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Con loro sono ritornati di moda i pois, le camicette allacciate sopra all'ombelico, le gonnelline a ruota per uno stile più bon ton "alla Sandy", ma anche i grandi occhiali "cat eye" e le acconciature alte e stravaganti tipiche delle affascinanti Pin up.

Reggio Emilia, 1 settembre 2014 –
Non so se i vostri nonni vi abbiano mai raccontato di quando da giovani con la brillantina nei capel-li e la giacca di pelle invitavano a ballare, porgendo avanti la mano, timide ragazze con la frangetta, la coda di cavallo e la gonna a ruota, sperando di farle innamorare. Chi ha avuto modo di ascoltare i loro nostalgici ricordi passati saprà che negli anni '50 si ballava tanto e ovunque, fin da ragazzini.
Le piste da ballo erano allora un luogo di ritrovo, di divertimento, dove spesso nascevano nuove amicizie e nuovi amori. La musica non era assordate come nelle discoteche del nostro millennio: si poteva parlare e si riusciva ad ascoltare; il ritmo non era martellante, i passi molto vari e fantasiosi. Si ballava soprattutto in coppia, per il gusto di sentire vicino a sé e stringere, anche se mai troppo, la propria compagna.
Erano i tempi in cui il Boogie Woogie e il Rockabilly erano arrivati in Europa da oltreoceano, get-tando una ventata di allegria e spensieratezza sulle macerie della Seconda guerra mondiale e diven-tando per questo un vero e proprio tormentone per le giovani generazioni, desiderose di tornare a divertirsi con semplicità.
Oggi, 64 anni dopo, nel bel mezzo di una crisi economica e di una sfiducia generalizzata, il mito degli anni '50 con la sua voglia di rinascita, i suoi personaggi immortali e i suoi simboli è tornato a prendere piede nel nostro Paese.
Con loro sono ritornati di moda i pois, le camicette allacciate sopra all'ombelico, le gonnelline a ruota per uno stile più bon ton "alla Sandy", ma anche i grandi occhiali "cat eye" e le acconciature alte e stravaganti tipiche delle affascinanti Pin up.
Sono tornati sugli schermi televisivi i film di un tempo, con le attrici più amate come la romantica Audrey Hepburn o Marilyn Monroe con la sua gonna svolazzante che ha fatto sognare tanti uomini, così come i film che ci hanno sempre fatto sorridere come Grease, andato in onda proprio alcune settimane fa.

RE RocK Roll
Anche a Reggio Emilia nel corso di tutto l'anno l'aria retrò si è respirata in occasione di moltissime serate, nelle principali discoteche della città e della provincia: dai concerti anni '50-'60 al Fuori Orario di Taneto, accolti a braccia aperte da coppie ballerini entusiasti sotto al palco, alle serate a tema al Corallo di Scandiano, dove automobili d'epoca venivano sistemate sulla pista per permette-re al pubblico di calarsi ancora di più nel passato.
E poi ci sono state le serate estive in centro storico, rallegrate dalle musiche live dei Boogie Airli-nes, la band rock'n'roll che da anni fa scatenare grandi e piccoli in tutto il nord Italia. Proprio come è successo in occasione di un Mercoledì rosa di fine luglio, quando un gruppo di ballerini di tutte le età in una piccola striscia di selciato tra il palco e il pubblico non hanno resistito alla tentazione di volteggiare a ritmo di contrabbasso, pianoforte, batteria e chitarra.
Per chi non conosce i passi del Boogie e dunque si ritrova seduto su una sedia a osservare, la scena che si ritrova innanzi è una fotografia d'epoca: ogni ballerino è vestito rigorosamente a tema, nes-suna coppia fa la stessa coreografia: c'è chi prova disegni stravaganti come la sforbiciata in aria e chi invece mentre balla fa volteggiare in aria la gonna della propria compagna. C'è chi è più anzia-no ma non disdegna l'accompagnamento di una ragazza più giovane e i più piccoli, che anche non conoscendo i passi, si buttano nella mischia.
Non in ultimo, la mania degli anni '50 ha fatto irruzione anche in molte scuole di danza di Reggio che hanno visto raddoppiare le iscrizioni di principianti ai corsi di Boogie e Rockabilly.
Noi abbiamo incontrato Monica insegnante di Boogie della scuola di danza Arcadia, assieme al ma-rito Mauro, per cercare di capire come mai negli ultimi tempi sia scoppiato questo fenomeno.

