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Sabato, 15 Novembre 2014 09:45

Il fotografo rock innamorato dell'Emilia

Intervista al fotografo correggese Jarno Iotti, emiliano purosangue, verace, amante di una terra rappresentata in tutto il suo splendore nelle sue foto - 

Reggio Emilia, 15 novembre 2014 - di Federico Bonati -

Emiliano purosangue, verace, amante di una terra rappresentata in tutto il suo splendore nelle sue foto. Che si tratti di cibo, paesaggi, persone, musicisti o dettagli della vita quotidiana, Jarno Iotti riesce ad imprimere l'energia del momento all'interno dei suoi scatti. Tutto questo è Jarno Iotti.

Jarno, tutto comincia con una foto scattata, a undici anni durante una gita sul Po, con la Olympus di tuo padre. È li che nasci come fotografo?
In realtà no, ma forse quello era un segnale del destino. Ho iniziato a scattare fotografie nel 1999 per lo staff per il quale lavoro oggi. Poi, col passare del tempo, sono migliorato, a forza di scattare e scattare e scattare. Da quel momento in poi ho sempre cercato di stare in movimento, scattando foto di qualunque genere in qualunque momento, cogliendo attimi ed immortalandoli. Perché, in fondo, è questo che mi fa stare bene.

Che tipo di studi hai fatto in seguito? E quali sono state le prime esperienze professionali?
Di per sé, io sono completamente autodidatta. Il momento più importante, per la mia formazione, è stato quando ho seguito un workshop tenuto da Chico De Luigi, che ha cambiato in modo radicale la visuale delle mie foto e del mio modo di fotografare.

Arriviamo al tuo sito www.jarnoiotti.com, nato nel 2011 . Sembra di notare, nelle tue foto, che l'essenza stessa di esse è il dettaglio, il particolare. Ce ne puoi parlare? Parto da quello che vedono i miei occhi e cerco di comporre l'inquadratura in base a ciò che vedo. Mi piace fotografare tutte quelle cose, anche le piccole cose, che mi piacciono veramente, cercando di cogliere tutte quelle sfumature che non siamo più abituati a notare a causa dei ritmi frenetici odierni.

Una carrellata di nomi che hai fotografato: Ben Harper, Marlene Kuntz, Allevi, Caparezza, Skin, Patty Pravo, Renga, AC/DC, Springsteen, Cristiano De Andrè, Litfiba, Verdena. Perché sembra che le tue foto rappresentino il genere musicale degli artisti da te immortalati?
Perché c'è in me una grande passione per la musica, forse sono più innamorato della musica che della fotografia. La musica è capace di donare emozioni fortissime, emozioni che cerco di ripagare attraverso i miei scatti. Questo permette di riuscire a leggere in una foto tutte le emozioni che quel tipo di musica esprime.

Rapporto foto-musica: che genere musicale è una foto di Jarno Iotti?
Decisamente rock. In fondo a me piace pensare che le mie foto siano "musicali", che posseggano insite in se un certo ritmo.

Da tanti anni sei anche il fotografo ufficiale di Ligabue: in tutti questi anni c'è una foto alla quale sei più legato rispetto alle altre? Ce ne sono diverse. Ma quella per la quale ho ricevuto i complimenti più graditi è quella nel cofanetto del "Nome e Cognome Tour" del 2006, con Luciano che fissa l'obiettivo dietro i suoi occhiali da sole, come se stesse guardando dritto negli occhi chi ha in mano il cofanetto.

Tu sei emiliano purosangue, figlio di una terra ricca di bellezze ed eccellenze. Dove ritrovano la bellezza di questa terra gli occhi, o in questo caso, l'obiettivo di un emiliano?
Ovunque. Alcuni giorni fa, di ritorno dagli Stati Uniti, ho preso la bici e sono andato a fare un giro sulle colline sopra Casina. Lì ho scattato una foto con le colline avvolte nella nebbia, che poi ho postato su Instagram. Quel luogo aveva una bellezza da togliere il fiato. Perché, in realtà, la bellezza di questa terra è ovunque: nei portici tipici dell'Emilia, nelle signore al mercato, nel cibo, negli anziani alla bocciofila. È in ogni dove. Sì, sono decisamente un fan dell'Emilia.

