Appunti dal mercato immobiliare turistico. Le loclità emergenti di mare, lago e emontagna, segnalate da Tecncasa
MARE
Tra le località di mare stiamo notando già un aumento della domanda ad uso investimento visto la crescita degli affitti turistici. Interesse quelle dove si stanno realizzando piste ciclabili, che si stanno rivelando un must per le zone di mare e lago. Infatti lungo la costa imperiese, a Diano Marina e San Lorenzo al Mare c’è interesse proprio per questo tipo di intervento cha attrae in modo particolare i turisti stranieri.
Da tenere d’occhio anche Bordighera (dove si stanno realizzando recuperi di alberghi in disuso, riqualificazione delle spiagge, è nato un centro sportivo per tennisti) ed il vicino borgo di Perinaldo, piccolo borgo dell’entroterra imperiese (bandiera arancione) a 12 km da Bordighera è amato soprattutto dagli stranieri e da italiani che preferiscono la tranquillità. Offre una bella visuale sulla vallata o percorsi escursionistici che portano ad altri borghi vicini come ad esempio Apricale (altra bandiera arancione). Il centro storico medioevale offre case d’epoca, in pietra a prezzi che vanno da 500 € al mq (da ristrutturare) a 1000 € al mq (già ristrutturate).
Bene anche Jesolo dove stanno nascendo molte nuove costruzioni tra cui la Cross LamTower il più grande grattacielo in legno d’Europa e la Torre Merville. Prezzi medi di 2600 € al mq.
In Sardegna si segnala Castelsardo, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Questo comporta una notevole presenza di turisti in arrivo da tutte le parti di Italia e del mondo. Posizionata in modo strategico per raggiungere Stintino, Santa Teresa di Gallura, Alghero è anche sulla strada per arrivare alla Costa Smeralda. Prezzi medi per immobili da ristrutturare intorno a 800 € al mq.
LAGO E MONTAGNA
Su lago sono diverse le località che stanno suscitando interesse, dal lago di Garda in particolare la sponda Veronese dove la realizzazione della pista ciclabile del Garda sta portando richieste di acquisti di investitori e di acquirenti stranieri in particolare. Tra queste località Lazise dove i prezzi medi sono di 2750 € al mq. Anche a Riva del Garda si segnala un fenomeno analogo e qui i prezzi medi sono di 1500 € al mq.
Spostandosi sul lago di Iseo si segnala Predore, un mercato di nicchia, apprezzato soprattutto da stranieri (prezzi medi di 1200 € al mq).
In montagna si potrebbe puntare a tutte quelle località dove sono in corso interventi per il potenziamento delle piste da sci o dove ci sono impianti termali, sempre molto apprezzati dai turisti. Una potrebbe essere Cogne che piace per la presenza della pista da fondo e dove un medio usato è quotato mediamente 2150 € al mq oppure Ollomont che vanta la presenza di una pista da discesa, per lo sci di fondo e lo snow park. Vicino allo skilift ci sono case tipiche di montagna in pietra e legno. Una soluzione in buono stato costa 1500 € al mq.
In Trentino a Moena nel 2019 verrà realizzata una nuova cabinovia che collegherà il centro del paese con l’Area Lusia e questo intervento dovrebbe avere un impatto positivo sul mercato turistico del comune (prezzi medi di 3000 € al mq).
Interessante il progetto relativo alle Terme di Ponte di Legno che dovrebbe partire nella primavera del 2019 per chiudersi nel 2020.Prezzi medi di 2300 € al mq.
Nb: i prezzi si riferiscono sempre alla tipologia medio usato.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Bologna –
Un territorio ricco di testimonianze storiche ed artistiche, ma anche di tradizioni culturali ed enogastronomiche all’insegna delle convivialità e della buona tavola. Il tutto racchiuso in un contesto naturalistico di rara bellezza, dal fondovalle sino alle cime più alte dell’Appenino parmense.
