Il sindaco Marcello Moretti, a nome della cittadinanza e dell'Amministrazione Comunale, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Leda Mazzali avvenuta nella notte. I funerali si svolgeranno venerdì 23 dicembre.
Sant'Ilario, 22 dicembre 2016
"Stanotte si è spenta Leda Mazzali, staffetta partigiana e protagonista attiva dalla vita sociale e politica santilariese. La sua è stata un'esperienza di vita integrale al servizio degli ideali di libertà, solidarietà e giustizia sociale fin da ragazza, quando fu coinvolta da suo padre Orlando (primo Sindaco di S.Ilario del dopoguerra), assieme alla sorella, nel movimento partigiano. Era una scelta rischiosa ma motivata da forti spinte ideali. E del resto è nei momenti più bui della storia che le persone tralasciano gli interessi personali a favore della comunità, in modo da costruire un mondo migliore. Successivamente Leda ha sposato Lelio Poletti, amatissimo Sindaco di Sant'ilario ed ha continuato fino all'ultimo ad esprimere la sua opinione sui principali temi sociali e politici (è sua una riflessione di novembre sulla proposta di riforma costituzionale), coniugando sempre tale protagonismo sociale e politico con il lavoro e la famiglia, cosa ancor più difficile visto il peso di tali attività che grava, allora ma anche oggi, sulla figura femminile.
Ai figli Mauro (anch'esso poi Sindaco) e Silvana, alla sorella Anna ed a tutti gli altri familiari, la comunità tutta si stringe in un commosso abbraccio. A noi il compito di amare la vita come ha fatto lei fino all'ultimo, di portare avanti i suoi ideali e di lavorare insieme sempre e comunque per un futuro migliore". Così il sindaco Marcello Moretti, a nome della cittadinanza e dell'Amministrazione Comunale, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Leda Mazzali avvenuta nella notte.
Leda Mazzali, proveniente da una famiglia solidamente antifascista, fu protagonista, insieme alla sorella Anna, della Resistenza locale. Insieme a Laura Polizzi, Idea del Monte, Carmen Altare, Velia Vallini, Bianca Boni e Rina Manzini fu tra le prime organizzatrici dei Gruppi di Difesa della Donna (GGD) di Reggio e di S.Ilario. Contemporaneamente prestò servizio nella 77a brigata SAP "Fratelli Manfredi" come staffetta di collegamento con il compito di trasportare armi, medicinali, viveri. Il racconto di quell'esperienza è contenuto nel volume Le donne e la guerra. Testimonianze santilariesi (2004) e nel documentario Penelope e la guerra (2006) Il padre Orlando Mazzali divenne il primo sindaco della S.Ilario del dopoguerra.
La vita di Leda Mazzali è stata legata a un'altra figura indimenticabile per S.Ilario: Lelio Poletti. Anch'egli giovane protagonista della Resistenza, rappresentate locale del Partito Comunista e poi storico sindaco dal 1960 al 1969 negli anni che videro i cambiamenti decisivi di questo territorio che passò dalla vocazione agricola allo sviluppo industriale e dei servizi. I due si sposarono nel dicembre del 1945.
La prematura scomparsa di Lelio nel 1969 rappresentò un duro colpo per tutta la comunità, ma non fece venire la passione politica e civile della signora Leda. Lo stesso figlio Mauro sarebbe poi diventato sindaco negli anni Ottanta.
In questo lungo periodo Leda Mazzali non ha mai fatto mancare la sua presenza attiva in iniziative e occasioni legate alla salvaguardia e alla promozione dei diritti e della memoria, specie a favore delle nuove generazioni. La sua figura, umana e disponibile, e la sua preziosa testimonianza hanno contribuito a far emergere presso i concittadini la rilevanza dell'attività svolta delle donne nella costruzione dell'Italia democratica.
Recentemente era stata insignita della Medaglia della Liberazione dal Ministero della Difesa.
I funerali si svolgeranno venerdì 23 dicembre: la salma lascerà alle 14.30 la Sala del Commiato di Calerno (via Edison) per il Municipio di S.Ilario (via Roma 84) da dove partirà il corteo (ore 15.00) per il cimitero locale.
Ufficio Stampa - Comune di Sant'Ilario d'Enza
Tel. 0522 902861
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Affollato e partecipato incontro al Piccolo Teatro tra Rosaria Cascio, "ambasciatrice" della figura di Don Pino Puglisi e i ragazzi della Scuola Media "Da Vinci" e dell'Istituto "D'Arzo" di S.Ilario. L'iniziativa rientra nel progetto "Legalità e Democrazia" promosso dall'Amministrazione Comunale e dall'associazione Caracò (Bologna).
Reggio Emilia, 13 dicembre 2016
Una mattina dedicata alla riflessione su legalità, comportamenti criminosi, società civile e mafia. Una "lezione" diversa si è svolta oogi, martedì 13 dicembre, per alcune classi della Scuola Media "Leonardo Da Vinci" e dell'Istituto "Silvio d'Arzo" (indirizzo Grafico, tecnico e professionale) di S.Ilario che hanno riempito (oltre 200 le presenze) il Piccolo Teatro di piazza IV novembre. L'iniziativa rientra nel progetto "Legalità e Democrazia" promosso dal Comune di Sant'Ilario d'Enza e dall'associazione Caracò (Bologna).