Molte tue foto rappresentano il quotidiano, la vita di paese, le gite domenicali. È quindi possibile trovare il bello nella vita di tutti i giorni, anche nella quotidianità e nella routine. Questione di individuare il dettaglio giusto o di sensibilità di chi guarda e vive il momento?
Entrambi. Si parte dalla sensibilità di chi si guarda intorno. Sta poi a questa sensibilità cogliere, o meno, la bellezza che c'è intorno a noi, che sia davanti a un monumento o nella via dietro casa. La bellezza è lì, bisogna saperla guardare e saperne cogliere i dettagli.

Sta prendendo sempre più piede la passione per la fotografia. Che consigli ti senti di dare a chi intraprende questa passione?
Ti rispondo con massima umiltà, perché più che dare un consiglio mi sento di fare un invito: scattate, scattate, scattate! A coloro che intraprendono questa passione dico questo. Li invito a portare sempre con sé una macchina fotografica, qualunque essa sia, e con essa scattare ogni giorno, per mesi. E poi saranno i loro occhi e la loro sensibilità a far loro comprendere se sono portati per intraprendere la strada della fotografia.

Ultima domanda: Jarno c'è una foto storica che vorresti aver scattato tu?
Io ammiro molto le foto di Anton Corbijn. Ha fotografato artisti del calibro di Depeche Mode, U2, Coldplay, Joy Division, REM, Nirvana, Red Hot Chili Peppers. Le sue foto sono espressione assoluta della musica degli artisti fotografati.

Mentre usciamo dagli uffici nei quali lavora Jarno, passeggiando sotto i portici di Correggio, lo vedo osservare la piazza davanti a noi. E sorridere. Come se la bellezza dell'Emilia avesse affascinato ancora una volta lui, fotografo rock'n roll.

Ecco dove potete seguire Jarno Iotti:
Sito web: www.jarnoiotti.com; Tumblr: jarnoiotti.tumblr.com; Instagram: jarnoiotti;

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Pubblicato in Cultura Emilia
Giovedì, 06 Novembre 2014 13:51

Al via Colorno Photo Life

Colorno Photo Life: la 5° edizione nella Reggia di Colorno dal 7 al 9 novembre. Per il sindaco Canova: "una manifestazione che cresce di qualità, anche grazie alla collaborazione con lo CSAC" -

Parma, 6 novembre 2014 –

Dal 7 al 9 novembre la Reggia di Colorno ospiterà la 5° edizione del Colorno Photo Life, un festival fotografico che sta diventando uno dei più significativi dell'Emilia Romagna. Nato dalla passione del fondatore Gigi Montali e dall'entusiasmo dei volontari del Circolo fotografico Color's Light, l'iniziativa è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Colorno e all'attenzione della Provincia di Parma che ha concesso la disponibilità degli spazi più prestigiosi della Reggia, dalla collaborazione con lo Csac (Centro studi e archivio della comunicazione dell'Università di Parma) e con la coop Antea.

"Si tratta di una manifestazione che è cresciuta molto di qualità, anche grazie all'aiuto formidabile dello Csac, prima con Gloria Bianchino, ora con Luigi Allegri, che presenta una mostra di alto profilo – ha affermato Michela Canova – per questo abbiamo deciso di concedere gli spazi importanti del piano nobile della Regia e dell'Aranciaia, da sempre dedicati ad iniziative di alto livello. Inoltre la collaborazione della coop Antea ci consente di promuovere iniziative che altrimenti non sarebbero realizzabili con le risorse comunali."

Ora si punta sulla de-stagionalizzazione del turismo a Colorno, per fare arrivare visitatori non solo nella bella stagione, ma anche in autunno.

"Quest'anno il Festival apre i propri spazi alla fotografia nazionale, pur ponendo particolare attenzione agli autori emiliano-romagnoli, con un'offerta molto differenziata – ha spiegato Erika Sereni presidente del Color's Light – non solo mostra di fotografie, ma anche workshop, conferenze, letture portfolio face to face, proiezioni di audiovisivi."

