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Sito Ufficiale: www.re.camcom.gov.it
La Camera di Commercio punta su Hong Kong, Thailandia e Singapore, che già valgono 138 milioni per l'export reggiano. -
Reggio Emilia, 17 luglio 2015 -
Le imprese reggiane dell'agroalimentare hanno tempo sino al 24 luglio per inviare alla Camera di Commercio la scheda di adesione all'incontro con una delegazione di 13 operatori commerciali esteri programmata all'Ente camerale in prossimità della chiusura di Expo.
L'incontro d'affari, infatti, si terrà il 19 e il 20 ottobre nella nostra città, e l'iniziativa è finalizzata proprio a far incontrare imprese reggiane e buyer asiatici del settore agroalimentare (Food & Wine).
I Paesi di provenienza degli operatori stranieri sono Singapore, Hong Kong, Thailandia: nazioni che, insieme, valgono già 138 milioni di export per l'economia reggiana e presentano buone prospettive di crescita.
Hong Kong guida la classifica con quasi 74 milioni di export reggiano e una crescita del 9,2% nel 2014; segue la Thailandia con oltre 37 milioni e, infine, Singapore, con quasi 27 milioni di euro.
La giornata di incontri d'affari bilaterali si svolgerà il 19 ottobre presso la sede di Palazzo Scaruffi a Reggio Emilia, mentre nella giornata successiva gli operatori potranno essere ospitati dalle imprese per le visite aziendali. La permanenza dei buyer sul territorio è organizzata in modo da far conoscere loro l'enogastronomia locale e non solo: nel programma del tour agli operatori, infatti, sono inserite proposte per visite guidate a luoghi ed eventi di particolare interesse, tra i quali il Teatro Valli e la Mostra "NOI - Storie di comunità, idee, prodotti e terre reggiane" presso il Palazzo dei Musei.
Agli incontri saranno ammesse fino ad un massimo di 25 imprese. Per il settore wine saranno ammesse solo le imprese vincitrici del Concorso enologico "Terre di Lambrusco-Matilde di Canossa" 2015 la competizione tra lambruschi promossa annualmente dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia.
L'azione è realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna.
Gli interessati sono invitati ad inviare la scheda di adesione scaricabile dal sito www.re.camcom.gov.it a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro il 24 luglio prossimo. Per informazioni è possibile contattare l' Ufficio Promozione CCIAA di Reggio Emilia (tel. 0522 796529 – 0522 796528 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Lo studio coordinato dalla Camera di Commercio rileva una riduzione del 3,2% del valore aggiunto l'annata agraria reggiana 2014. -
Reggio Emilia, 15 luglio 2015 -
Si è chiusa con una riduzione del 3,2% del valore aggiunto l'annata agraria reggiana 2014.
Lo rileva lo studio coordinato dalla Camera di Commercio e diffuso sul sito internet camerale www.re.camcom.gov.it.
Il valore aggiunto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca della provincia di Reggio Emilia, nel 2014 si è infatti fermato a quota 343,22 milioni di euro a fronte dei 354,70 milioni del 2013.
Il calo è da attribuire alla flessione del prezzo del formaggio Parmigiano Reggiano, oltre che alla riduzione del prezzo dei cereali.
Mentre la produzione si è mantenuta pressoché stabile in quantità (+0,3%), in termini di valore risulta un evidente calo (-2,9%), che si appesantisce ulteriormente parlando di valore aggiunto (-3,2%), decretando un saldo negativo anche per l'apporto di lavoro e capitale ai beni primari.
Le variazioni negative a prezzi correnti sono da imputare ai settori delle produzioni vegetali e zootecniche. Nel primo caso si registra una riduzione del 3%, mentre le produzioni animali hanno accusato una flessione ancora più accentuata, pari al 4,7%. I rimanenti settori evidenziano, al contrario, segni positivi, in particolare le attività secondarie e la pesca, che mostrano gli incrementi relativamente più elevati, pur rimanendo ancora poco rilevanti rispetto al totale della produzione provinciale.
La flessione delle produzioni vegetali - da attribuire in buona parte alle minori superfici investite - vede in vetta i cereali, con un -17% in quantità per il mais, un - 38% a carico dei cereali minori, quali orzo, sorgo ed avena, e una contrazione del 6% per il frumento.