L'occasione è stato l'incontro con Rosaria Cascio, insegnante che ha legato il suo impegno professionale alla diffusione, e messa in pratica, della straordinaria eredità di Don Pino Puglisi. Da anni incontra, in tutto il Paese, cittadini e istituzioni, al servizio di una missione educativa che comprende il mondo scolastico, ecclesiastico e del privato sociale.
Insieme a lei Rosa Frammartino dell'associazione Caracò, il sindaco Marcello Moretti e l'assessore alla cultura Licia Ferrari.
La prof.ssa Cascio, che da diversi anni partecipa a progetti di questo tipo sul territorio reggiano, ha parlato della sua esperienza con Don Puglisi, della sua umanità e decisione, di un insegnamento che si rivolge ad ognuno al di là degli ambiti confessionali. I comportamenti mafiosi possono essere sconfitti dalla pratica e dall'esempio. Per questo Cascio ha pubblicamente invitato cittadini e associazioni a unirsi, a lavorare insieme per un obiettivo comune. Anche il sindaco Moretti ha portato la propria esperienza di insegnante e amministratore stimolando i ragazzi con esempi tratti dalla quotidianità di ogni giorno.
Grandi protagonisti i ragazzi stessi che hanno proposto molte domande agli ospiti presenti. "Si può sconfiggere la mafia?" o "Sei mai stata minacciata?": domande dirette nate dal lavoro con gli insegnanti e da una curiosità spontanea. Si è dunque assistito a una partecipazione "attiva" che costituisce un elemento fondamentale per scardinare la (in)cultura dell'illegalità.
Il progetto "Legalità e Democrazia" proseguirà ora con incontri e attività laboratoriali nelle due scuole. A gennaio S.Ilario sarà toccato del progetto itinerante "Viaggio legale della Mehari di Giancarlo Siani", omaggio al giovane giornalista napoletano simboleggiato dall'auto in cui venne ucciso dalla camorra ucciso il 23 settembre 1985.
Ufficio Stampa - Comune di Sant'Ilario d'Enza
Tel. 0522 902861 – 3351507274
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si è spento nella giornata di ieri 9 marzo Pietro Iotti. S.Ilario saluta l'ex sindaco, testimone della Resistenza e dei lager. Il sindaco Marcello Moretti, a nome dell'Amministrazione, dei dipendenti comunali e di tutti i cittadini, si unisce al dolore della famiglia.
Reggio Emilia, 10 marzo 2016
Nella giornata di ieri 9 marzo ci ha lasciato Pietro Iotti, nato nel 1926 ed ex sindaco di S.Ilario dal 1951 al 1960.
Il sindaco Marcello Moretti, a nome dell'Amministrazione, dei dipendenti comunali e di tutti i cittadini, si unisce al dolore della famiglia.
Con la scomparsa di "Piero" se ne va una parte importante della nostra storia, non solo santilariese.
Quello che ha segnato la vita di Iotti, come tutti sanno, è stata la terribile esperienza nel campo di concentramento di Mauthausen. A causa della sua attività politica durante l'occupazione tedesca, fu deportato nel 1944, a soli diciassette anni, insieme ad altri giovani santilariesi.
Piero fu uno di quelli che riuscì a tornare. Minato nel fisico, ma deciso a riscattare la propria "storia". Scelse di farlo impegnandosi politicamente nel Partito Comunista e per il progresso materiale e morale della propria terra. Divenne così uno dei protagonisti degli anni "eroici" della ricostruzione. Vogliamo ricordare due momenti che danno la statura del personaggio nei suoi anni da sindaco. Innanzitutto i suoi incontri con il presidente dell'ENI Enrico Mattei: un impegno che permise a S.Ilario di divenire uno dei primi comuni in Italia ad essere dotati del gas metano, trampolino per lo sviluppo dei decenni successivi. E poi l'istituzione del Premio di Pittura che radunò nel nostro paese alcuni dei migliori pittori e critici italiani negli anni Cinquanta e Sessanta.
Nonostante gli intensi impegni professionali e amministrativi che lo portarono a diventare assessore a Reggio con un altro sindaco illuminato come Renzo Bonazzi, Piero non aveva dimenticato gli anni di guerra. Attivissimo nell'ambito dell'ANPI, incominciò a coltivare in anticipo sui tempi, la pratica della memoria. Nel corso degli anni ha incontrato migliaia di studenti di tutta la provincia che poi conduceva a visitare il lager austriaco. Un'esperienza – quella del ritorno nel teatro della prigionia – dolorosa ma necessaria.
I suoi pensieri e i suoi ricordi legati a Mauthausen sono poi confluiti in un libro – Sono dov'è il mio corpo – che costituisce una lettura preziosa e ne testimonia lo spessore morale e intellettuale.
Lo scorso 23 gennaio in Biblioteca, in occasione del Giorno della Memoria, i ragazzi santilariesi hanno "messo in scena" il libro. È stato, ancora volta, un momento intenso, emozionante. Piero non ha potuto esserci, ma in tanti – tutti noi che lo abbiamo conosciuto – sentivano la sua presenza e quello che ci ha trasmesso: la passione civile, la sensibilità per la cultura, il dovere per la memoria. E le sue doti personali: umanità, intelligenza, coraggio, decisione, ironia...
Così possiamo dire che Pietro Iotti se ne è andato, ma non ci ha lasciato. Speriamo di essere degni di quello che ha fatto e di portare al futuro il cuore del suo messaggio.
(Fonte: Ufficio Stampa - Comune di Sant'Ilario d'Enza)