Continua l'azione di informazione dell'Associazione relativa alle novità normative del settore installazione impianti con un incontro in Camera di Commercio a Modena -
Modena, 19 gennaio 2015 -
L'applicazione del D.P.R 59/2009 sull'efficienza energetica negli edifici, le recenti normative riguardanti la sicurezza negli ambienti di lavoro, le indicazioni contenute nelle linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, sottolineano la necessità di effettuare un corretto trattamento dell'acqua per garantire sicurezza, ridurre le emissioni di anidride carbonica ed evitare gli sprechi energetici.
CNA, per fare il punto della situazione sulle modalità di applicazione di tali leggi e chiarire quali sono le attività da intraprendere da parte di tutti i soggetti interessati, ha organizzato martedì 20 gennaio, dalle ore 17.30, un seminario tecnico presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134, Modena). Relatore dell'incontro l'esperto Daniele Bonfanti di Cillichemie Italiana, azienda leader del mercato di depurazione acqua. Dopo i saluti di Gennaro Petrillo, Presidente Unione Installazione e Impianti di CNA Modena, Bonfanti analizzerà nel dettaglio il DPR 59/2009 sul "Risparmio energetico in edilizia" (legge che prescrive il corretto trattamento dell'acqua negli impianti sanitari e di riscaldamento), il DPR 74/2013, in altre parole il nuovo "Decreto ispezioni" (legge riguardante l'esercizio, alla conduzione, al controllo, alla manutenzione e alle ispezioni degli impianti termici) e il D.M. 10/02/2014, "Nuovo Libretto di Impianto e Rapporti di Controllo Energetico" (altro non è che la presentazione della nuova modulistica relativa al trattamento dell'acqua). Nella seconda parte del convegno sarà presentato anche il kit per l'analisi dell'acqua, utile per la compilazione della scheda due del libretto d'impianto.
Sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della depurazione dell'acqua è l'obiettivo che si pone CNA con questo incontro: oltre a ridurre il consumo energetico e ad avere una maggiore protezione dell'impianto idrotermosanitario, migliora le caratteristiche stesse di potabilità e purezza rendendo l'acqua simile a quella di fonte.
Sarà lasciato ampio spazio al dibattito in sala. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.mo.cna.it.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Una nuova nota del Ministero dell'Economia invita i comuni a ridiscutere i regolamenti della Tari. Le amministrazioni sino ad ora sorde alla richiesta di confronto di CNA -
Modena, 19 gennaio 2015 -
Circa due mesi fa CNA aveva inviato a tutti i Sindaci dei Comuni della provincia, una lettera per sottolineare l'opportunità di un riesame dei regolamenti della TARI, nelle parti riguardanti i criteri di applicazione della tassa rifiuti alle imprese artigiane ed industriali di produzione, alla luce di una circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze sull'intassabilità delle superfici ove si producono "in via continuativa e prevalente rifiuti speciali", a condizione, ovviamente, che le imprese provvedessero già a proprie spese al loro autonomo conferimento.
A oggi questa richiesta è stata in gran parte disattesa dai Sindaci. Dagli amministratori comunali, infatti, non sono arrivati i segnali di attenzione e di disponibilità a discutere nel merito della questione, che per le imprese manifatturiere determina un doppio costo ed arrivare a determinare spese anche di decine di migliaia di euro. Al più, qualche amministrazione ha frettolosamente liquidato la questione con risposte essenzialmente burocratiche, accompagnate dall'affermazione che i regolamenti in vigore sono da considerare pienamente legittimi e che la circolare MEF non ha valore giuridico.
In realtà, il 9 dicembre è intervenuta anche una risoluzione ministeriale che ribadisce e puntualizza in modo molto chiaro il principio della intassabilità delle aree produttive "che in genere producono in via prevalente rifiuti speciali", e torna ad auspicare che i Comuni, assieme alle categorie economiche, "ricerchino soluzioni regolamentarie più equilibrate e condivise, evitando quindi l'insorgere di possibili contenziosi".