1) Anche lei ha avuto la percezione che negli ultimi anni il mito degli anni '50 sia ritornato in voga?

Sì, assolutamente. Non conosco il reale motivo per il quale il così detto fenomeno anni '50 abbia preso così piede negli ultimi tempi, quel che è certo è che da un paio di anni tra il "Summer Jambo-re", festival anni '50 a Senigallia, dove per un week-end la città ritorna al passato, tra serate a tema, con le macchine d'epoca e le vetrine allestite in stile retrò, e il fatto che l'offerta delle scuole di danza che insegnano questa disciplina siano raddoppiate, in molti si sono riscoperti amanti dei tem-pi passati.
Che dire? Sarà il mito dell'intramontabile Grease, sarà perché la musica anni '50 è coinvolgente e aiuta a divertirsi senza pensare troppo. Sarà perché il Boogie, nonostante abbia le sue regole non è un ballo eccessivamente rigoroso, si può spaziare in libertà e godersi il ritmo. E sarà senz'altro an-che per la bellezza dei vestiti a pois e delle gonne a ruota molto usate anche dalle giovanissime.

2) Il numero di iscritti ai vostri corsi di Boogie e Rockabilly hanno confermato questa rinata passione per gli anni 50-60?

Sì, effettivamente abbiamo avuto un incremento delle iscrizioni. Solo i principianti quest'anno era-no tantissimi, ben 35, con una media di età molto più bassa del solito. Abbiamo avuto un boom di ragazze contro gli adulti di 40-45 anni che solitamente chiedevano di iniziare lo studio di questa di-sciplina.

3) E i maschi?

Diciamo che di uomini tra i principianti non ne abbiamo tantissimi, forse perché si vergognano a iniziare, hanno un po' paura di essere presi in giro dagli amici, solo perché non praticano sport più classici, come ad esempio calcio ma vanno a scuola di danza. Una volta però che prendono corag-gio e provano, si innamorano del Boogie e non vogliono più smettere.

4) Ho assistito a un paio di dimostrazioni di ballo in piazza e ho notato che il Boogie è un tipo di danza che coinvolge molto, cosa offre questa disciplina in più rispetto alle altre?

È un tuffo nel passato ma soprattutto è un ballo che permette di fare amicizia molto facilmente. La filosofia che sta dietro il Boogie ma anche gli anni '50 è quella di stare assieme, di divertirsi con cose semplici. Ci sono i saggi di fine anno sì, le gare per i ballerini che fanno agonismo, ma per noi è anche importante andare a mangiare il pesce con tutto il gruppo al termine dei corsi o trovarci a ballare in ogni occasione possibile, alla base di tutto c'è il divertimento.

5) Lei quando ha iniziato a ballare?

Io ho iniziato a ballare esattamente il 9.9.1990. Ti sorprende eh che mi sia ricordata la data? Mio marito Mauro ballava già da tempo, io volevo provare da tanto così ho deciso di seguirlo e mi sono lanciata. Da quel giorno non ho mai smesso.

6) Che caratteristiche deve avere un ballerino/a per potersi dilettare in Boogie o Rockabilly?

Nessuna. Basta che gli piaccia la musica e il genere. Può essere anche una persona priva di una grossa familiarità con la danza ma se è spinta dalla passione per quest'epoca e per questi passi, im-parare diventa molto più facile.

Olivia Newton John John Travolta

Giulia Rossi

Mercoledì, 27 Agosto 2014 11:06

Matrimoni, trend in controtendenza: sono in aumento

Bilancio positivo nel settore del wedding: gli ultimi dati Istat evidenziano una significativa inversione di tendenza. In Emilia Romagna, la provincia di Bologna al primo posto, seguita da Modena, Reggio Emilia, Parma -

Modena, 27 agosto 2014 -

Nonostante la crisi gli italiani non rinunciano al matrimonio, che per molti, continua ad essere il coronamento di un sogno. A dirlo sono gli ultimi dati disponibili elaborati e diffusi dall'Istat che evidenziano una significativa inversione di tendenza, dopo sette anni di continua diminuzione durante i quali il numero di matrimoni è costantemente sceso fino al 2011, quando si sono fermati - per la prima volta - sotto quota 205mila.

