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Cinzia Rubertelli candidata sindaco dell'alleanza civica Grande Reggio – Progetto Reggio interviene sulle liste civiche che supportano Vecchi e sui risultati del sondaggio Swg commissionato dal Pd. 

 

Reggio Emilia, 20 aprile 2014 -

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa -

 

“Al di là della manfrina dei sondaggi elettorali favorevoli passati alla stampa, che è un trucchetto già visto alle scorse elezioni, Luca Vecchi e il Pd si muovono come fossero in preda al panico. Adesso sul barcone di Vecchi sale anche una lista raccogliticcia di cosiddetti renziani, tra cui Vanda Giampaoli, ex Forza Italia, Mario Poli, ex Udc ed Emiliano Malato, ex un po' di tutto: una compagine di ex oppositori del centrosinistra folgorati sulla via per la Sala Tricolore. In questo continuo imbarcare liste civiche composte alla bisogna, il Pd tradisce una notevole insicurezza per il risultato elettorale che lo attende, che sarà sicuramente ben lontano da certe cifre sbandierate con sondaggi dalla dubbia autorevolezza.

Noi dell'alleanza civica Grande Reggio-Progetto Reggio, unico vero schieramento civico, continuiamo il nostro cammino fieri della nostra coerenza, osservando quanto poca ce ne sia in giro in tempo di elezioni e confidando che anche i reggiani lo notino e reagiscano con un voto di netto cambiamento.

E con questo intendiamo rispondere anche a segretario provinciale del Pd Costa, così convinto che solo le idee del suo partito siano quelle che servono per Reggio. Ribadiamo che sfidiamo Vecchi quando e come vuole, in dibattiti pubblici e aperti al pubblico, perchè siano i cittadini a giudicare le idee e le soluzioni”.

 

(Fonte: ufficio stampa Grande Reggio)

 

 

La nota stampa di Cinzia Rubertelli candidata sindaco dell'alleanza civica Grande Reggio – Progetto Reggio commenta la modifica delle tariffe Imu, Tari e Tasi -

 

Reggio Emilia, 16 aprile 2014 -

“Quando c'era Delrio ricordo un Pd che si stracciava le vesti col Governo per come venivano trattati i Comuni con la tassazione degli immobili, oggi invece abbiamo non una, ma ben tre tasse sulla casa con un aggravio di burocrazia per il cittadino e un ulteriore consumo di tempo e risorse per gestirle da parte della macchina comunale. Fa anche sorridere questo complicato “taglia e cuci” a cui si è costretti per impostare delle tariffe che abbiano una parvenza di equità, ma in cui chi ci rimette è sempre la classe media.  Ma pare che al Pd oggi la cosa vada benissimo, quando probabilmente l'aumento dell'Imu sarebbe bastato e almeno non sarebbe stata la solita presa in giro per i cittadini. Ecco di cosa parliamo quando diciamo che i cittadini vengono perseguitati dalla burocrazia: un sistema che, almeno a livello comunale, noi vogliamo sradicare”.

 

(Fonte: ufficio stampa Grande Reggio)

 

 

Cinzia Rubertelli ringrazia inquirenti e forze dell’ordine, ma pone l’accento sul mancato contrasto della politica. 

 

Reggio Emilia, 15 aprile 2014 -

Il comunicato stampa di Cinzia Rubertelli candidata sindaco dell'alleanza civica Grande Reggio – Progetto Reggio sulle recenti operazioni antimafia e le proposte per il contrasto della criminalità organizzata da parte dell'amministrazione comunale -

 

“Dobbiamo complimentarci con gli inquirenti e le forze dell’ordine per le recenti retate e i sequestri che hanno colpito forti interessi della ‘ndrangheta sul nostro territorio. Dobbiamo però interrogarci, ora più che mai, sul perché in tanti anni non ci si è accorti delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel reggiano. 

La politica locale in questi ultimi tempi non è mai riuscita a dare vere rassicurazioni contro questo pericoloso fenomeno: la sinistra per lungo tempo ha minimizzato il pericolo appellandosi a fantomatici “anticorpi”, a destra invece, in tema di interdittive, non c’è stata una presa di posizione chiara. Chi con la propria inerzia ci ha fatto arrivare a questo punto non può atteggiarsi con credibilità a difensore della legalità.

 

La nostra alleanza civica sulla lotta alla criminalità organizzata ha invece da tempo le idee chiare. Sarà necessario sgombrare qualsiasi ambiguità sugli appalti pubblici, regolandoli in modo cristallino in modo che sia sempre trasparente soprattutto la situazione dei subappalti, anche per quanto riguarda le società partecipate. Anche sul controllo del territorio e dell’urbanistica la sorveglianza deve essere incessante, perché vicende come quelle dell’ex segretario provinciale del Pd, a Fabbrico, non si devono ripetere mai più.

