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Martedì, 07 Gennaio 2020 10:51

Bizzi, priorità alla famiglia.

Desy Bizzi, candidata per Fratelli D'Italia alle elezioni Regionali del 26 gennaio, punta sulla famiglia e al suo ruolo centrale nella società. Investire sul sociale abbandonando invece le logiche assistenziali, questo in sintesi il cuore del suo programma.

“Alla famiglia deve essere riconosciuto - sottolinea la candidata Bizzi vicesindaco di Noceto (PR) e Assessore alle attività produttive - il suo ruolo di assoluta centralità per il suo fondamentale valore nella società civile, credo che il futuro della nostra Regione debba necessariamente passare attraverso un welfare che sostenga la natalità perché i figli sono il bene sociale: La politica nel sociale deve definitivamente svincolarsi dalle logiche assistenzialistiche del passato, per orientarsi su quelle dell’investimento sociale, volte alla promozione della crescita individuale, nella tutela della dignità di tutti. Bisogna pensare a delle politiche per sostenere le giovani coppie che vogliano acquistare o ristrutturare casa, sostenendo in modo trasversale anche le zone rurali e appenniniche attraverso incentivi ad abitare in centri più delocalizzati. Ripopolare le zone rurali dà valore aggiunto anche alla funzione sociale del territorio decentrato, spesso abitato solo da anziani che rimangono isolati senza servizi. Pensare ad un sostegno a chi volesse aprire attività commerciali che fungano da negozio “multiservizi” sul modello della Regione Valle d’Aosta. Politiche chiare e dirette, cercando di conoscere meglio le problematiche e avendo a cuore il bene comune.

 

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Pubblicato in Politica Parma

Noceto 15 dicembre 2019. Quest’anno gli auguri di Natale si faranno con i prodotti della DE.C.O.

Un aperitivo nel “salotto” bello ma anche “buono” di Noceto per anticipare le festività natalizie.

L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione DE.C.O (Denominazione Comunale di Origine) di Noceto con l’Amministrazione Comunale alla quale hanno aderito diversi esercenti del centro storico.

Domenica 15 dicembre, dalle 11,30 alle 13,00 in centro storico si potranno quindi degustare gratuitamente alcune delle specialità già inserite nel paniere comunale e altre che si sono candidate per entrare e per le quali i sostenitori stanno completando le ricerche storiche e nutrizionali richieste dal regolamento.

«Siamo felicemente sorpresi dell'interesse e dell'entusiasmo che sta suscitando il lavoro della commissione – ha detto il presidente Lamberto Colla – dalla prima uscita pubblica con la gara degli gnocchi lo scorso anno, tanta strada è stata fatta. Abbiamo presentato i nostri prodotti a Fico con uno stand e due show cooking, organizzato un convegno nel contesto della gara del nocino e delle torte di noci e ripetuto la sfida dei gnocchi».

La DE.C.O non è un marchio di qualità e neppure un marchio di certificazione, anche se sono stati istituiti un registro comunale e un logo, ma ha lo scopo di tutelare i prodotti agroalimentari tipici del territorio attraverso un’attestazione comunale che afferma il legame  fortemente identitario con il territorio di un prodotto alimentare, di una ricetta, ma anche di un prodotto  dell’artigianato locale, una festa, una fiera, una sagra oppure una tecnica particolare di coltivazione o di allevamento.

Nel paniere dopo gli gnocchi e il salame fritto sono entrati il Nocino di Noceto, il Brisghen, biscotto al liquore e noci, il Salambeer, salame cotto nella birra, la polenta di Cella i cocktail Nocetonic, Nocespritz e Noxè e le Feste dell’Asinina di Costamezzana e della Polenta a Cella, manifestazioni che si rinnovano da oltre 30 anni. Sono in attesa del riconoscimento la Crostata di marmellate di prugne di Noceto e la Salsa contadina, che accompagna i lessi e le uova sode.

«L'iniziativa, proposta dal mio assessorato è riuscita nell'intento di riportare in piazza vecchi sapori e tradizioni antiche del territorio oltre a nuove proposte come nel caso dei cocktail al nocino ideati dal barman Ilya del Boulevard o la focaccia alle noci del panificio Bitti – ha spiegato il vicesindaco Daisy Bizzi – domenica prossima i negozi del centro storico potranno ospitare queste eccellenze, grazie alla sinergia tra amministrazione, Pro Loco e con il contributo di Ascom». I negozi che aderiranno potranno ritirare all’Urp comunale le vetrofanie dell’evento.

 

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Noceto 11 dicembre 2019. Quest’anno gli auguri di Natale si faranno con i prodotti della DE.C.O.

Un aperitivo nel “salotto” bello ma anche “buono” di Noceto per anticipare le festività natalizie.

L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione DE.C.O (Denominazione Comunale di Origine) di Noceto con l’Amministrazione Comunale alla quale hanno aderito diversi esercenti del centro storico.

Domenica 15 dicembre, dalle 11 alle 13 in centro storico si potranno quindi degustare gratuitamente alcune delle specialità già inserite nel paniere comunale e altre che si sono candidate per entrare e per le quali i sostenitori stanno completando le ricerche storiche e nutrizionali richieste dal regolamento.

«Siamo felicemente sorpresi dell'interesse e dell'entusiasmo che sta suscitando il lavoro della commissione – ha detto il presidente Lamberto Colla – dalla prima uscita pubblica con la gara degli gnocchi lo scorso anno, tanta strada è stata fatta. Abbiamo presentato i nostri prodotti a Fico con uno stand e due show cooking, organizzato un convegno nel contesto della gara del nocino e delle torte di noci e ripetuto la sfida dei gnocchi».

