Martedì 7 luglio, alle ore 18.00, la presentazione del libro alla libreria Feltrinelli di via Farini. -
Parma, 4 luglio 2015 -
Nato dalla volontà di approfondire il legame tra Garibaldi e la Malvasia delle colline di Parma, il libro "Il vino di Garibaldi, alla ricerca di un mito tra Parma e Caprera" ha visto la luce durante la creazione e l'allestimento della Cantina dei Musei del Cibo, per raccontare con aneddoti e dettagli inediti le origini del vino ambrato e dei suoi legami con l'Eroe dei due mondi.
L'appuntamento con la presentazione del libro, condotta dal giornalista Sandro Piovani, è per martedì 7 luglio alle ore 18.00 presso la libreria Feltrinelli di via Farini (Parma). Siamo nel 1861 quando Giuseppe Garibaldi si innamorò così perdutamente del colore bianco-ambrato della Malvasia che decise di trapiantare alcuni virgulti dalle vigne di Maiatico nella sua sassosa Caprera. Le colline di Parma non fecero innamorare solo l'Eroe dei due mondi ma anche alcune famiglie francesi che, nella seconda metà dell'Ottocento, decisero di "adottare" i colli di Parma impiantando vigneti specializzati e permettendo così al territorio parmense di rinvigorire una tradizione vinicola risalente all'epoca romana. Lo stesso territorio dove il famoso archeologo Luigi Pigorini, scavando le "Terramare" dell'Emilia, scoprì le origini del nostro modo "moderno" di bere il vino.
Il percorso museale ed esperienziale che la "Cantina" ha dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura, è stato allestito al centro di una zona vocata da secoli alla viticoltura con l'obiettivo di promuovere la produzione vinicola parmense presso il grande pubblico ed i turisti attraverso la visita delle cantine attive sul territorio.
Il volume, il cui autore è il Coordinatore dei Musei del Cibo della Provincia di Parma Giancarlo Gonizzi, si inserisce nella collana dedicata al vino dell'editore Wingsbert House.
(fonte: Ufficio Stampa Musei del Cibo)