 

Poi c'è un discorso relativo alle condizioni di concorrenza sleale che i capitali della criminalità organizzata generano in un sistema economico già duramente provato. L'amministrazione comunale dovrà essere capofila di un progetto di collaborazione tra le banche del territorio e gli altri attori del mondo economico, per la creazione di un borsino degli investimenti locali. Pensiamo a conti deposito specifici per una raccolta di capitali dedicati esclusivamente al reinvestimento sul territorio. In questo modo si favorirebbe l’erogazione di finanziamenti ad aziende reggiane sane, che si impegnano a loro volta ad investire in loco i capitali e quindi ad immetterli nell’economica locale”.

 

(Fonte: ufficio stampa Grande Reggio)

 

In una Sala del Consiglio gremita di persone di ogni età, si è aperta ufficialmente la campagna elettorale di CAVRIAGO DEMOCRATICA che vede l’attuale vicesindaco, Paolo Burani, come candidato Sindaco e una lista di candidati consiglieri composta da 6 uomini e 6 donne.

 

Reggio Emilia, 15 aprile 2014 -

Ospite d’eccezione della serata, la capolista per il nordest alle Europee l’On. Alessandra MorettiSono felice di essere a Cavriago, un paese al quale sono legata ed ho accolto con piacere l’invito a partecipare a questa importante serata. Sono stata un’amministratrice locale, un’esperienza tanto esaltante quanto faticosa perché ti mette ogni giorno di fronte alle tue responsabilità. Sono convinta che si debba fare politica senza perdere il contatto con i problemi e i bisogni reali, senza perdere la propria normalità, ed è quello che cerco di fare anche io. E’ molto bello ed emozionante essere qui con una lista di candidati composta per metà da donne. La politica deve impegnarsi per costruire e difendere il senso di comunità, inclusiva, solidale ed accogliente. E’ importante agganciare sempre ad ogni scelta politica, ad ogni delibera, ad ogni azione, una ispirazione educativa e progettare sul lungo periodo con uno sguardo sul futuro. Questo è l’augurio che faccio a chi abbraccerà, oltre a Paolo Burani, la responsabilità di guidare ed amministrare una città.”

 

La lista del PD è composta da Paolo Burani (candidato Sindaco) e dai candidati consiglieri Stefano Corradi (segretario circolo Pd di Cavriago), Francesca Chilloni, Amedea Donelli, Lucia Ferrari, Matteo Franzoni, Giancarlo Grassi, Vanessa Manfredini, Alberto Marmiroli, Fabrizio Menozzi, Micaela Moscatelli, Marco Ottolini, Ersilia Visci

Ho sempre pensato che la politica non sia solo razionalità, pensiero e pragmatismo ma sia anche tanto cuore e passione e ci mettiamo di fronte ad una comunità con le nostre facce e i nostri nomi per assumerci la responsabilità del governo di Cavriago per i prossimi anni.”  Paolo Burani “Il Partito Democratico, si pone come punto di riferimento di tutta la comunità, con la sua serietà e il suo senso di responsabilità, senza urlare e fare promesse, ma presentando programmi concreti.

Questo è il senso politico di questa lista e del nostro impegno

CAVRIAGO DEMOCRATICA è continuità e cambiamento: continuità legata all’impegno di questi anni dell’amministrazione uscente che ha lottato in anni difficili, per mantenere Cavriago una comunità ricca di servizi, con una qualità della vita alta.

Una comunità che non ha mai avuto paura di guardare al futuro

Il Multiplo è un modo per guardare al futuro, non è solo un centro culturale, è un vero e proprio investimento sulla comunità; è un investimento sulla qualità della vita delle persone perché la cultura è questo.

Luogo di incontro, di informazione, di formazione, di socializzazione.

Questa è una grande vittoria, una grande ricchezza.

Abbiamo messo in campo importanti investimenti per la comunità e non abbiamo mai smesso di investire, nonostante gli anni di crisi, non ci siamo fermati come hanno fatto altri comuni.

Cavriago non si è fermata e non ha mai smesso di guardare avanti

Abbiamo sempre avuto bene in mente cosa volessero dire i servizi alla persona, cercando di aiutare sempre le fasce più deboli e disagiate.

L’esempio è il fondo anticrisi di 90,000 euro, i servizi sociali potenziati, le famiglie a cui abbiamo dato aiuto.

La crisi l’abbiamo affrontata così e l’abbiamo affrontata anche creando i luoghi ideali per le imprese come ad es. a Corte Tegge dove potessero svilupparsi e lavorare.

Non dimentico le imprese perché è anche grazie al senso della comunità degli imprenditori di Cavriago che siamo riusciti ad aprire il Multiplo, attraverso le sponsorizzazioni.

