Parma, 22 ottobre 2021 – Oltre 700.000 nuovi contatori smart meter 2G nei Comuni di Torino e Parma per oltre 120 milioni di investimento: questi i numeri del Piano fino al 2035 per la messa in servizio dei contatori di ultima generazione di Ireti, del Gruppo Iren, che prende il via nelle prossime settimane.
Giovedì 2 luglio dalle 11 alle 17.30 l'energia elettrica sarà disattivata per eseguire un intervento sugli impianti
Giovedì 2 luglio sarà interrotta per qualche ora l'energia elettrica a Solara, nell'area di piazza Marconi. Il Comune di Bomporto comunica ai cittadini che e-distribuzione (società del Gruppo ENEL), in seguito ai lavori sugli impianti, disattiverà nella giornata di giovedì 2 luglio, dalle 11 alle 17.30, l'erogazione dell'elettricità su piazza Maroni ai civici 2, da 6 a 8, 8p, 10/12, 10b, 16, da 20 a 22, da 1 a 3, da 7 a 7a, da 15 a 19, in via Fiume ai civici da 4 a 6, 12, da 16 a 20, 24, da 3 a 5, da 11 a 21°, in via Pasubio da 2 a 4, da 1 a 5, da 9 a 15, in via Passo Natante 3 e in via I Maggio ai civici 10 e 29.
Per informazioni sui lavori programmati o più in generale sulle interruzioni del servizio è possibile consultare il sito www.e-distribuzione.it oppure inviare un SMS al numero 320-2041500 riportando il codice POD presente in bolletta, oppure scaricare e consultare la app "Guasti e-distribuzione" (per la segnalazione di un guasto, è possibile rivolgersi al Numero Verde 803500).
Servizio stampa e comunicazione
Comune di Bomporto
Le piccole imprese pagano la bolletta più cara d'Europa. Si parla di una differenza, rispetto ai "colleghi" europei che va dal 45,4% per le imprese con i consumi minori, al 23,6% per le cosiddette aziende energivore, penalizzando così, per l'ennesima volta, le realtà più piccole.
Modena, 21 agosto 2017. Le imprese italiane sono svantaggiate rispetto a quelle europee non solo per l'alto prezzo finale pagato ma, più in generale, per una bolletta mal strutturata. Oltre a pagare un prezzo molto elevato per la componente "Energia", le imprese italiane sopportano il prelievo fiscale in assoluto più alto d'Europa. Inoltre l'Italia utilizza la bolletta come fonte di gettito per finanziare politiche di vario tipo che nulla hanno a che fare con il consumo energetico degli utenti. Si tratta di una situazione estremamente critica, dato che la concorrenza tra operatori si gioca proprio sulla sola componente energia e quindi in futuro sarà difficile per gli utenti trarre vantaggi significativi in termini di riduzioni di prezzo.
Si parla di una differenza, rispetto ai "colleghi" europei che va dal 45,4% per le imprese con i consumi minori, al 23,6% per le cosiddette aziende energivore, penalizzando così, per l'ennesima volta, le realtà più piccole.
Le imprese italiane sono svantaggiate rispetto a quelle europee non solo per l'alto prezzo finale pagato ma, più in generale, per una bolletta mal strutturata.
Oltre a pagare un prezzo molto elevato per la componente "Energia", le imprese italiane sopportano il prelievo fiscale e parafiscale in assoluto più alto d'Europa. Inoltre l'Italia utilizza la bolletta come fonte di gettito per finanziare politiche di vario tipo che nulla hanno a che fare con il consumo energetico degli utenti.
E' evidente che in un mercato che si evolve verso la completa liberalizzazione, questa situazione rappresenta un fattore estremamente critico dato che la concorrenza tra operatori si gioca proprio sulla sola componente energia e quindi in futuro sarà difficile per gli utenti trarre vantaggi significativi in termini di riduzioni di prezzo.
Da rilevare poi che le micro e piccole imprese italiane, oltre a pagare un prezzo decisamente maggiore rispetto alle imprese europee aventi la stessa dimensione, sono fortemente svantaggiate anche rispetto alle imprese più strutturate e con maggiori consumi. Nel 2016 infatti le piccole imprese hanno sopportato il 35,2% degli oneri generali complessivi dell'intero sistema (in valore assoluto 5,6 miliardi di euro) a fronte di un consumo pari al 25,9% del totale. Le imprese medio-grandi, al contrario, pur avendo consumato una quota di energia decisamente maggiore (35,6% del totale) hanno sostenuto il 34,1% degli oneri complessivi. Infine le imprese maggiormente strutturate (energivore) hanno acquistato il 14,0% dell'energia complessivamente consumata lo scorso anno contribuendo però solo al 7,4% degli oneri complessivi.
In definitiva, i dati DI CNA confermano, anche per il 2016, il persistere di una visione sbilanciata che continua a privilegiare le imprese energivore e che non tiene conto della realtà produttiva delle piccole e medie imprese. Anche la nuova Strategia Energetica Nazionale, recentemente presentata dai Ministri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente ed attualmente in fase di consultazione pubblica, conferma questa visione, prevedendo, una riforma cosiddetta degli energivori che interviene esclusivamente a favore dei settori industriali più sensibili al prezzo dell'energia e più esposti alla concorrenza estera.
Questa impostazione ignora del tutto le piccole e medie imprese, come se queste ultime non fossero consumatrici di energia e non subissero la concorrenza delle imprese straniere. CNA da tempo evidenzia in sede istituzionale la necessità di operare una riforma degli oneri generali di sistema che tenga davvero conto dei reali profili di consumo che caratterizzano ciascuna impresa e volta, quindi, a distribuire in maniera equa e bilanciata il peso degli oneri generali tra le diverse categorie di consumatori. Una riforma che dovrebbe già essere contenuta, ad avviso della CNA, nella prossima Legge di bilancio, in affiancamento alla riforma già in fase di definizione da parte dell'Autorità per l'energia.