Nel Belpaese, infatti, i matrimoni registrati nel 2012 sono cresciuti dell'1,1% rispetto all'anno prima (quasi 2.400 in più) arrivando a quota 207mila. Un dato che appare in controtendenza rispetto all'andamento altalenante dei mercati e alla scarsa fiducia degli italiani nella ripresa economica. La maggioranza dei matrimoni è ancora celebrata con rito religioso (nel 2012, il 59% del totale), anche se negli ultimi due anni sono calati del 4,5%. In aumento i matrimoni tra persone di diversa nazionalità che rappresentano ormai il 14,8% del totale (30.724).

I matrimoni in Italia

Tra le venti regioni italiane, al primo posto per numero di matrimoni celebrati nel 2012 c'è la Lombardia (con 28.400 unioni), seguita a ruota da Campania (24.693) e Sicilia (21.081). Agli ultimi posti, invece, si piazzano Valle d'Aosta (401 matrimoni) e Molise (910). A livello nazionale l'età media dei novelli sposi è di 33.8 anni mentre quella delle spose di 30.8 anni. Tra le regioni con l'età media più bassa per i 'fiori d'arancio' ci sono Campania e Sicilia, dove le donne si impegnano nel vincolo del matrimonio, in media, a poco più di 29 anni mentre va alla provincia autonoma di Bolzano il primato per gli sposi più "maturi" (36,6 anni).

I matrimoni in Emilia Romagna

Guardando all'Emilia Romagna, le unioni registrate nel 2012 sono state 12.626: più del 6% dei matrimoni celebrati in Italia, con la provincia di Bologna al primo posto per numero con oltre 2.800, seguita da Modena (1.929), Reggio Emilia (1.565), Parma (1.311), Ravenna (1.172), Forlì-Cesena (1.013), Rimini (986), Ferrara (942) e Piacenza (872). Sopra la media nazionale il dato relativo ai matrimoni misti o fra cittadini stranieri (pari al 20,6% del totale).

Tra le nove province, quella col maggior numero di matrimoni 'misti' è Rimini (24.8%) mentre Piacenza segna il numero minore (16.6%). Solo tre provincie su nove hanno una media di matrimoni tra persone di diversa nazionalità inferiore al 20%. L'età media degli sposi è invece leggermente superiore a quella nazionale: per gli uomini, infatti, il momento del fatidico sì arriva in media a 35.4 anni d'età e per le donne a 32.2 anni. Il 56.8% dei matrimoni in Emilia-Romagna sono celebrati con rito religioso (7.175).

Numeri che si rispecchiano e confermano anche il bilancio di un settore, quello del wedding, che riesce a mantenere le posizioni grazie soprattutto alla capacità degli operatori di investire in creatività e innovazione. "È chiaro che il contesto è complesso: la capacità di spesa degli italiani in molti casi si è assottigliata, ma il desiderio di rendere comunque unico e indimenticabile il giorno del matrimonio non si offusca. – spiega Valerio Schonfeld, ormai storico organizzatore di una serie di appuntamenti dedicati a tutto che interessa il mondo del matrimonio.

"Quello che vediamo è che sempre più spesso si fanno delle scelte, magari si privilegia il viaggio a discapito di altro. Ma è proprio qui che gli esperti possono dare una mano importante, costruendo proposte equilibrate e suggerendo soluzioni originali che consentono di ottenere risultati piacevolmente sorprendenti, senza necessariamente pensare a budget importanti. Il settore è straordinariamente dinamico e ogni anno nascono nuove idee e proposte"
Idee e proposte che si potranno toccare con mano grazie agli appuntamenti organizzati dalla nuova stagione del Circuito Fiere Sì Sposa, la rassegna di prodotti e servizi per la cerimonia nuziale ideata e organizzata da bussolaeventi di Valerio Schonfeld. Rassegna che comprende anche un canale tv appositamente dedicato (Teleducato Wedding Channel) visibile in tutta la regione sul canale 87 del digitale terrestre, e una guida con oltre 300 schede informative distribuita gratuitamente visibile e scaricabile sul portale www.guidasposi.it.