"Verrebbe da dire che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire – commenta Andrea Tosi, responsabile delle Politiche Economiche di CNA Modena – e questo è particolarmente grave, di fronte ad una questione di grande importanza, riguardante la tassazione delle imprese in un contesto economico che continua a mettere in discussione la sopravvivenza stessa delle aziende. Stiamo parlando infatti di Tari, imposta che, incidendo sulla superficie produttiva delle imprese, determina esborsi notevoli".
"A nostro avviso – continua Tosi - la presa di posizione del MEF avrebbe dovuto essere colta con favore perché ripropone una questione che CNA sta sostenendo da anni, cioè la necessità di una tassazione equa, tesa ad evitare ingiuste duplicazioni di costi. Infatti, visto che le imprese già pagano per il conferimento dei rifiuti speciali prodotti, è palesemente ingiusto che le stesse imprese siano assogettate alla Tari, a meno che questa non venga appositamente modulata nei regolamenti comunali. Questo è il senso della nostra richiesta".
Del resto, lo stesso Ministero sottolineava l'opportunità, da parte dei Comuni, di una consultazione con le Associazioni di categoria per ricercare soluzioni che consentissero una tassazione più equilibrata e rispondente alla reale fruizione del servizio, evitando l'applicazione della TARI nelle situazioni in cui il presupposto del tributo non sorge, come nel caso delle superfici di lavorazione industriale o artigianale, dove si producono in via continuativa e prevalente rifiuti speciali che le imprese conferiscono autonomamente sostenendo per questo dei costi.
"Questo disinteresse – sottolinea Tosi – individua quindi una precisa volontà politica: quella di non voler affrontare la discussione delle scelte e dei criteri assunti come base per la tassazione delle imprese, nonché le modalità per la determinazione dei costi industriali del servizio rifiuti proposto ai comuni dalle società multiservizi e che le stesse amministrazioni tendono a recepire automaticamente".
"Siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie dei Comuni, ma non si può sfuggire la necessità di far sì che la pressione tributaria sia ispirata alla maggiore equità possibile. Ecco perché ci aspettiamo dai Sindaci quella disponibilità a discutere approfonditamente del problema TARI, promuovendo quelle occasioni di confronto che fino ad oggi non si sono create, anche per evitare il ricorso ad azioni legali paventate dallo stesso Ministero.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Rete Imprese Italia su Sistri e Decreto Milleproroghe: "Un'assurdità da correggere immediatamente!" -
Modena, 15 gennaio 2015 -
"Dopo sette anni, all'assurda vicenda del Sistri si aggiunge l'ennesima beffa. Il Decreto Milleproroghe contiene l'obbligo per le imprese di pagare entro il primo febbraio i contributi per un sistema obsoleto che, è dimostrato, non garantisce in alcun modo la tracciabilità dei rifiuti. Non solo. Alla scadenza del primo febbraio si aggiunge anche quella del 30 aprile, per il pagamento del contributo 2015". Lo si legge in un comunicato stampa di Rete Imprese Italia.
"Dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla volontà del Governo di superare il Sistri – continua la nota – pareva si fosse scritta definitivamente la parola fine su questa esperienza fallimentare. Non è così! Ora si chiede di pagare per un sistema la cui operatività è stata differita di un anno e che non è mai diventato effettivamente operativo, tanto che nei prossimi mesi sarà archiviato in maniera definitiva".
"Se il Governo ha compreso l'inutilità di questo sistema, non obbligando più le imprese a servirsene – aggiunge il comunicato - non rinunzia, però, a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio inesistente. Dopo che già le imprese hanno pagato a vuoto il contributo per l'utilizzo del Sistri negli anni 2010 e 2011, rilevanti risorse sottratte agli investimenti proprio negli anni in cui la crisi ha picchiato più duro".
"E' necessario, dunque, correggere questa misura al più presto – conclude la nota di Rete Imprese Italia - e confermare la proroga complessiva, per operatività e pagamenti, del Sistri il tempo necessario a definire un sistema di tracciabilità dei rifiuti nuovo, efficace e condiviso con le associazioni di categoria".
