da soli. E se abitate in un palazzo con l'ascensore, inizierete anche voi a guardare i vostri vicini con occhi più attenti.
Dai 4 anni.
Credits photo Ali express.com – diversal.co.uk – amazon.it – choozen.it –farmayes.it
La spiritosa Betty Doll by Elisabetta Franchi: una bambolina fashion. Disponibile in "Limited Edition", è già diventata una vera e propria fashionista, dotata di profilo Instagram che raccoglie le sue più belle foto e avventure. Assolutamente da non perdere per tutte le amanti della moda e del mondo EF.
Di Veronica Volpi
"The doll sells fashion and the fashion sells doll": mai frase detta fu più vera. Se da una parte designer stravaganti della schiera di Jeremy Scott ricercano collaborazioni con la Mattel per vestire Barbie, famosa icona di stile, dall'altra stilisti italiani creano preziose bambole e prodotti al 100% Made In Italy in grado di far giocare nuove generazioni di bambine e far sognare donne ormai diventate grandi.
L'eleganza della contemporaneità torna, quindi, a invadere non solo gli abiti delle donne adulte, ma anche i giochi delle fanciulle che saranno le donne del domani. E' questo il caso di Elisabetta Franchi che ha deciso di plasmare una vera e propria testimonial in stoffa destinata a diventare un'icona di moda e stile.
La bambola, chiamata BETTY DOLL, con i suoi lunghi capelli castani dal taglio a frangetta, rappresenta un ricordo affettivo legato all'infanzia della stilista, ovvero il suo desiderio di poter vestire con i propri abiti le donne di tutto il mondo.
Disponibile in "Limited Edition", è già diventata una vera e propria fashionista, dotata di profilo Instagram che raccoglie le sue più belle foto e avventure.
La genialità e metodicità della designer emiliana traspare nella cura dei dettagli degli outfit della bambola, i quali riprendono i modelli emblematici della collezione: l'abito bianco dai fiori lamponi tridimensionali, il completo inchiostro dal seducente gioco di trasparenze, la lunga gonna asimmetrica in stampa tigre siberiana e la gonna a palloncino maculata con la camicia col fiocco.
Linee morbide, quindi, che con la loro rotondità portano a una sensazione d'infantile purezza e dolcezza, ma che allo stesso tempo celato un'elevata arte sartoriale che le sopraeleva al di sopra dei tradizionali gadget commerciali.
Una piccola viaggiatrice di estrema eleganza che da una parte lascia trapelare uno stile romantico, ma dall'altra si afferma nella sua forza e individualità, proprio come le donne che rappresenta e che vestono EF.
Nell'ultima Blind Audition i coach hanno completato i team e si preparano per le battle. Finalmente i 4 team, composti da 21 Voci ciascuno, sono al completo.
Parma, 31 marzo 2016
Si è conclusa ieri la puntata finale delle "Blind Audition", con un gran successo per gli ascolti. La prima fase di The Voice of Italy, in onda su Rai2 condotta da Federico Russo ha visto formarsi i quattro team.
Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali, hanno individuato gli ultimi talenti che proseguiranno il programma: 21 voci ciascuno.
Durante la puntata, 24 ragazzi si sono alternati sul palco ma i posti a disposizione erano 13. È stato difficile scegliere i più meritevoli. Alcuni di loro hanno incuriosito i Coach, come ad esempio Giuseppe Citarelli, che non ha mai studiato tecniche di canto e non è mai salito su un palco prima di ieri o l'eccentrico Armand Curameng originario delle Filippine che con la sua simpatia e originalità è arrivato dritto al cuore del suo coach preferito, Raffaella Carrà. Fra i selezionati anche una romagnola, la ventinovenne Cristina di Pietro di Rimini che ha portato il pezzo "Kissing You" di Des'ree ed è stata scelta dal Team Pezzali. Nello stesso team dalla scorsa puntata anche un'altro talento della nostra regione, la giovane Francesca Basaglia di Cavezzo, in provincia di Modena.