La DE.C.O non è un marchio di qualità e neppure un marchio di certificazione, anche se sono stati istituiti un registro comunale e un logo, ma ha lo scopo di tutelare i prodotti agroalimentari tipici del territorio attraverso un’attestazione comunale che afferma il legame  fortemente identitario con il territorio di un prodotto alimentare, di una ricetta, ma anche di un prodotto  dell’artigianato locale, una festa, una fiera, una sagra oppure una tecnica particolare di coltivazione o di allevamento.

Nel paniere dopo gli gnocchi e il salame fritto sono entrati il Nocino di Noceto, il Brisghen, biscotto al liquore e noci, il Salambeer, salame cotto nella birra, la polenta di Cella i cocktail Nocetonic, Nocespritz e Noxè e le Feste dell’Asinina di Costamezzana e della Polenta a Cella, manifestazioni che si rinnovano da oltre 30 anni. Sono in attesa del riconoscimento la Crostata di marmellate di prugne di Noceto e la Salsa contadina, che accompagna i lessi e le uova sode.

«L'iniziativa, proposta dal mio assessorato è riuscita nell'intento di riportare in piazza vecchi sapori e tradizioni antiche del territorio oltre a nuove proposte come nel caso dei cocktail al nocino ideati dal barman Ilya del Boulevard o la focaccia alle noci del panificio Bitti – ha spiegato il vicesindaco Daisy Bizzi – domenica prossima i negozi del centro storico potranno ospitare queste eccellenze, grazie alla sinergia tra amministrazione, Pro Loco e con il contributo di Ascom». I negozi che aderiranno potranno ritirare all’Urp comunale le vetrofanie dell’evento.

 

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Martedì, 19 Novembre 2019 08:59

“Questo non è amore”

“Questo non è amore” - Campagna permanente per la prevenzione delle violenze di genere, anche in Provincia

Parma: Ieri mattina, la Questura di Parma, nell’ambito del progetto “QUESTO NON E’ AMORE”, ha organizzato un altro gazebo a Noceto, , per offrire, anche in provincia, un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere).


Sull’argomento il Comune di Noceto è molto sensibile, infatti, nel comune è presente un numero di telefono, collegato alla Polizia Locale, a cui tutte le persone vittime di questo tipo di violenza possono fare riferimento.
L’argomento della violenza di genere è un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario anche un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l’isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.


Il progetto tende a stabilire un contatto diretto con le donne che saranno accolte da psicologi, operatori della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.


Durante l’incontro erano presenti le massime autorità, il Questore di Parma e il Sindaco di Noceto, nonché gli altri enti impegnati a combattere il fenomeno della violenza di genere, come ad esempio i servizi sociali del comune di Noceto.

Link download filmato: https://we.tl/t-aCLYov4rcy

Pubblicato in Cronaca Parma
Venerdì, 15 Novembre 2019 15:13

La musealizzazione della Vasca Votiva di Noceto

Sarà aperto nella primavera del 2020 il museo archeologico che ospiterà la Vasca Votiva di Noceto, la terramara dell’Età del Bronzo rinvenuta in maniera del tutto incidentale nel 2004 nella zona sud del paese. Il ritrovamento, del tutto inaspettato, ha dato avvio ad un’avventura lunga 15 anni e ormai prossima alla conclusione, che ha visto l’Amministrazione Comunale di Noceto – con particolare riferimento alla determinazione del sindaco Fabio Fecci, che ha creduto “da subito” al progetto, come lui stesso più volte ha affermato – diventare la cabina di regia del più grande progetto di sviluppo culturale del territorio.

La Vasca Votiva, infatti, un unicum a livello europeo e tale da innovare profondamente, per le sue caratteristiche, le conoscenze scientifiche sull’Età del Bronzo, è un monumento senza confronti fra le strutture lignee pre-protostoriche europee: è la struttura più antica (XV secolo a.C.), più grande (70 m2) e meglio conservata.

Gli archeologi hanno riconosciuto l’elevatissimo potenziale di interesse scientifico, divulgativo e didattico della Vasca Votiva, che rappresenta la più alta testimonianza delle rilevanti competenze dei terramaricoli, finora fortemente sottovalutate, in tema di ingegneria, geotecnica, carpenteria e capacità di gestione del lavoro e delle risorse naturali. La vasca monumentale ben rappresenta l’eccezionale impegno della comunità agricola di realizzare un bacino artificiale di acqua per la deposizione delle offerte votive.

Le attività di scavo archeologico del reperto, il restauro e la ricomposizione degli elementi lignei e dei manufatti rinvenuti al suo interno, e la sua musealizzazione hanno comportato un cammino, intrapreso dal 2005, nel quale si sono incamminati con innegabile determinazione i soggetti in possesso delle necessarie conoscenze specialistiche, dando luogo con il Comune di Noceto ad uno storico e collaudato rapporto di partenariato: il Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano, il Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT), la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza (MiBACT), il Complesso Monumentale della Pilotta (MiBACT), lo studio di progettisti Atelier35architetti di Parma, e la ditta Opus Restauri, che  hanno collaborato uniti in una grande sinergia di competenze e intenti.

Un cammino che ha visto il Comune di Noceto assumere anche il ruolo di motore costantemente diretto verso la ricerca di finanziamenti esterni, che hanno coinvolto il MiBACT, la Regione Emilia Romagna e la Fondazione Cariparma; un sostegno finanziario di fondamentale importanza che ha fatto sì che l’investimento non abbia pesato sul bilancio del Comune, che però si è fatto carico della messa a punto di uno spazio idoneo ad ospitare la Vasca Votiva, presso il centro culturale Biagio Pelacani all’interno del centro museale intitolato a Francesco Barocelli, dove già hanno sede la biblioteca Don Milani e il teatro Giuseppe Moruzzi.