Questa è la ricchezza del nostro paese e ci siamo tutti: l’Amministrazione, i cittadini, le associazioni, le imprese e i privati.

Questa è l’eredita, la continuità che dovremo portare avanti anche nei prossimi anni.

Dovremo metterci in gioco ancora di più a livello d’Europa perché l’Europa è una grande opportunità  e da due anni abbiamo avviato con la Svezia un progetto con i nostri servizi educativi ed è una straordinaria occasione per il nostro paese di allargare gli orizzonti

 

Non vedo il Comune come colui che guida, che sta davanti, ma al fianco dei cittadini, delle associazioni, dei privati. Prendo ad es. il progetto “Educare una questione di comunità” perché ritengo che sia la modalità in futuro per capire come deve lavorare il Comune. Un progetto che ha riunito attorno all’Amministrazione tutti coloro che si occupavano e si occupano di giovani, di ragazzi e di famiglie. Ognuno a portare il suo vissuto, le sue esperienze e cominciare a condividere fino a concretizzare idee e progetti con il Comune che si è posto come facilitatore

Questo è un modello di partecipazione con senso di responsabilità

Cavriago ha le carte in regola per affrontare le sfide del futuro con grande serenità

Abbiamo un’amministrazione sana con personale competente e qualificato, un tessuto produttivo che ha saputo affrontare la crisi in modo egregio, che non ha smesso di investire e si è innovato.

Abbiamo le carte in regola anche dal punto di vista politico.

Affrontiamo questa campagna elettorale con un Partito Democratico unito, che ha fatto un percorso bellissimo in questi anni mettendo assieme persone che arrivavano da storie diverse, unite in un percorso unico per un unico progetto.

Siamo uniti, con un’unica meta, impegnati non solo per vincere ma vincere bene con il consenso della gente, perché per affrontare cinque anni di amministrazione c’è bisogno di consenso, di partecipazione, di una comunità che ci sta attorno.

La fotografia di questa continuità e cambiamento, è la lista dei candidati che presentiamo questa sera e ringrazio chi ha accettato di candidarsi per il consiglio comunale, cittadini con un forte spirito di comunità che vogliono portare avanti il progetto di CAVRIAGO DEMOCRATICA

 

(Fonte: ufficio stampa Cavriago Democratica)

 

 

Grande Reggio c'è. La soddisfazione di Cinzia Rubertelli e Matteo Setti -

 

Reggio Emilia, 14 aprile 2014

 

Tutto è pronto per Grande Reggio, che si presenta ufficialmente ai blocchi di partenza della competizione elettorale con la propria lista composta da trentadue candidati: 15 donne e 17 uomini

 

“Eccoci, pronti per la sfida elettorale – dichiara Matteo Setti, capolista e presidente di Grande Reggio - abbiamo una squadra di cittadini determinati e competenti, che non hanno più voglia di lamentarsi e nemmeno di continuare a subire un'amministrazione autoreferenziale, desiderosi di dare il proprio contributo per il bene della città. Sappiamo che sarà una corsa in salita, ma sarà anche stimolante e condotta con un entusiasmo che in seno a Grande Reggio non è mai mancato, a dispetto di alcune voci fatte forse circolare ad arte. Ho una brutta notizia per certi gruppi di pressione: Grande Reggio è in corsa con trentadue candidati motivati che, con l'aiuto anche di moltissimi simpatizzanti, impegneranno il loro tempo e la loro esperienza per far accadere anche a Reggio un cambiamento vero, sostanziale, fuori dalle logiche di partito, incentrato sulla possibilità di vincere le sfide che la crisi economica ci ha lanciato”. 

 

L'imprenditrice Cinzia Rubertelli è la candidata sindaco dell'alleanza civica Grande Reggio – Progetto Reggio. Investita di questo incarico ormai da più di un mese, Cinzia Rubertelli da tempo sta incontrando gruppi di cittadini e comitati civici della città, promuovendo il programma dell'alleanza che si muove nella tre direttrici fondamentali del lavoro, dell'internazionalizzazione della città e della valorizzazione di giovani e competenze, per affrontare anche le sfide sui temi della sicurezza, della cultura, l'ambiente, la mobilità e le politiche per la famiglia. “Mi piace molto incontrare i cittadini e parlare con loro di problemi concreti, cercando di capire le possibili soluzioni – racconta la Rubertelli - Ascoltare le persone è fondamentale per capire i veri bisogni della città e chi l'ha amministrata negli ultimi anni credo proprio che abbia perso questo contatto, che invece io non intendo far mancare. Bisogna risvegliare l'orgoglio reggiano e le capacità di cui siamo ricchi, per rilanciare una città che da troppo tempo sembra immobilizzata in una sorta di torpore. Ora a diffondere le idee per il rilancio della nostra Reggio Emilia e a condivere le opinioni dei cittadini ci saranno anche i trentadue candidati di Grande Reggio, convinti e carichi come non mai. Si rassegni chi voleva Grande Reggio a pezzi, perché ci siamo invece, e siamo tutti d'un pezzo”.

