Alcune cooperative tra le imprese danneggiate dall' esondazione del Secchia -
Modena, 21 gennaio 2014 -
Dalle prime rilevazioni risultano anche alcune cooperative tra le imprese danneggiate dall'esondazione del Secchia. Lo riferisce Confcooperative Modena, che cita gli stabilimenti sorbaresi della Cantina di Carpi e Sorbara, la cooperativa ortofrutticola Fruit Modena Group di Sorbara, le cooperative sociali Pomposiana e Domus Assistenza di Modena. Con l'avanzare dell'acqua verso la Bassa non si esclude che possano subire danni anche altre cooperative. «Bisogna attivare tutti gli strumenti disponibili per permettere alle cooperative colpite di riprendere l'attività nel più breve tempo possibile - ha dichiarato il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco prima di partecipare all'incontro sull'emergenza alluvione convocato nel pomeriggio di ieri presso la Provincia – I danni maggiori riguardano il settore agroalimentare, in particolare le coltivazioni di pere e uva. Ci vogliono misure straordinarie per aiutare le cooperative colpite e le aziende agricole loro socie a risollevarsi immediatamente. Allo stesso tempo non sono più rinviabili interventi di manutenzione del territorio, un settore nel quale – conclude De Vinco - le cooperative possono mettere in campo competenze e professionalità sviluppate in decenni di lavoro sui fiumi di tutta la regione».
(Fonte: ufficio stampa Concooperative Modena)
La Regione chiederà al Governo lo stato d'emergenza per le zone del modenese colpite dall'alluvione. Lo ha reso noto il presidente Vasco Errani nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi nel Centro di Marzaglia -
Bologna, 20 gennaio 2014 -
Già nella giornata di ieri Errani aveva informato il presidente Letta e il responsabile della Protezione civile Gabrielli sulla situazione; i danni riguardano il sistema infrastrutturale pubblico e di pubblico interesse, il patrimonio edilizio privato e le attività produttive agricole. "Nei prossimi giorni – ha spiegato Errani – invieremo al Governo una prima ricognizione dei danni e delle spese necessarie per far fronte a questa nuova calamità, che riguarda peraltro aree già colpite dal sisma del 2012". La Regione intanto coprirà con risorse proprie i costi degli interventi necessari, fino a quando non verrà riconosciuto lo stato d'emergenza. Al momento, la priorità principale – a cui si sta lavorando incessantemente – è chiudere la breccia dell'argine del Secchia. Oggi Errani ha parlato anche del cittadino disperso: "Siamo tutti toccati – ha detto – da questa vicenda".
La situazione sul territorio: squadre speciali al lavoro per chiudere la falla
Le precipitazioni particolarmente intense che hanno interessato l'Emilia-Romagna a partire dal 16 gennaio hanno causato altezze fino a 400 millimetri d'acqua nei bacini del Trebbia, Taro, Enza e Secchia, e fino a 300 millimetri nei bacini del Panaro e Reno. Sono seguite ondate di piena significative, costantemente monitorate dai servizi tecnici competenti.
In questo contesto, è stata segnalata nella prima mattinata di domenica una rottura dell'argine del Secchia in località San Matteo (Comune di Modena) che è progredita molto velocemente sino al crollo, raggiungendo i 50 metri di apertura e stabilizzandosi poi, con un'erosione continua, su un'apertura di 70-80 metri. I tecnici di Aipo, autorità idraulica competente, hanno spiegato come la falla del Secchia sia avvenuta in un tratto di alveo rettilineo, regolarmente sottoposto a manutenzione attraverso periodici sfalci (l'ultimo intervento è stato concluso lo scorso 3 dicembre), pulizie del corpo arginale e già interessato da verifiche post sisma senza che emergessero criticità di rilievo. L'ipotesi di Aipo è che il cedimento sia dipeso da perforazioni causate da animali come volpi e tassi (cavità create per le tane) insieme all'eccessivo carico delle precipitazioni.
Per superare l'emergenza, Aipo ha ritenuto necessario "aggredire" il varco nell'arginatura sia a valle che a monte, procedendo con il riempimento in via provvisoria dell'apertura con l'utilizzo di pietrame. L'operazione – tutt'ora in corso e resa difficoltosa dalla conformazione stessa della sommità arginale – è stata preceduta dalla sistemazione a pista adatta al passaggio dei mezzi d'opera sia a monte che a valle della frana (per un totale di circa 500 metri), al fine del raccordo con i possibili accessi.
La creazione delle piste è terminata nel pomeriggio di domenica; il lavoro è continuato con la sistemazione delle piazzole per la posa del primo pietrame. Le attività sono tutt'ora in corso. Complessivamente, il volume del materiale ritenuto necessario per concludere il lavoro è stimato in almeno 10mila metri cubi. L'obiettivo è chiudere nel più breve tempo possibile la breccia e garantire il progressivo tamponamento della falla entro le prossime 24 ore. A questo fine si sono potenziate le squadre sul campo, e si è proceduto al reperimento dei massi necessari; è al lavoro il Gruppo operativo speciale "Movimento Terra" dei Vigili del fuoco di Roma.