Le Voci che hanno superato l'ultima Blind Audition: Giuseppe Citarelli (Bari), Roxana Ene (nata in Romania, vive a Roma), Rosaria Mallardo (Giuliano in Campania, NA), Rocco Fiore (Potenza), Cristina Cascone (Roma), Mattia Sciascia (Fermignano, PU), Claudio Di Cicco (Latina), Gianfrancesco Cataldo (Benevento), Cristina Di Pietro (Rimini), Armand Curamen (nato nelle Filippine, vive a Palermo), Fabio De Gennaro (nato a Bitonto, BA vive a Roma), Marta Pilia (nata a Cagliari, vive a Torino), Beatrice Ferrantino (Nova Milanese, MB).
L'appuntamento è per mercoledì 6 aprile con la prima delle due Battle, dove 3 talenti della stessa squadra si sfideranno su un brano scelto dal coach: soltanto uno accederà ai Knock Out.
I team al completo:
TEAM CARRÀ: Rosaria Mallardo (Giuliano in Campania, NA), Armand Curameng (nato nelle Filippine, vive a Palermo), Fabio De Gennaro (nato a Bitonto, BA vive a Roma), Beatrice Ferrantino (Nova Milanese, MB), Erika Finotti (Siziano, PV), Ottavia Bruno (Brescia), Federica Vincenti (Parabita, LE), Irene Colzani (Calenzano, FI), Alessia Langella (San Giuseppe Vesuviano, NA), Francesca Profico (Gagliano del Capo, LE), Elisa Maffenini (Cuveglio, VA), Bruna Zaccaro (Matera), Valentino Bianconi (Pignola, PZ), Daniele Soffiani (Roma), Tanya Borgese (Polistena, RC), Cristina Ambu (Selargius CA, vive a Dueville VI), Andrea Palmieri (Roma), iWolf (Cristina De Vita e Michele Bonfitto, Foggia), Manuel Aspidi (di Livorno vive a Roma), Sorelle Baccaglini (Villanova del Ghebbo, RO), Samuel Pietrasanta (Catania)
TEAM DOLCENERA: Rocco Fiore (Potenza), Mattia Sciascia (Fermignano, PU), Edith Brinca (di Iasi, Romania, vive a Verbania), Enrico Bernardo (Nola), Luca De Gergorio (Campobasso), Joe Croci (Lusurasco, PC), Agata Aquilina (Ribera, AG), Giulia Franceschini (Padova), Frank Polucci (Guidonia, RM), Alice Paba (Tolfa, RM), Greta Squillace (Bruino, TO); Danylo Palyeyev Barmansky (nato a Kiev, vive a Catania), Agnese Cacciola – Neja (Collegno, TO), Domenico Caringella (Valenzano, BA), Massimo Cantisani (nato a Latronico, PZ, vive a Roma), Sara Caratelli (Colleferro, RM), Chiara Granetto (Albaredo D'Adige, VR), Stephanie Riondino (Genova), Annamaria Castaldi (Olbia), Giorgia Alò (nata a Roma, vive a Londra), Fabio De Vincente (Torino)
TEAM KILLA: Roxana Ene (nata in Romania, vive a Roma), Claudio Di Cicco (Latina), Gianfrancesco Cataldo (Benevento), Marta Pilia (nata in Sardegna, vive a Torino), Salvo Matarazzo (Canicattini Bagni, SR), Jennifer Vargas Antela (L'Avana Cuba), Mirko Ciulla (Palermo), Viviana Buonomo (Pomigliano D'Arco, NA), Frances Alina Ascione (Nata a Burbank, Los Angeles vive a Roma), Giuseppe Giordano (Volla, NA), Veronica Moscara (Lecce), Roberta Nasti (Napoli), Charles Kablan (ivoriano, vive a Seriate, BG), Giorgia Papasidero (Roma), Corinne Marchini (Torino), William Prestigiacomo (Roma), Giuliana Ferraz (Bollate, MI), Marta Pedoni (Sassari), Debora Cesti (Milano), Davide Ruda (Alghero), Mariangela Corvino (Foggia)
TEAM PEZZALI: Giuseppe Citarelli (Bari), Cristina Cascone (Roma), Cristina Di Pietro (Rimini), Elisa Meo (Treviso), Francesca Basaglia (Cavezzo, MO), Noemi Castagnanova (Brindisi), Valentina Buccinnà (Lamezia Terme), Ivan Giancarlo Giannini (Torino), Viviana Colombo (Lentate sul Seveso, MB), Mirko Adinolfi (Verona), Davide Carbone (Milano), Katy Desario (nata a Noicattaro BA, vive a Milano), Andrea Cerrato (Asti), Clara Aceti (Seveso, MB), Claudio Cera (Roma), Kimia Ghorbani (Iraniana, vive a Bologna), Elya Zambolin (Monselice, PD), Kevin Pappano (Torino), Cristiano Carta (Roma), Aurora Lecis (Samassi, CA), Virna Marangoni (Bergantino, RO)
Le ultime tendenze: una nuova Rubrica dedicata alla bellezza e al look! Avrete a disposizione per tutte voi un vero Make Up Artist e un Hair Stylist allo stesso tempo. Seguite la nuova Rubrica "Beauty: make up&hairstyling" di MORGAN VISIOLI.