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Le opere strutturali affidate alla ditta SAM Carpenteria srl con sede a Montella (AV) nello scorso mese di aprile hanno previsto tutti gli interventi finalizzati alla musealizzazione del reperto: montaggio di controsoffitti, pannelli, corpi illuminanti, porzioni di pavimentazione, montaggio palco, completamento delle parti impiantistiche e murarie, posizionamento della struttura metallica di appoggio dove verrà allocata la Vasca Votiva. L’ultima e più delicata fase di rimontaggio del reperto è affidata alla supervisione dei geoarcheologi del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano, mentre sono i funzionari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ad avere in carico gli allestimenti del Museo, frutto di specifico appalto che prevede la posa di teche espositive, pannelli, arredo finale e audiovisivi.

Il progetto museale porterà ad una struttura molto suggestiva e concepita con criteri d’avanguardia da un team di architetti con esperienze maturate in contesti internazionali. Gli elaborati progettuali mostrano come l’obiettivo sia quello di voler ricreare il fascino dello scavo, che dalla terra ha fatto emergere la vasca, che verrà svelata solo alla fine di un percorso espositivo, lungo il quale saranno collocati gli oggetti lignei e ceramici rinvenuti durante lo scavo archeologico. Grande cura è stata inoltre posta nella scelta dei materiali e delle strutture espositive che, oltre a mostrare i reperti, avranno anche contenuto didascalico, e saranno integrate da un percorso grafico narrativo costituito da testi, immagini, ricostruzioni e fotografie.

Ausili multimediali racconteranno l’Età del Bronzo della Pianura Padana, con riferimento alla storia delle terramare, sullo sfondo audio di suoni particolarmente evocativi per ricreare la voce della natura, per restituire un ambiente dall’impatto emotivo particolarmente forte e capace di emozionare il visitatore e renderlo parte attiva di una scoperta che ha il suo fascino anche nel lasciargli spazio per una personale chiave interpretativa.

Le premesse per fare del Museo della Vasca Votiva un fondamentale polo di divulgazione scientifica ci sono tutte. Ad oggi le iniziative di valorizzazione hanno compreso numerose visite sui cantieri di scavo aperte al pubblico ed alle scolaresche, una mostra allestita nel 2007 –e replicata nel 2010 – che ha visto la presenza di oltre 6000 visitatori. I primi risultati scientifici dello scavo sono stati esposti nel volume a cura di Maria Bernabò Brea e Mauro Cremaschi “Acqua e civiltà nelle terramare – La Vasca Votiva di Noceto” edizione Skirà 2009, che ha visto la collaborazione di Angela Mutti, Chiara Pizzi e Paolo Ferrari.

 

A marzo prossimo a Roma a Palazzo Ferrajoli mostra antologica della madre e pittrice Welleda Tomasi Cantù.

Pubblicato in Comunicati Arte Emilia
Lunedì, 11 Novembre 2019 06:35

Gli Gnocchi di San Martino

 La temperatura mite e il cielo limpido e azzurro hanno segnato la tradizionale festa di San Martino di Noceto. Tra bancarelle, profumi, eventi e trattori si è svolta la gara degli "Gnocchi di San Martino".

Di LGC 11 novembre 2019 - Sin dalle prime ore del mattino il centro di Noceto è stato un fermento di attività e eventi attraendo in tantissimi da ogni parte della provincia di Parma.
Dall'esposizione delle bovine da latte, alle ultime novità in fatto di trattori molti gli eventi che erano in calendario per intrattenere dai più piccini ai diversamente giovani che si sono riversati nel ridente villaggio parmense che ha dato il nome a un pregiato liquore di antica tradizione contadina, il "nocino" appunto.

Così, nel primo pomeriggio il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha riproposto la magia della produzione del Re dei formaggi sotto la puntuale narrazione di Igino Morini e, quasi in contemporanea, si è svolta la gara degli "Gnocchi di San Martino", a cura della Commissione De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) che ha anche guidato la giuria, e magistralmente organizzata dall'associazione "Stirpe Pellerossa" di Noceto.

Nell'attesa che i tre finalisti, Silvia Candiani, la vincitrice dell'edizione 2018, Pierluigi Bellini e Tamara Cavazzini completassero la preparazione dei loro Gnocchi, Antonio l'"ortolano" ha preso in mano la conduzione della gara vestendo i panni di un navigato e simpaticissimo speaker di manifestazione. Così, tra una battuta ironica e la descrizione del lavoro che i concorrenti stavano realizzando sui taglieri, ha coinvolto il pubblico e i molti bambini presenti, intervistato gli organizzatori e gli stessi concorrenti cercando di scucire loro i segreti degli impasti. Il presidente della giuria e della commissione De.C.O, Lamberto Colla ha invece esposto il regolamento della gara e colto l'occasione per illustrare l'attività e gli obiettivi della Commissione, che ogni anno viene nominata dal Sindaco. E' stata quindi la volta del Sindaco Fabio Fecci il quale invece ha mostrato tutta la sua soddisfazione per come l'evento stava procedendo e soprattutto ha rimarcato il magnifico lavoro delle associazioni di volontariato locali e della grande collaborazione che tra di esse si è instaurata.

I tre finalisti hanno infine consegnato i loro lavori agli organizzatori che hanno proceduto alla cottura gli gnocchi e, in anonimato, sottoposti al giudizio dei componenti la giuria i quali si sono espressi assegnando un voto da 1 a 10 su tre caratteristiche: aspetto, consistenza e gusto delle porzioni n° 1, n° 2 e n° 3 che mascheravano i nomi di ciascun concorrente.

Dalla sommatoria dei voti la vittoria è stata assegnata a Tamara Cavazzini, seguita da Silvia Candiani che ha così dovuto abbandonare "il gran Mattarello" e terzo classificato il rappresentante maschile Pierluigi Bellini.

Il video dei risultati: https://youtu.be/bvDS4Nd3PR4

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Domenica 10 novembre, alla Fiera Agricola di San Martino di Noceto, scenderà in campo il Team infermieristico del Centro di Cura Regionale per la Fibrosi Cistica

 

Una bancarella colorata e ricca di oggetti natalizi, e non solo, proposti al pubblico attraverso i sorrisi e la passione dell’infermiera Rita Agostini che è anche la creativa realizzatrice degli oggetti venduti, finalizzati a raccogliere fondi destinati alla ricerca oltre che alla cura ed assistenza di chi è affetto da Fibrosi Cistica . 