 

L'appuntamento per conoscere da vicino i 32 candidati di Grande Reggio è per sabato prossimo mattina in piazza Prampolini, con un aperitivo elettorale. Tutti invitati.

  

I candidati di Grande Reggio

 

Matteo Setti, presidente di Grande Reggio, 35 anni, consulente per internazionalizzazione d'impresa;

Stefania Violi, vicepresidente di Grande Reggio, 44 anni, intermediario assicurativo;

Fabio Adelgardi, 45 anni, libero professionista;

Marisa Lanzi, 58 anni, agente immobiliare;

Massimo Zanichelli, 60 anni, imprenditore;

Maria Giulia Tartaglione, 69 anni, insegnante di educazione fisica; 

Alessandro Tondo, 37 anni, imprenditore;

Emma Ferretti, 49 anni, libero professionista;

Stefano Rondanini, 25 anni, artigiano;

Angela Labate, 45 anni, segretario territoriale camera sindacale Usae;

Daniele Rossi, 25 anni, studente in medicina;

Oxana Tchaika, 44 anni, interprete;

Fabrizio Costoli, 39 anni, libero professionistao;

Luisa Manfredini, 47 anni, titolare di agenzia di pratiche automobilistiche;

Mauro Chianese, 34 anni, project manager bancario;

Annalisa Ferri, 42 anni, ragioniera;

Roberto Caiti, 40 anni, libero professionista;

Paola Tarantino, 44 anni, disoccupata;

Marco Bartoli, 37 anni, amministratore delegato;

Barbara Lazzaretti, 39 anni, consulente;

Nello Vezzani, 71 anni, pensionato;

Maria Mele, 41 anni, operaia;

Mario Lusuardi, 46 anni, contadino;

Giulia Dall'Aglio, 42 anni, avvocato;

Enrico Degl'Incerti Tocci, 72 anni, imprenditore;

Valentina Vanini, 32 anni, libero professionista;

Rossano Ferrari, 70 anni, pensionato;

Mariaestella Coli, 42 anni, atelierista;

Maurizio Poli, 62 anni, piccolo imprenditore;

Caterina Muto, 27 anni, impiegata;

Rosario Bottazzi, 39 anni, disegnatore meccanico;

Luca Ferrari, 28 anni, disegnatore tecnico.

 

(Fonte: ufficio stampa Grande Reggio)

 

 

Alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale di Bibbiano, del 25 maggio, si presenta la lista civica Bibbiano Bene Comune -

 

Reggio Emilia, 14 aprile 2014 -

 

La nota stampa di Bibbiano Bene Comune -

 

Bibbiano, Siamo cittadini che sognano una Bibbiano diversa, fuori da ogni schieramento e con idee e proposte volte al futuro dei nostri figli, che volti decisamente pagina rispetto al passato!

Una “nuova” Bibbiano che si contraddistingua su: partecipazione, trasparenza, ambiente, territorio, acqua, energia, diritti, servizi sociali, cultura, mobilità e viabilità…  Una impostazione nuova, dunque, per una Bibbiano alternativa.

Sotto riportate ci sono, in sintesi, le nostre principali proposte e riflessioni “in progress” pubblicate sul nostro sito http://bibbianobenecomune.wordpress.com e desiderosi di continuare il nostro confronto e dialogo con tutti i cittadini bibbianesi.

Un'altra Bibbiano è possibile!

Partecipazione

Investire risorse ed energie per la creazione di reali processi di partecipazione (forme originali di coinvolgimento e di democrazia deliberativa come il Bilancio Partecipativo), utilizzando strumenti legislativi e risorse finanziarie regionali ed europee. Istituzionalizzare un Consiglio in ogni frazione (sull’esperienza di quello di Barco)con funzioni e deleghe specifiche e con il coinvolgimento in Consiglio Comunale, in veste di invitati, di tutti i suoi Presidenti.

 

Trasparenza

Pubblicare sul sito del Comune tutte le spese sostenute e le entrate in maniera chiara, i compensi, i redditi di consiglieri ed amministratori. Rendere pubbliche ed accessibili a tutti (tramite dirette web) le riunioni del Consiglio e delle Commissioni. Trasformare la sede del Municipio in una reale e tangibile casa di vetro.

 

Beni Comuni

Attuare i referendum del 2011. Ripubblicizzare il servizio idrico integrato (acqua potabile e non, depurazione, fognature) gestendolo con Azienda di diritto pubblico, che preveda la partecipazione diretta dei cittadini e lavoratori. 