Un evento con oltre 15 anni di vita, che nei prossimi mesi ha in programma otto manifestazioni fieristiche nei principali capoluoghi dell'Emilia-Romagna, a partire da fine settembre 2014 fino a tutto gennaio 2015. Si inizia con 'Bologna Sì Sposa – edizione Autunno' il 27 e 28 settembre, segue 'Ravenna Sì Sposa' il 4 e 5 ottobre, 'Ferrara Sì Sposa' l'11 e il 12 ottobre, 'Modena Sì Sposa' dal 17 al 19 di ottobre, 'Parma Sì Sposa' l'8 e 9 novembre, quindi 'Domani Sposi' a Reggio Emilia dal 9 all'11 gennaio 2015, 'Bologna Sì Sposa – edizione Primavera' il 17 e 18 gennaio, e infine 'Faenza Sì Sposa' il 24 e 25 gennaio.

I mesi e i giorni in cui sposarsi, secondo la tradizione

Secondo le più antiche tradizioni, il mese migliore in cui sposarsi è febbraio – propizio per gli amori e gli accoppiamenti – seguito da gennaio – mese che porta affetto fedeltà e gentilezza – mentre un mese che non va scelto per nessuna ragione è maggio. Tra i giorni della settimana, il lunedì è quello dedicato alla luna astro delle spose, mercoledì è il più propizio, seguito dal martedì che porta ricchezza sicura, mentre da evitare sono il venerdì che porta disgrazia e il giovedì che reca dispiaceri alle spose.

Wedding 2015: matrimoni Urban Style, abiti da sposa floreali, con manica lunga e nuovi colori

Tra le tendenze già emergenti del Wedding 2015, il matrimonio Urban Style, ovvero matrimoni creativi a tema organizzati in location che valorizzino il contesto metropolitano come capannoni industriali e fabbriche. Sempre molto richiesto anche il matrimonio in stile Shabby Chic, un viaggio nelle atmosfere tipiche della Provenza, inebriati dal profumo dolce della lavanda, uno stile un po' retrò, molto raffinato.

Riguardo gli abiti da sposa, il 2015 si caratterizzerà per scollature sotto la spalla, colori audaci, sopraggonna in tulle, mantelle e colli, e soprattutto segnerà il ritorno della manica lunga, con braccia coperte fino ai polsi. Nuova tendenza anche gli abiti da sposa floreali. Nuovi colori sono emersi in molte delle sfilate dei sarti più celebri: blue, grigi, e persino il verde menta hanno rubato i riflettori al rosso, all'avorio, e, naturalmente, agli abiti bianchi che si è abituati a vedere.

(Fonte: ufficio stampa Nevent)

 

La galleria I Petali propone un concorso ad hoc: gli scatti vanno inviati entro il 27 aprile. I migliori saranno messi in mostra -

 

Reggio Emilia, 23 aprile 2014 -

La parola dell’anno, per l’autorevole Oxford Dictionary, è "selfie" e anche Fotografia Europea le dedica particolare attenzione. Con questo termine si indica la pratica dell’autoscatto tramite webcam o smartphone. Ormai è una moda che ha contagiato tutti: i teenager di tutto il mondo così pure gli adulti, i personaggi famosi.

Pubblicano i loro selfie su social network, come Facebook e Instagram, nomi noti come Rihanna e Belen Rodriguez, fino alle star di Hollywood.

Ecco perché la Galleria I Petali ha pensato di proporre un concorso ad hoc, dal nome 'My Petali Selfie', che premierà le fotografie migliori realizzate in questo modo.
Fino al 27 aprile chiunque potrà partecipare ritraendosi solo oppure in compagnia all’interno o all’esterno della galleria commerciale, o in qualunque situazione che richiami il “mondo Petali”. Chi realizzerà i tre scatti migliori vincerà un buono da 500 euro spendibile nei negozi della galleria.

Per partecipare basta condividere le immagini su Facebook o Instagram con l’hashtag #mypetaliselfie, oppure inviarle alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Al termine del concorso tutte le foto saranno raccolte in una mostra multimediale in Galleria e le dieci migliori saranno esposte in una mostra del circuito Off di Fotografia Europea 2014, presso i Chiostri di San Pietro, sede di diverse mostre istituzionali.