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Le Associazioni che fanno riferimento a Rete Imprese Italia hanno presentato un documento sul Bilancio comunale di previsione per il 2015: "Inaccettabili ulteriori aumenti impositivi" -
Modena, 14 gennaio 2014 -
Oggi le Associazioni che fanno riferimento a Rete Imprese Italia (Lapam, Confesercenti, CNA e Ascom Confcommercio) hanno consegnato al Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli un documento per mettere nero su bianco le proprie valutazioni rispetto al bilancio preventivo 2015 del capoluogo.
Valutazioni che partono dalla considerazione che la tassazione, anche localmente locale, ha raggiunto ormai livelli insostenibili e che quindi non si può pensare a misure che comportino un aumento su tasse e tariffe gravanti sul sistema economico. Due, in particolare, sono le imposte particolarmente opprimenti: l'Imu e la Tari. "Per ridare un po' di fiato alle Pmi – commenta in proposito Nicola Fabbri, portavoce di turno per Rete Imprese Italia della zona di Modena – continuiamo a ritenere necessario escludere dall'Imu, o da qualsiasi altra imposta, gli immobili strumentali all'attività d'impresa. Gli immobili produttivi utilizzati dalle aziende, infatti, sono beni che non rappresentano una forma di accumulo di patrimonio e che subiscono già una tassazione attraverso il loro concorso alla produzione del reddito d'impresa. È necessario ridefinire anche la declinazione della TARI, strutturando un sistema tariffario capace di rappresentare al meglio la reale produzione di rifiuti delle diverse categorie economiche e in grado di corrispondere ai reali costi di gestione del servizio rifiuti, sui quali ancora oggi non c'è sufficiente trasparenza.".
Secondo Rete Imprese, invece, sono positive le indicazioni che arrivano dal Documento Unico di Programmazione per una rimodulazione delle forme di gestione di alcuni servizi e la chiusura di quelli ritenuti non essenziali.
Un ruolo particolarmente importante dovranno averlo le cosiddette politiche di area vasta che, assieme alla razionalizzazione delle camere di commercio e di altre istituzioni locali, possono avere un forte impatto sull'economia locale. Ad esempio, attraverso una semplificazione della pubblica amministrazione e cercando una maggiore omogeneità territoriale nell'applicazione e interpretazione delle norme.
Nella vicina Bologna questo percorso ha portato alla fusione di 5 comuni della Val Samoggia: oggi quei territori hanno la possibilità di investire risorse, per altri vincolate dal patto di stabilità, in investimenti, oltre a poter deliberare strumenti di gestione unitaria. Le Associazioni di Rete ritengono che anche a Modena si possano valutare concretamente ipotesi di fusioni di comuni, andando oltre alle Unioni comunali.
Sui temi più strettamente locali, particolare attenzione è invece richiesta sui temi del piano sosta e dello sviluppo commerciale, con particolare riferimento al prossimo PSC.
Il documento termina con una serie di domande dirette al sindaco Muzzarelli, domande rispetto alle quali Rete Imprese Italia monitorerà le risposte.
Si impegna a non aumentare la pressione fiscale e tributaria ed a ridurre la spesa corrente nel bilancio di previsione 2015?
Si impegna a rivedere la partecipazione del Comune in enti, fondazioni, società partecipate?
Si impegna a mettere in discussione e rivedere, in seno ad ATERSIR, il capitolato standard del servizio rifiuti, per ottenere una revisione dei costi in vista della messa a gara delle concessioni prevista entro il 2015, arrivando eventualmente a sospendere il pagamento delle fatture di Hera in assenza di piani finanziari adeguati e trasparenti?
Si impegna, in coerenza con recenti pronunciamenti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, a escludere dall'ambito di applicazione della TARI le aree destinate alla produzione aziendale?
Si impegna a concordare con Hera una proporzionale riduzione della spesa per la gestione dei rifiuti in relazione ai maggiori ricavi e utili che Hera stessa potrebbe realizzare grazie allo sfruttamento della massima capacità di incenerimento del termovalorizzatore di Modena, così come previsto dalle norme dello Sblocca Italia?
