Progettata dalla Provincia di Reggio Emilia e finanziata dalla Regione consentirà a pedoni e ciclisti di percorrere in sicurezza la Sp 513R nei pressi del viadotto ferroviario Spostament i più sicuri a Canossa - ed in particolare a Ciano, sulla Sp 513R al di sotto del viadotto ferroviario – grazie alla nuova passerella ciclopedonale sul rio Vico che verrà realizzata a part ire dalla prossima sett imana. Progettata dall'ingegner Maurizio La Macchia del Servizio Infrastrutture e Mobilità sostenibile della Provincia di Reggio Emilia, sarà realizzata dalla F.lli Fontana di Selvapiana per un importo di 180.000 euro, f inanziati con fondi della Regione Emilia-Romagna.
"Il cantiere, condizioni meteo permettendo, dovrebbe concludersi entro la fine di aprile – spiega il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture, Andrea Carletti – La passerelle unirà il nuovo marciapiede proveniente da via Vico, già allargato e ripavimentato nell'ambito dei lavori di realizzazione dello svincolo a rotatoria, con il successivo allargamento asfaltato a margine della strada provinciale, creando così un unico percorso ciclopedonale che collega via Vico con la viabilità a valle del rio".
"Si tratta di un'opera molto importante che consentirà di incrementare ulteriormente la sicurezza dei cittadini, in particolare ciclisti e pedoni, in un punto dove è presente solo uno stretto marciapiede, non protetto dall'intenso traffico veicolare della Sp 513R", aggiunge il sindaco di Canossa, Luca Bolondi.
La struttura portante della passerella, composta da due travi in legno lamellare che fungono anche da parapetti, verrà rivestita da un tavolato in legno di larice per garantire una migliore durata nel tempo. La struttura portante secondaria che collega le due travi sarà invece realizzata in profilati di acciaio zincato.
Da giovedì 7 a sabato 9 febbraio, dalle 9 alle 16. Per consentire il ripristino del calcestruzzo ammalorato del cavalcavia dell'autostrada.
Parma, 6 febbraio 2019 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica si viaggerà a senso unico alternato regolato da movieri (personale munito di palette) sulla strada provinciale n. 9 di Baganzola, dove la strada sottopassa l'Autostrada A1, nei giorni giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 febbraio 2019, dalle 9 alle 16.
La misura si è resa necessaria per consentire alla Società Autostrade, proprietaria del viadotto, di realizzare lavori di ripristino dal calcestruzzo ammalorato del sottovia.
E' necessario svolgere il lavoro di giorno, in quanto di notte non sarebbe possibile a causa delle basse temperature del periodo.
L'orario scelto dovrebbe comunque permettere al traffico pendolare di scorrere in modo fluido, senza creare problemi di lunghe code.
Nella foto: Sp 9 Baganzola - cavalcavia dell'Autostrada A1
Le intense precipitazioni, anche nevose, di queste ultime ore hanno purtroppo riattivato dissesti idrogeologici nel nostro Appennino. Nel comune di Ventasso, in particolare, si è verificata una nuova frana di valle sulla Sp 91, nei pressi di Vaglie, a breve distanza da quella che nel dicembre 2017 aveva interrotto i collegamenti nei pressi di Case Nove, poi ripristinati dalla Provincia d'intesa con il Comune grazie a una pista provvisoria.
Dopo la frana di oggi, la Sp 91 è stata nuovamente chiusa al transito e gli abitanti di Vaglie - per gli spostamenti da e per Ligonchio – devono tornare ad utilizzare la strada comunale per Cinquecerri e quindi la Sp 18. Nelle prossime ore Provincia di Reggio Emilia e Comune di Ventasso valuteranno gli interventi da effettuare per riaprire la strada al traffico.
A Villa Minozzo si viaggia invece a senso unico alternato, sempre per una frana di valle, sulla Sp 61, la provinciale che porta a Gazzano.
Buone notizie invece per quanto riguarda la piena dell'Enza, il cui livello a Sorbolo dalle 6 alle 13 si è stabilizzato intorno a quota 10,70-10,80 metri, al di sotto degli 11 metri al raggiungimento dei quali scatta la chiusura al transito.