Inoltre i “Petali” ospiteranno anche il risultato del progetto 'Speciale diciottoventicinque', ovvero le foto realizzate da un gruppo di ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, guidato da fotografi professionisti nell’interpretare il tema di Fotografia Europea 2014, ovvero 'Vedere. Uno sguardo infinito'.

Per maggiori informazioni: www.fotografiaeuropea.it 

 

(Fonte: Comune di Reggio Emilia)

 

Lunedì, 21 Aprile 2014 09:00

Salsomaggiore, le selezioni di Miss Italia

 

La selezione di Miss Italia a Salsomaggiore ha visto vincitrici Sara Mottaran e Maria Gilda Meduri

 

Salsomaggiore Terme - Sono Sara Mottarn di Comacchio e Maria Gilda Meduri di Bologna, le finaliste regionali del concorso Miss Italia in Emilia Romagna, elette l’altra sera al Gran Caffe del Teatro di Salsomaggiore Teme.

La manifestazione di bellezza, si è svolta sul centralissimo Viale Romagnosi, dove trenta   ragazze di Miss Italia,hanno sfilato con un proprio abito  da sera ed il  body  istituzionale Miluna, davanti ad una attenta giuria presieduta da Mayra Panaro  e Marinella Di Giacomo entrambe  prefinaliste a Miss Italia 2013 e da Samantha Schena Miss Emilia 2013, per una classifica finale che ha visto primeggiare  Sara Mottarn  18 anni di Comacchio in provincia di Ferrara (Miss Elegance Salsomaggiore) e Maria Gilda Meduri 19 anni di Bologna (Miss Rocchetta Bellezza Salsomaggiore), che con questa affermazione passano di diritto alle finali regionali di Miss Italia 2014 in Emilia Romagna.

Altri titoli sono stati assegnati a Giulia Guasti di Noceto (Pr), Giulia Fellegara di Piacenza e Luisa Villirillo di Colorno (Pr), premiate con la fascia di Miss Wella Professionals ed a Veronica Ghidini  alla quale è stata assegnata la fascia di Miss Liceo Salsomaggiore.

 

Ha preso il via  quindi anche in Emilia, la stagione di Miss Italia 2014,con un programma di iscrizioni, casting e sfilate. Il prossimo appuntamenti in terra parmense è fissato per  Venerdì 16 Maggio al Club-Discoteca “Il Salotto del Lallo” di Monticelli Terme.

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Per informazioni sulla partecipazione al concorso: contattare Mirka Fochi responsabile di Miss Italia, al  0521 64.72.75 o 331.8161523 oppure inviare una e.mail a : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Domani, Venerdì  28 Marzo presso il ristorante Al Cavallino nero di Sant’Ilario d’Enza (c/o Hotel Forum ) -

 

Parma, 27 marzo 2014 -

Si svolgerà la prima selezione Emiliana del prestigioso concorso Internazionale MISS e MISTER EUROPA IN TOUR.

Per l’occasione nelle varie passerelle moda –Elegante –Casual e Costume da Bagno si potranno conoscere Laura Fele Miss Europa in Tour  Italia e Mitu Alexy Viorel Mister Europa in Tour Italia ..

 

Miss e Mister Europa in tour è alla sua XV edizione Nazionale ed è ormai  collocato  nel panorama  degli spettacoli italiani, non è  il solito Concorso di Bellezza  femminile infatti vuole mettere in piena luce la bellezza paritetica e multietnica dei due sessi. Il nostro aspetto fisico, volenti o nolenti,  è il primo biglietto da visita che presentiamo agli altri ,la cura del  corpo e dell’immagine assume in un mondo moderno  e globale  un ruolo di primaria importanza.   Le nostre serate hanno lo scopo di dare un’importanza di rilievo ai partecipanti creando una vetrina apposita per la loro persona cercando poi per chi lo richiederà di  aiutarli a  realizzare le proprie aspirazioni. 

I nostri concorrenti  dovranno sempre apparire attivi, veloci , un po’ vanesi ,preparati in tutto,  attenti  al Fashion alla  Bellezza al  Fitness e cosa che non guasta mai  con una buona Cultura. Questa deve essere la miscela vincente ed esplosiva dei partecipanti maschili e femminili .

70 saranno le  tappe del tour che si snoderanno lungo la nostra bella Italia , per terminare con la finale Nazionale a fine Settembre/Ottobre.