È l’Alta Val di Taro, che abbraccia il territorio dei cinque comuni di Bedonia, Compiano, Albareto, Tornolo e Borgotaro, la “capitale” della valle. Uno spicchio di Emilia-Romagna al confine con la Lunigiana e le Cinque Terre, un’ambiente perfetto anche per gli sportivi e gli amanti delle lunghe passeggiate all’aria aperta tra boschi e torrenti, raccontata con rara efficacia e dovizia di informazioni in un’agile guida per i turisti che intendono trascorrere una vacanza o anche soltanto qualche giorno da quelle parti.
La guida, dal titolo “Viaggio in Alta Valtaro. Terra d’incanto”, curata dal giornalista Giorgio Cannì, storica “penna” del Corriere della Sera, e fatta stampare in 10 mila copie dai cinque comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, con anche il sostegno della Regione Emilia-Romagna, è stata presentata oggi in una conferenza stampa a Bologna, con la partecipazione dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini. Erano presenti, oltre all’autore, anche i sindaci dei cinque comuni del comprensorio: Diego Rossi, Borgo Val di Taro; Giampaolo Serpagli, Bedonia; Francesco Mariani, Compiano; Davide Riccoboni, Albareto; e Renzo Lusardi (Tornolo).
“Si tratta di un’iniziativa editoriale di indubbio spessore culturale e di grande utilità pratica- ha sottolineato Corsini- che abbiamo sostenuto volentieri perché si inquadra perfettamente nella strategia regionale di realizzare prodotti che esaltino le eccellenze dei nostri straordinari territori montani. Un segmento, il turismo in Appennino, reduce da un 2018 molto positivo che ha fatto registrare una crescita dell’8,5% degli arrivi e del 12,8% delle presenze, nella scia del record di afflusso turistico complessivo di quasi 60 milioni di presenze (+4,7%) e arrivi (+7%) nell’intera Emilia-Romagna”. Un “viaggio”, quello descritto nella guida, che rappresenta un’esperienza unica tra paesaggio, enogastronomia, cultura ed escursionismo, all’insegna di quel turismo slow che attrae sempre più persone”.
Cosa racconta la guida
Un territorio, l’Alta Val di Taro, che vanta alcune “chicche” come il Museo dell’Emigrante di Tarsogno, il Museo della Massoneria all’interno dello storico Castello di Compiano, storico maniero nato come avamposto difensivo già in età Carolingia, oltre quello della Guerra ad Albareto. E ancora le tante bellezze artistico-culturali come il Seminario vescovile di Bedonia, solo per citare un esempio: un palazzo risalente al XIX secolo e che al suo interno ospita fra l’altro la Pinacoteca Parmigiani, due biblioteche con migliaia di volumi antichi e il Museo di storia naturale.
I simboli gastronomici della valle
Un volume che “strizza” l’occhio ai turisti, cercando di farli entrare in tutto e per tutto nel territorio e nelle sue più tipiche usanze. Toccando via via nello scorrere delle pagine alcuni dei prodotti e dei simboli gastronomici della valle. Per esempio, la “Baciocca”, la torta salata che un tempo sfamava le bocche delle famiglie contadine, oppure gli “amor”: un’autentica golosità dolce, fatta di crema di vaniglia e burro fuso racchiuso tra due cialde di wafer, che riesce sempre a “rapire” i turisti che entrano nelle pasticcerie storiche di Borgotaro.
E poi ancora le tante le manifestazioni di rilievo che si svolgono in ogni angolo della valle, alcune di rilievo nazionale, come le blasonate fiere autunnali dei funghi che danno lustro al celeberrimo Fungo Porcino di Borgotaro, l’unico micete in Europa che si fregia del marchio d’eccellenza Igp.
Le proposte per lo sport
Sul fronte sportivo, ecco i cammini come la Via degli Abati per gli amanti del trekking d’alta quota, i percorsi ciclistici delle più varie lunghezze e difficoltà, adatti a ogni tipo di gamba, tra cui la spettacolare “fondovalle” che porta da Fornovo a Santa Maria del Taro. Da segnalare, infine, la presenza in loco delle Guide ambientali escursionistiche(Gae) che illustrano i tanti e caratteristici aspetti naturali del territorio, conducendo i turisti in visita ai più diversi ambienti montani, collinari, di pianura e acquatici, compresi parchi e aree protette.