Si impegna a individuare, nel 2015, uno o più servizi pubblici a gestione diretta avviandone l'esternalizzazione a soggetti privati, e a indicare almeno una funzione amministrativa interna (paghe, CED, ecc.) prevedendone la razionalizzazione attraverso l'integrazione con altri enti o la esternalizzazione attraverso una procedura ad evidenza pubblica?
Si impegna a scegliere su base sovracomunale uno o più regolamenti da uniformare, semplificando le procedure e la modulistica di riferimento?
Si impegna a ridurre l'Imu che grava sui locali utilizzati per lo svolgimento dell'attività d'impresa?
Si impegna ad istituire l'elenco delle imprese fornitrici di lavori in economia in modo da agevolare, nei limiti di legge, e applicando il principio di rotazione, la partecipazione delle pmi locali agli appalti di opere pubbliche, nonché ad utilizzare il frazionamento degli appalti in lotti funzionali, come stabilito dalla legge 98/2013?
Si impegna a reinvestire in attività ed azioni di incoming turistico almeno il 70% delle entrate da imposta di soggiorno?
Si impegna ad un confronto aperto sulla programmazione del prossimo PSC anche in collaborazione e sinergia con i comuni limitrofi?
Si impegna a rivedere, come da impegno assunto, il Piano Sosta complessivo con le Associazioni Imprenditoriali per concordare le eventuali modifiche tariffarie?
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
In CNA un incontro per fare il punto sui problemi di questa professione alle prese con il fenomeno dell'abusivismo -
Modena, 9 gennaio 2015 -
Anche il variegato mondo della comunicazione è alle prese con il fenomeno dell'abusivismo, in particolare a essere presi di mira sono fotografi e cineoperatori. Si tratta di una concorrenza sleale che mette a rischio l'esistenza stessa di chi svolge l'attività in modo regolare, aziende già alle prese con una crisi determinata dalla contrazione dei consumi e da uno sviluppo tecnologico che ha modificato nel profondo questa professione.
CNA Comunicazione ha organizzato - lunedì 12 gennaio alle 20.45, presso la sede provinciale di CNA, in via Malavolti 27, a Modena – un momento di confronto fra gli operatori del settore per riuscire a capire quali azioni possono essere concretamente attivate per combattere questo fenomeno, a partire da "Imprese Vere", il progetto messo in campo dall'Associazione per contrastare l'abusivismo.
Si verificherà anche in che modo sensibilizzare su questo tema enti ed istituzioni, e le modalità per monitorare attività abusive eventualmente promosse attraverso internet o i social network.
Tutto questo per impostare azioni e iniziative dedicate alla salvaguardia dei professionisti del mondo della fotografia e dintorni.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Fine anno in apnea per i "piccoli". Sostanzialmente stabile il dato congiunturale delle piccole imprese manifatturiere modenesi nel terzo trimestre 2014. Segnali di deterioramento della situazione nei settori portanti della nostra economia, anche se regge il fatturato, come testimoniano i dati elaborati dall'Ufficio Studi di CNA di concerto con la Camera di Commercio di Modena.
Modena, 27 dicembre 2014 --
Come previsto, è sostanzialmente stabile, la situazione economica delle imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti. Nel terzo trimestre del 2014, infatti, le pmi di casa nostra hanno segnato un -0,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, confermando la debolezza dell'attuale situazione congiunturale. A salvarci, al solito, è l'export, come hanno dimostrato anche i dati diffusi una decina di giorni fa dalla Camera di Commercio: anche per i piccoli, infatti, un euro su quattro arriva ormai dall'estero (23% del fatturato complessivo). Proprio da oltreconfine arrivano anche le notizie migliori, con gli ordinativi esteri in crescita del 14,8%. In calo, invece, gli ordini interni del 4,3%. Diminuisce la produzione, ma aumenta il fatturato, che rispetto al terzo trimestre 2013 cresce del 2,3%. Stabile l'occupazione.
AI LIVELLI DEL 2010
Il dato del terzo trimestre consente di difendere il risultato ottenuto nei primi tre mesi dell'anno, consentendo di stimare in crescita il dato definitivo del 2014. In ogni caso, la produzione delle pmi modenesi rimarrebbe ben al di sotto dei massimi raggiunti in passato, attestandosi attorno ai valori del 2010.