La Fisicità  la  Bellezza  il Portamento  la  Fotogenia saranno le armi che i nostri partecipanti dovranno affilare  rendendo divertente e spettacolare la serata  creando così’ argomenti di valutazione e discussione per la qualificata giuria.

Le iscrizioni sono ancora aperte, per chi volesse partecipare e per ricevere informazioni contattare il numero 320 0950315.

 

(Fonte: ufficio stampa Doppiozero)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

 

Una conferenza di Gherardo Colombo l’ha spinta a studiare Giurisprudenza (“per diventare giudice”).

Modena, 11 gennaio 2014 -

Miss Italia elegge la Prima miss dell’Anno: Stefania Toma, studentessa in Giurisprudenza con la passione per la danza e la recitazione. L’attività di volontariato con la Croce Blu di Modena caratterizza la sua vita di giovane ventenne impegnata nel sociale.

La presentazione ufficiale della miss, che ottiene l’accesso di diritto alle Prefinali Nazionali 2014 del Concorso, è avvenuta oggi a Roma nella splendida cornice dell’Hotel Excel Montemario, alla presenza di giornalisti e fotografi. Domani è in programma a Modena, città di residenza della miss, una conferenza stampa di presentazione nella sede della Croce Blu.

Al tavolo dei relatori a Roma, oltre a Stefania, Patrizia Mirigliani, la presidente della Croce Blu Ivana Rebecchi. Tra i presenti il presidente del Codacons Carlo Rienzi, uno dei tre giurati che ha votato Stefania insieme all’attrice Fioretta Mari e alla fotografa Tiziana Luxardo

«Stefania, Prima Miss 2014, apre la nuova edizione di Miss Italia puntando le luci sul sociale. Con la sua attività di volontaria per la Croce Blu di Modena, questa ragazza è l’ennesima dimostrazione che la bellezza impegnata ha un valore aggiunto. La bellezza ultimamente ha subito talmente tanti attacchi che sembra quasi vada a sminuire una donna piuttosto che accrescerne le doti. Nel nostro Concorso sono tante le giovani ragazze che hanno un ruolo importante nell’aiutare gli altri, Stefania ne è l’esempio», ha introdotto Patrizia Mirigliani.

Ivana Rebecchi, presidente della Croce Blu, sorpresa  che una delle sue volontarie abbia raggiunto questo traguardo, ha detto: «Associare la bellezza al sociale non si da per scontato, ma ha la sua importanza. Stefania è entrata a 16 anni nella nostra realtà, attraverso la scuola, e oggi, dopo numerosi corsi di formazione, offre il suo contributo è prezioso».

Nata a Como ma residente a Modena con la famiglia, Stefania è stata scelta all’unanimità tra 12 candidate al titolo.

Studentessa in Giurisprudenza (iscritta al II anno), la Miss è orgogliosa per il riconoscimento «soprattutto per il messaggio che porto con me, per il mio ruolo di volontaria che permette di puntare l’attenzione sull’attività  complessa della Croce Blu».

Il volontariato a Modena è infatti la sua attività principale, quando non studia: Stefania presta servizio di emergenza in convenzione al 118. «Quando facciamo trasporti socio-sanitari ci occupiamo di persone che fanno dialisi, prevalentemente anziani, i quali ogni giorno devono essere trasportati da casa in ospedale e viceversa. Sono persone sole, che non hanno nessuno. Il grazie che ti dicono è un grazie che viene dal cuore», racconta.

In futuro Stefania vuole diventare giudice, motivando così la sua scelta di vita: «Quando avevo 14 anni ho assistito ad una conferenza dell’ex magistrato Gherardo Colombo e una sua frase mi colpì  particolarmente: ‘Se vogliamo cambiare qualcosa dobbiamo partire dai giovani’. Io voglio diventare un giudice e voglio poter cambiare qualcosa’».

Appassionata anche di recitazione, dichiara di sognare una vita «tra colpi di martelletto e colpi di ciack»: studia infatti per diventare attrice da quando era bambina.

Foto©Luigi Saggese

Domenica, 12 Gennaio 2014 10:57

Incivili. Ma dove è finita la pietas?

di Lamberto Colla ---

I casi di Caterina e di Bersani evidenziano un  malore sociale figlio non solo della crisi ma anche della perdita di valori etici e di rispetto e amore del prossimo.   