La guida, arricchita da una corposa appendice con le informazioni di servizio (alberghi e altre strutture ricettive, ristoranti, servizi pubblici, ecc.) sarà distribuita gratuitamente ai visitatori che si rivolgono agli uffici turistici del territorio e delle principali città dell’Emilia-Romagna. /G.Ma
Fonte: Regione ER
Piacenza, 18 luglio 2019 - Ieri, 17 luglio, la prima edizione di “Una diga stellata”; evento benefico, unico per location, allestimento e menù.L’evento, organizzato da Giuseppe Gallesi (in arte Pippo Tendenza) in collaborazione con il Comune di Alta Val Tidone, il Consorzio di Bonifica di Piacenza e il Ristorante La Palta con la Chef Stellata Isa Mazzocchi, ha trovato il patrocinio e il supporto di numerosi sponsor istituzionali e privati.“Una serata che ha tolto il fiato. Di grande bellezza l’allestimento ma soprattutto la nostra valle. Sono orgogliosa di aver fatto parte di questo evento e ringrazio sentitamente Luciano Spigaroli e Pippo” commenta Isa Mazzocchi.“Grazie a tutti, è stata una serata magica merito di una grande squadra” ha continuato Giuseppe Gallesi.
Piacenza, luglio 2019 - Continuano le visite guidate agli impianti del Consorzio e la diga del Molato rimane la meta preferita di piacentini e lombardi.
L'ultimo gruppo in visita è stato il BMW club Motorrad Club di Como e Varese.
"Il nostro BMW club è nato nel 2017 da un gruppo di amici. In comune la voglia di condividere e di far condividere la grande passione per la moto. Complessivamente contiamo un centinaio di iscritti. Ogni anno organizziamo escursioni e gite che uniscano i bei paesaggi al divertimento" esordisce Gianni Cagnetta, consigliere del club.
"La scelta del percorso che ha coinvolto la diga del Molato è nata alla fine dello scorso anno. Nessuno di noi aveva mai visto una diga nella sua parte interna. E' stata un'esperienza interessante e resa molto piacevole da Andrea Terret e Maurizio Castagnola (tecnico e guardiano dell'impianto) che ci hanno accompagnato fino al piede della diga spiegandoci storia, funzioni, elementi costruttivi e curiosità" continua Cagnetta.
"Come Ente siamo lieti e sempre disponibili ad accompagnare chi ne fa richiesta" commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza
Il docente americano in visita nel parmense alla scoperta del Prosciutto di Parma e del Salame di Felino
È arrivato dalla Pennsylvania, per la precisione da Pittsburgh, il professor Duane J Seppi, docente di finanza computazionale – detta anche ingegneria finanziaria - disciplina che studia i modelli matematici dei mercati finanziari - alla Tepper School of Business della Carnegie Mellon University.
Insieme dalla moglie, Christine Craig Seppi, presidente dell'International Dislexia Association della Pennsylvania, ha iniziato il suo tour in Italia proprio da Parma, in particolare da Felino, dove ha potuto conoscere da vicino alcune eccellenze gastronomiche e storiche del nostro territorio.
Accompagnato dall'Assessore al Bilancio, alle Pari Opportunità e alla Comunicazione del Comune di Felino Claudio Valla e dal segretario della Consulta di Poggio, Cevola e Sant'Ilario Baganza Nicola Comparato, ha visitato il prosciuttificio Tre Stelle, grazie alla disponibilità di Alessandro Utini - vice presidente del salumificio - che assieme ad alcuni collaboratori, ha illustrato le fasi di lavorazione del Prosciutto di Parma: la rifilatura iniziale, la salatura e il riposo in cella frigorifera, la lavatura e asciugatura, per proseguire con prestagionatura e sugnatura, fino ad arrivare alla stagionatura e al sondaggio, che permette, dopo l'accertamento di idoneità, la fase di marchiatura, dove viene impresso a fuoco il caratteristico marchio con la corona ducale a cinque punte.