Attivarsi da subito per raggiungere l’obiettivo Rifiuti Zero, iniziando con la raccolta differenziata a tariffa puntuale (più ricicli e differenzi, meno paghi). 

Incentivare il trasporto pubblico locale (in particolare con il Distretto Scolastico/Sanitario di Montecchio) e realizzare forme alternative di mobilità sostenibile:  percorsi ciclo-pedonabili e una rete di marciapiedi per spostamenti ecocompatibili in sicurezza dentro Bibbiano e tra le sue frazioni, car e bike sharing, car pooling. Sfruttare al meglio la linea ferroviaria “Reggio-Ciano” con accordi con FER, utilizzando il suo percorso per percorsi ciclo-pedonali alternativi.

Investire sull’Energie alternative ed ecocompatibili, installando su tutti gli edifici pubblici pannelli fotovoltaici da mettere in rete (sfruttando risorse e sinergie fino ad ora ignorate). Creare mini-progetti capaci di coinvolgere più abitazioni o una frazione, sviluppando una piccola centrale di produzione, finalizzata ad una maggiore autonomia, al risparmio e all’indipendenza.

Dotare l’amministrazione comunale di software totalmente open source in alternativa a costose licenze per l’utilizzo dei computer pubblici.

 

Ambiente e Territorio

Il nostro territorio in questi ultimi decenni è  stato aggredito, martoriato, consumato a dismisura senza una pianificazione che guardasse al futuro e al rispetto del nostro ecosistema. Mettere subito in atto  l'opzione di consumo zero di suolo

Promuovere una programmazione urbanistica che punti ora, subito e senza deroghe, al recupero, alla riorganizzazione dell'esistente e alla sua messa in sicurezza, trasformando dal punto di vista ecologico ed energetico il patrimonio edilizio esistente. 

Aprire una trattativa con i proprietari di alloggi sfitti e invenduti con l’obiettivo di destinarli a politiche abitative sociali e di cohousing.

Sviluppo del territorio agricolo e delle aziende del settore incentivando una agricoltura ed un consumo ecosostenibile (a Km0; riscoprendo la produzione di colture autoctone e bio), adottando un regolamento di buona pratica agricola per aumentare la qualità delle produzioni ed un corretto uso del suolo coltivato.

Mettere in sicurezza  la rete dei nostri canali e rii attraverso un programma di costante manutenzione in sinergia con gli enti preposti (Consorzio e Servizio tecnico di bacino) sfruttando le opportunità finanziarie della Comunità Europea. Creare percorsi naturalistici lungo canali e rii, riscoprendo  e salvaguardando la bellezza del nostro paesaggio.

 

Attività produttive e commercio

Accordi con le banche per incentivare il credito, promuovendo forme aggregative per ridare vita economica e sociale al nostro territorio

 

Diritti e Sociale

Incentivare le start-up di imprese giovanili e no profit, impegnandosi a valorizzare le esperienze di co-working.

Riconoscere il diritto individuale all’autodeterminazione con la possibilità di depositare negli uffici comunali il proprio testamento biologico, così come l’istituzione del registro delle coppie di fatto.

Salvaguardare e sviluppare il welfare e le politiche sociali, culturali e solidali. Scuola pubblica, formazione, servizi per gli anziani, spazi e risorse per i giovani, crescita culturale, promozione e sviluppo del volontariato devono essere sempre in primo piano, incrementando la visione pubblica, pluralista ed universale dei servizi.

Avviare un programma di educazione civile (a partire dalle scuole) inteso a valorizzare l’appartenenza ad una comunità solidale che prevenga il fenomeno del bullismo e promuova il rispetto della differenza di genere.

Bibbiano ha il dovere di battersi giorno dopo giorno contro le mafie, schierandosi accanto ad ogni cittadino che veda minacciati i propri diritti e la propria dignità. E’ necessario che le Istituzioni, gli organi di pubblica sicurezza e tutti i cittadini facciano fronte comune: per noi è la priorità assoluta per una convivenza civile e democratica!

Bibbiano deve diventare Comune Free Game, per un obiettivo chiaro di assenza totale di possibilità di gioco d’azzardo sul nostro territorio.

 

(Fonte: ufficio stampa Lista Civica Bibbiano Bene Comune)

 

Ai candidati a sindaco del territorio: le proposte delle imprese per il rilancio dell’economia modenese  -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

 

“La priorità è ridare slancio e nuova competitività al territorio modenese, oggi in affanno. Dal canto nostro come imprenditori ce la stiamo mettendo tutta. Ma occorre anche il fondamentale sostegno della politica”. È questo il messaggio che le Associazioni modenesi aderenti a Rete Imprese ItaliaConfesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato - rivolgono ai candidati a sindaco in occasione delle Elezioni Amministrative 2014. Un messaggio focalizzato sì sui problemi e le criticità vissute da tutti i settori produttivi del territorio, capoluogo in testa, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori. 