L'assistenza alla popolazione
Sono circa 600 le persone accolte nei centri predisposti sul territorio: 300 si trovano nelle strutture di Mirandola e Modena, 50 nei centri di Carpi e Medolla; 54 ospiti della casa protetta "Villa Anna" sono stati trasferiti dal 118 all'ospedale di Baggiovara e in altre strutture; un gruppo di disabili di Sorbara è stato accolto a Carpi. Ci sono poi 250 persone che hanno trovato ospitalità in albergo. A queste si aggiungono i cittadini che hanno trovato autonomamente una sistemazione. Il numero degli sfollati è destinato a crescere e nuove strutture di accoglienza saranno allestite in queste ore sul territorio. L'Agenzia regionale di Protezione civile invita chi non ha abbandonato la propria abitazione a restare all'interno, segnalando le necessità (viveri, farmaci e altri beni) al numero 059 200200: i Vigili del fuoco provvederanno alla consegna.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Circa 600 persone evacuate. A Bastiglia e Sorbara soluzioni abitative di emergenza per gli sfollati -
Modena, 20 gennaio 2014 -
L'Aipo, autorità competente per la gestione idraulica dei corsi d'acqua, è intervenuta per far fronte alla situazione critica verificatasi sabato notte a causa della rottura dell'argine destro del fiume Secchia in provincia di Modena, nel Comune di Bastiglia. La scorsa notte i lavori per la riparazione della rottura dell'argine hanno consetito di ridurre la falla dell'argine del fiume con l'impiego di massi di grandi dimensioni. L'intervento è stato condiviso dal Presidente della Regione Errani, ieri mattina sul territorio con l'assessore alla protezione civile Paola Gazzolo, il presidente della Provincia Sabattini, il prefetto di Modena Michele De Luca, i Vigili del fuoco e le strutture tecniche competenti. Si è resa necessaria l'evacuazione di circa seicento persone, della popolazione di Bastiglia e di Sorbara, frazione di Bomporto. D'intesa con la prefettura è stato attivato il controllo da parte di tutte le forze dell'ordine per la vigilanza delle abitazioni degli sfollati per evitare atti di sciacallaggio. Gli enti locali hanno coordinato azioni per ridurre l'impatto degli allagamenti e le operazioni di assistenza alla popolazione, proponendo agli sfollati soluzioni abitative di emergenza. L'Agenzia di protezione civile ha attivato a tale scopo volontari e ha messo a disposizione mezzi dei coordinamenti del volontariato per il trasferimento delle famiglie evacuate. Rispetto alla situazione generale di criticità degli altri argini del Secchia, Panaro e gli altri fiumi della regione è stato rafforzato il monitoraggio. Il Cor, centro operativo regionale di protezione civile, che da venerdì sera ha il controllo della situazione, resterà attivo almeno fino a questa mattina in costante raccordo con il Dipartimento nazionale di protezione civile. Sul territorio sono attivi il Cup, centro unificato di protezione civile di Marzaglia e il centro operativo comunale di Bastiglia.
Un disperso nella zona di Bastiglia
I Vigili del Fuoco stanno cercando un uomo che è stato disperso in acqua nella zona di Bastiglia, dove l' Ansa riporta che sono tutt'ora in corso le operazioni di evacuazione di cittadini rimasti all'interno di abitazioni circondati dall'acqua dopo la piena del fiume.
Chiusura delle scuole dei Comuni di Bomporto e di Bastiglia
Il Comune di Bomporto a causa dell'allarme idro-geologico ha indetto per oggi la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado dei Comuni di Bomporto e di Bastiglia
Ordine di evacuazione per i cittadini di Bomporto indetta ieri dal Comune
Data la grave situazione in cui versa il canale Naviglio e rischi connessi ad una sua possibile esondazione, il Sindaco del Comune di Bomporto ha ordinato ieri l'immediata evacuazione per tutti i cittadini di Bomporto. Per quanti impossibilitati a recarsi con propri mezzi in alloggi fuori dal Comune, è stato predisposto un punto di raccolta a San Michele di Solara, nella zona della Chiesa-cimitero. Per questi è stato previsto un punto di alloggio a Modena.
Modena, 24 maggio 2013 -
DOMENICA 26 MAGGIO DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 20.00 IN CENTRO A BOMPORTO -
L'evento FATTO IN ITALIA ritorna a Bomporto un anno dopo le scosse di terremoto. La rassegna dedicata a qualità e risparmio del Consorzio Il Mercato di Modena arriva in paese per la prima volta da maggio 2012, presenti anche i maestri intagliatori di frutta e verdura di FIESA-Confesercenti