Esemplare l’impegno che le infermiere mettono in campo dopo il lavoro in ospedale, infatti Rita ha colto l’occasione e ha voluto attivarsi in prima persona organizzando un banchetto solidale allo scopo di raccogliere fondi da devolvere alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Emilia. In questa iniziativa c’è la voglia di non arrendersi, c’è la speranza del futuro.

La figura dell’infermiere in corsia racchiude una serie di competenze non solamente inerenti le capacità tecniche, ma coinvolgono l’ambito psicologico e delle relazioni umane, particolarmente importanti quando si tratta di patologie croniche che coinvolgono pazienti dalla più tenera età. 

Con il loro rapporto più informale, diretto, confidente e libero, queste infermiere, si trovano a svolgere un ruolo di raccordo tra pazienti e medici per bisogni non espressi o domande di chiarimento non comunicate. Si tratta di una funzione importante per garantire un'assistenza ottimale ai pazienti, una dedizione che non si ferma all’interno dell’ospedale ma genera ammirevoli azioni solidali al di fuori di esso, come quella che prenderà vita a Noceto il 10 novembre. 

La Fibrosi Cistica è una grave patologia cronica, ancora oggi senza possibilità di guarigione. In Italia si contano 200 nuovi casi all'anno. L’Associazione Lega Italiana Fibrosi Cistica organizzazione di volontariato che favorisce solidarietà concreta verso le persone affette da fibrosi cistica, affianca questi pazienti nella loro legittima aspirazione a condurre una vita al pari degli altri: una voglia di normalità che deve misurarsi spesso con la fatica associata ai più piccoli gesti quotidiani.

Martedì, 29 Ottobre 2019 16:42

A Noceto sta per tornare la fiera di San Martino

Anche quest’anno il programma si presenta particolarmente ricco e contraddistinto da una sinergia forte fra le varie realtà locali - le associazioni di volontariato, quelle di promozione del territorio, la Parrocchia e gli operatori commerciali – e fortemente qualificata dalla collaborazione fra il Comune e le realtà più rappresentative che operano nel mondo dell’agricoltura.

 

La leggenda di un cavaliere generoso e nobile…

Si mischia veramente con l’identità di Noceto la leggenda di San Martino di Tours, un antico cavaliere che si racconta abbia tagliato il suo mantello a metà per donarne una parte ad un pellegrino indigente, anche se vi sono versioni che riferiscono che in realtà abbia staccato dal mantello tutta la calda imbottitura interna per farne dono al pellegrino.

Era una giornata particolarmente fredda che poi, miracolosamente, pare si fosse aperta ad un tiepido sole, tanto che le giornate attorno all’11 novembre hanno meritato l’appellativo di “estate di San Martino”. 

E per continuare a celebrare il Patrono, nel periodo che abbraccia l’11 novembre - giornata  ufficialmente dedicata a San Martino -  si concentrano alcuni eventi particolari, oltre alla fiera tradizionale di domenica 10 novembre-  anticipata quest’anno dal debutto di una serata di food e musica sabato 9 novembre -  è prevista anche la consegna del Premio San Martino – iniziativa sorta nel 1987 come riconoscimento ove si potesse concentrare una “nocetanità“ identificativa dello spirito del nostro paese – che avrà luogo nella serata dell’ 11 novembre presso il teatro Moruzzi.

 

La fiera di domenica 10 novembre

L’organizzazione della fiera, che tradizionalmente da sempre sorge sotto l’egida dell’Amministrazione Comunale nella volontà di riaffermare le tradizioni locali e valorizzare il tessuto agricolo del territorio,  prevede la sinergica collaborazione fra il Comune e  le realtà associative più importanti che operano nel settore del mondo agricolo, il Consorzio Agrario Parma  - lo storico ente fondato nel 1893 impegnato nel sostegno e nello sviluppo dell’imprenditoria che opera nel campo dell’agricoltura locale -  Coldiretti Parma, l’Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna, Campagna Amica, con il sostegno della società Emilcap, nata dalla sinergia fra Consorzio Agrario di Parma, quello dell’Emilia e delle Terrepadane, del Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Consorzio Bonifica Bassa Parmense. Importante e fattiva anche la collaborazione con le realtà di volontariato locale, la Proloco e la Parrocchia San Martino. Prezioso il sostegno di alcuni istituti di credito locali  e importante la presenza del Soccorso Sanitario Protezione Civile, SEIRS, che si occupa degli aspetti legati alla sicurezza, diventato ormai partner abituale del Comune in occasione dell’organizzazione delle manifestazioni. 

Ad anticipare la festa della domenica debutta  quest’anno un’iniziativa “Intant ca spetoma San Marten foma festa” ,  organizzata dai giovani della Proloco Noceto e coordinata dai neo consiglieri comunali Manuel Marchinetti e Filippo Peveri, che avrà luogo nella serata di sabato 9 novembre, un evento  destinato prevalentemente ai giovani ed ospitato dal centro sportivo Il Noce, food e buona musica proposta con un concerto live e dai brani proposti da  dj Albi.

 

Il Sindaco Fabio Fecci <<La fiera patronale certamente è uno fra gli eventi di spicco nella programmazione delle manifestazioni, che tradizionalmente ci vede affiancati alle più rappresentative realtà locali che operano nel settore dell’agricoltura – Coldiretti, Consorzio Agrario, Campagna Amica, Araer, Emilcap, Consorzio Bonifica Bassa Parmense -  con i quali siamo legati da rapporti di amicizia oltre che di collaborazione. La fiera patronale certamente sancisce la spiccata vocazione agricola del nostro territorio e sorge anche come occasione per riaffermare e valorizzare le nostre tradizioni, orientandole ad una prospettiva aperta al futuro. Ricordiamo che, anche se rinnovata dalle moderne tecnologie, lavorare in agricoltura comporta un impegno duro e di sacrificio, che merita rispetto e attenzione. E ricordiamo anche che i prodotti del nostro territorio spiccano come indiscusse eccellenze, il marchio DE.C.O.  di recente istituzione è volto alla  tutela ed al  rilancio di alcuni di essi,   grandi punti di forza della nostra produzione locale sono la qualità e la garanzia della sicurezza alimentare.