 

“Valutazioni e proposte quelle delle imprese – esordisce Massimo Silingardi, Presidente di Confesercenti e attuale portavoce di Rete Imprese Italia per Modena - che, non possono prescindere dallo scenario economico nazionale le cui pesanti ripercussioni, continuano a manifestarsi e ad aggravarsi anche nella nostra provincia, in tutti i settori, con la disoccupazione, intorno all’8% e la domanda interna ferma.. Senza contare inoltre, il combinarsi degli effetti negativi di sisma e alluvione: che determinano ancora oggi e per chissà quanto tempo, strascichi pesanti sulla vita di imprese e famiglie rendendo il futuro oltremodo incerto. Sono molte le imprese che hanno compiuto sforzi enormi, malgrado le difficoltà pur di andare avanti. Nonostante le difficoltà finanziarie e di accesso al credito, dovendo fare i conti con procedure complicate, la burocrazia…ma la ripresa stenta a decollare Se la recessione risulta ‘tecnicamente’ finita, restano enormi problemi in ambito locale: il ripristino del PIL perduto richiederà anni così come la ricostruzione dell'indotto produttivo e occupazionale. In alcuni settori del commercio tradizionale la perdita di attività e quindi di occupati saranno da considerarsi definitive. Situazione che nel complesso lascia intravedere il rischio di ripercussioni anche, sulla tenuta sociale del territorio. per questo c’è la necessità di agire, di ridisegnare il welfare locale, intervenire su burocrazia, semplificazione e riduzione della tassazione locale. Ma occorre anzitutto Incentivare e sostenere le imprese e riportare il confronto sul ruolo economico e sociale svolto dalla MPMI (Micro, Piccola e Media Impresa) modenese”.

 

“E' risaputo che imposizione fiscale e burocrazia sono per le MPMI ormai a livelli insostenibili – spiega Umberto Venturi, Presidente di CNA Modenaper questo  le scelte, da parte delle Amministrazioni locali vanno riviste. In primo luogo riteniamo che occorra con determinazione progettare e programmare, forme di esternalizzazione, di sussidiarietà, di integrazione con partner privati nelle modalità di erogazione dei servizi pubblici. Come dimostrano esperienze condotte in alcuni territori, si possono realizzare importanti economie e processi di modernizzazione. La semplificazione amministrativa inoltre deve diventare una priorità per la Pubblica Amministrazione. Così come è necessario ripensare alla funzionalità degli sportelli unici, che non hanno ancora dato i risultati sperati. Da considerare anche le opportunità che potrebbero derivare dalla fusione tra i comuni a partire da minori spese e maggiori risorse per comunità locali e imprese”. Ma è sull'imposizione fiscale che si concentra Venturi: “Gli immobili di proprietà delle imprese ove si svolge attività lavorativa debbano essere esclusi dall'IMU o da altre imposizioni patrimoniali, perché già sottoposti a tassazione sul reddito d'impresa. Discorso analogo per la TASI, che graverà sia sul possessore che sull'utilizzatore dell'immobile. Il suo effetto combinato con l'IMU darà luogo all'ennesimo incremento della tassazione. Chiediamo ai Comuni la non applicazione della TASI sui beni strumentali d'impresa come ha fatto il Comune di Modena. Quanto alla 

 

TARI riteniamo non più rimandabile un confronto con le Amministrazioni. C'è l'esigenza di rivedere i meccanismi che determinano la tariffa per alcune categorie ingiustamente gravate. Siamo quindi disponibili ad affiancare i comuni in un percorso di risistemazione e riordino dell'intera materia con proposte, ed assunzioni di responsabilità”.

 