IL PROGRAMMA

venerdì 7 novembre

18:00 Reggia, Sala del Trono: apertura Festival, saluto delle autorità, presentazione delle mostre da parte dei curatori e dei autori (breve proiezioni di immagini delle mostre)
19:30 Apericena
21:30 Aranciaia: proiezioni audiovisivi con la presentazione di La Casa della fotografia di Parma. Lo spazio visto dai circoli.

sabato 8 novembre

09:00/17:30: workshop con Alex Liverani e Ivano Bolondi
10:00 Reggia: apertura stand della libreria specializzata HF libri Fotoelite con attrezzature fotografiche in prova Nital/Nikon
10:00-12:30 Reggia Sale espositive: letture portfolio (è necessaria la prenotazione online)
11:00-12:00 Reggia Sala del Trono: conferenza "Gente di Fotografia" di Antonella
Monzoni
14:30 -18:30 Reggia Sale espositive: letture portfolio (è necessaria la prenotazione online)
15:00-17:30 Reggia Sala del Trono: lettura Portfolio Face to Face, con Cinzia Busi Thompson e Silvano Bicocchi
17:30 – 18:30 Reggia Sala del Trono: conferenza "Lo spazio del Mediterraneo" di Paolo Barbaro
21:30 Aranciaia: proiezione audiovisivi, lo spazio del reportage negli anni di "Viaggi sotto le stelle" con i seguenti autori:
- Pastorino, "Guatemala"
- Foroni, "Afghaghistan 2001"
- Anzola, "Gujarat"
- Ferretti, Vudù
- Montali, "L'inferno di Bamako"
- Zuliani, "G8 –Genova"
- Gandolfi Alessandro, "Cina – Generazione Rolls Royce"
- Ottani, "Beslan"

domenica 9 novembre

09:00-17:30: workshop con Alex Liverani
10:00 Reggia: apertura stand della libreria specializzata HF libri Fotoelite con attrezzature fotografiche in prova Nital/Nikon
9:30-12:30 Reggia Sale espositive: letture portfolio (è necessaria la prenotazione online)
11:00–12:00 Reggia Sala del Trono: conferenza "Lo spazio sulla carta stampata" di Andrea Tinterri & Michele Smargiassi
14:30-16:30: set fotografici
17:00 Reggia Sala del Trono: proclamazione dei vincitori del "Portfolio Maria Luigia" con assegnazione dei premi e chiusura del Festival

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

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Inaugurazione domani, venerdì 12 settembre 2014, ore 19, presso il Foro Boario di Modena: Mimmo Jodice, Kenro Izu, Fotografía de los Andes -

Modena, 11 settembre 2014 -

Si inaugurano domani, venerdì 12 settembre, alle ore 19, nelle sale del Foro Boario di Modena, le tre nuove mostre di Fondazione Fotografia: due personali, dedicate rispettivamente a Mimmo Jodice e a Kenro Izu, e una collettiva di autori peruviani attivi tra ottocento e novecento.

I tre percorsi, che rimarranno allestiti fino all'11 gennaio 2015, affiancano lo sguardo sul contemporaneo ad una prospettiva storica, come nella tradizione delle mostre di Fondazione Fotografia. Ad accomunare i tre allestimenti, pur estremamente differenti tra loro, è la rappresentazione di luoghi avvolti nel mito, siano essi le rovine di Machu Picchu, i volti e le architetture della classicità greco-romana, le piramidi egizie o i monoliti di Stonehenge.

La personale di Mimmo Jodice (Napoli, 1934) - Arcipelago del mondo antico - presenta con un allestimento originale la grande indagine sul Mediterraneo con cui l'artista da oltre trent'anni continua ad affascinare il pubblico di tutto il mondo. Attraverso un percorso di cinquanta opere fotografiche, in parte inedite, l'autore ricompone l'immagine delle civiltà che hanno scandito la storia antica del mare nostrum, facendo rivivere statue e templi, eroi e miti, in un tempo sospeso in cui passato e presente convivono.

La raffinata ricerca artistica di Kenro Izu (Osaka, 1949) è al centro della mostra personale Territori dello spirito, interamente dedicata al lungo lavoro che ha spinto l'artista ad esplorare i più importanti "luoghi sacri" del mondo, dalla Cambogia al Tibet, dall'Indonesia all'India, dall'Egitto e alla Siria. Affascinato dalla sublime bellezza delle vestigia antiche, Izu individua nel recupero di stili e tecniche di stampa tipici della fotografia ottocentesca il mezzo più adatto per imprimere le atmosfere mistiche dei luoghi incontrati.