A Piacenza sono quasi ultimati i lavori di riqualificazione dei marciapiedi. Galleria fotografica degli interventi effettuati.
Le vie interessate dagli interventi (alcuni in corso di ultimazione) sono:
Via Emilia Pavese (Sant'Antonio)
Via Serravalle Libarna
Via Broni
VIa Tortona
Via Rio Farnese
Strada Farnesiana
Via Campesio
Via Da Saliceto
Via Patrioti
Via del Capitolo
Via Inzani
Via Bruzzi
Via Molinari
Via Palmerio
Viale Beverora
Il Servizio Infrastrutture e Lavori pubblici comunica che, per consentire la ripresa – compatibilmente con le condizioni meteo – e l'ultimazione dei lavori di estensione della rete del teleriscaldamento, dalle 8.30 di lunedì 4 febbraio sino alle 20 di martedì 30 aprile, nel tratto di via Romagnosi tra via Carducci e piazza Duomo sarà istituito il divieto di circolazione, nonché il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della carreggiata. Nel restante tratto di via Romagnosi, non interessato dal cantiere di lavoro, i soli residenti potranno procedere in entrambi i sensi di marcia.
Contestualmente, nei tratti di via San Giuliano tra via Romagnosi e via XX Settembre, nonché tra via Romagnosi e via Roma, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati. Verrà inoltre istituito il divieto di circolazione, fatta eccezione per i residenti e fruitori di autorimesse private, che potranno eccezionalmente circolare in entrambi i sensi di marcia.
I residenti nel tratto di via San Giuliano compreso tra via Romagnosi e via XX Settembre potranno transitare in quest'ultima, accedendo e uscendo da piazza Duomo. I mezzi del trasporto pubblico locale osserveranno percorsi alternativi.
Limitazioni al traffico domenica 3 febbraio, dalle 8.30 alle 18.30, entro l'anello della tangenziale, così come previsto a livello regionale a seguito dell'ultima modifica all'ordinanza relativa alla tutela della qualità dell'aria.
Parma
In attuazione del PAIR - Piano Aria Integrato Regionale 2020 - e dell'accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano, il Comune di Parma ha emesso l'ordinanza che prevede limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti dal 1 ottobre fino al 31 marzo 2019. Le misure di limitazione alla circolazione sono applicate in tutti i Comuni della Regione sopra i 30.000 abitanti, a tutela l’ambiente e della salute dei cittadini.
Domenica 3 febbraio è prevista la domenica ecologica con stop ai mezzi inquinanti entro l'anello delle tangenziali, dalle 8.30 alle 18.30.
Le auto potranno raggiungere i parcheggi scambiatori: via Emilia Ovest, via Traversetolo-Esselunga, Cavagnari, Palasport. Inoltre è possibile accedere con auto soggette al divieto anche anche ai due parcheggi coperti del Duc – Direzionale Uffici Comunali, da viale Mentana, ed all'attiguo Dus, da viale Fratti – che saranno, quindi, percorribili. A questi si aggiungono i parcheggi scambiatori Nord, Est e Sud, il parcheggio di strada dei Mercati e quello di via Mantova-via Scola. Sarà anche utilizzabile il parcheggio Toschi, raggiungibile solo percorrendo viale Europa, via IV Novembre in entrata, viale Toschi e viale Bottego in uscita e Park Stazione FS via Villa Sant’Angelo. Sarà raggiungibile il parcheggio dell’Ospedale Maggiore di Via Volturno, Via Abbeveratoia, mediante itinerario indicato nel testo del provvedimento.
Chi può circolare domenica
Possono circoalre gli autoveicoli alimentati a benzina omologati Euro 2 o superiori; autoveicoli con alimentazione diesel omologati Euro 4 o superiori. Gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida e gas metano o GPL; gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car pooling) ciclomotori e motocicli elettrici; inoltre veicoli derogati in ordinanza quali ad esempio, famiglie con una fascia Isee inferiore a 14.000 €; veicoli diretti agli alberghi, i veicoli di persone che svolgono attività di tipo sanitario, i mezzi che trasportano prodotti deperibili, i mezzi con a bordo portatori di handicap, e tutti gli altri veicoli espressamente indicati nell’ordinanza pubblicata integralmente sul sito del Comune di Parma.