“La MPMI commerciale, ha risentito pesantemente della crisi: calo degli occupati, mancanza di liquidità, difficoltà di accesso al credito, forte flessione delle vendite, con la recessione che sta influenzando profondamente i consumi. Non è più possibile pensare al commercio in una ottica di ulteriore espansione – spiega Giorgio Vecchi vice presidente provinciale di Ascom-Confcommercio Fam - occorre imboccare la strada della qualificazione dell’esistente. Guardando allo sviluppo e alla valorizzazione dei centri storici non si potrà più prescindere dall’efficacia dell'integrazione tra funzioni commerciali e intrattenimento; dall’importanza di azioni volte alla riqualificazione urbana; dalla necessità di forme di gestione unitaria pubblico/privata degli interventi di valorizzazione. Sarà poi indispensabile focalizzare l’attenzione sugli aspetti di natura promozionale, distinguendo promozione commerciale da quella tout-court del centro. C'è poi il tema dell'accessibilità ai centri storici, per le imprese come pure per i consumatori: il trasporto pubblico è da migliorare, ma occorrono anche parcheggi auto in numero adeguato. Occorre, poi destinare risorse finalizzate al sostengo del commercio nelle zone periferiche per migliorarne l’offerta e prevenire forme di degrado urbano”. Altro aspetto su cui interviene Vecchi, il turismo, “Un settore, che potrebbe avere buoni margini di crescita economica per il territorio. Sarà opportuno ripensare città e territorio in chiave turistica, sviluppando piani di promozione e comunicazione adeguati. Questo comporterà anche la messa in campo di politiche di marketing, tese a delineare in modo chiaro e riconoscibile l’identità del prodotto modenese. Occorre poi investire in percorsi formativi e sostenere la crescita competitiva delle imprese.. Ma prima di tutto sarà fondamentale l'impegno da parte dei Comuni ad abolire la tassa di soggiorno”. 

 

Il manifatturiero è il tema su cui focalizza l’attenzione Erio Luigi Munari, Presidente provinciale di Lapam-Confartigianato: “La crisi dei mercati globali ha messo in ginocchio l’industria manifatturiera locale. Terremoto e alluvione hanno poi ulteriormente aggravato la situazione. Un territorio come quello Modenese non può però stare alla finestra e guardare cosa succede sperando che le cose migliorino. Il patrimonio di conoscenza, la specializzazione, i distretti, le reti, l’export, la formazione, la ricerca, sono elementi ancora fortemente, territoriali. Ed è qui, sul territorio, insieme alle imprese manifatturiere che si riesce a creare quel terreno fertile su cui si basa la competitività modenese. I sindaci non possono ignorare l’importanza di questi fattori. La situazione attuale non ci concede più ritardi o rinvii. Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza del manifatturiero quale fattore di crescita, sviluppo, ricchezza”. Elementi questi cruciali  anche in tema di sicurezza e legalità, “Da affrontare in una visione integrata: dal presidio del territorio, al recupero delle aree urbane degradate, all'affermazione delle condizioni di vivibilità. Rispetto al presidio del territorio e all'attività di investigazione e contrasto alla criminalità riteniamo debba essere lo Stato a garantire la sicurezza dei cittadini. Necessario quindi un rafforzamento degli organici di polizia e magistratura soprattutto nel contrasto della criminalità organizzata. Occorre inoltre procedere all'adeguamento agli standard regionali degli organici delle polizie municipali in tutti i comuni, proseguendo al contempo sulla strada della formazione di corpi intercomunali nei territori. Quanto all'abusivismo riteniamo che le Amministrazioni debbono porsi a difesa della legalità e della trasparenza, attivando attraverso la Polizia Municipale tutti i controlli necessari per legittimare il regolare esercizio delle attività, segnalando alla Guardia di finanza i casi in cui si produce illegittimamente reddito.

 

“Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività al nostro territorio – conclude Silingardi – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per la collettività modenese sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo affinché si ripristinino le condizioni per ricostruire quel benessere basato su rispetto delle regole, attenzione al sociale e grande capacità imprenditoriale che hanno contribuito alla crescita del nostro territorio. La buona politica, e non le sterili contrapposizioni, risulta indispensabile per qualsiasi progetto di crescita sano, stabile e rispettoso delle persona. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all'attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee.

 

(fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

 

Lunedì 14 aprile serata di apertura della campagna elettorale della lista CAVRIAGO DEMOCRATICA -

 

 

Cavriago, 10 aprile 2014 -

 

Lunedì 14 aprile alle ore 21, serata di apertura della campagna elettorale della lista CAVRIAGO DEMOCRATICA che vedrà la presenza di un ospite d'eccezione: l'On. Alessandra Moretti, capolista alle Europee per il Nord Est.

Si inizia alle ore 21 presso la Sala del Consiglio Comunale di Cavriago, dove il candidato Sindaco Paolo Burani accoglierà il pubblico.

Apertura serata con saluto del segretario del Circolo PD Stefano Corradi e presentazione lista candidati al consiglio comunale.

L'On. Moretti chiuderà la serata e sarà l'occasione anche per lei di lanciare la sua candidatura alle Europee.

In allegato scaricabile manifesto lista e volantino serata

 

(Fonte: ufficio stampa Cavriago Democratica)

 

 

Il candidato sindaco Cinzia Rubertelli denuncia omissioni e lungaggini per il nuovo piano di protezione civile -

 

Reggio Emilia, 8 aprile 2014 -

 

“Ero presente all'incontro col capo dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il 15 marzo scorso. In quella sede la presidente del consiglio comunale Emanuela Caselli aveva proclamato che il 31 marzo si sarebbe approvato il nuovo piano comunale della protezione civile. Questo non è accaduto e non accadrà più almeno fino a settembre, perchè non sussistono più i tempi tecnici. Si tratta solo dell'ultimo dei passi falsi commessi dall'amministrazione del Pd, che sta trattando questo argomento con un'approssimazione che ha dell'incredibile. 

