Tra stupore, spiragli di gioia per alcuni e ulteriore sconforto per altri, sono tanti ristoratori e gestori di attività che si stanno esprimendo in seguito alla comunicazione del Governo sul ripristino zona gialla dal 26 aprile e l’apertura dei ristoranti anche alla sera, ma solo a “determinate condizioni”.
Tra questi, anche il Parma Quality Restaurants si è riunito per far sentire la propria opinione attraverso la voce del Presidente Andrea Nizzi «Un’apertura inaspettata, in tutti i sensi. Certamente la possibilità di utilizzare solo i tavoli all’aperto non accontenta tutti, pensiamo ai locali dei centri storici, per i quali gli spazi all’esterno a volte mancano o che comunque spesso sono molto ridotti. Ma questo cambio di rotta così veloce non era sicuramente previsto, la nostra categoria inizia a essere ascoltata – spiega Nizzi -. Si tratta di un primo passo, ma indispensabile per tornare a parlare di progettualità, senza la quale un ristorante non può lavorare. Da qui ora occorre andare avanti. La bella stagione è alle porte e dopo tanto tempo sono state stabilite delle regole chiare per i ristoranti, un altro aspetto sul quale finora mancavano parametri ben definiti».
«Se pensiamo allo scorso anno – continua Nizzi - quando abbiamo riaperto c’era molta paura nelle persone, non si sapeva cosa sarebbe successo e da parte del Governo non erano state date delle indicazioni precise su come gestire i nostri locali, tra confusione e incertezza. Adesso invece è diverso. Ora tocca a noi lavorare bene, come la maggioranza dei ristoratori ha sempre fatto, dimostrando così che il problema dei contagi non sono i ristoranti, così da favorire una ulteriore spinta per riaperture sempre maggiori».
«Come imprenditori la creatività non ci manca, continuando a confrontarci e a far sentire la nostra voce, anche nel dialogo con le istituzioni, credo si potranno trovare soluzioni anche per le realtà maggiormente in difficoltà» conclude lo chef.