 

Il Vicesindaco con delega alle Politiche per le Attività Commerciali e Produttive ed alle manifestazioni Fieristiche e Mercatali Daisy Bizzi <<E’ la valorizzazione e la diffusione delle  nostre  tradizioni locali e delle nostre eccellenze l’obiettivo primario di questo evento – nel quale si rinnova ogni anno la collaborazione con Coldiretti e le altre importanti realtà che operano in agricoltura – dove concentriamo idee ed iniziative, per coinvolgere il più possibile i visitatori . La promozione dei prodotti tipici locali è per noi una priorità, la presenza di laboratori ove sono proposte diverse attività  – norcineria, smielatura eccetera e anche la preparazione degli gnocchi, piatto che abbiamo reso protagonista della festa patronale – e del salame fritto sono certa offrirà momenti per scoprire e riscoprire antiche pratiche artigiane. L’istituzione del marchio DE.C.O. – Denominazione Comunale di Origine – rappresenta la volontà di disciplinare la promozione  dei prodotti agroalimentari locali, per sancire il ruolo attivo del Comune nel favorire le condizioni per la sostenibilità dello sviluppo locale attraverso la valorizzazione dei patrimoni ambientali, territoriali e culturali dei propri luoghi. 

La vocazione agricola del nostro territorio è una risorsa che va salvaguardata e rilanciata, l’ agroalimentare è un’ eccellenza e  ci contraddistingue fortemente,  come Amministrazione Comunale intendiamo proseguire nelle politiche di sostegno al tessuto agricolo e produttivo locale>>

La Consigliera delegata alle Attività Agricole e Frazionali Barbara Faroldi << La valorizzazione delle  tradizioni agricole di grande eccellenza del nostro territorio e  la loro promozione  per aprirle ad una sostenibile prospettiva futura, questo in sintesi l’obiettivo della fiera dell’11 novembre, che rappresenta il  momento d’eccellenza per riaffermare il sostegno che la nostra Amministrazione vuole continuare a garantire a chi opera nel settore dell’agricoltura. Sottolineo l’impegno congiunto – nostro e dei partner che ci affiancano – nel mettere in campo questo evento , dal programma molto vasto e dalle numerose iniziative. Arricchito il format con l’inserimento della serata dedicata soprattutto ai giovani, quella di sabato 9 , proprio per coinvolgerli attivamente nella vita e negli eventi del nostro paese, e anche nel  volontariato locale , perché possano continuare a mantenere vive le tradizioni che fanno parte della nostra storia. Sottolineo anche l’aspetto educativo della fiera, che solitamente prevede anche la presenza dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo locale, proprio per avvicinarli al mondo dell’agricoltura ed alle sue pratiche, spesso ormai del tutto sconosciute ai giovani >>. 

<< Dopo un percorso articolato che anch’io ho passo a passo seguito >> commenta il consigliere comunale Manuel Marchinetti << si è formata  la nuova Proloco, rinnovata nella sua composizione ed arricchita di forze giovani che ora  si affiancano a tanti dei suoi storici componenti, per coniugare esperienza ed innovazione. L’evento del 9 novembre, che sono orgoglioso di presentare e proporre, rappresenta un momento di debutto e nasce dalla volontà di unire alla fiera tradizionale una serata dedicata soprattutto ai giovani , proprio per coinvolgerli attivamente – riallacciandoci ad uno fra gli obiettivi del mandato amministrativo –  nella vita del nostro paese >>.

<< Il nostro apporto come consiglieri neo eletti >> prosegue il consigliere Filippo Peveri << vuole proprio essere anche quello di portare per quanto possibile idee nuove e rendere partecipi i giovani alle varie iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale. Auspico una bella partecipazione alla serata di sabato 9, che sarebbe bello potesse strutturarsi nel format della fiera ed essere annualmente replicata. Per quanto riguarda il programma di domenica sottolineo il debutto di una iniziativa legata al Parmigiano Reggiano, che prevede uno show cooking legato alla sua cottura in diretta e la sua degustazione nelle varie stagionature>>.

 

Siamo orgogliosi di poter  annunciare anche quest’anno la Fiera Agricola di San Martino a Noceto – comunica il direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini – un evento ormai consolidato sul nostro territorio, motivo di richiamo per tantissime persone, non solo quelle più strettamente legate al settore agricolo  ma anche  cittadini e famiglie provenienti da tutta la provincia. La manifestazione, infatti, offre un variegato programma, ricco di opportunità per tutti, grandi e piccini, per vivere una giornata a stretto contatto con le atmosfere, i sapori e le tradizioni del mondo contadino, conoscere gli animali della fattoria e degustare  prodotti d’eccellenza nel mercato di Campagna Amica. Si tratta di un piccolo villaggio contadino,  sulla scia di quelli realizzati da Coldiretti a livello nazionale per portare la campagna nelle piazze delle città.  Un grazie sentito va all’Amministrazione comunale di Noceto – sottolinea - che ci offre la possibilità, con questo evento, di portare l’agricoltura fuori dalle aziende e farla vivere direttamente da tutti, soprattutto da chi risiede in città,  e di dare valore e visibilità  ad un settore fondamentale per la nostra economia. E’ anche  una bella occasione per promuovere le eccellenze produttive del territorio e le migliori bovine da latte provenienti da tutto il comprensorio del Parmigiano Reggiano e per riaffermare l’impegno costante di Coldiretti al fianco delle proprie imprese agricole. Un grazie – conclude – vada  alla squadra di Coldiretti coordinata dal  Segretario di zona Marco Zanni, al Gruppo Fiera agricola San Martino di Noceto, agli sponsor, in particolare al Consorzio del Parmigiano Reggiano sezione di Parma, al Consorzio della Bonifica parmense e a Credit Agricole Cariparma, e a quanti si sono prodigati nell’organizzazione di questa importante iniziativa”.

