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Nella mattinata odierna, la città di Carpi è stata interessata da un servizio straordinario dedicato al controllo del territorio e svolto da personale del Commissariato di P.S., con l’impiego di sette pattuglie, unitamente a due equipaggi della locale Polizia Municipale.

In ausilio anche il Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e una unità cinofila.

Nel corso del servizio sono stati effettuati controlli all’interno di diversi appartamenti in via Unione Sovietica e in via Fermi, dove sono state identificate 34 persone di nazionalità straniera, tutte regolari sul territorio nazionale.

L’attività del Commissariato è poi proseguita con alcuni posti di controllo lungo le principali arterie stradali cittadine. Sono state effettuate verifiche anche presso una sala giochi.

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Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, nell’ambito di mirati servizi ha effettuato, con l’ausilio della Polizia Municipale, controlli in otto appartamenti locati a cittadini stranieri, dove era stata segnalata la presenza di occupanti non in regola con le norme in materia di immigrazione

L’attività svolta ha permesso di identificare 14 persone, di cui 12 stranieri e 3 con precedenti di Polizia.

Nel corso del predetto servizio è stata contestata ad un cittadino di nazionalità pakistana la violazione di cui all’art. 7 del Decreto legislativo 286/98 e successive modifiche ed integrazioni, per aver ospitato, oltre le 48 ore, un connazionale, senza averne dato comunicazione alla Autorità di P.S..

In uno degli appartamenti controllati, ricavato al piano terra di un condominio, è stato rilevato un abuso edilizio in quanto era stata variata la destinazione d’uso da ufficio/magazzino ad abitazione. Per tale violazione procederà il locale Comando Polizia Municipale.

Complessivamente sono state identificate 66 persone, di cui 29 di nazionalità straniera, e controllate 12 veicoli.

 

 

 

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Nella mattina di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, in esito ad un’articolata attività d’indagine, ha proceduto al rintraccio e al deferimento all’Autorità Giudiziaria di due uomini, un 21enne moldavo e un 54enne italiano, per il reato di rapina in concorso.

 

Nella notte tra il 3 e il 4 settembre scorsi, i due soggetti si sono resi responsabili di una violenta aggressione a scopo di rapina nei confronti di un cittadino pakistano, che si trovava presso la propria abitazione.

 

Gli accertamenti svolti nell’immediatezza dei fatti e le successive indagini, coordinate dalla locale Autorità Giudiziaria, hanno consentito di risalire ai due uomini, i quali tra l’altro conoscono la vittima e frequentano il medesimo contesto sociale. 

 

Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni dei due aggressori sono stati rinvenuti alcuni indumenti indossati da uno dei due soggetti la notte del 4 settembre, nonché la refurtiva consistente in un telefono cellulare ed altri effetti personali.

  

 

  

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A fare la macabra scoperta i volontari del Canile, allertati da un ragazzo che ha rinvenuto in un canale nei pressi di Rovereto un involucro sospetto. Dentro c’era il corpo dell’animale, di circa 14 anni, avvolto in una felpa. La benda attorno al collo fa sospettate che sia stato ucciso. Indagini sulla proprietaria

CARPI (MO) –

Chiuso dentro a un sacco, avvolto in una vecchia felpa e, particolare sconcertante, con una benda stretta attorno al collo. Così è stato ritrovato nei giorni scorsi il corpo di un cane barboncino di circa 14 anni dai volontari del Canile di Carpi.

La segnalazione è partita da un ragazzo, che ha notato il sacco “sospetto” in un canale nei pressi di Rovereto e ha così chiamato i volontari del Canile, pensando che magari dentro potessero esserci dei cuccioli abbandonati. Quando, però, i volontari sono giunti sul posto e hanno recuperato il sacco hanno fatto la macabra scoperta.

A questo punto, sono state allertati sia la Polizia Municipale che il Servizio Veterinario dell’ASL, mentre il corpo del povero cane è stato inviato all’Istituto zooprofilattico per l’autopsia, che dovrà accertare la causa della morte e stabilire se il barboncino è stato gettato nel canale ancora vivo o ucciso altrove. 

Intanto, la Polizia Municipale ha aperto un’indagine sulla proprietaria dell’animale, a cui fa riferimento il microchip di cui l’animale era regolarmente provvisto. 