Il tour è proseguito con la visita al borgo medievale del Castello di Torrechiara e una una tappa culinaria al Pane e Salame di Felino per assaggiare i salumi e i piatti della tradizione parmigiana.
Nel pomeriggio la delegazione è arrivata al Castello di Felino per la visita al Museo del Salame, ospitato nelle vecchie cucine e dispense dell'antico maniero, che conserva intatti gli ambienti dell'epoca, che risalgono al IX secolo.
Il percorso all'interno del museo, suddiviso in cinque sezioni, è iniziato con la storia del salame e il legame con il territorio di Felino, primo centro di produzione salumiera di tutta la provincia di Parma, per poi arrivare agli strumenti di norcineria e di produzione casalinga dell'insaccato, passando dall'impiego gastronomico del salame anche attraverso documenti storici che ne attestano la produzione e il consumo locale.
In un'altra area del museo, dedicata al processo di lavorazione della carne, si è ripercorsa la produzione del salame dalle origini ai giorni nostri, infine si è visto come è avvenuta la commercializzazione, iniziata nel Settecento, per finire con le curiosità e gli aneddoti sul prodotto culinario.
Ai coniugi Seppi, entusiasti del tour gastronomico esperienziale, è stato omaggiato un salame di Felino come ricordo della giornata trascorsa sul territorio.
La loro permanenza in Italia durerà due settimane e toccherà altre città come Venezia e Verona.
Francesca Caggiati (articolo e foto)
Se ti stai domandando cosa vedere a Roma in un giorno… la risposta non può che essere “poco”. O, almeno, pochissimo rispetto al ventaglio di straordinari luoghi di interesse che dovresti annotare nel tuo taccuino, e che rischieranno invece di essere trascurati da una visita troppo breve nella Capitale.
Ad ogni modo, c’è qualcosa che puoi fare: prenota il tuo posto auto al parcheggio dell'aeroporto e poi dirigiti alla volta del monumento più noto di Roma, il Colosseo, un enorme anfiteatro costruito tra il 70 e l'82 d.C. come sede di combattimenti tra gladiatori, leoni e altro ancora. Oggi il Colosseo è uno dei monumenti più popolari al mondo, e può costituire una utile base di partenza per la tua visita nell’urbe grazie anche al fatto che nelle vicinanze è possibile visitare gli scavi e il museo del Palatino, sede di imperatori romani e aristocratici. Dirigiti quindi verso i Fori imperiali, un enorme complesso di templi, basiliche e altro, centro cerimoniale, legale, sociale e commerciale dell'antica Roma.
Quindi, puoi dirigerti verso la magnifica Fontana di Trevi, completata nel 1762: l’usanza di lanciare una moneta per augurio di buona fortuna e per assicurarsi il ritorno a Roma è rimasta immutata nei secoli. Il nostro occhio cade quindi sul Pantheon, con buona conservazione nonostante gli anni alle spalle, con la sua spettacolare cupola.
Se poi non ne avete abbastanza perché non passare la mattina a Campo dei Fiori, un mercato vivacissimo che, in fin dei conti, può rappresentare un interessante punto di partenza per la tua giornata. Da lì potrai passeggiare lungo il Tevere fino a Ponte Sisto, attraversare il fiume fino al quartiere di Trastevere e visitare la chiesa di Santa Maria, la prima chiesa cristiana di Roma. Attraversa l'altro lato e prosegui fino al Ghetto ebraico, dove troverai diversi luoghi in cui gustare l'interessante cucina ebraica di Roma.
Dalla trafficata Piazza Venezia, snodo dei trasporti e sede del Monumento a Vittorio Emanuele, si sale infine al Campidoglio, da dove si può godere di una favolosa vista sul Foro Romano. La piazza è stata progettata da Michelangelo e i musei che qui sono presenti sono tra i più antichi del mondo. Palazzo Nuovo ha sculture greche e romane e Palazzo dei Conservatori ha gallerie d'arte, sculture e affreschi che non disdegnerai di certo!
