Molte e di elevato pregio sono le testimonianze lasciate in Emilia Romagna da quel Genio Universale che rispondeva al nome di Leonardo Da Vionci. Da Parma a Cesenatico passando da imola, Leonardo ha arricchito la regione delle sue opere.
di LGC, Parma 23 gennaio 2019 - Da pittoriche a ingegneristiche e topografiche, l'Emilia Romagna potrebbe venire riscoperta solo ripercorrendo le tappe di Leonardo da Vinci. Un'occasione quindi da non perdere soprattutto per quei centri minori che dovrebbero innalzare il tasso di permanenza turistca, e Parma è uno di quelli.
Sulla questione celebrativa, il consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti, ha interrogato la Giunta: "Quali sono gli eventi programmati per ricordare l'artista e scienziato italiano?"
"La Regione ha intenzione di promuovere gli eventi organizzati sui territori emiliano-romagnoli per celebrare il 500° anniversario della morte dell'artista e scienziato Leonardo da Vinci?".
A chiederlo è ilconsigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, che ha depositato un'interrogazione nella quale chiede, ad oggi, quali "siano gli eventi programmati per ricordare il 500° anniversario della morte di Leonardo Da Vinci" e se la Giunta di viale Aldo Moro "abbia intenzione di darne visibilità attraverso i propri canali di comunicazione".
"Anche alla luce del sensibile aumento dei visitatori registrati dai Musei civici di Imola ritengo – sottolinea il consigliere del Carroccio - che la ricorrenza della morta di un artista e scienziato, che ha dato lustro al nostro Paese, come Leonardo Da Vinci, possa rappresentare un'occasione – da non perdere - di ulteriore sviluppo per il turismo della città del Santerno. E' evidente che per ottimizzare le celebrazioni e gli eventi già programmati per Da Vinci, occorrerebbe anche un maggiore impegno da parte della Regione Emilia-Romagna, la quale, anziché seguire le orme di quanto sta facendo – ad esempio – la Lombardia, sembra ferma al palo".
"Pertanto, proprio nell'anno in cui ricorre l'anniversario della morte di Leonardo, ricorrenza molto sentita sotto il profilo cultural e turistico in tutto il territorio romagnolo, ci aspettiamo che la Regione non solo faccia la propria parte, ma la pubblicizzi anche adeguatamente attraverso tutti i suoi canali di comunicazione" conclude Marchetti.