La benda stretta attorno al collo, infatti, fa pensare che il cane possa essere stato strozzato e poi gettato via come un rifiuto, forse perché anziano e malato, oppure perché diventato troppo “impegnativo” per prendersene cura.  Le prime verifiche hanno evidenziato come non ci sia stata nessuna denuncia di morte dell’animalealle autorità competenti, come prevede la legge. Si attendono quindi i risultati dell’autopsia per avere un quadro più chiaro.

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È uscito per le Edizioni Il Messaggero Padova il primo libro dell’autrice carpigiana. Rivolto agli adolescenti, intende veicolare il messaggio di Luigi Monfort, santo molto amato da Giovanni Paolo II.

Un libro delicato, con citazioni di canzoni, ma anche di riferimenti alla società moderna e al linguaggio dei giovani. “L’Amore della Sapienza”, esordio letterario della scrittrice carpigiana Elisabetta Ronchetti, già educatrice A.G.E.S.C.I (Associazione Guide Scout Cattolici Italiani) e con all’attivo diverse pubblicazioni di racconti in antologie, vede protagonista Gigi, un ragazzo che, dopo la morte del padre, rifiuta di andare a scuola, si rintana in casa e si mette alla ricerca, attraverso internet, di quello che lui chiama “il segreto della vita”. Durante questo suo viaggio interiore, Gigi accetta solo la compagnia di due amici fidati, ma sarà la scoperta del testo del Santo francese Luigi de Montfort a fornirgli le risposte che cerca. Ne abbiamo parlato con l’autrice.

 

Come nasce “L’amore della sapienza”?

“Nasce come sintesi di diverse attività che ho seguito: quella determinante e la più recente è stata la lettura del libro originale al quale il mio vuole ricondurre e far conoscere, ossia L’amore dell’eterna sapienza di san Luigi Montfort; un altro elemento è stato l’aver seguito le attività proposte dalla diocesi sulla trasmissione della fede oggi; nasce anche da miei trascorsi quale educatrice scout in cui mi sono trovata per alcuni anni a ideare anche attività di catechesi: c’era da porre attenzione al linguaggio, a come catturare l’attenzione, c’era da usare la fantasia pur rimanendo fedeli al contenuto. Da queste attività e interessi è nato questo libro”.

 

Come mai hai deciso di scrivere un libro destinato agli adolescenti?

“Il testo originale e l’Autore stesso, a mio avviso, portano di per sé a questo. L’Autore, nel suo modo appassionato e emozionato di esprimersi, nonostante abbia scritto il suo testo in età adulta, mi ha ricordato proprio un adolescente che ama profondamente ciò in cui crede e ciò che fa e per questo trascina ed ‘infiamma’ il lettore. San Luigi Monfort in effetti, durante la sua vita, è stato un gran trascinatore, e questo si sente ancora oggi nei suoi scritti che risentano, nella forma, del passare del tempo (sono stati scritti tra il ‘600 e il ‘700), ma sono in realtà vivi e hanno molto da dire. Inoltre, Monfort ha un punto di vista ‘fuori dal gruppo’, non omologato alla società del suo tempo, alla quale non risparmia sagaci osservazioni. Cerca la sincerità e la verità e penso che questo sia, grazie al cielo, tipico di ogni adolescente. Durante l’adolescenza si devono ancora fare scelte determinanti, si osserva molto, si soppesa, prima di adeguarsi, maturando, alle regole e alla cultura dell’ambiente al quale si appartiene. Nelle emozioni, nella passione, nella libertà di coscienza e d’espressione, nella ricerca della sincerità e della verità, trovo che san Luigi Montfort possa essere uno specchio per ogni adolescente di ogni tempo, anche per quelli di oggi” 

 

Gigi, il tuo personaggio, è un ragazzo che dopo la morte del padre si rifiuta di andare a scuola, ha solo due amici e si mette a cercare il “segreto della vita” su internet. Quando c’è in Gigi dei ragazzi di oggi?

“Devo subito dire che il personaggio di Gigi è appena abbozzato: non ho certo voluto cimentarmi in una descrizione realistica del lutto di cui si parla e della sua elaborazione. La storia e il personaggio di Gigi sono un espediente per veicolare la ricerca della verità e di ciò che può dare spessore alla vita, ricerca già percorsa e descritta da San Luigi Monfort, nel suo testo. Poiché sicuramente pochi conoscono questo autore e lo hanno letto, ho voluto creare un personaggio e una storia che potessero riproporre il percorso del santo con un linguaggio più semplice e adatto ai ragazzi di oggi, immaginando e creando una situazione ‘di necessità’ che giustificasse il fatto che un ragazzo si metta in ricerca” 

 

Attraverso l’avventura interiore di Gigi, hai voluto riproporre il messaggio di Luigi de Montfort, un santo che forse non tutti conoscono. Qual è questo messaggio e perché pensi che possa essere ancora attuale?