 

Oltre un anno fa venne presentato un piano comunale raffazzonato che risultò essere stato redatto con gravi lacune e senza che fosse stato discusso con la Protezione Civile o le associazioni di volontariato. Per vie di queste mancanze ancora oggi Reggio Emilia ha un piano vecchio di dieci anni, obsoleto, che non prende in considerazione ad esempio le importanti esperienze del sisma del 2012. Eppure viviamo in un territorio notoriamente esposto a rischi, sia sismici che idrogeologici, e pur avendo un volontariato competente ed efficiente quella di avere un coordinamento e una strategia per le emergenze impeccabile dovrebbe essere l'esigenza primaria. Bisogna ricordare anche che, come ha affermato Gabrielli, se non c’è un piano serio di protezione civile, qualora si verificasse una calamità, potrebbero non venire erogati fondi per la ricostruzione e non c'è nemmeno bisogno di spiegare che questa eventualità sarebbe una calamità nella calamità. 

 

E' evidente e precisa la responsabilità di queste rischiose lungaggini e della superficialità con cui è stato affrontato un argomento così importante, e bisognerebbe che se ne traessero le necessarie conseguenze. Non è accettabile che tematiche così delicate siano state trattate in modo così superficiale da un'amministrazione comunale che vuol definirsi responsabile verso i propri cittadini”.

 

(Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)

 

 

Cinzia Rubertelli precisa le proposte dell'alleanza civica sulla razionalizzazione dei dirigenti comunali a nomina -

 

Reggio Emilia, 07 aprile 2014

 

“In questi ultimi giorni l’argomento del momento sul tavolo della politica sempre essere la riduzione dei dirigenti comunali, che è stato sin dall’inizio uno dei cavalli di battaglia della nostra alleanza civica. Ma la nostra non è una posizione improvvisata né demagogica. 

Il nostro intento di riduzione del numero dei dirigenti comunali di nomina è presto spiegato. Vi sono innanzitutto casi di "doppioni" (edilizia, urbanistica, lavori pubblici, politiche per l'integrazione) di posizioni di coordinamento superflue (capi area) che rappresentano un costo superfluo per i contribuenti. La strada maestra per le assunzioni pubbliche è e dovrà essere il concorso pubblico, che avrebbe evitato anche le inopportune, troppe situazioni di dirigenti parenti di politici in carica, e per adesso ci limitiamo solo a loro. Inoltre, il risparmio di spesa derivante dalla razionalizzazione del numero dei Dirigenti consentirebbe l'abolizione dell'odiosa tassa sui passi carrai.

Si pensi che solo con le dimissioni di Mauro Bonaretti dal Comune, Progetto Reggio è riuscito con un proprio atto nel primo intento di fare coincidere le funzioni di Segretario Generale con quella di Direttore Generale con un risparmio di circa 70mila euro all'anno.

Ma vi è qualcosa di più che vogliamo fare: colmare la distanze fuori e dentro la macchina comunale.

Troppo spesso infatti il cittadino e l'impresa avvertono l'amministrazione pubblica distante, se non sorda alle proprie esigenze. Questa situazione trova una precisa causa nel metodo e nella mortificazione subita dai lavoratori comunali ad opera di un preciso disegno politico, partorito da chi ideologicamente aveva la necessità di sottomettere una macchina considerata politicamente non "sua". Per essere chiari, prima che Delrio spiccasse il volo verso Roma, su 29 servizi 20 erano controllati da "fedelissimi" di Delrio, Bonaretti e Magnani. Negli ultimi dieci anni, i rapporti interni sono stati verticalizzati con un sistema che ha demotivato se non distrutto gli investimenti effettuati sul lavoro di gruppo.

Anche i sindacati sono stati marginalizzati, se è vero che nel 2012, per la prima volta nella storia, i confederali non hanno firmato il bilancio comunale. E' evidente che la debolezza di partiti e sindacati ha favorito una gestione autoritaria del Comune fondata sull'obbedienza e sul comando, non sul suo governo: anche questa è una distanza da colmare se vogliamo migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi che i lavoratori comunali svolgono in favore del cittadino e delle imprese.

Bisogna cambiare registro, anche riguardo la vergognosa prolificazione delle nomine politiche dentro le società partecipate: chi ha taciuto per dieci anni sia nelle file del Pd che in quelle di Sel non ha certo la credibilità per farlo”.

 

 (Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)

 

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