I SETTORI
Segnali contrastanti a livello settoriale, dove il generalo calo (con qualche importante eccezione) nella produzione è compensato da una tenuta del fatturato. Preoccupa il segno meno che fa capolino nella meccanica, sia quella pesante che di precisione, che come è noto rappresentano il comparto portante dell'economia modenese. Nel dettaglio gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).
Alimentare. Prosegue il buon momento di questo importante settore, grazie anche alle produzione prenatalizia del terzo trimestre. Tiene anche il mercato interno, visto che la quota "estera" del fatturato scende dal 25% del secondo trimestre al 17,9% del periodo luglio-settembre.
Una sorpresa inattesa arriva dalla maglieria, trainata anche in questo caso dall'export, che raggiunge la quota record del 34,4%.
Sostanziale tenuta per l'abbigliamento, per il quale a preoccupare è la netta flessione del fatturato. A difendersi meglio sono le imprese in conto proprio, soprattutto quelle che si collocano nella fascia medio-alta del mercato.
Ceramica. Nessuna nuova sul fronte del terzo fuoco, dove continua la crisi, malgrado le attese rispetto al mercato estero.
Dopo un anno di segni positivi, diminuisce la produzione della meccanica pesante, che vede aumentare considerevolmente la quota di fatturato estero. Buone le prospettive per il futuro: sia gli ordini esteri (17,4%) che quelli interni (0,5%) sono infatti in aumento.
Macchine e Apparecchi meccanici. C'è ancora il segno meno, ma riprende a marciare il fatturato nel segmento principe del manifatturiero geminiano, che sconta un calo degli ordini nazionali (-2,9%), ma segna una crescita di quelli esteri (+6,3%). Del resto la quota estera del fatturato rimane su valori piuttosto elevati, sfiorando il 36%.
Biomedicale. Nonostante i numeri, apparentemente preoccupanti, rimangono solidi i fondamentali di questo dinamico comparto, che esporta la metà di ciò che produce, anche per ciò che riguarda le pmi.
Apparecchiature elettriche e elettroniche. Conferma la sua dinamicità un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente, sia per la sua "esportabilità" (un prodotto su quattro termina oltre confine), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia ed innovazione.
LE CONSIDERAZIONI DI CNA.
"Sono numeri – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – che confermano il clima di incertezza che permea l'economia modenese e che non agevola certo gli investimenti, né in capitale umano, né in macchinari. Da questo punto di vista, pur andando in una condivisibile direzione, gli interventi previsti dal Governo nella Legge di Stabilità non sono sufficientemente aggressivi".
"Una situazione di emergenza, infatti, va affrontata con interventi di emergenza – sottolinea ancora Venturi – mentre mancano all'appello misure per migliorare l'accesso al credito delle Pmi, ridurre il costo dell'energia, semplificare la tassazione immobiliare, che ha raggiunto livelli abnormi, e le norme ambientali".
Sempre in tema fiscale, se è apprezzabile la diminuzione del carico fiscale sulle imprese, con la deduzione del costo del lavoro dall'imponibile Irap, occorre che la riduzione riguardi anche i 3 milioni di imprese senza dipendenti con un innalzamento della franchigia Irap, evitando la beffa addirittura di un incremento dal 3,5% al 3,9% per questi soggetti. E constatiamo che i più recenti emendamenti del Governo in materia non vanno in questa direzione.
Ed è proprio sugli aspetti fiscali, in particolari quelli riguardanti l'area del sisma, che si concentra l'attenzione di Venturi. "A giugno 2015 le aziende dell'Area Nord, se non cambieranno le cose, dovranno iniziare a rimborsare i prestiti della Cassa Depositi e Prestiti utilizzati per il pagamento delle imposte. Bene, è opportuno avere la consapevolezza che la stragrande maggioranza di queste ultime, soprattutto quelle che non hanno ancora ricevuto i rimborsi relativi all'ordinanza 57, queste risorse non le hanno. Stiamo parlando, se vogliamo stimare delle cifre, di circa 2.000 imprese e 8.000 addetti. Ipotizzare la chiusura di queste imprese, se l'inizio dei rimborsi non sarà prorogato al 30 giugno 2016 e se la restituzione non sarà spalmata su almeno cinque anni anzichè due, non è azzardato. E sarebbe un gran brutto modo iniziare il 2015 con questa spada di Damocle su un'area così importante del nostro territorio".