 

A cura di Jorge Villacorta, direttore della IIª Biennale di Fotografia di Lima, la collettiva Fotografía de los Andes 1890-1940 conduce in un viaggio nella straordinaria ricchezza della cultura peruviana, raccontata attraverso il lavoro di numerosi fotografi che tra la seconda metà dell'ottocento e la prima metà del novecento aprirono i loro studi nella capitale. Tra le opere presenti, anche le preziose fotografie di Martin Chambi, autore di un esteso lavoro di documentazione dei dintorni di Cuzco, tra siti archeologici, paesaggi e comunità indigene, per testimoniare e riscoprire la vera anima della propria terra.

Le mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnato in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente.

Accompagnate da tre diverse pubblicazioni, sono inserite nel programma del festivalfilosofia 2014, che si svolge dal 12 al 14 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo ed è dedicato al tema della Gloria.

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

"All'insaputa anche dello specchio", la mostra del fotografo Giorgio Giliberti alla Rocca Estense nell'ambito di Fotografia Europea è visitabile sino a domani, 27 luglio -

Reggio Emilia, 26 luglio 2014 -

Ultimi giorni per visitare la mostra "All'insaputa anche dello specchio" del fotografo professionista modenese Giorgio Giliberti. L'esposizione, in corso ormai da due mesi, ha avuto un grande successo di pubblico.
Il percorso proposto da Giliberti esalta lo scrittore argentino Jorge Luis Borges fin dal titolo, che riprende il verso iniziale della sua Elegia. Quattro sezioni e un video di circa cinque minuti, con letture e musiche di Claudio Rastelli, riassume il percorso con immagini fisse e dinamiche tratte dai diversi lavori.

Le immagini di questo nuovo ciclo dell'artista sono state realizzate all'interno della Rocca Estense, alcune nelle stesse sale dove sono esposte, in un progetto corale reso possibile dalla collaborazione del fotografo con attrici, danzatori, danzatrici e musicisti, che hanno infuso anima e corpo per dare vita alle quattro sezioni della mostra. Giochi di specchi e di metamorfosi dell'immagine intendono ricollegarsi alla poetica dell'autore argentino, così affascinato dalla "finzione del tempo", che è insieme sogno e realtà, dall'esaltazione della fantasia, dal mito del Minotauro e da ogni idea di labirinto in cui ci si possa continuamente perdere.

Giorgio Giliberti, nato a San Prospero di Modena nel 1955, si occupa di fotografia dal 1979. Fotografo pubblicitario di professione, dopo le prime esperienze come fotoreporter ha sviluppato la sua attività operando nel campo della moda, dell'industria, del teatro e dell'editoria d'arte, continuando al tempo stesso la propria personale ricerca espressiva, oggetto di numerose esposizioni e pubblicazioni di foto d'autore.

Orari: sabato ore 10-12.30; domenica ore 10-12.30 e 15.30-19

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

Diventa reporter della tua città e vinci un weekend eco-friendly. C'è tempo fino al 31 Ottobre per partecipare al Premio Letterario Racconta la tua città e vincere una vacanza "green" per due persone in Val d'Aosta e in Liguria -

Parma, 5 luglio 2014 -

Alla scoperta dell'Italia meno nota, quella che solo chi la abita può catturare in un fotogramma. "Racconta la tua città", è il tema del premio letterario organizzato da ViaggiVerdi - la rete italiana di strutture ricettive eco-sostenibili - insieme al festival del turismo responsabile IT.A.CÀ migranti e viaggiatori, con il Patrocinio del Comune di Parma e della Provincia di Parma. Dal piccolo borgo alla grande metropoli, lo spirito del premio è quello di scoprire gli angoli meno noti e più autentici dell'Italia, attraverso i racconti di chi li conosce davvero, perché li ha vissuti, per un giorno o per una vita intera. "Racconta la tua città" vuole creare una guida originale dell'Italia, i cui reporter sono proprio loro, gli abitanti, che condividono storie, esperienze e conoscenze autentiche del proprio territorio. Oltre alla capacità di narrazione, il premio vuole promuovere:

La Sostenibilità: il turismo è la quarta causa di inquinamento ambientale e il modello di turismo che è maggiormente cresciuto negli ultimi anni è quello meno sostenibile: dalle crociere ai voli aerei. ViaggiVerdi vuole promuovere un'idea diversa di viaggio, come scoperta lenta (a piedi, a cavallo o in bicicletta) di luoghi vicini ma incredibilmente affascinanti ed autentici, per dare forza ad un modello di viaggio sostenibile, che arricchisce l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
Il Chilometro zero: il festival It.a.cà è un momento di riflessione sui "viaggi corti", a chilometro zero, nel proprio territorio e dentro la propria città, per vivere l'emozione del viaggio senza andare lontano. Perché il viaggio responsabile parte da casa e arriva a casa. Una qualsiasi casa, una qualsiasi "Itaca" da raggiungere, dove più che la meta conta il percorso e il modo in cui ci si mette in cammino.
Il Punto di vista locale: esistono milioni di guide turistiche, cartacee e web. Ma in realtà, quando viaggiamo molto spesso tutte queste informazioni non ci bastano, ci accorgiamo che il punto di vista di chi abita nei luoghi e li vive ogni giorno è di gran lunga più importante. Il Premio vuole promuovere un punto di vista inedito, quello di chi conosce davvero i luoghi perché li abita.
I due migliori elaborati saranno selezionati da una giuria presieduta da Luigi Alfieri, giornalista e scrittore.

In premio per le migliori opere presentate due weekend per due persone in strutture ricettive eco-sostenibili della rete ViaggiVerdi:

- L'Hostellerie le Lièvre Amoureux, a 1000 metri d'Altezza nel cuore della Valpelline (Val d'Aosta), dove la vacanza è natura, tradizione e relax. Qui potrete rigenerarvi nel centro benessere, tra hammam, sauna e idromassaggio, o gustare l'ottima cucina locale.

- Il resort La Francesca, un'oasi di verde aperta sul mare blu della Liguria, ad ovest del Parco Nazionale Marino delle Cinque Terre. Da qui potrete camminare lungo sentieri panoramici, visitare magnifici borghi colorati della Liguria, ed osservare il passaggio dei delfini e delle balene nel mare.

Chiunque voglia partecipare può farlo inviando via email la domanda di partecipazione scaricabile dal sito web del concorso www.raccontalatuacitta.it insieme al proprio elaborato a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro le ore 24,00 del 31 ottobre 2014. 

(Fonte: Comune di Parma)

Martedì, 01 Luglio 2014 13:52

Concorso fotografico "Piacenza d'Oro"

L'eccellenza piacentina in uno scatto. Aperte le iscrizioni al concorso fotografico "Piacenza d'Oro": saranno premiati i migliori scatti che in maniera reale o simbolica rappresenteranno la piacentinità espressa nella Coppa Dop e nel Gutturnio Doc -

Piacenza, 1 luglio 2014 -

Si è svolta ieri, presso la sede della Camera di Commercio di Piacenza, l'ente che promuove l'evento Premio Coppa d'Oro, la conferenza stampa di presentazione del concorso fotografico "Piacenza d'Oro". La prima edizione del concorso legato alla manifestazione che quest'anno è giunta alla sua ottava edizione e che per il secondo anno consecutivo si svolgerà insieme al Gutturnio Festival presso la splendida cornice di Palazzo Gotico, ha lo scopo di premiare i migliori scatti che in maniera reale o simbolica rappresenteranno la piacentinità espressa nella Coppa Dop e nel Gutturnio Doc.

A parlare del concorso il padrone di casa, ovvero il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti e Valeria Benaglia titolare di Mood eventi e comunicazione, l'agenzia piacentina che si occuperà di raccogliere le adesioni. Parenti ha sottolineato ancora una volta che il Premio Coppa d'Oro vuole contribuire a diffondere l'essenza stessa dell'eccellenza, ragione per cui è sempre più necessario allungare i tempi della stagionatura del salume. La Coppa di Piacenza deve diventare la Coppa d'Oro, ovvero un salume stagionato almeno 8 mesi (rispetto ai 6 mesi previsti dal disciplinare). Il concorso, promosso dalla Camera di Commercio di Piacenza, dal Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini e dal Consorzio tutela vini doc colli piacentini è finalizzato alla valorizzazione delle eccellenze alimentari e vitivinicole della provincia di Piacenza. Non a caso il tema dell'Expo 2015 sarà proprio Nutrire il Pianeta e l'evento vuole essere un assaggio di Piacenza in vista dell'Expo.

Il concorso - Chi partecipa può scegliere entrambi i prodotti o concentrarsi su uno solo. Non dovrà essere immortalato necessariamente il prodotto ma è possibile rappresentarlo simbolicamente. Il concorso sarà veicolato sul sito istituzionale (www.gutturniofestival.it; www.pc.camcom.it), sulla pagina Facebook del Gut Festival e del Consorzio salumi, sul sito degli sponsor e sui media attraverso comunicati e newsletter.