Iniziato fin dal 2007, il trend di sviluppo è proseguito costante fino ad oggi. Nel 2015 quasi 200 nuove adesioni per la cooperativa di utenza per la fornitura di energia elettrica e gas. Il caseificio Costa di Bazzano di Parma premiato come 1.000° socio con uno sconto di 1.000 euro nella fornitura.
Parma, 9 Febbraio 2016
Prosegue senza sosta la crescita di Power Energia: grazie all'adesione di 199 nuove importanti realtà economiche registrata nel 2015, infatti, la base della cooperativa promossa da Confcooperative per la fornitura di energia elettrica e gas comprende oggi 1.029 soci, di cui 470 hanno natura cooperativa.
Tra questi ultimi rientra anche la Latteria sociale Costa di Bazzano (Parma), che lavora oltre 65.000 quintali di latte per la produzione di Parmigiano Reggiano e aderisce a Confcooperative Parma. In qualità di 1.000° socio è stata premiata con uno sconto di 1.000 euro nella fornitura. "Abbiamo scelto di aderire a Power Energia – dichiara il presidente del caseificio, Luca Ziveri – in quanto ci è sembrato lo strumento ideale e di garanzia per ottenere importanti risparmi grazie ai prezzi estremamente vantaggiosi ed alla trasparenza dell'offerta e per ricevere assistenza efficace: una realtà quindi in grado di rispondere puntualmente a tutte le nostre esigenze in materia energetica".
"I prezzi competitivi e la grande professionalità, le fatture trasparenti e la vicinanza ai soci, i servizi personalizzati e l'affiancamento quotidiano di chi usufruisce delle nostre forniture – afferma Cristian Golinelli, presidente di Power Energia – stanno contribuendo in maniera significativa alla crescita costante della nostra cooperativa che rappresenta sempre di più un importante punto di riferimento in questo settore, a livello nazionale, non solo per il mondo cooperativo".
Attualmente, la cooperativa opera in 62 province distribuite in 13 regioni. Complessivamente, nel 2015 Power Energia ha erogato ai propri soci 120 milioni di kilowattora di energia elettrica, garantendo un risparmio medio del 10% rispetto al mercato nazionale (con punte del 45%), e 6,2 milioni di metri cubi di gas con un risparmio medio dell'8% e punte del 32%.
"La possibilità concreta di risparmio offerta da Power Energia – sottolinea Golinelli – deriva dalla capacità di aggregare i consumi di soggetti economici diversi ma legati da rapporti sociali ed imprenditoriali attraverso la formula del contratto cumulato, strumento ideale per i consorzi e le cooperative".
"Uno degli elementi distintivi e vincenti di Power Energia, infatti, – conclude Golinelli – è senza dubbio la forma cooperativa. Un modello particolarmente adatto a cogliere e gestire tutte le opportunità nate con la liberalizzazione del mercato dell'energia ponendosi contemporaneamente dalla parte di chi consuma e di chi provvede alla fornitura dell'energia elettrica e del gas, tutelando in questo modo gli interessi delle imprese socie consumatrici".
Su questa linea anche il direttore della Confcooperative di Parma, Andrea Gennari, che evidenzia la qualità dell'assistenza e delle offerte garantite da Power Energia agli associati (cooperative, consorzi o singoli soci). Un servizio innovativo che produce un importante valore aggiunto in termini di risparmio e di qualità nella gestione delle forniture energetiche. "Aderendo a questa cooperativa di utenza – conclude Gennari – oltre ad ottenere benefici economici diretti, si promuove e si rafforza la cooperazione e i suoi principi nel sistema economico del territorio".
(Fonte: ufficio stampa Power Energia)
Negli Stati Uniti da lungo tempo sono operative cooperative di utenti. Per esempio, cooperative elettriche rurali procurano elettricità a 26 milioni di soci a prezzo di costo e rappresentano più della metà delle linee di distribuzione di energia elettrica degli Stati Uniti.
Modena, 17 dicembre 2014 --
La cooperativa è senza ombra di dubbio l'espressione più autentica della "pubblic company". Acquisti collettivi e vantaggi equamente distribuiti tra i soci sono i plus che hanno contribuito al proliferare di questa forma societaria.
In campo energetico, POWER ENERGIA Società Cooperativa, dal 2006 sta consolidandosi nel campo della distribuzione elettrica ed opera al fine di offrire le migliori condizioni economiche consentendo, perciò, di conseguire un significativo risparmio per tutti coloro che scelgono di diventarne soci.
Una novità per l'Italia ma una radicata e vantaggiosa esperienza fuori dai confini del Bel Paese. Negli Stati Uniti, ad esempio, le cooperative elettriche rurali procurano elettricità a 26 milioni di soci a prezzo di costo e rappresentano più della metà delle linee di distribuzione di energia elettrica.
Analoghe esperienze si stanno sviluppando in Portogallo mentre nel Regno Unito una cooperativa telefonica è stata creata per acquistare "traffico telefonico" a tariffe vantaggiose e trasferire i benefici ai soci sotto forma di utilizzo del servizio a basso costo o dividendi basati sull'uso del servizio.
Power Energia rappresenta quindi un'occasione importante per sviluppare un'opportunità di risparmio concentrando il consumo di energia attraverso la forma cooperativa approfittando dell'occasione concessa dalla liberalizzazione del mercato elettrico nazionale.
Per informazioni maggiori:
https://www.facebook.com/pages/Power-Energia/289916561099662
(segui il Video allegato)