Sanzioni
In caso d’inosservanza dei provvedimentiè prevista la sanzione amministrativa di cui all’art. 7, comma 13 bis del Codice della Strada, pari a 164 euro, ridotti a 114,80 se pagata entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale.
Fonte: Comune di Parma
Dal coordinamento di Fidenza di Fratelli d'Italia riceviamo e pubblichiamo le considerazioni in merito al protrarsi della sospensione dei lavori al Ponte di Parola e la peoccupazione per la pericolosità del tratto stradale.
Segue comunicato:
"Partono a novembre 2018 i lavori per la messa in sicurezza del cavalcavia di Parola", questo era l'avviso dell'amministrazione comunale di Fidenza ... I lavori secondo le previsioni dovevano avere una durata di 60 giorni (30 per ogni lato della carreggiata).
Fin da subito venne contestata la scelta del periodo; infatti, iniziare un'opera del genere proprio a ridosso delle festività natalizie avrebbe creato, quasi certamente, il caos assoluto. Così è stato!
In quel periodo, oltre ad incidenti sull'arteria interessata gli stessi si sono estesi anche sui percorsi alternativi "consigliati" proprio dall'amministrazione.
Si aggiunga che le attività commerciali presenti sulla tratta hanno subito i noti contraccolpi che si creano sempre in questi casi, tanto da indurre i negozianti ad avviare una raccolta firme.
Il 6 dicembre scorso, il comune, rilevando la grave situazione creatasi, ormai sotto gli occhi di tutti ed ampiamente divulgata dai media, comunicava la sospensione dei lavori. Un gesto che poteva essere interpretato come un doveroso atto di rinsavimento, volto a far fronte e risolvere la complessa situazione in essere (anche in vista delle festività natalizie). I lavori avrebbero dovuto riprendere dopo il 7 di gennaio ... ma, ad oggi, è ancora tutto fermo.
Le ragioni di questa protratta pausa non sono note e nemmeno sono stati forniti dei chiarimenti. Sarà che l'impresa assegnataria dell'appalto versi in difficoltà? Oppure, il problema è riconducibile a qualche sub-appalto problematico? O ancora, è una semplice questione di errata pianificazione del calendario lavori? Di sicuro questo fermo crea grandi perplessità a fronte del fatto che, già in passato, altre società incaricate dall'amministrazione comunale hanno avuto sorti rovinose.
Sicuramente, si tratta di una malaugurata casualità, ma certamente molto preoccupante. In linea di principio, lo si deve ribadire con forza: i Comuni o gli enti che assegnano incarichi (anche attraverso i bandi) dovrebbero adottate controlli rafforzati per captare i segnali di sofferenza delle imprese assegnatarie; considerando che si tratta di segnali che non nascono mai improvvisamente ma sono sempre ampiamente prevedibili attraverso la corretta lettura di puntuali indicatori/verifiche e considerando, inoltre, che è ampiamente provato che l'istituto dell'avvalimento ha maglie troppo grandi, tanto da essere vanificato.
Il rischio (o forse, la certezza) è che anche questa opera possa rimanere incompiuta non per poche settimane o mesi, bensì per tanto e troppo tempo...
Non resta che chiedere all'amministrazione comunale la ripresa immediata delle attività del cantiere e ove non fosse possibile (da capirne il motivo) l'urgente messa in sicurezza di questo importante tratto del cavalcavia, sotto il quale passa non solo la ferrovia ma anche la rete in fibra e Snam.
Ricordiamo, che negli anni si sono visti su questo ponte incidenti di notevole impatto che ne hanno pure compromesso la struttura e che ora, proprio la presenza di una "pezza sommaria ed improvvisata" (chissà per quanto tempo rimarrà tale), realizzata con blocchi di cemento armato, non solo non garantisce nessuna sicurezza ma certamente contribuirà a creare dei danni, se non addirittura altre vittime sulla strada.