Tra gli altri luoghi di interesse che potresti mettere nel mirino c’è la Via Appia Antica, la strada principale dell'antico Impero Romano, oggi un parco regionale, il Parco Regionale dell'Appia Antica. Prendei l'autobus per visitare le catacombe di San Callisto, la più grande e suggestiva delle catacombe del periodo romano. Poi, a piedi o noleggiando una bicicletta, percorri l'antica strada, fiancheggiata da tombe, monumenti e chiese.
Infine, se ti è rimasto del tempo, vai verso Piazza del Popolo e percorri Via del Corso, la principale via dello shopping. Svolta in Via Condotti epercorrila fino a Piazza di Spagna. Fare shopping e osservare le persone è un'ottima attrattiva in questa zona, e non danneggerà certamente il tuo budget se non cederai alle tentazioni!
Domenica 14 Luglio 2019, in occasione del concerto d'apertura dell'«Appennino Festival» edizione 2019 a Castelletto di Vernasca nella pieve romanica a monte del paese sugli antichi percorsi francigeni, che vedrà protagonista uno dei più importanti gruppi italiani di musica antica "La Rossignol" nel concerto al tramonto "Ardente sole e chiara stella", la cooperativa Cooltour effettuerà una visita guidata al piccolo gioiello della Val d'Arda, suggestivo per la mancanza della volta aperta sul cielo.
La chiesetta di Sant'Andrea è la più antica della valle e costituisce l'ultimo esempio di edificio di culto realizzato nel periodo di massimo splendore dell'Abbazia di Val di Tolla attorno all'anno 1000.
Il ritrovo è fissato per le ore 18.15 presso il giardinetto antistante la chiesa per compilare una semplice scheda di partecipazione e pagare la quota di 3 €.
La prenotazione è obbligatoria. Per prenotare o per informazioni si può chiamare il 3314606435 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
A Parma presentato il prodotto che unisce più soggetti del territorio per distinguersi tra i 2 milioni e mezzo di destinazioni turistiche nel mondo. Uno strumento in più in vista di "Parma2020" e oltre.
Nel mondo ci sono oltre 2 milioni e mezzo di destinazioni turistiche. Quindi come possiamo richiamare turisti, essere percepiti come una meta che vale un viaggio? È la domanda che si è posta Destinazione Turistica Emilia, l'ente pubblico strumentale che promuove i territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
La risposta può avvenire con la costituzione delle Reti di prodotto. Suggerisce Pierangelo Romersi, direttore di Destinazione Turistica Emilia. Dopo aver dato alla luce la Rete "Emilia Food and Wine" che conta oggi più di 200 aderenti e che continua a crescere, ecco l'alba di un nuovo prodotto: la Rete "Emilia Cultura e Castelli Experience", che è stata presentata il 3 luglio a Parma, in un incontro molto partecipato, che si è tenuto nel Palazzo del Governatore. Ha lo scopo di mettere a sistema l'offerta culturale di borghi, città d'arte, castelli, rocche, teatri, fondazioni, ecc. nei territori emiliani.
«Desideriamo accelerare la sua costituzione – ha annunciato Josep Ejarque consulente di Destinazione Turistica Emilia – per cogliere al meglio l'opportunità Parma2020».
Il 2020 – ricordiamo anno in cui Parma sarà capitale italiana della cultura – sarà secondo Michele Guerra, assessore alla cultura del Comune di Parma: «Un anno di accensione. È principalmente una scuola e stiamo imparando che questo pensiero va al di là dell'evento del 2020. Ci interesserà anche quello che rimarrà dopo. Confronto, dialogo, condivisione di esperienze. Questo è per noi significato di cultura e lo si può fare soltanto in un'ottica di rete».
La Rete "Emilia Cultura e Castelli Experience" struttura un'offerta integrata con le attrattive, con i servizi complementari, tipo ricettività, trasporti, servizi informativi.