HAIR STYLE – CASCHETTO e BOB ASSIMETRICO
Il vero protagonista del 2016 resta il long bob, il taglio di media lunghezza che non conosce battute d'arresto, continuando ad essere tra i preferiti delle donne per comodità e versatilità. Liscio, ondulato (wob), oppure scalatissimo sulle lunghezze in stile punk-rock (shag bob), il caschetto medio è senza dubbio l'hairstyle più di tendenza della stagione.
Geometrico e alla pari come il blunt cut, irregolare e asimmetrico o super scalato con frangette e ciuffi laterali: sono moltissime le varianti del long bob tra cui si può spaziare, da scegliere anche in base alla forma e ai lineamenti del viso.
Toni del colore
Per i toni chiari: basi della radice dai toni castani chiari, biondi scuri, per creare un fondo di base radice di profondità. Contrastare la base con ciocche grandi dai toni biondo grano, miele, nocciola.
Per i toni rossi: sfumature uniformi dai toni di doppia chiaro e scuro, per un effetto vibrante.
Per i toni scuri: riprodurre il proprio colore di origine delle sopraciglia, scaldando la base castana del capello con i toni della corteccia, cacao e caffè.
MAKE UP MARZO – INTENSIVE GARDEN
Una base chiara per risaltare l'incarnato naturale della pelle, ombretti sui toni del bosco e dei fiori per un tocco floreale e labbra rosse come le rose.
Immergiti in un giardino fiorito, tonalità vibranti che richiamano un ricordo antico, con un tocco di eleganza glamour.
Tutorial:
Base
stendere sul viso il fondotinta a scelta in crema o fluido: in crema per una copertura totale e fluido per un effetto più naturale.
Occhi
stendere sulla palpebra mobile l'ombretto Pearl Rose o Paprika sfumandolo, nella palpebra inferiore stendere l'ombretto Turquoise o Lemonade, applicare la matita nella riga infracigliare ripassandola con l'eyeliner Black e come tocco finale applicare il mascara dei toni Black, Blue e Brown.
Labbra
stendere il rossetto dei toni del Rosso su tutta la bocca.
La tendenza di Morgan Visioli Make Up Professional
BASE
Fondotinta in crema Natural Beige 2
Fondotinta fluido Extra lite beige / Lite warm beige
OCCHI
Ombretto Pearl Rose 07 / Ombretto Turquoise 015
Ombretto Paprika 019 / Ombretto Lemonade 023
Eyeliner Black 01
Mascara Black 01 / Brown 02 / Blue 03
LABBRA
Rossetto Rosso 01
Matita Labbra Marrone 03 / Gloss Natural 01
Il video della sfilata e l'intervista a MARIO DICE dalla recente FW a Milano - Moda Donna Collezioni A/I 2016-17. In collaborazione con www.bestvision.tv by Gianmario Cereda (montaggio).
Scopri la sfilata di Mario Dice alla Fashion Week- Moda Donna per la collezione Autunno/Inverno 2016-17.
Tutte le interviste e i video online sul canale You Tube-FlashOn Mag e su www.flashonmag.com
Lo staff di FLASHON MAG e oggi ancor più SUSANNA VOLIANI, con il suo articolo dedicato ai bambini e al fantastico mondo di Peter Coniglio e di Beatrix Potter, vi augura una Felice Buona Pasqua!