Domenico Muollo
Coordinatore Comunale Fidenza
Viabilità Parma. Ponte sul Po a Colorno, Rainieri (Ln): Regione dichiari stato di crisi come per viadotto su E45
In un'interrogazione il consigliere chiede alla Regione di provvedere alla dichiarazione dello stato di crisi, stanziando fondi a sostegno di cittadini e imprese, al pari di quanto fatto nei giorni scorsi per i comuni della Valle del Savio, nel cesenate, danneggiati dalla chiusura di un viadotto sulla E45
Nuova interrogazione di Fabio Rainieri (Ln) riguardo alla chiusura del ponte sul Po tra Colorno, nel piacentino, e Casalmaggiore, nel cremonese, avvenuta il 4 settembre 2017 e destinata a concludersi, salvo ritardi o problemi, nell'estate del 2019.
Il consigliere prende spunto dal Decreto del presidente della Regione Emilia-Romagna, emanato il 24 gennaio scorso, col quale è stato dichiarato lo stato di crisi regionale nel territorio dell'Unione dei Comuni Valle Savio (Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto) in conseguenza della chiusura della strada di grande comunicazione 55 3bis Tiberina E45 Orte-Ravenna a causa del sequestro, con interdizione totale della circolazione, del viadotto Puleto disposto dalla Procura della Repubblica di Arezzo. Lo stato di crisi regionale – riporta il leghista nell'atto ispettivo – è stato dichiarato per la durata di 180 giorni, da rivalutare sulla base dell'evolversi della situazione, decorrenti dalla data di adozione dello stesso decreto. Inoltre, prosegue l'esponente del Carroccio, il decreto mette a disposizione dell'Unione dei Comuni Valle del Savio 250mila euro di risorse regionali per l'attuazione delle misure di assistenza e sostegno ai cittadini e alle imprese danneggiate dalla situazione di crisi.
Di qui l'iniziativa di Rainieri, che chiede all'esecutivo regionale "i motivi per i quali non si sia ritenuto opportuno dichiarare lo stato di crisi regionale anche in occasione della chiusura del ponte sul Po, stanziando fondi per l'assistenza e il sostegno ai cittadini e alle imprese danneggiati dal blocco della circolazione; se, in considerazione di quanto appena fatto per la situazione di crisi nella Valle del Savio, si ritenga di intervenire in modo analogo anche nella bassa parmense".
(Luca Govoni)
Il Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna
Chiusura viadotto E45. Subito 250mila euro dalla Regione per imprese, studenti e famiglie della Valle del Savio. E insieme alle Regioni Toscana e Umbria partita la richiesta di stato di emergenza nazionale. Il presidente Bonaccini: "Stiamo lavorando a fianco dei Comuni per evitare la chiusura delle aziende e salvare il diritto allo studio dei ragazzi. Ora bisogna che il Governo faccia la sua parte con ammortizzatori sociali e fiscalità"
Oggi a Cesena il secondo vertice tra Regione, sindaci, associazioni d'impresa e sindacati del territorio. Dalla Regione le risorse previste dallo stato di crisi firmato ieri da Bonaccini e l'estensione del beneficio Irap, previsto solo per i Comuni montani, a tutte le imprese della zona colpita dal provvedimento di chiusura del viadotto. Il sindaco, Lucchi: "Oggi un ulteriore passo avanti grazie all'intervento diretto della Regione"
Bologna – Un primo stanziamento di 250 mila euro di risorse regionali immediatamente disponibili per imprese e lavoratori, studenti e famiglie della Valle del Savio e dei Comuni di Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, e la richiesta, d'intesa con le Regioni Toscana e Umbria, dello stato di emergenza nazionale per il territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Le due novità, per rispondere alle richieste dei territori colpiti dalla chiusura della E45, sono state illustrate oggi a Cesena dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso del nuovo vertice con i sindaci, le associazioni d'impresa e i sindacati, alla presenza dell'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo.
