Venerdì, 01 Luglio 2022 14:52

Nonantola Film Festival, prosegue la rassegna estiva con l’opera prima “Due” In evidenza

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La proiezione al Giardino Perla Verde alle ore 21.30 domani 2 luglio.
Esordio dietro la macchina da presa del 42enne regista padovano Filippo Meneghetti, il film – che tratta di omosessualità femminile e terza età – è interpretato da Barbara Sukowa e Martine Chevallier e ha vinto il César 2021 come miglior opera prima. In apertura di serata, la proiezione dei corti vincitori e menzionati della gara del NFF ‘4 Giorni Corti + 2’ 2022. Ingresso gratuito

Quarto appuntamento al Giardino Perla Verde in via Marconi 15 a Nonantola (MO) con la rassegna estiva del Nonantola Film Festival curata da Nonantola Film Festival APS associata Arci UCCA con il sostegno dell’Amministrazione comunale. Inizio proiezione ore 21.30, ingresso gratuito.

Domani sabato 2 luglio è in programma “Due”, esordio nel lungometraggio del regista padovano classe 1980 Filippo Meneghetti. Il film – una coproduzione tra Francia e Lussemburgo – è interpretato nei ruoli principali da Barbara Sukowa, Martine Chevallier, Léa Drucker e Jérôme Varanfrain, e nel 2021 ha vinto tra i tanti il premio César come miglior opera prima.

Precede il film – nell’ambito di ‘Prima i corti’ - la proiezione dei lavori vincitori e di quelli menzionati della gara “4 Giorni Corti +2” del Nonantola Film Festival 2022.

Due donne mature, Nina e Madeleine, si amano in segreto da decenni. Tutti, compresi i parenti di Madeleine, pensano che siano solo vicine di casa. Ma quando la routine di ogni giorno viene sconvolta da un evento improvviso, la famiglia di Madeleine finisce per scoprire la verità. E l'amore fra le due è messo alla prova.

Parte lento, 'Deux', come un "normale" film su una coppia "anormale", quella composta da Nina e Madeleine, alle prese con le difficoltà di un menage parafamiliare che ha a che fare con due aspetti molto delicati (un tempo avremmo detto tabù) della società occidentale: la vecchiaia e l'omosessualità, più in generale il sesso in terza età. Comincia lento, comincia canonico nonostante il tema particolare, tutto raccontato dal punto di vista della parte debole, presto lesa - quello di Madeleine, madre rosa dai sensi di colpa, incapace di lasciarsi andare (e lasciare andare) una vita familiare che di lei, pur non volendolo ammettere, non ha più bisogno. Seguiamo il punto di vista di Madeleine, e Nina la vediamo poco, in ombra, come una spalla a volte invadente, petulante, spesso eccessiva nelle sue azioni e reazioni. La osserviamo sul pianerottolo guardandola dalla casa di Madeleine, la spiamo oltre il vetro mentre confabula con l'agente immobiliare, la sospettiamo di manipolare, approfittare, forse anche di sfruttare la fragilità dell'amante, amica e vicina di casa. Poi, però, accade qualcosa…

Maestro nel padroneggiare la musica dei suoni - il gracchiare profetico dei corvi, il contrappunto emotivo della centrifuga di una lavatrice, le parole attutite filtrate da una porta - Meneghetti in questo strepitoso esordio dimostra una padronanza incredibile dei ritmi del racconto, sorprendendo lo spettatore ogni volta che la storia sembrerebbe aver trovato un approdo. Eccellenti le scelte di casting, con una Barbara Sukova emotivamente estrema e sempre credibile e Martine Chevallier, che nel suo difficilissimo ruolo mette tutto il mestiere di un'attrice della Comédie -Francaise.

Info sul sito www.nonantolafilmfestival.it e sulle pagine Fb e Instagram della manifestazione.

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