Il compito di Destinazione turistica Emilia sarà quello di aiutare i gestori di castelli, teatri, musei, operatori della ristorazione e ricettività e tutti i soggetti aderenti ad essere visibili sul mercato e a differenziarsi per qualità e unicità del servizio. L'adesione alle reti è gratuita, ma è necessario possedere alcuni requisiti (per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).
La Rete diventerà operativa da settembre 2019 e sarà presente sul portale visitemilia.com.
Come sostiene Natalia Maramotti, presidente di Destinazione Turistica Emilia: «Siamo già una destinazione dove si produce cultura, non solo per chi ci vive, ma anche per favorire il turismo. Lo dicono anche i numeri: 50 castelli, 50 teatri, 147 musei, 9 borghi, oltre a tutti gli eventi che si organizzano. Dare un senso specifico a tutto questo peso culturale, ecco dove può portare la costituzione della Rete».
La Rete "Emilia Cultura e Castelli Experience" verrà poi presentata a Piacenza il 16 luglio e a Reggio Emilia (data da destinare).
Parma
Per info: Destinazione Turistica Emilia - Iat di Parma.
Tel. 0521 218889. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Piacenza
Per info: Destinazione Turistica Emilia – Iat di Piacenza.
Tel. 0523 492001. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Reggio Emilia
Per info: Destinazione Turistica Emilia - Iat di Reggio Emilia.
Tel. 0522 451152. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per informazioni: Destinazione Turistica Emilia
Parma - Piacenza - Reggio Emilia
Viale Martiri della Libertà, 15 - 43123 Parma
Tel. 0521 931634
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.visitemilia.com
A Parma presentato il prodotto che unisce più soggetti del territorio per distinguersi tra i 2 milioni e mezzo di destinazioni turistiche nel mondo. Uno strumento in più in vista di "Parma2020" e oltre.
Parma -
Nel mondo ci sono oltre 2 milioni e mezzo di destinazioni turistiche. Quindi come possiamo richiamare turisti, essere percepiti come una meta che vale un viaggio? È la domanda che si è posta Destinazione Turistica Emilia, l'ente pubblico strumentale che promuove i territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
La risposta può avvenire con la costituzione delle Reti di prodotto. Suggerisce Pierangelo Romersi, direttore di Destinazione Turistica Emilia. Dopo aver dato alla luce la Rete "Emilia Food and Wine" che conta oggi più di 200 aderenti e che continua a crescere, ecco l'alba di un nuovo prodotto: la Rete "Emilia Cultura e Castelli Experience", che è stata presentata il 3 luglio a Parma, in un incontro molto partecipato, che si è tenuto nel Palazzo del Governatore. Ha lo scopo di mettere a sistema l'offerta culturale di borghi, città d'arte, castelli, rocche teatri, fondazioni, ecc. nei territori emiliani.
«Desideriamo accelerare la sua costituzione – ha annunciato Josep Ejarque consulente di Destinazione Turistica Emilia – per cogliere al meglio l'opportunità Parma2020».
Il 2020 – ricordiamo anno in cui Parma sarà capitale italiana della cultura – sarà secondo Michele Guerra, assessore alla cultura del Comune di Parma: «Un anno di accensione. È principalmente una scuola e stiamo imparando che questo pensiero va al di là dell'evento del 2020. Ci interesserà anche quello che rimarrà dopo. Confronto, dialogo, condivisione di esperienze. Questo è per noi significato di cultura e lo si può fare soltanto in un'ottica di rete».
La Rete "Emilia Cultura e Castelli Experience" struttura un'offerta integrata con le attrattive, con i servizi complementari, tipo ricettività, trasporti, servizi informativi.