L'Ufficio Stampa CNA
Domani, martedì 16 dicembre, alle 20, presso il Castello di Formigine la presentazione del libro "Cacciavite, robot e tablet" -
Modena, 15 dicembre 2014 -
Per necessità e poi per virtù le imprese hanno affrontato ristrutturazioni in cui si trovano a convivere cacciavite, robot e tablet. Ma quali sono le politiche e gli strumenti che i governi e il sistema delle imprese devono adottare per rilanciare la manifattura, un macrosettore ancora determinante per il nostro Paese e il territorio modenese in particolare? Dal confronto tra un economista e un giornalista, Gianfranco Viesti e Dario Di Vico, nasce il libro "Cacciavite Robot e Tablet", che sarà presentato martedì 16 dicembre alle 20.30, presso la Sala del Consiglio del Castello di Formigine, nel corso di una serata organizzata da CNA e dal Comune di Formigine.
A parlarne, oltre ad uno degli autori, Dario Di Vico, firma del "Corsera", Mario Agati, assessore alla Cultura e Smart City della locale amministrazione, e Umberto Venturi (Presidente provinciale CNA, oltre a Cristian Barozzi, presidente della delegazione formiginese dell'Associazione.
Un libro interessante, quello di Di Vico e Viesti, che contrappone due tesi: se Viesti sostiene il rilancio di un'azione pubblica all'altezza delle sfide della globalizzazione, in grado di accrescere la dimensione delle imprese e di favorirne internazionalizzazione e innovazione, il giornalista del Corsera è, invece, per una politica industriale plurale in cui lo Stato diminuisca le tasse e passi l'iniziativa a banche, fondi di investimento e multinazionali. Due soluzioni diverse a confronto su uno stesso problema che non mancherà di suscitare un interessante dibattito.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Lunedì 15 dicembre, dalle ore 18.30, un incontro per fare il punto sulla Garanzia Giovani, presso la sede Provinciale di CNA Modena -
Modena, 12 dicembre 2014 -
Un seminario tecnico per passare in rassegna tutto ciò che riguarda la Garanzia Giovani (Youth Guarantee), il Piano Europeo con cui Stato e Regione s'impegnano a offrire ai giovani tra i 15 e i 29 anni, che non studiano e non lavorano (Neet), un percorso personalizzato di formazione o un'opportunità lavorativa.
Partito in Italia il 1° maggio scorso, il piano è un'importante occasione anche per le imprese, che possono beneficiare delle agevolazioni previste e investire su giovani motivati.
Per parlare di quest'opportunità e chiarire ogni dubbio al riguardo, CNA, grazie al suo ente di formazione CNI-ECIPAR, ha organizzato un incontro che si svolgerà lunedì 15 dicembre, dalle ore 18.30 alle 20.00, presso la sala Arcelli della sede provinciale (in via Malavolti 27, Modena). Dopo un breve inquadramento del provvedimento, si parlerà nello specifico di tirocini e certificazione delle competenze, di sostegno all'autoimprenditorialità e del bonus occupazionale per le imprese. Sarà inoltre esaminato lo stato di attuazione della Garanzia Giovani nella provincia di Modena.
A parlarne saranno Lauro Venturi, Direttore CNI-Ecipar Modena, Valeria Bellesia, responsabile apprendistato CNI-Ecipar Modena e Milena Chiodi, responsabile progetto Garanzia Giovani della Provincia di Modena. Le imprese avranno la possibilità di porre domande ai tecnici di CNI-Ecipar e ricevere un'assistenza qualificata su tutte le procedure necessarie per ottenere le agevolazioni previste.
La partecipazione al seminario è aperta a tutti gli imprenditori interessati e ai giovani in possesso dei requisiti per iscriversi a Garanzia Giovani (per maggiori informazioni www.garanziagiovani.gov.it ).