A chi si rivolge - L'iniziativa è aperta a tutti i maggiori di 18 anni, professionisti e dilettanti, residenti in Provincia e non. Si accettano sia fotografie a colori sia in bianco e nero. Non c'è un limite delle dimensioni. L'iscrizione al concorso è gratuita.

Modalità - Sono ammesse sia immagini scattate su pellicola (negativa o diapositiva), sia realizzate con apparecchi digitali. Non sono ammessi fotomontaggi, doppie esposizioni, filtri digitali o ritocchi digitali, salvo lievi correzioni di colore, contrasto o esposizione. Gli originali (file digitali o pellicola) dovranno essere spediti a Mood via Mandelli, 11 - 29121 Piacenza, su cd o dvd in alta qualità. Le foto dovranno essere accompagnate dai dati del partecipante (una sola foto per ogni partecipante) e da una sintetica descrizione del luogo e della motivazione delle stesse. Verrà fatta una selezione degli scatti migliori da parte di una giuria di esperti e le foto più belle verranno esposte per tutta la durata della manifestazione, durante la quale verrà poi proclamato il vincitore. Le fotografie più belle verranno anche pubblicate sul sito e su altri strumenti d'informazione. Le iscrizioni termineranno intorno a metà settembre, in modo che la giuria abbia un mese per valutare gli scatti e decidere i migliori.

(Fonte: ufficio stampa Premio Coppa D'Oro e Gutturnio Festival)

Pubblicato in Cultura Piacenza
Sabato, 21 Giugno 2014 09:41

"Parma dall'alto"

La città viene riscoperta tramite una prospettiva diversa, sapientemente catturata dagli obiettivi di due giovani studenti parmigiani. La mostra fotografica resterà aperta ad ingresso gratuito solamente: sabato 28 giugno dalle 10-12 e 16-19 domenica 29 giugno 16-19 presso Galleria D' Andrea - 

Parma, 21 giugno 2014 -

Il progetto "Parma dall'alto" nasce in seguito alla riflessione di due giovani studenti Magnani Giordano, Barbuti Marco che, trovatisi in mano una macchina fotografica e tempo libero, decidono di scoprire Parma e i suoi scorci.
Abituati a guardare la città dalla strada, dalla prospettiva comune di ogni cittadino, i due non riescono a trovare però grandi stimoli e nemmeno quella Parma che invece ricercano.
Viene spontaneo quindi guardare in alto, e lì, verso i grandi terrazzi del centro ed i tetti, si pone in loro la semplice domanda:
"e se guardassimo Parma da là in alto?"
Vedono la necessità quindi di ribaltare la loro prospettiva e decidono di raggiungere quei terrazzi e quei tetti in precedenza solo osservati da lontano, entrando nelle case dalla gente e fotografando le vedute della città.
Diventano vere e proprie esperienze a contatto con i proprietari delle case, con persone gentili e spesso incredibili che li portano a confronto anche con le case del centro e della periferia, con le loro differenze e peculiarità.

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Le foto che presentano non sono solo immagini di una Parma inusuale, di quei terrazzi impossibili a cui uno pensa e dice: "come vorrei essere là".
Sono immagini di una Parma diversa che fa prendere coscienza della sua bellezza, delle piazze, delle strade, dei ponti, luoghi ai quali le persone, seppur passandovi sopra ogni giorno, non prestano più attenzione.
L'intento che i due ragazzi vogliono dare, è quello di una riscoperta della città e delle sue bellezze, della testimonianza del loro percorso, delle loro scoperte e del divertimento del loro lavoro.

Giordano Magnani nasce a Parma il 30 Giugno del 1994, è un ragazzo eclettico e "palafrenetico", ricco di stimoli "tiopici e belliginosi". Frequenta l'istituto d'arte Paolo Toschi della città, dove comincia il suo cammino artistico, che lo porta a trasferirsi a Firenze dove tutt'ora frequenta il primo anno dell'Accademia di Belle Arti, sezione grafica d'arte. Nella sua vita Giordano oltre a coltivare svariate passioni quali il diorinio e i quadri monocromatici, colleziona aforismi e parole senza senso che usa spesso nei suoi discorsi (e nelle proprie biografie...).
È un giovane "prostinente" con alle spalle svariate esperienze modellistiche. A volte si sveglia pieno di vita, si sente forte come una montagna, capace di fare qualsiasi cosa. A volte no.