Il compito di Destinazione turistica Emilia sarà quello di aiutare i gestori di castelli, teatri, musei, operatori della ristorazione e ricettività e tutti i soggetti aderenti ad essere visibili sul mercato e a differenziarsi per qualità e unicità del servizio. L'adesione alle reti è gratuita, ma è necessario possedere alcuni requisiti (per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
La Rete diventerà operativa da settembre 2019 e sarà presente sul portale visitemilia.com
Come sostiene Natalia Maramotti, presidente di Destinazione Turistica Emilia: «Siamo già una destinazione dove si produce cultura, non solo per chi ci vive, ma anche per favorire il turismo. Lo dicono anche i numeri: 50 castelli, 50 teatri, 147 musei, 9 borghi, oltre a tutti gli eventi che si organizzano. Dare un senso specifico a tutto questo peso culturale, ecco dove può portare la costituzione della Rete».
La Rete "Emilia Cultura e Castelli Experience" verrà poi presentata a Piacenza il 16 luglio e a Reggio Emilia (data da destinare).
Il Parco dei 100 Laghi è un'oasi verde costellata di pascoli, specchi d'acqua, foreste, aziende agricole dove si producono alcuni dei gioielli della Food Valley. Tra artigiani del gusto, piatti di stagione e antichi casali ristrutturati, l'Appennino parmense offre una scusa perfetta per evadere dall'afa estiva.
Parma -
L'irresistibile richiamo del fresco si fa sentire: mentre le città diventano bollenti, ad appena qualche decina di km da Parma si apre un paradiso fatto di pascoli in fiore, boschi resinosi, sentieri che si perdono nel verde, antiche pievi, agriturismi e fattorie. Siamo sempre a Parma, Città creativa per la gastronomia Unesco, ma allo stesso tempo ci troviamo in montagna, tra laghi e foreste, nel cuore della Riserva della Biosfera dell'Appennino Tosco-Emiliano. È la doppia natura dell'Appennino parmense, un rifugio per amanti della natura e della gastronomia in cerca di mete originali. Una montagna dolcemente ondulata, accarezzata da una brezza piacevole: la stessa che entra dalle finestre, nelle sale di stagionatura, conferendo l'aroma particolare e inconfondibile al Prosciutto di Parma.
Parco dei 100 laghi e i dintorni
E proprio inseguendo i sensi, l'olfatto, il gusto, ci si inoltra in questo territorio, cuore selvaggio della Food Valley, alla scoperta di antiche architetture, parchi naturali e percorsi adatti a tutti, esplorando botteghe di artigiani e locandieri, soci del Club di Prodotto Parma City Of Gastronomy. Siamo nell'area che comprende il Parco dei 100 laghi e i dintorni, inserita dall'UNESCO nel programma Riserva Biosfera MAB, per la conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. La Riserva si estende tra Schia, Monchio e il Monte Sillara, Corniglio, Tizzano, Palanzano, il Parco del Monte Fuso. Dove la collina diventa Appennino si producono e si stagionano il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano, altri dop edeccellenze locali, si cercano tartufi e molto altro.
Partiamo dal Parco dei 100 laghi, area naturale protetta di oltre 12mila ettari, tra Corniglio e Monchio delle Corti: tanti ambienti dai 400 ai 1650 metri, un paesaggio costellato di specchi d'acqua, torbiere, crinali selvaggi, dove si aggirano caprioli, aquile, cinghiali, martore, perfino lupi e più in basso, faggete, prati e pascoli dove l'uomo vive in perfetta armonia con la natura. E borghi immersi nel verde: come Corniglio, dove, non solo pascola la pecora Cornigliese, presidio Slow Food salvato dall'estinzione, ma si può anche gustare la Spongata di Corniglio, versione locale – tra le più famose - di un dolce farcito dal pronunciato sapore speziato. Specialità che si trovano nei menù dei ristoranti come "da Claudia", proprio a Corniglio, che utilizza materie prime tracciabili e biologiche provenienti dai fornitori di zona: eccellenze che raccontano il territorio e recuperano tradizioni antiche. "Da Rita", a Monchio delle Corti, la medesima filosofia rispettosa dei sapori locali si esprime nella scelta di ricette capaci di esaltare questo patrimonio enogastronomico: non per caso è tra i soci fondatori del Consorzio Parma Quality Restaurants. Impegno e passione sono nel dna dei gestori dell'osteria del Camping Schia, nell'omonima frazione di Tizzano Val Parma, dove la cucina familiare segue la stagionalità dei prodotti e propone una selezione di piatti tipici di montagna. Un'atmosfera accogliente che si respira anche nell'ostello, perfetto per chi cerca una soluzione di soggiorno semplice e funzionale.