 

<< Fervono i preparativi della mostra dedicata alle bovine provenienti dal Comprensorio del Parmigiano Reggiano, che verrà organizzata domenica 10 novembre all’interno della tradizionale Fiera Agricola di San Martino a Noceto>> dichiara il direttore ARAER , (Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna), che avrà il compito di coordinare i lavori di presentazione e di giudizio morfologico di soggetti provenienti dagli allevamenti iscritti ai libri genealogici e sottoposti ai controlli funzionali << Il confronto morfologico delle bovine da latte di razza frisona e bruna, è senza ombra di dubbio il momento più atteso dagli allevatori e dai numerosi operatori del settore. Un momento di approfondimento tecnico di grande valore formativo, che vedrà coinvolti numerosi agricoltori impegnati nella presentazione di circa 40 capi di alto valore selettivo,  >> continua  <<  e proseguiamo nel perseguire l’obiettivo  ambizioso che ,  oltre alle numerose vacche da latte, prevede la presentazione di  alcune vitelle per favorire il coinvolgimento dei giovanissimi allevatori. Uno sforzo non indifferente che l’Associazione Allevatori è disposta a sostenere per dare il giusto risalto agli aspetti tecnici e morfologici del bestiame. Aspetti e soprattutto risultati di grande valore ottenuti grazie al continuo processo di miglioramento genetico adottato dai nostri associati >>.

 

Il Consorzio Agrario di Parma – il Presidente del Consorzio Agrario di Parma Giorgio Grenzi – è lieto di aderire a questo importante evento e con l’occasione desidero ringraziare l’intera Amministrazione Comunale nonché Coldiretti Parma per l’opportunità concessa; il Consorzio ritiene molto importante aderire a questo tipo di iniziative per dare la possibilità ai cittadini e ai consumatori e imprenditori agricoli,  nonché ai propri Soci e Clienti di conoscere i prodotti e i servizi che la Società mette a disposizione, che spaziano dall’assistenza tecnica, alla gestione degli ammassi, dall’attività di ricerca e sperimentazione, alla valorizzazione delle produzioni agricole, dalla stagionatura del formaggio Parmigiano Reggiano alla fornitura degli strumenti e dei mezzi necessari alle coltivazioni, dai prodotti assicurativi alla concessione di vendita di macchine New Holland.

Il Consorzio esercita la propria attività sul territorio attraverso una rete capillare di circa 20 agenzie.

Inoltre, il Consorzio è da sempre attento alla salute del consumatore e alla sostenibilità delle produzioni agricole, da qui l’importante scelta, a giugno del 2015, di convertire lo stabilimento di produzione Emilcap in mangimi da filiera certificata non ogm, utilizzando materie prime non geneticamente modificate e rivolgendo i propri acquisti a produttori e stoccatori di materie prime nazionali e, in modo particolare, della nostra provincia. Quest’anno abbiamo un’importante novità in quanto abbiamo registrato un marchio raffigurante un’ape, che definirei per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, in quanto a chi acquista i mangimi e seme di mais non OGM da noi,  viene consegnato il seme di una pianta altamente mielifera che si chiama facezia, per ripopolare la specie delle api , concetto bene espresso dal logo “Salviamo le api per salvare il mondo”. Presso il Conosrzio è stato installato un nuovo macchinario per la produzione dei “fioccati” , prodotto che nasce da una particolare lavorazione dei cereali e delle leguminose , per aumentarne la digeribilità.  Per contrastare il sempre crescente fenomeno della siccità, il Consorzio avvalendosi di tecnologie avanzate ha creato un servizio per installare nuovi impianti di irrigazione che consentono di mantenere le produzioni per alimentare il bestiame che produce il latte per il Parmigiano. All’interno di ogni agenzia è stato potenziato il Garden per consentire a tutti i cittadini di Parma di potersi fornire degli strumenti e dei prodotti per ottimizzare la cura dei giardini

Inoltre un altro marchio è stato registrato – 5IT – che garantisce il benessere animale.

Si tratta di una scelta importante che nasce dal senso di responsabilità e dalla consapevolezza di voler contraddistinguere e valorizzare sempre di più le eccellenze gastronomiche delle nostra terra nel pieno rispetto di tutta la filiera, dal produttore al consumatore. In collaborazione con la più grande azienda agricola italiana ed europea – Bonifiche Ferraresi, situata a Iolanda di Savoia in provincia di Ferrara, si sta sviluppando una nuova agricoltura quattro. 0, altamente tecnologica, che prevede l’utilizzo dei droni e  dei satelliti e dei satelliti per la georeferenziazione. Questa tecnologia è stata trasferita anche a Parma ed è già utilizzata da alcune delle nostre aziende per conoscere perfettamente ogni appezzamento della propria azienda e far sì che le lavorazioni del terreno e l’utilizzo dei concimi sia mirato a seconda delle coltivazioni , per portare così ad una ottimizzazione della qualità delle produzioni coniugata al rispetto dell’ambiente>>.