Marco Barbuti nasce a Parma il 12 Aprile 1994. Fin da piccolo matura una passione per il disegno e la pittura, nel 2013 si diploma all'Istituto Statale d'Arte Paolo Toschi. Continua il suo percorso al Politecnico di Milano, facoltà di Architettura Ambientale. Si interessa quindi di design e arredamento. Apprezza in particolar modo la fotografia applicata all' aspetto architettonico. "Parma dall'alto", insieme a Giordano Magnani, è il suo primo progetto fotografico auto prodotto.

(Fonte: ufficio stampa Ucai)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Il concorso fotografico digitale dedicato all'Emilia-Romagna, per il mese di giugno punta sul turismo dedicato all famiglia. Da oggi, tutti gli instagrammers, potranno sfidarsi all'ultimo scatto -

Parma, 1 giugno 2014 -

Basta una foto, che racchiuda l'emozione suscitata o il ricordo di un istante, per partecipare al contest digitale #myER.
Poche e semplici regole per partecipare al contest che vede gli instagrammers sfidarsi all' ultimo scatto. Si scatta e si carica su Instagram, con l'hashtag #myEr per dare sfogo alla propria abilità creativa nel raccontare l' Emilia Romagna.
Con l'avvicinarsi delle vacanze, il tema per il mese di giugno è dedicato alla famiglia e a tutte le molteplici opportunità che il turismo della nostra regione offre per trascorrere al meglio l'estate.

Con smartphone alla mano, si potrà dare libero sfogo alla propria fantasia. Le fotografie andranno caricate dall'1 al 18 di giugno su Instagram corredate dall'hashtag #myER_familyfun, con l'aggiunta della geolocalizzazione e di un breve commento personale. Pochi e semplici passi per poter concorrere alla preselezione curata dello staff di Turismo Emilia Romagna. A partire dal 23 giugno le venti foto finaliste scelte, saranno pubblicate online. La vincitrice si designerà in base ai likes totalizzati e si aggiudicherà due ingressi in una struttura a scelta della Riviera dei Parchi, circuito che include ben undici parchi divertimento tra Ravenna e Cattolica L'Emilia Romagna.

Continua a Reggio Emilia il festival di Fotografia Europea, e non solo con le mostre istituzionali e i workshop. Sabato 31 maggio infatti prende il via un ciclo di incontri ai Chiostri di San Pietro con alcuni protagonisti del circuito Off.

Reggio Emilia, 30 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -

Si parte domani alle ore 18.00 con l'incontro dedicato a due progetti ospitati nelle Casette Elemosinarie di via Fontanelli 24. Parteciperanno Fiorella Iacono, autrice del progetto "Goli Otok. Isola nuda", e Luca Monzani, autore del progetto fotografico "Krakow Landscape". I due fotografi dialogheranno con Alberto Bertoni, docente dell'Università di Bologna, poeta e critico letterario e Andrea Gibellini, poeta e curatore. Seguirà un intervento di DarVoce, centro di servizio per il volontariato di Reggio Emilia.
Giovedi 5 giugno, alle ore 19.00, sarà invece il turno di uno dei protagonisti della fotografia italiana, Nino Migliori, che incontrerà Elisabetta Farioli, coordinatrice Fotografia Europea. L'artista è protagonista della mostra "Sconfinamenti. Vintage ed Unicum di Nino Migliori", ospitata nella galleria 2000&Novecento. Sabato 14 giugno, alle ore 18, la vincitrice della sezione Off, la fotografa Alessandra Calò, converserà con la curatrice Valentina Ferretti, con il critico di fotografia contemporanea Daniele De Luigi e con Carlo Losi, dell'Atelier Cardo in via Emilia San Pietro 21, che ospita la mostra intitolata Giardino Segreto.
Infine domenica 15 giugno, alle ore 18, l'appuntamento è con uno dei maestri della fotografia reggiana, Stanislao Farri. Il protagonista della personale dedicata alla stazione ferroviaria e ai ponti reggiani firmati da Santiago Calatrava (ospitata allo studio BFMR & Partners) converserà con il curatore Sandro Parmiggiani. L'incontro vede anche la partecipazione della fotografa reggiana Paola De Pietri che dialoga con William Guerrieri di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. Paola De Pietri, che due anni fa aveva proposto per Fotografia Europea ai Chiostri di San Pietro un progetto su Istanbul, ora ha realizzato "SeccoUmidoFuoco" all'Ospitale di Rubiera, una mostra sull'industria della ceramica.

