Con la scusa dell'emergenza Coronavirus il Ministero dell'Istruzione ha regalato altri soldi ai proprietari delle scuole dell'infanzia private, nel nostro territorio 284mila euro sono destinati alle ditte che operano a Piacenza e provincia e ben 629mila euro a quelle di Parma e provincia.
E' disarmante la risposta che come organizzazione sindacale abbiamo ricevuto dall'ufficio scolastico territoriale di Parma e Piacenza in merito all'organico aggiuntivo di docenti che, stando alle promesse dei partiti di maggioranza, dovrebbe essere assegnato agli istituti scolastici per far fronte all'emergenza Covid.
Dopo che era stato annunciato il calo di un posto nell'organico dei docenti della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo Statale di Carpaneto Piacentino, ciò a seguito della chiusura del plesso di Travazzano dal prossimo anno scolastico, la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma aveva lamentato più volte a vari livelli che tale determinazione fosse un'ingiustizia.
La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza informa di aver ricevuto ampie rassicurazioni dagli uffici dell'amministrazione scolastica periferica che per il prossimo anno scolastico non è prevista alcuna riduzione del numero degli insegnanti dell'Istituto Comprensivo di Bedonia.
Il recente provvedimento dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna che, in applicazione di norme nazionali, stanzia a fondo perduto circa 1 milione 700mila euro per le scuole private che si trovano in provincia di Piacenza è semplicemente una vergogna.
Il recente provvedimento dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna che, in applicazione di norme nazionali, stanzia a fondo perduto circa 5 milione e 400mila euro per le scuole private che si trovano a Parma e Provincia è semplicemente una vergogna.
I politici locali che amministrano il Comune di Carpaneto Piacentino, dopo che abbiamo fatto notare di non essersi confrontati con le rappresentanze di categoria in merito alla chiusura del Plesso scolastico di Travazzano, fatto che ha determinato un calo dell'organico dei docenti del locale Istituto, hanno sostenuto di essersi ampiamente confrontati con la categoria ed addirittura hanno messo in dubbio la rappresentatività della Gilda degli Insegnanti.
Il mancato confronto tra le rappresentanze di categoria dei docenti della Scuola Statale e l'Amministrazione Comunale di Carpaneto Piacentino, in merito alla soppressione del plesso scolastico di Travazzano, ha avuto un grave effetto sul locale Istituto Comprensivo di scuole statali.
La Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma ha ricevuto ieri solo “per conoscenza”, unitamente alle altre rappresentanze del personale scolastico, la nota dell’Ufficio Scolastico Territoriale inerente il trattamento da riservare ai docenti dell’Istituto Tramello Cassinari di Piacenza, ciò a seguito della decisione di sottrarre a tale Istituto la sede di Bobbio.
In pratica professori che lavorano a Piacenza rischiano di andare coattivamente a Bobbio e quelli che sono lì di essere trasferiti a Piacenza, l’organico viene calcolato in maniera ragioneristica e non tenendo conto delle persone e degli studenti.
Attualmente l’Istituto è unico e sulla base di una graduatoria complessiva che non tiene conto di chi attualmente lavora a Bobbio e chi lavora a Piacenza, si deciderà quali sono i docenti che transiteranno nel nuovo Istituto Omnicomprensivo.
Una volontà politica che mai è stata oggetto di confronto tra le amministrazioni interessate e le legittime rappresentanze del corpo docente, in merito a questa grave mancanza, la Gilda degli Insegnanti sottolinea l’ingiustificabile comportamento dei referenti politici piacentini e dei loro eventuali ispiratori.
In una nota inviata al Presidente della Provincia, al Consigliere provinciale delegato all’Istruzione, all’Ufficio Scolastico Territoriale di Parma e Piacenza ed a quello Regionale oltre che a vari soggetti politici locali, firmata da Salvatore Pizzo Coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma, si legge:
“L’efficacia delle decisioni che riguardano un settore delicato come la scuola richiedono il coinvolgimento delle parti sociali, collaborazione ed unità di intenti, modus operandi che in questo particolare momento sta attuando tutta la Pubblica Amministrazione ad eccezione del settore scolastico. Non vogliamo alimentare polemiche, ma non è possibile rimanere in silenzio di fronte a un comportamento istituzionalmente inaccettabile: sopprimere il confronto democratico con i docenti e il personale scolastico costituisce una grave mancanza della politica di cui daremo informazione alle centinaia di colleghi che noi rappresentiamo”.
SEDE DI PARMA: Borgo delle Colonne 32-43121 –
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Sappiamo che in questo momento emergenziale il tema potrebbe non essere una priorità: in queste settimane il Ministero dell'Istruzione dovrà definire gli organici per il prossimo anno scolastico. Per tale motivo la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma esprime piena condivisione rispetto alle istanze avanzate dal Collettivo Percorsi Musicali Piacenza che chiede l'istituzione nel territorio piacentino di un Liceo Musicale ed un incremento degli indirizzi musicali nelle scuole medie (per adesso ne esiste solo uno alla "Calvino").
La politica locale e l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna, che è il braccio operativo del Ministero dell'Istruzione sul territorio, in tema di ascolto delle istanze che provengono dalle rappresentanze del corpo docente delle scuole statali piacentine, in questi anni è stata vergognosamente e trasversalmente unita nell'ignorarle. Noi speriamo che questo andazzo mortificante per migliaia di professionisti finalmente termini, magari rinnovando la catena di comando che da troppo tempo è insediata a Bologna.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma: "Si stanno facendo operazioni relative l'istruzione superiore senza che la Provincia, l'Ufficio Scolastico, ovvero la politica piacentina, si preoccupino minimamente di interloquire con le rappresentanze di categoria, quindi non sappiamo che idee abbiano in merito all'istituzione del Liceo Musicale - continua Pizzo-, per gli indirizzi musicali nelle scuole medie sarebbe ancora più facile, basterebbe che il Ministero concedesse l'organico adeguato. Purtroppo, l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna è governato da persone che hanno modalità decisionali che non prevedono forme di concertazione con le rappresentanze del territorio piacentino e parmense. Già qualche anno fa dovemmo minacciare proteste eclatanti per mantenere l'indirizzo musicale già esistente nella vicina Busseto, dove ebbe i natali il grande Giuseppe Verdi. E' vergognoso che nelle terre piacentine e parmensi, che hanno dato all'umanità uno dei più grande geni della musica, lo Stato non si preoccupi di mantenere viva questa peculiarità, la quale, oltre ad essere un bisogno formativo e culturale, ha anche un valore economico e turistico- conclude Pizzo - un precedente quello di Busseto poco confortevole, soprattutto se si considera che la politica mantiene in auge gli stessi decisori di allora".
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