"Abbiamo messo a disposizione fondi regionali per evitare che le imprese chiudano e che ci siano licenziamenti e per far sì che gli studenti, soprattutto di Bagno e Verghereto, possano continuare a studiare anche se temporaneamente lontano dalle loro aule- afferma Bonaccini-. Stiamo lavorando fianco a fianco con i Comuni dell'Unione del Savio, gli altri Comuni e le Province in raccordo con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. E siamo pronti ad intervenire anche laddove, in provincia di Forlì-Cesena o nel resto della Romagna, emergessero situazioni di criticità direttamente collegate alla chiusura della E45. Ora bisogna che anche il Governo faccia subito la propria parte intervenendo con gli ammortizzatori sociali e con interventi sul fronte fiscale, e riconoscendo lo stato di emergenza nazionale".
Accanto alle risorse previste dallo stato di crisi regionale, la Regione ha deciso di mettere a disposizione anche un altro strumento già previsto dalla legge di bilancio: il contributo, in termini di ristoro di Irap, già previsto per tutte le imprese dei comuni montani, sarà esteso a tutte quelle direttamente colpite nella zona, che potranno godere automaticamente di questo beneficio sull'Irap già pagata nel 2018.
Elemento qualificante dell'intervento, particolarmente apprezzato da imprese e sindacati, sarà la velocità e la semplicità: spetterà infatti all'Unione e ai Comuni provvedere direttamente alla gestione delle domande e all'erogazione dei contributi economici, massimizzando così l'efficacia del sostegno regionale.
"Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, affrontando con concretezza anche il tema del sostegno ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie, che stanno subendo le difficoltà causate dalla chiusura dell'E45- sottolinea il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi-. Accadrà grazie all'intervento diretto della Regione Emilia-Romagna, molto apprezzato per tempestività dai rappresentati dei lavoratori ed imprese. Già lunedì daremo gambe alle scelte condivise oggi, sottoscrivendo un Protocollo di lavoro ed attivando un Tavolo d'emergenza tra Comuni di Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina, Verghereto, Roncofreddo, Sogliano, mondo delle imprese e mondo del lavoro del nostro territorio. Restiamo ancora in attesa di un segno d'interesse del Governo su questo tema, che non può essere affrontato solo dal nostro territorio. Ma non ho dubbi che a breve il Ministro Luigi Di Maio sceglierà di convocarci, come gli abbiamo chiesto sin dalla chiusura del Viadotto 'Puleto'".
La dichiarazione di stato di crisi regionale
Ieri sera è stato firmato dal presidente Bonaccini il decreto che dichiara lo stato di crisi regionale per una durata di 180 giorni, con un primo stanziamento di 250 mila euro, attraverso l'Agenzia regionale per la sicurezza e la protezione civile, a disposizione dei comuni più colpiti: quelli dell'Unione del Savio, a cui si aggiungono Roncofreddo e Sogliano al Rubicone e altri in corso di esame.
Lunedì la Giunta regionale approverà la delibera che stanzia le risorse.
Già nel pomeriggio di oggi, intanto, il presidente Bonaccini per l'Emilia-Romagna, di concerto con Umbria e Toscana, invierà al Governo la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale. /BG
Installato il “semaforo intelligente” sul ponte sul Po, tra Ragazzola e San Daniele Po. Annoni:”Abbiamo fatto tutto il possibile per rendere il traffico più scorrevole, gli automobilisti rispettino i limiti di velocità.”
Parma, 24 gennaio 2019 –
La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che oggi, giovedì 24 gennaio, è stato installato un “semaforo intelligente” sul Ponte Verdi, che attraversa il Po tra Ragazzola nel Parmense con San Daniele Po nel Cremonese.
Lo ha installato la ditta milanese specializzata “Semafori Busnelli”, su incarico della Provincia di Parma.
Si tratta di un impianto semaforico a norma di Codice della Strada, con gestione dei tempi di verde variabile, che dispone di radar per regolazione in continuo dei tempi di verde e dispositivo GSM; il rilevatore semaforico, posizionato circa al centro del tratto interessato dalla strettoia, è dotato anche di batterie tampone per garantire 72 ore di autonomia; la durata del tempo di verde è determinata dal traffico.