Di Susanna Voliani
La Pasqua si avvicina e con l'occasione potremmo dedicare ai nostri bambini qualche momento di lettura che abbia per protagonista l'animaletto pasquale per eccellenza: il coniglietto.
Come non scegliere quindi un classico senza tempo, una raccolta di storie che hanno visto la luce tanti anni fa e che ricompaiono in scaffale oggi, per Mondadori, in una nuova veste unica ed integrale.
Peter Coniglio e le sue ventitré avventure, create ed illustrate da Beatrix Potter dai primi anni del 1900, sono in grado di riportare anche noi adulti, che forse abbiamo conosciuto Peter nella nostra infanzia, in un'atmosfera di tenerezza e calore, di incanto e dolcezza.
Le vicende del coniglietto, della sua mamma, delle sue sorelle, del suo cuginetto e di tutti gli amici del bosco, simpatici animaletti con innegabili caratteristiche umane, le sue marachelle, i piccoli guai in cui si caccia, altro non sono se non rimandi a ciò che tutti noi abbiamo un tempo vissuto: situazioni difficili da cui ci si salva, pentimenti certi, inevitabili ricadute. E via da capo con nuove birichinate.
Il genio di Beatrix Potter si completa con le illustrazioni: gli animali, le piante, i giardini, i boschi, tutti ispirati alla campagna inglese, sono straordinariamente resi attraverso i colori delicati, i tratti fluidi, i precisissimi dettagli di ogni personaggio e di ogni suo movimento.
Tradotte in trentacinque lingue nel corso degli ultimi cento anni, le storie di Peter Coniglio hanno affascinato i bambini di tutto il mondo e sono e rimarranno per sempre un classico senza tempo, da non farsi mancare in casa e da rileggere quando si sente il desiderio di una coccola per gli occhi e per l'anima.
Dai 3 anni.
15 nuovi ingressi nella quinta Blind Audition di The Voice of Italy. I team prendono forma. Supera le Blind Audition anche una giovane modenese: Francesca Basaglia originaria di Cavezzo.
Modena, 24 marzo 2016
Nella penultima "Blind Audition" di The Voice of Italy andata in onda ieri sera su Rai2, protagonista anche una giovane modenese: Francesca Basaglia originaria di Cavezzo.
Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali sono stati impegnati ad assicurarsi le Voci migliori da aggiungere ai propri team. Il programma, condotto da Federico Russo, ha visto 25 concorrenti impegnati al massimo interpretando al meglio i successi italiani e internazionali e 15 sono i ragazzi che hanno conquistato il cuore dei coach. Tra loro c'è anche chi arriva da un paese straniero, come Edith Brinca, originaria della Romania che in Italia ha trovato la sua nuova famiglia e chi, come Salvo Matarazzo, ha fatto della musica la sua vita, ha iniziato a studiare canto quando aveva solo 5 anni.
Le Voci che hanno superato la quinta Blind: Salvo Matarazzo (Canicattini Bagni, SR), Elisa Meo (Treviso), Erika Finotti (Siziano, PV), Ottavia Bruno (Brescia), Edith Brinca (Di Iasi, Romania, vive a Verbania), Enrico Bernardo (Nola), Federica Vincenti (Parabita, LE), Jennifer Vargas Antela (L'Avana, Cuba), Francesca Basaglia (Cavezzo, MO), Irene Colzani (Calenzano, FI), Mirko Ciulla (Palermo), Luca De Gregorio (Campobasso), Noemi Castagnanova (Brindisi), Viviana Buonomo (Pomigliano D'Arco, Na), Valentina Buccinnà (Lamezia Terme).
Il cerchio si stringe sui 4 coach che devono terminare le proprie squadre, per riuscirci rimane una sola, decisiva "Blind audition". Imperdibile, quindi, l'appuntamento di mercoledì 30 marzo.