“San Luigi Montfort è conosciuto dagli ‘addetti ai lavori’ per diversi messaggi. È ricco. Ricco di tante cose. I contenuti sono tanti. Cito solo la sua teologia mariana: oggi, chiunque voglia approfondire la figura di Maria, passa attraverso gli scritti di questo santo. È imprescindibile. Lo stesso San Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato, ha indicato san Luigi come “un teologo di classe’ e lo ha voluto con forza Dottore della Chiesa. Oggi la causa è in corso. Quindi sul suo spessore e sulla sua attualità non ci sono dubbi”. 

 

Nel libro ci sono anche diverse citazioni di canzoni, come si coniugano con la trama e con il messaggio di Luigi de Montfort? 

“Le canzoni esprimono emozioni e contenuti che possono non aver ancora trovato espressione verbale, dialogica, o anche che non sono ancora stati pensati da chi ascolta, anticipano, oppure rinforzano ciò che già si prova. Quasi sempre le canzoni e la musica sono espressione dell’ambiente e dell’epoca in cui sono state create. Nel mio caso quindi, le canzoni e le citazioni aiutano sia a contestualizzare in questo periodo storico le emozioni e i pensieri del protagonista Gigi sia, ri-narrando, col linguaggio proprio della musica, queste emozioni, le rinforzano, dando un pochino più di vigore alla narrazione. Se mai qualche educatore volesse parlare di san Luigi Montfort ai sui ragazzi, come ha auspicato san Giovanni Paolo II, potrebbe usare questo libro dal contenuto già semplificato e le canzoni citate, come strumenti dai quali partire per lavori e riflessioni di gruppo”. 

 

L’AUTRICE

Elisabetta Ronchetti è nata a Carpi nel 1966. Dopo anni in cui si è interessata all’educazione dei ragazzi attraverso l‘A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e al ruolo della donna nella società attraverso il C.I.F. (Centro Italiano Femminile), dal 2015 ha partecipato ai corsi di scrittura dell’Associazione “Canto 31” di Bologna con docenti Gianluca Morozzi e Maria Silvia Avanzato e a un corso della Scuola Holden con docente Andrea Tarabbia. Suoi racconti sono pubblicati in diverse antologie, tra cui “La Casa dei Segni” (Elis Colombini Editore), una raccolta di racconti e storie sul Frignano, realizzato insieme ad altri sette autori dell’Associazione “I Semi Neri”. L’Amore della Sapienza è il suo primo libro e si propone come testo formativo destinato ai ragazzi dai 14 anni, con lo scopo di divulgare con linguaggio contemporaneo, uno scritto di San Luigi Maria Grignion de Monrfort, teologo del Settecento caro a San Giovanni Paolo II. 

 

SCHEDA DEL LIBRO

Elisabetta Ronchetti

L'amore della sapienza- Un ragazzo cerca il segreto della vita 

Edizioni Il Messaggero Padova

Pagg, 114 - € 10

 

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Commemorazione dell’Appuntato di P.S. Osvaldo Cantore, Vittima del Dovere e Medaglia d’Oro al Valore Civile


Ricorre oggi il 41° anniversario della scomparsa dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Osvaldo Cantore, Vittima del Dovere.
Nella mattinata odierna, il Questore Agricola lo ha ricordato con una cerimonia svoltasi presso il cimitero di Carpi, alla presenza dei familiari, delle autorità cittadine e di una rappresentanza dell’A.N.P.S. di Modena.
Osvaldo Cantore, nato a Grottaglie (TA) il 14 settembre 1923, Medaglia d’oro al Valore Civile, è morto il 7 settembre 1978 a causa delle ferite riportate nel corso di una sparatoria in Piazza Garibaldi a Carpi.


Cantore aveva cercato di bloccare due criminali mentre uscivano da una oreficeria all’interno della quale avevano appena perpetrato una rapina, ma è stato colpito alle spalle da un terzo complice, che fungeva da “palo”.
In via Guido Mazzali, nei pressi della storica ex sede del Commissariato di P.S. di Carpi, sorge un'area verde, con uno spazio giochi, intitolata alla sua memoria.