Considerata la contestuale flessione delle quotazioni dei cereali, il valore a prezzi correnti della produzione di mais è diminuita del 24%, mentre quella del frumento del 6,2%. In controtendenza rispetto ai seminativi, per il pomodoro da industria e le uve si sono registrati aumenti pari, in entrambi i casi, al 2%.
Le produzioni animali, dal canto loro, si sono mantenute stabili in quantità, ma hanno registrato una significativa contrazione in valore. Alla riduzione del prezzo del latte non ha infatti corrisposto un calo delle quantità prodotte. A prezzi correnti, il valore delle produzioni zootecniche è calato da 429,26 a 409,29 a milioni di euro, principalmente a causa della flessione delle quotazioni all'origine del formaggio Parmigiano Reggiano.
Al lieve incremento della produzione provinciale di latte ha corrisposto il calo della produzione di carni bovine (-2,8%) e di carni avicole (-3,2%). Per i bovini da carne l'aumento dei prezzi ha determinato comunque una crescita in valore dello 0,8%, mentre gli avicunicoli hanno accusato una perdita del 6%, e quindi quasi doppia rispetto all'entità del calo produttivo.
L'inversione nell'andamento del mercato di Parmigiano Reggiano, responsabile della significativa riduzione del valore dell'intera produzione zootecnica provinciale del 2014, è la conseguenza del forte aumento produttivo del triennio 2010-2012. Dopo un lungo periodo di crisi e di produzione calante, il progressivo smaltimento delle scorte aveva infatti innescato in quel periodo un repentino rialzo delle quotazioni all'origine, stimolando un'altrettanto forte ripresa produttiva.
Nel 2013 e nel 2014 la produzione è lievemente rientrata, ma questo non ha evitato una nuova fase di cedimento dei prezzi, che si è consolidata nell'anno in corso.
Per quanto riguarda le carni suine, nel 2014 la produzione, pari a 38.800 tonnellate, si è mantenuta intorno a volumi molto prossimi a quelli del 2013. In valore si è registrato un lieve incremento, in linea con il contenuto rialzo dei prezzi dei suini da macello. Il valore della produzione si è infatti attestato a 57,04 milioni di euro rispetto a 56,65 milioni di euro dell'anno precedente, segnando un incremento limitato allo 0,7%.
I consumi dei mezzi di produzione utilizzati dagli agricoltori della provincia di Reggio Emilia hanno registrato nel 2014 un incremento a prezzi costanti limitato allo 0,2%, a fronte di un calo del 2,6% a valori correnti. A livello provinciale, il valore dei consumi sono diminuiti da 369,69 a 359,99 milioni di euro. L'entità dell'aumento in volume dei consumi intermedi è quindi risultato del tutto simile al lieve incremento della produzione provinciale, mentre il calo in valore è da attribuire alla sensibile riduzione dei prezzi di mangimi e foraggi, oltre che dell'energia e dei carburanti.
Nonostante gli sforzi sostenuti dagli agricoltori in questi ultimi anni, il settore agricolo evidenzia ancora alcuni problemi non del tutto risolti, problemi che i risultati della ricerca mettono chiaramente in evidenza.
Il 2014 ha rappresentato il terzo anno consecutivo di calo del valore aggiunto a prezzi correnti, dopo il buon risultato raggiunto nel 2011, e dall'indagine emerge che per ottenere migliori risultati operativi sarebbe necessario ristabilire l'equilibrio fra domanda ed offerta. Questo, in particolare, è evidente per quanto riguarda la produzione di latte destinato alla trasformazione in Parmigiano Reggiano, i cui forti incrementi degli ultimi anni hanno provocato, in particolare nel 2014, un aumento delle giacenze di formaggio ed una conseguente caduta del prezzo.
(fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia 2014 - Primo quadrimestre.
Reggio Emilia -
Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal nuovo regolamento ed agli accordi interprofessionali, tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/1 –30/04/2014 nella misura di:
€ 44,75 il q.le, IVA compresa e franco stalla
Il pagamento del latte sarà corrisposto: 60 giorni dalla pubblicazione (30 giugno 2015)
(fonte CCIAA Reggio Emilia 30 giugno 2015)