I team di appartenenza delle Voci scelte finora:
TEAM CARRÀ: Erika Finotti, Ottavia Bruno, Federica Vincenti, Irene Colzani, Alessia Langella, Francesca Profico, Elisa Maffenini, Bruna Zaccaro, Valentino Bianconi, Daniele Soffiani, Tanya Borgese, Cristina Ambu, Andrea Palmieri, iWolf (Cristina De Vita e Michele Bonfitto), Manuel Aspidi, Sorelle Baccaglini, Samuel Pietrasanta
TEAM DOLCENERA: Edith Brinca, Enrico Bernardo, Luca De Gregorio, Joe Croci, Agata Aquilina, Giulia Franceschini, Frank Polucci, Alice Paba, Greta Squillace, Danylo Palyeyev Barmansky, Agnese Cacciola - Neja, Domenico Caringella, Massimo Cantisani, Sara Caratelli, Chiara Granetto, Stephanie Riondino, Annamaria Castaldi, Giorgia Alò, Fabio De Vincente
TEAM KILLA: Salvo Matarazzo, Jennifer Vargas Antela, Mirco Ciulla, Viviana Buonomo, Frances Alina Ascione, Giuseppe Giordano, Veronica Moscara, Roberto Nasti, Charles Kablan, Giorgia Papasidero, Corinne Marchini, William Prestigiacomo, Giuliana Ferraz, Marta Pedoni, Debora Cesti, Davide Ruda, Mariangela Corvino
TEAM PEZZALI: Elisa Meo, Francesca Basaglia, Noemi Castagnanova, Valentina Buccinnà, Ivan Giancarlo Giannini, Viviana Colombo, Mirko Adinolfi, Davide Carbone, Katy Desario; Andrea Cerrato, Clara Aceti, Claudio Cera, Kimia Ghorbani, Elya Zambolin, Kevin Pappano, Cristiano Carta, Aurora Lecis, Virna Marangoni.
La luna ha da sempre un suo fascino tutto speciale e secondo antiche tradizioni influenza buona parte della natura che ci circonda. Anche il mondo del vino e quello delle pratiche agricole hanno un forte legame con la luna.
Di Cecilia Novembri
Racconti, leggende e poesie in ogni luogo e tempo sono sempre stati influenzati dall'inafferrabile ed enigmatica Luna!
Ariosto, Leopardi, Shakespeare e, fino ai nostri giorni, Banana Yoshinomo e Haruki Murakami sono solo alcuni degli scrittori e poeti che si sono ispirati per i loro racconti dalla luna.
Anche registi del calibro di Federico Fellini con il suo "La Voce della luna" l'astro è presente per tutta la durata del film interpretando l'inconscio dei protagonisti.
Anche il mondo del vino e quello delle pratiche agricole hanno un forte legame con la luna, seguendo le esperienze tramandate attraverso i secoli dalla tradizione popolare, i contadini hanno sempre seguito le fasi lunari per la semina, l'impianto, le cure colturali e la raccolta.
Per esempio si ritiene che durante il periodo che va dalla luna nuova alla luna piena le radici assorbano dal terreno il nutrimento, la linfa sia in pieno movimento e le piante si sviluppino con maggior forza mentre nella fase dal plenilunio alla luna nuova i ritmi rallentino.
Inoltre i giorni immediatamente precedenti la luna piena sono considerati i migliori per la semina in quanto il seme ha il tempo di abituarsi al nuovo habitat prima di subire l'influsso energetico indotto dal plenilunio.
La tradizione lunare consiglia di imbottigliare: al primo quarto in fase di luna crescente per ottenere vini frizzanti, all'ultimo quarto in fase di luna calante i vini a lungo invecchiamento, con la luna piena si può imbottigliare qualsiasi tipo di vino.
Molti sono i produttori di vino che sono rimasti affascinati da questi antiche tradizioni seguendo loro stessi le tecniche antiche oppure rendendo merito alla luna nei nomi delle loro produzioni.
Una di queste è Il Palagio, la tenuta chiantigiana di Sting che non a caso ha chiamato uno dei suoi vini Sister Moon. Nel Lazio, in zona Castelli Romani, Fontana Candida ha dedicato alla luna il suo Frascati Superiore top di gamma, il Luna Mater, sottolineando il suo ascendente benefico sulla nascita dei frutti della Terra.
Ai silenzi della luna fa invece allusione il passito Ombre di Luna, prodotto dalla tenuta Merlotta.
"Alle volte si crede di trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo"!