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Controlli straordinari della Polizia di Stato presso negozi e attività commerciali siti nel comune di Carpi. 

Nella giornata del 27 agosto scorso, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi, unitamente a personale della Polizia Municipale di Carpi, nell'ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, hanno proceduto a controlli e verifiche di alcuni negozi etnici e altre attività commerciali.

I controlli hanno interessato la stazione ferroviaria, quella delle autocorriere, 3 phone center ubicati in via Galilei, via Santa Chiara e via Ugo da Carpi, 3 bar e 2 esercizi commerciali.

L'attività ha portato all'identificazione di 79 persone di cui 34 stranieri extracomunitari, tutti in possesso di regolare permesso di soggiorno, 8 dei quali con precedenti di Polizia.

Dagli accertamenti svolti sono state altresì riscontrate alcune violazioni amministrative a carico di alcuni esercizi commerciali controllati, che non rispettavano le norme sulla etichettatura dei prodotti alimentari, esposizione dei prezzi ed occupazione di suolo pubblico senza autorizzazione.

 

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Carpi 27 agosto 2019 - Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all'A.G. una donna di anni 29, nomade stanziale, pluripregiudicata, residente in città, per il reato di furto in abitazione.

La vittima in sede di denuncia riferiva di essersi recata presso la sala Bingo e di aver riconosciuto una ragazza vista nel cortile della sua abitazione pochi minuti prima del furto avvenuto qualche giorno prima.

Dall'abitazione dell'anziana donna ed in particolare nella sua camera da letto, erano stati asportati alcuni oggetti oltre ad un prezioso anello in oro e brillanti.

L'attività investigativa condotta dagli Agenti ha portato all'individuazione dell'autrice del furto e il successivo deferimento all'autorità Giudiziaria.

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Donna ubriaca rifiuta di pagare la consumazione in un bar e sferra calci e pugni agli agenti. La Polizia di Stato la deferisce ali'A.G

Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all' A.G. una donna di anni 36, residente in città per i reati di resistenza a P.U., oltraggio a P.U. e danneggiamento.

Nei giorni scorsi gli agenti sono intervenuti su segnalazione di persona molesta all'interno di un bar del centro di Carpi, dove una donna in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di bevande alcoliche, si rifiutava di pagare la consumazione tentando di allontanarsi.

Gli Agenti hanno quindi fermato la donna che alla richiesta di fornire le proprie generalità ha iniziato a minacciare e percuotere con calci e pugni i poliziotti. A bordo dell'autovettura di servizio la stessa ha continuato la sua condotta violenta sferrando calci contro i vetri da macchina e sputando verso gli operatori; non contenta terminava la sua opera danneggiando altresì una porta del Commissariato.

La donna veniva quindi denunciata a piede libero per i reati di cui sopra e affidata al personale medico del 118 che procedeva ad accompagnarla presso il locale Pronto Soccorso per gli accertamenti del caso.

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Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 22 anni per il reato di furto aggravato ai danni del Centro di Promozione Sociale Gorizia.

Al termine di una approfondita e scrupolosa attività di indagine, effettuata anche attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del locale, gli agenti sono riusciti a risalire al giovane straniero, imputandogli la paternità del furto.

Il giovane, nella tarda serata del 18 maggio scorso, aveva forzato una prima porta di sicurezza esterna per introdursi nel Centro e, dopo aver danneggiato un’altra porta i, frantumandone il vetro, aveva raggiunto il locale adibito a bar, asportando il fondo cassa.

A questa denuncia se ne aggiunge un’altra a suo carico per il reato di atti osceni in luogo pubblico in presenza di minori. La Squadra Volante il 24 giugno scorso, era intervenuta in via Lucrezio in quanto un condomino aveva segnalato la presenza di un uomo - per l’appunto il 22enne marocchino - completamente nudo, con una bottiglia di vino in mano, in piedi sopra una panchina, che saltava e ballava, cantando a squarciagola, all’interno del parco pubblico, frequentato da bambini intenti a giocare.

Il marocchino pregiudicato, con numerosissimi precedenti di Polizia per svariati reati, tra cui ricettazione, danneggiamento e furto aggravato, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, si trova al momento in carcere a seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Modena in relazione ad un furto commesso dallo stesso nella notte tra il 24 e il 25 maggio scorsi ai danni dell’esercizio commerciale “Mercatone A.C.E.” di Carpi. 

 

 

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