I radar ad effetto doppler che rilevano il passaggio dei veicoli e regolano la durata del tempo di verde sono posizionati all’ingresso del ponte su paline, in corrispondenza delle lanterne semaforiche.
“A questo punto abbiamo utilizzato tutte le possibilità concesse dal Codice della strada per rendere il traffico più scorrevole, non possiamo fare altro" – spiega il Dirigente del servizio Viabilità della Provincia di Parma Gabriele Annoni.
"Ribadiamo che questo “semaforo intelligente” sarà utile solo nei momenti in cui le code sono differenti tra loro: più la coda sarà lunga da un lato del ponte, più il semaforo resterà verde da quel lato. Quando le code sono uguali, i tempi sono equivalenti. L’apertura del cantiere, ai primi di febbraio, comporterà probabilmente un’ulteriore regolazione dei flussi. Dobbiamo comunque tornare a sollecitare gli automobilisti al rispetto dei limiti di velocità: nei giorni scorsi l’autovelox posizionato sul ponte dalla Provincia di Cremona ha rilevato persino il passaggio di un veicolo a 112 km/ora, anziché ai 30 prescritti, comportamento già sanzionato. Si tratta di comportamenti irresponsabili, che potrebbero avere conseguenze gravi.”
Fonte: Provincia di Parma
Saranno in servizio a Parma dal prossimo fine settimana 9 nuovi autobus urbani acquistati da TEP come parte dell’ampio piano di rinnovo della flotta di trasporto pubblico locale.
Si tratta di veicoli marchiati IIA (Industria Italiana Autobus, ex Breda Menarinibus) lunghi 12 metri a 3 porte (due per la salita e una centrale per la discesa) consegnati dall’azienda bolognese in questi giorni.
Le nuove vetture, con alimentazione diesel Euro 6, sono in grado di ospitare fino a 100 persone – 78 in piedi e 22 sedute. Hanno inoltre una postazione riservata a persone con difficoltà motorie in carrozzella e una separata per i genitori che viaggiano con bimbi in passeggino o carrozzina. Data l’elevata capienza, sono adatti alle tratte cittadine e saranno in servizio nei prossimi giorni in tutte le zone del centro città, in prevalenza sulle linee 2, 6, 8, 11 e 13.
L’accessibilità per i passeggeri non deambulanti è garantita dalle pedane a ribaltamento manuale che, insieme alla funzione che consente l’inclinazione laterale del veicolo in fermata, offrono una salita comoda e sicura. Il pianale è interamente ribassato, privo cioè di gradini e dislivelli per una migliore fruizione degli spazi interni. I bus sono dotati di aria climatizzata per tutto l’abitacolo.
La sicurezza del mezzo è potenziata dalle telecamere di sicurezza installate su tutte le vetture e dall’impianto antincendio presente nel vano motore che, in presenza di fiammate, vaporizza una schiuma ignifuga per estinguere il fuoco su nascere.
La fornitura dei nuovi autobus è avvenuta tramite una gara regionale che ha consentito di centralizzare l’acquisto di mezzi per tutte le aziende dell’Emilia Romagna. L’investimento complessivo per i 9 bus di Parma è pari a 1,9 milioni di euro interamente finanziati da TEP.
Il piano triennale 2018-2020 di TEP da 86 nuovi autobus per il rinnovo della flotta, ad oggi, è stato completato per il 53% dei mezzi previsti. Le prossime tappe del piano sono programmate per il mese di aprile, con la consegna di 7 nuovi autobus urbani, cui si aggiungeranno ulteriori 10 urbani a metano prevedibilmente a inizio estate 2019. E’ attesa per luglio, invece, la consegna di 4 nuove corriere extraurbane che andranno a potenziare i servizi sulle tratte più lunghe del nostro territorio. Novità in vista anche sul fronte filobus: sono già in produzione e in arrivo il prossimo anno 10 nuovi filobus full-electric.
Fonte: Ufficio Stampa TEP spa