 

<< Il Consorzio della Bonifica >> intervengono il suo vicepresidente Giacomo Barbuti unitamente al direttore Fabrizio Useri <<  sarà presente alla fiera con uno stand ove alcuni dipendenti rimarranno a disposizione per comunicare l’attività e distribuire materiale divulgativo. Inoltre abbiamo organizzato con l’animatore Lorenzo Bonazzi un “piccolo atelier” ove verranno intrattenuti i bambini, che con forbici, colla e pennarelli rappresenteranno il paesaggio della Bonifica ricreando una mappa “pop up” con immagini tridimensionali, ciascun partecipante potrà tenere la sua creazione come ricordo. Queste iniziative si inseriscono nel progetto, denominato “il Consorzio per la scuola”, che dallo scorso anno proponiamo alle scuole della provincia – d’infanzia, primaria, medie e superiori – il quale prevede un’attività formativa per l’anno scolastico 2019/2020 sui temi che interessano il territorio, in cui opera il Consorzio (la prevenzione rischio idrogeologico, difesa idraulica, distribuzione dell’acqua per irrigazione), proprio in considerazione della sua fragilità. Questo progetto è rivolto a circa 1500 ragazzi ogni anno ed ha l’intento di sensibilizzare la popolazione giovanile a queste tematiche e divulgare conoscenza e buone pratiche sul tema. Proprio la scuola Primaria di primo grado di Noceto quest’anno ha aderito all’iniziativa “per l’acqua che scende o che sale c’è sempre un canale”: spettacolo di Lorenzo Bonazzi dove aneddoti, curiosità e notizie storiche offrono spunti di riflessione per conoscere come sia iniziata l’opera di bonifica delle nostre terre e come ancora oggi il ruolo dei Consorzi di Bonifica sia importante per la difesa e la gestione del territorio. Anche la scuola di secondo grado di Noceto parteciperà alla XII° edizione del Concorso Regionale ACQUA E TERRITORIO, realizzando elaborati che abbiano l’acqua e le attività dei Consorzi di Bonifica come protagonisti.

 

Dalle ore nove del mattino il centro storico nocetano si trasformerà in una grande fattoria che ospiterà l’esposizione dei migliori capi di bestiame con riferimento alle razze bovine provenienti dal comprensorio del Parmigiano Reggiano e quella degli animali di bassa corte , pulcini oche e galline. Particolarmente suggestiva anche l’esposizione degli attrezzi agricoli che si usavano un tempo nelle nostre campagne, a partire dai primi del ‘900,  strumenti di un lavoro duro scandito rigorosamente dall’alternarsi delle stagioni. 

 

Prevista anche la presenza di un agrimercato dalla qualità contraddistinta dal marchio di Campagna Amica, dove i produttori proporranno le eccellenze della nostra terra legate dalla caratteristica di essere “a chilometri zero”.

Presso lo stand di Coldiretti- la più importante organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo finalizzata alla valorizzazione delle imprese agricole - e Campagna Amica   si potranno inoltre fare degustazioni per testare i sapori ed i profumi della nostra migliore produzione agricola. Presenti i laboratori dell’arte del norcino, della lavorazione del tartufo e del miele.

Iniziativa inedita è quella prevista in piazza per le ore 16 : per la prima volta verrà fatta la cottura di una forma di Parmigiano Reggiano e  sarà possibile per il pubblico fare una degustazione gratuita del re dei formaggi , proposto nelle stagionature dei 12/24/36 mesi, con invito a compilare un questionario dove l’assaggiatore fornirà una descrizione delle qualità organolettiche che ne differenziano i diversi periodi di invecchiamento.

 Svariate ed interessanti sono anche le altre iniziative collaterali organizzate: la mostra degli Hobby, proposta dagli artigiani dell’estro e del folklore (giunta alla sua venticinquesima edizione) e la pesca di beneficenza della Parrocchia, che come sempre costituirà una sicura attrattiva per grandi e piccoli, che alla fine della giornata potranno inoltre gustare dolcetti e  caldarroste e  rinfrancarsi con il vin brulè, iniziativa curata dalla locale Proloco. 

Gli gnocchi di patate ed il salame fritto,  piatti tipici della tradizione della fiera, saranno altri indiscussi protagonisti della festa, nel parco del Castello della Musica previsto alla mattina un laboratorio di cucina destinato ai bambini e coordinato da Marco Mosca di Soul Kitchen, a seguire la gara di gnocchi per adulti , giunta alla sua seconda edizione ed organizzata dalla Stirpe Pellerossa.

Dalla mattina  previste passeggiate a cavallo.

E per gli amanti del modellismo d’epoca avrà luogo la tradizionale mostra a cura di MAP, Modellismo Agricolo Parmense.

Presenti anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo con i loro manufatti, il cui ricavato sarà devoluto  a favore di un ospedale pediatrico toscano. 

 

IL PREMIO SAN MARTINO

Il premio destinato ai nocetani che con il loro impegno hanno caratterizzato la storia del nostro paese.

Prevista nella serata di LUNEDI 11 NOVEMBRE alle ore 20,45 presso il teatro Giuseppe Moruzzi la Noceto la tradizionale cerimonia di consegna del Premio San martino.

 

Il San Martino è il riconoscimento che viene assegnato ogni anno a quanti si sono distinti per doti umane, artistiche, imprenditoriali,  per impegno sociale, civile ed intellettuali.

E’ la Giunta Comunale ad individuare i nominativi degli assegnatari, anche se le segnalazioni possono giungere da chiunque desideri farlo. Il Premio viene assegnato ogni anno nella serata dell’11 novembre dal Sindaco durante  una cerimonia che dal 2003 ha luogo presso il teatro Moruzzi.

LA STORIA DEL PREMIO 

Il premio nacque nel 1998 e sorse inizialmente come riconoscimento ove si potesse concentrare una “nocetanità “ identificativa dello spirito del nostro paese.

Successivamente passò nelle mani di due personaggi illustri di fama nazionale – l’ex Presidente Sandro Pertini e la ricercatrice Rita Levi Montalcini – per poi tornare nel 1992 ad assumere una connotazione decisamente più locale.

Da quell’anno viene consegnato ai nocetani che in qualche modo si sono distinti contribuendo a portare il nome di Noceto anche al di fuori dai confini territoriali .