(Fonte: Ufficio Stampa CNA Mo)
Un incontro per fare il punto su iniziative e opportunità per Expo 2015, presso la sede Provinciale di CNA Modena -
Modena, 11 dicembre 2014 -
Un incontro per passare in rassegna tutto ciò che bolle in pentola sul territorio modenese rispetto a Expo 2015, la grande kermesse che, da maggio a ottobre, a Milano metterà il nostro Paese sotto i riflettori del mondo. La rassegna milanese, com'è noto, si snoderà attorno alle realtà agroalimentari ("Nutrire il pianeta, Energie per la vita" è il tema dell'Expo), ambito nel quale il made in Italy ha un suo punto di forza. Ma quando si parla di made in è immediato il coinvolgimento delle filiere di tutti i settori che fanno riferimento alla qualità e al gusto, a partire dalla moda, ad esempio. Ecco perché oggi, giovedì 11 dicembre, all'incontro che si terrà dalle ore 17 alle 19 presso la sala Arcelli della sede Provinciale (a Modena, in via Malavolti, 27), CNA ha invitato tutte le imprese del manifatturiero modenese, per fare il punto su tutto ciò che ad Expo. A parlarne saranno Raffaella Quaquaro, coordinatrice delle attività riguardanti l'Expo, che passerà in rassegna le opportunità modenesi oggi a disposizione delle imprese, per cercare di inserirsi nel circuito dell'esposizione universale milanese. Andrea Tosi, responsabile delle politiche economiche di CNA, illustrerà invece le agevolazioni e i finanziamenti riguardanti l'evento, mentre Enzo Ionna presenterà MOExpo, un portale web per le aziende modenesi realizzato in ben sette lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo e cinese), convenzionato con CNA e in grado di aiutare le imprese a farsi notare nell'ambito della gigantesca mole di attività che il prossimo anno ruoteranno attorno ad Expo 2015.
La partecipazione è aperta al pubblico.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA Mo)
Giovedì 4 dicembre, dalle ore 20, importante incontro di CNA e Carisbo per parlare di finanziamenti al femminile nella sede Provinciale -
Modena, 3 dicembre 2014 -
Dopo il grande successo ottenuto da CNA all'iniziativa dello scorso ottobre e le numerose richieste di chiarimenti e approfondimenti (arrivate anche da fuori provincia, data l'importanza del tema trattato e la grossa opportunità a disposizione), l'Associazione ha organizzato un secondo incontro strettamente operativo per rispondere a domande e dubbi sui finanziamenti rivolti all'imprenditoria in rosa, giovedì 4 dicembre alle ore 20 in CNA Provinciale.
Un focus sulle agevolazioni per le imprese femminili e le neo imprese (in particolare quelle che hanno preso vita dall'1 gennaio 2011 a oggi, e quelle ancora da costituire), per fare il punto sugli incentivi agevolati messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e Il Fondo Centrale di Garanzia, tramite Carisbo e i consulenti di CNA.
Si parlerà, quindi, di accesso al credito, focalizzandosi strettamente sulla parte operativa: come si presenta la richiesta del finanziamento, chi può presentare la richiesta, tassi, grado di sostenibilità, durata etc.
A disposizione dei partecipanti per rispondere alle varie domande, Giovanni Taddei di Serfina CNA e Claudio Tabellini coordinatore delle filiali Carisbo di Modena, che analizzeranno il nuovo ruolo della consulenza creditizia per le imprese, finalizzato a favorire le operazioni di finanziamento e di crescita aziendale.
"CNA e Carisbo hanno messo in campo un'iniziativa concreta ed efficace – dichiara Giliana Gavioli, Presidente CNA Impresa Donna, che aprirà la serata con un intervento a sostegno dell'imprenditoria femminile della zona – progettata per sostenere la nascita e lo sviluppo delle piccole imprenditrici, che rappresentano una parte importante dell'economia del nostro territorio. Scopo della serata è anche quello di diffondere l'informazione a tutte quelle donne che non hanno ancora una partita IVA, ma che intendono aprirla utilizzando proprio questo tipo d'incentivo".
Per informazioni è possibile contattare Paola Simonini, tel. 059/418579 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)