Parma, 12 gennaio 2014 -

Il caso di “Caterina” mi aveva talmente colpito che non ero riuscito a scrivere nulla al riguardo. Sarei caduto nelle banalità di rito ed ho ritenuto che già troppo risalto era stato dato a quell’incivile comportamento di taluni grafomani. 

Pochi giorni dopo un simile comportamento si manifestò per Bersani colpito da malore.

Insulti sul profilo Social di “Caterina” per avere difeso la sperimentazione sugli animali che da quella sperimentazione deve la vita, auguri di morte all’ex segretario PD postati a commento degli articoli che divulgavano la notizia del suo ricovero.

Non sono certamente un ammiratore politico di Bersani, come d’altronde non lo sono più nemmeno di coloro che dovrebbero essere oppositori della sua area politica, ma quando ho letto degli auguri di morte a lui diretti mi è tornata la rabbia che avevo avuto leggendo il caso di Caterina. 

Però alcune riflessioni questi due casi ravvicinati me le hanno stimolate.

La prima, scontata, che esiste una gran massa di imbecilli, maleducati, arroganti, esibizionisti e insensibili. Una fascia di soggetti che probabilmente si sta allargando e che attraversa più strati sociali. 

Una seconda considerazione è che la radicalizzazione delle opinioni sta diventando “fede integralista”. Animalisti nel primo caso e  nuovi movimentisti (lungi dal parlare di politica che è ben altra cosa) nel secondo i quali, pur di difendere la propria appartenenza e fede, sarebbero disposti a tutto. E si sa che dalle parole ai fatti il passo è breve.

La terza e più  consolante considerazione è legata ai mezzi di informazione che hanno dato evidenza del fenomeno: i nuovi media, giornali digitali e social media.

Se fossimo ancora nell’epoca analogica dell’informazione non avremmo potuto rilevare una stima del fenomeno, ovvero, di quanti siano portatori di sentimenti negativi, aridi e privi di quel senso di  “pietas” che consentirebbe di approcciare il dolore altrui in modo solidale e soprattutto libero da ogni   condizionamento religioso, sociale, politico, razziale o, men che meno, partitico. Come si diceva, se fossimo vissuti nell’era dell’informazione pre digitale, nessun organo di informazione avrebbe riportato di quegli insulti e se l’avessero fatto non avrebbe avuto la possibilità di misurare la portata del fenomeno;  sia per il fatto che in pochi si sarebbero presi la briga di scrivere , affrancare e spedire alla redazione il loro commento, sia perché, proprio in ragione di ciò sarebbe sorto il sospetto che si trattasse di fenomeno isolato o quantomeno marginale e perciò  non degno di pubblicazione.

Il digitale, invece, ha consentito di misurare il fenomeno. Senza spese (carta, busta e francobolli) il popolo - almeno quello “bue”, si scatena e si sente libero di manifestare e sfogarsi senza inibizioni e senza vergogna. 

Un’ultima riflessione. Consola il fatto che,  attraverso il digitale, si può dare “un nome” a ognuno di questi inqualificabili soggetti. 

 

 

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

Domani la presentazione della Miss a Modena, nella sua città -

Modena, 10 gennaio 2014 -

Stefania, ha 20 anni, è una studentessa di Modena e aspirante avvocato, alta 1.79 m, capelli castano scuri, occhi marroni con una bella passione per il baseball e le sfilate di moda. Ha conquistato l'ambita fascia nazionale di "Prima Miss dell'Anno" che le permetterà di accedere direttamente alle Prefinali Nazionali di Miss Italia 2014 e domani sarà presentata alla stampa nella sua città. L'incontro avverrà nella sede della Croce Blu, l'Associazione nella quale la ragazza svolge attività di volontariato.