Rimanendo in tema di ospitalità, a Tizzano, sulla strada che porta a Casola, un agriturismo immerso in una radura tra coltivazioni di lavanda e frutti di bosco accoglie gli ospiti in una torre restaurata in pietra locale: Casanuova propone i suoi prodotti, dalle marmellate agli ortaggi dell'orto e della serra, dai liquori al miele, fino a uova e carne delle sue galline romagnole. Sempre a Tizzano, Sacreterre, un room&breakfast situato in un edificio medievale ristrutturato all'interno di un villaggio, promuove un ideale comunitario, per immergersi nella natura, meditare, cucinare in autogestione, partecipare a eventi culturali e formativi. Tra questi, il weekend di sabato 13 e domenica 14 luglio ci si potrà immergere in un'esperienza di benessere e relax, in armonia con gli elementi naturali: tra l'acqua del Biolago, il chiaro della Luna Crescente a specchio nel laghetto, una professional counselor guiderà meditazioni e pratiche fuori e dentro l'acqua, mentre due esperte in alimentazione energetica cureranno i pasti, per un weekend all'insegna del rispetto di Madre Natura.
Vale la pena incontrare i piccoli produttori locali, andare alla scoperta delle aziende agricole dove si allevano razze antiche di maiali e pecore conservate dai custodi della biodiversità, sacerdoti di un culto tributato al sapore e alla genuinità. A partire da Ca' Mezzadri, a Corniglio: salendo verso la piccola frazione di Vestana si approda in questa azienda che si occupa del Suino nero di Parma, che vive allo stato brado in ben quattro ettari di terreno. Prosciutti, salami, strolghini, fiocchi di coscia, lardo, ciccioli sono tra i prodotti lavorati con maestria dai norcini.
Per gustare il Prosciutto di Parma artigianale, ma anche la Gran culatta con cotenna e il Ghinaldo, un prosciutto genuino e semplice, ci si sposta in un'altra frazione, a Capoponte, a Casa Graziano. Questa azienda artigianale a conduzione familiare, associata al Consorzio del Prosciutto di Parma, lavora secondo tradizione e conosce l'arte raffinata della stagionatura lunga e paziente. Per scoprire la maestria della lavorazione artigianale, Casa Graziano propone regolarmente visite guidate in italiano e inglese (dal lunedì al venerdì alle ore 10 e 14, sabato su prenotazione), e apre le sue porte ogni prima domenica del mese per una visita dello stabilimento alle ore 10.
Tra una prelibatezza e l'altra non bisogna perdere di vista un altro importante motivo per visitare queste terre: l'inimitabile connubio tra natura e cultura. Cultura che si respira ancora nel borgo di Casarola, frazione di Monchio delle Corti, che accolse la famiglia del noto poeta Attilio Bertolucci, la cui poetica fu profondamente legata a queste terre. La casa della famiglia Bertolucci conserva testimonianze biografiche e memorie letterarie. Tanti i monumenti che costellano la zona: su tutti la Pieve di Sasso, antichissima testimonianza dell'architettura romanica, posizionata su un'altura tra i torrenti Parma ed Enza, circondata da boschi. Dal X al XIV secolo è stato un luogo di ricovero per viaggiatori e pellegrini, e oggi attira sguardi e flash dei fotografi, per via del suo fascino antico e rustico. Da qui parte il sentiero di Arduino: 35 km che uniscono la pieve al castello di Canossa, nel reggiano. Tra gite a piedi, in mountain bike, e perché no, a cavallo, tappa obbligata ai laghi: in particolare il lago Ballano, Verde e Frasconi sono mete molto amate dagli escursionisti, sulle orme della Duchessa Maria Luigia, che adorava frequentare queste zone.