Pubblicato in Cultura Reggio Emilia

A San Martino in Rio due interessanti esposizioni del fotografo professionista modenese Giorgio Giliberti, sino al 27 luglio -

 

 

Reggio Emilia, 14 maggio 2014 –

 

San Martino in Rio, come già avviene da alcuni anni, non può infatti mancare all’annuale appuntamento di Fotografia Europea, la rassegna reggiana giunta alla nona edizione. La Rocca Estense del Comune di San Martino in Rio e la Galleria Radium Artis di Angela Lazzaretti (Via Don Pasquino Borghi, 1/a) ospitano in contemporanea, dal 10 maggio al 27 luglio, le mostre “All’insaputa anche dello specchio” (Rocca Estense) e “Del diritto alla vita, del diritto all’amore, del diritto al sogno” (Galleria Radium Artis).

 

La prima mostra, “Allinsaputa anche dello specchio”, è l’esito di un progetto di ricerca dedicato allo scrittore argentino Jorge Luis Borges - fin dal titolo, che riprende il verso iniziale della sua Elegia - realizzato da Giliberti nei mesi scorsi. Le immagini di questo nuovo ciclo dell’artista sono state realizzate all’interno della Rocca Estense, alcune nelle stesse sale dove sono esposte, in un progetto corale reso possibile dalla collaborazione del fotografo con attrici, danzatori, danzatrici e musicisti, che hanno infuso anima e corpo per dare vita alle quattro sezioni della mostra. Giochi di specchi e di metamorfosi dell’immagine intendono ricollegarsi alla poetica dell'autore argentino, così affascinato dalla “finzione del tempo” che è insieme sogno e realtà, dall’esaltazione della fantasia, dal mito del Minotauro e da ogni idea di labirinto in cui ci si possa continuamente perdere. Conclusa la visita alle quattro sezioni, un video di circa 5 minuti con letture e musiche di Claudio Rastelli, riassume il percorso con immagini fisse e dinamiche tratte dai diversi lavori.

In coerenza con il carattere della mostra, durante l’inaugurazione – sabato 10 maggio, ore 18.30 – sono previste performance di danza di Barbara Reguzzoni e Lezzy a cura di Surya Dance Company e letture di Loredana Averci.

 

Le immagini esposte alla Galleria Radium Artis fanno parte di una serie di fotografie presentate per la prima volta a Castelvetro (Modena) nel 2007 con il titolo “Del diritto alla vita, del diritto allamore, del diritto al sogno” che coglie il senso profondo di questo lavoro: i manichini di donne, che abitualmente abitano le vetrine dei negozi d’abbigliamento, sono fotografati con luci radenti, in un gioco di luci e di ombre che impietosamente ne coglie i segni del tempo ma che, contemporaneamente, ne esalta la continua allusione all’umano dal quale sono, insieme, distanti ma anche vicini. Da qui la pregnanza del titolo, più che mai d’attualità, che ribadisce i diritti inalienabili che competono alle donne.

 

Giorgio Giliberti – Nato a San Prospero di Modena nel 1955, si occupa di fotografia dal 1979. Fotografo pubblicitario di professione, dopo le prime esperienze come fotoreporter ha sviluppato la sua attività operando nel campo della moda, dell’industria, del teatro e dell’editoria d’arte, continuando al tempo stesso la propria personale ricerca espressiva, oggetto di numerose esposizioni e pubblicazioni di foto d'autore. 

 

Informazioni e contatti:

 

Giorgio Giliberti

10 maggio 27 luglio 2014

 

“All’insaputa anche dello specchio”

Rocca Estense di San Martino in Rio (R.E.)

Orari: sabato ore 10-12,30; domenica 10-12,30, 15,30-19.

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“Del diritto alla vita, del diritto all’amore, del diritto al sogno”

Galleria Radium Artis

via Don Pasquino Borghi 1/a - San Martino in Rio (R.E.)

Visite previo appuntamento telefonico al 349.4958166

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(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion) 

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