(fonte: ufficio stampa Miss Italia Emilia Romagna)

 

Sabato, 02 Novembre 2013 10:30

Weekend con baratto

Settimana del Baratto, soggiorna in un bed and breakfast lasciando a casa il portafoglio: porta solo il tuo talento -
 
Di Sara/B - Parma, 2 novembre 2013
 
Chi ancora pensa che la forma del baratto consista solamente nello scambio di oggetti si sbaglia. Certo è un' ottimo modo per dare una seconda chance alle cose, ma oggi non si limita solo a questo. Pronti per una gita fuori porta a costo zero?
Giunge quest' anno alla V edizione la Settimana del Baratto che si svolgerà dal 18 al 24 novembre 2013. Una fantastica iniziativa che ha preso largamente piede per poter sfruttare qualche giorno di vacanza in cambio di beni e servizi. Niente denaro quindi da portare con sé, ma solo l' impegno a ricambiare nel modo a voi più consono l' ospitalità. Se avete un talento o una passione, potrete offrire il vostro servizio in cambio del soggiorno.
L' iniziativa sta interessando anche strutture che si mostrano disponibili non solo per brevi periodi, sono infatti oltre ottocento i B&B che accettano possibilità di baratto tutto l' anno.
I bed and breakfast affiliati al portale www.bed-and-breakfast.it che aderiscono all'iniziativa baratteranno il soggiorno in cambio di beni o servizi. Torna quindi in auge, in un momento di contrazione dei consumi come quello che stiamo vivendo, la forma del baratto, capace di far riscoprire alle persone il valore del rapporto umano e il piacere dell' ospitalità. Il sito de "La settimana del Baratto" è un mercato virtuale, dove si incontrano la domanda e l'offerta e dove si possono attingere moltissime idee di baratto per poter organizzare un piacevole soggiorno in Italia a costo zero. I viaggiatori possono facilmente scegliere la meta e il bed and breakfast attraverso una ricerca per Regioni, caratteristiche e vicinanza. In alternativa si possono visionare le richieste che le varie strutture propongono come merce di scambio nella Lista dei Desideri. Le proposte di baratto dei viaggiatori sono visibili sul sito www.settimanadebaratto.it e, a scelta del viaggiatore, anche sul proprio profilo Facebook. Si possono scambiare cd, libri, lavoretti di manutenzione, servizi fotografici o finire ad impartire lezioni di inglese in Puglia o aiutare con opere di giardinaggio in Toscana. Non c'è limite alle proposte e alla scelta!
Sabato, 26 Ottobre 2013 10:32

La pubblicità "si veste" di nomi

Le aziende si spogliano dei brand e la moda dei nomi impazza sui social network-
 
Di Sara/B Parma, 26 ottobre 2013
 
Prima la Coca Cola poi la Nutella, almeno così sembrerebbe, ma poco importa chi detenga il primato dell' idea, ciò che è certo è che impazza la moda per la lattina o il vasetto col proprio nome. Una vincente trovata pubblicitaria che punta sulla personalizzazione dei prodotti per creare una forma di empatia a cui consegue la fidelizzazione del cliente. Chi non riconoscerebbe una lattina di Coca Cola o un vasetto di Nutella solo perché non vi è scritto sopra? Ovviamente non cambiano colori, font, e packaging entrati ormai nell' uso comune che non lasciano spazio a dubbi. Dopo anni in cui le pubblicità hanno bombardato di marchi di ogni genere ecco che ora questi spariscono. Tolto il nome del prodotto perché non più necessario al fine dell' acquisto, al suo posto si vedono comparire tutti i nomi possibili. Così inizia la caccia alla "propria lattina" e al "proprio vasetto" tra gli scaffali del supermercato, possibilmente con smartphone alla mano.
 
image coca rid
 
Il marchio si spoglia del proprio nome per creare un legame vincente con l' acquirente, che si vede riconosciuto un posto da protagonista sulla propria bevanda preferita. Una strategia di marketing dalla forza sorprendente, che avvicina chi ama il brand e i suoi prodotti. Il traffico sulla pagina Facebook dopo la fortunata campagna Condividi una Coca Cola è aumentato dell' 870 per cento. Ed ecco quindi che Silvia, Davide, Cristina, possono assaporare oltre alla loro bevanda preferita i propri cinque minuti di gloria.
Nutella nel 1994 aveva già lanciato una versione embrionale dell'attuale campagna mettendo in vendita alcuni barattoli di vetro con nomi di persona annessi ma a far la differenza oggi c'è il magico mondo dei social. E ognuno vuole il suo spazio da protagonista perché sa di poterlo avere venendo condiviso, retweettato e così via. Un marketing collaborativo che fa giocoforza sui social network e riesce così a richiamare soprattutto il pubblico più giovane e più difficilmente raggiungibile con le pubblicità tradizionali.
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