L’IMMAGINE DEL PREMIO

E’ una medaglia ove viene raffigurata l’immagine del Santo Patrono  a testimoniare il premio, insieme ad un quadro ove viene raffigurata la Rocca di Noceto, riprodotta da un dipinto realizzato da Alberto Pasini nel 1851.

 

 

 

 

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La pittrice nocetana inaugura domenica 13 ottobre la sua nuova mostra dal titolo “Dentro”

Ritorna alle origini Monica Zarba, pittrice nocetana da anni trasferitasi a Trento, per inaugurare domenica 13 ottobre alle 15.30 alla Caplèra – in strada Costa Garibalda, 11 a Medesano - una mostra personale dal titolo “Dentro”, nata per sottolineare l’introspezione e il legame tra passato e presente che caratterizza molte sue opere. Il passato con i suoi punti oscuri e il presente da vivere, in continua evoluzione e divenire.
Monica Zarba si avvicina alla pittura dieci anni fa, come espressione dell’incontro con le sue emozioni più profonde e la necessità di farle emergere nella loro alternanza. La ricerca del gesto pittorico e la stesura del colore in modi differenti diventano il filo conduttore che si ritrova nei suoi paesaggi, nei quadri astratti e nelle figure femminili.
Gli scuri che rappresentano il vuoto, il buio, l’oscurità vengono sovrastati dagli aranci che rappresentano la vitalità, l’energia, la luce della vita che vince sulla morte.
Nelle sue opere si ritrova una particolare attenzione nel riempire il vuoto, come espressione di un amore e una fiducia nella vita, nonostante le avversità incontrate nel suo cammino.


Ci racconta qualcosa di sé?

“Ho sempre amato l’arte in generale. La mia famiglia mi ha trasmesso l’amore per la musica classica: mio padre era tenore dilettante e mio fratello Francesco clarinettista suona in varie orchestre stabili ed è maestro di due bande della provincia. In passato ho cantato per molti anni come solista, ma mai avrei pensato di scoprire questa passione per la pittura; poi nel 2009 la svolta. La pittura è riuscita a tradurre le mie emozioni più nascoste. Ho iniziato a dipingere campi di papaveri, ispirati alla mia terra di origine, Noceto, visto che già all'epoca mi ero trasferita in Trentino. Decido così di frequentare alcuni corsi di pittura a Trento e tutti mi dicono che i miei quadri trasmettono qualcosa, ma essendo autodidatta non ho il coraggio di esporle, fino al 2016 quando incontro una persona che mi incoraggia a fare la mia prima mostra in trentino e poi nel 2018 la mia prima mostra personale nella Rocca di Noceto e una collettiva in cui ho avuto occasione di esporre anche insieme ad altri pittori nocetani e nel 2019 espongo a Pergine nella corte di Casa Stelzer con un evento dedicato al mondo femminile.”


Cosa significa dipingere per Monica Zarba?

“Dipingere è un cammino che va di pari passo con la vita stessa, è un divenire che si concretizza nel gesto ed è in quel gesto e in quella pennellata che si cerca di immortalare quell'attimo, come se fosse per sempre. Una consapevolezza che solo l’amore per se stessi e per l’altro può essere il mezzo di riscatto alla morte stessa e che serve a raggiungere la felicità. Dipingo per incontrarmi con le mie emozioni più profonde e farle emergere nella loro alternanza di gioia e tristezza, nostalgia e sogno, buio e luce, solitudine e comunione.”


Come nascono i suoi quadri?

“I paesaggi nascono dal richiamo forte dei luoghi cari alla mia infanzia, vissuta nella campagna parmense fra campi di grano, papaveri uniti ad affetti carissimi. Rivivono in me nella luce di quel tempo e si aprono ad una nuova dimensione, come sogno di una natura intatta in cui fondermi. Gli astratti invece sono un’espressione istintiva di segni, forme e colori che si muovono sulla tela a ritmo di musica e creano immagini, pensieri e sensazioni nuove. Infine, le figure femminili sono il mio corpo che sente, che vibra in una continua danza che alterna vissuti di vita e di morte. Le donne parlano con il proprio corpo che diventa tramite non verbale, pensiero.”


Che opere esporrà nella mostra che verrà inaugurata domenica 13 ottobre in Caplèra?

“Principalmente astratti che fanno parte del mio ultimo periodo e i paesaggi, in cui c’è un ritorno alle mie origini, in quanto nata e cresciuta a Noceto sono fortemente legata a questa terra. Terra come madre e materia che - in antitesi al cielo - rappresenta tutto ciò che è solido, tangibile e concreto. Il cielo è aria, libertà e spiritualità.”


Quali tecniche utilizza nei suoi quadri?

“Mi piace sperimentare, amo la matericità, utilizzare materiali naturali come il legno, i gusci di uovo negli astratti, la foglia oro, il caffè, ma dipingo anche molto ad olio, utilizzando una vasta gamma di colori e sfumature, dal nero all’arancio acceso”.


Durante l’inaugurazione ci sarà anche un sottofondo musicale che accompagnerà la scoperta delle sue opere: come mai questa scelta?

“Quando si guarda un dipinto vengono coinvolti l’occhio e l’anima, quando si ascolta una musica è l’orecchio e l’anima. Voglio far vivere un’esperienza multisensoriale che coinvolga i sensi, le emozioni. Già in passato ho abbinato durante l’inaugurazione delle mie mostre la musica e l’olistica e questa cosa è piaciuta molto. Vi aspetto numerosi in Caplèra domenica 13 ottobre, sarà l’occasione per conoscere i miei quadri e fare un brindisi tutti insieme.”

All'inaugurazione - con ingresso gratuito - interverrà anche il pittore Rino Sgavetta, molto conosciuto a Parma, e famoso anche all'estero, con il quale Monica Zarba ha un rapporto di amicizia e condivisione dell’arte.

 

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