La Sp 54 Ciano-Vercello-Stella - chiusa al transito dalla fine di maggio nei pressi di Ceredolo dei Coppi, a Canossa, in seguito a una frana che aveva inghiottito la strada – sarà di nuovo percorribile già domani.
“Nel tardo pomeriggio, alla fine della giornata di lavoro, la Sp 54 sarà riaperta, anche se con limite di velocità di 30 km/h visto che l’asfaltatura potrà essere effettuata solo tra qualche settimana, quando il fondo si sarà assestato – annuncia il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – E’ una buona notizia per i cittadini e le attività economiche della zona, ma è anche motivo di soddisfazione per la Provincia: siamo, infatti, riusciti a rispettare gli impegni assunti con la comunità insieme al sindaco Bolondi, con il quale ci eravamo da subito attivati per poter riaprire al traffico il prima possibile, nonostante i danni fossero stati particolarmente ingenti, una strada così importante. Di questo va dato atto al Servizio Infrastrutture e all’impresa che, nell’ambito dell’accordo-quadro biennale per la manutenzione delle strade del Reparto Sud, ha realizzato i lavori in tempi davvero rapidi”.
La frana che aveva interrotto la Sp 54, tra le frazioni di Ceredolo dei Coppi e Branzana, si era attivata nel corso dell’ultima delle tante ondate di maltempo che, a maggio, hanno interessato l’Emilia-Romagna. Un dissesto particolarmente importante che aveva in pratica inghiottito un tratto di carreggiata e che, il 29 maggio, aveva reso inevitabile la chiusura al transito della Sp 54. Trattandosi di una arteria di collegamento a forte valenza turistica, la Provincia – d’intesa con il Comune – aveva da subito deciso di intervenire anticipando direttamente tutte le risorse necessarie alla sistemazione e messa in sicurezza della strada: “Abbiamo anticipato le risorse, pari a 90.000 euro, in attesa di un contributo dell’Agenzia regionale di Protezione civile, al quale il dissesto era stato immediatamente segnalato ai fini della richiesta dello stato di emergenza nazionale – aggiunge il presidente Zanni – Richiesta che il Governo ha accolto nelle scorse settimane, assegnando 19 milioni per i danni provocati in tutta l’Emilia-Romagna durante i quattro periodi di maltempo straordinario verificatosi a maggio, compresa l’alluvione di Villafranca, nel Forlivese”.
In appena un mese, la Provincia di Reggio ha quindi realizzato ed approvato il progetto esecutivo, assegnando poi i lavori all’associazione temporanea di imprese – l’Ati formata dai consorzi Corma e CFC - aggiudicataria dell’accordo-quadro biennale per la manutenzione delle strade del Reparto Sud. Una procedura che ha permesso di accelerare ulteriormente i tempi di intervento, tanto che domani – grazie anche all’impegno della ditta Moretti di Cecciola di Ventasso, esecutrice dei lavori per conto dell’Ati – la Sp 54 sarà di nuovo percorribile.
Fonte: Provincia RE
Si profila un esodo da incubo per gli automobilisti che si metteranno alla guida questo fine settimana. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Trasporti impegnati nella trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, hanno proclamato 4 ore di sciopero a singhiozzo per il 4 e 5 agosto.
Nello specifico i turni saranno dalle 10 alle 14, dalle 18 alle 22 di domenica 4 e dalle 22 di domenica 4 alle 2 di lunedì 5. Si fermeranno gli addetti ai caselli e i turnisti non sottoposto alla 146. La giornata di domenica è una giornata prevista a bollino rosso anche per le temperature che torneranno sopra i trenta gradi. Diverse porte manuali resteranno chiuse per l’assenza degli esattori, mentre il pagamento del pedaggio sarà possibile solo attraverso le casse automatiche. I servizi di assistenza al cliente e il funzionamento degli impianti per il pagamento del pedaggio dovuto per legge, spiega Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", saranno comunque garantiti con intervento di personale della Viabilità di Autostrade per l’Italia.
Nell'ambito degli interventi legati al progetto esecutivo denominato “Il Pedone al Centro” – Riqualificazione di via Mazzini – II stralcio, si segnalano le seguenti modifiche alla viabilità.
Parma -
Dal 29/07/2019 al 31/08/2019, dalle 00:00 alle 24:00, in Strada Mazzini, tratto compreso tra strada Garibaldi e Via Carducci, escluse intersezioni, è prevista la destituzione stalli di sosta e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati 0-24h, restringimento di carreggiata, restringimento di carreggiata pari alla corsia preferenziale BUS.Modifiche alla viabilità in strada del Conservatorio e piazzale Boito per la realizzazione di impianti fognari a servizio di autorimessa ipogea e della sovrastante palazzina.
Parma -
Dal 24/07/2019 al 27/07/2019, dalle ore 7:30 alle ore 18, in strada del Conservatorio, nei tratti di volta in volta interessati dal cantiere, è prevista l'istituzione del senso unico alternato di marcia a seguito del restringimento di carreggiata, con la destituzione stalli di sosta righe blu e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati 0- 24h. .
Dal 05/08/2019 al 09/08/2019, in piazzale Boito lato Est, area di parcheggio adiacente civici 1/1,1,1A ed 1B e stradello carrabile, è prevista l'istituzione del divieto di circolazione, eccetto veicoli diretti passi carrai; la destituzione di 21 stalli di sosta righe blu, riservati veicoli giudiziari, ed invalidi generici ambo i lati e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata.
In piazzale Boito lato Nord – metà estensione - è prevista l'istituzione del divieto di sosta, con rimozione forzata, eccetto veicoli autorizzati uffici giudiziari dalle 07:30 alle 14:30.
Ponte Verdi chiuso nella notte tra 25 e 26 luglio. Per garantire la sicurezza, a causa dei lavori in corso, su richiesta della ditta esecutrice. Decisa la chiusura notturna per limitare i disagi.
Parma, 24 luglio 2019 –
La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che il Ponte Verdi sul Fiume Po tra Roccabianca nel Parmense e San Daniele Po nel Cremonese resterà chiuso al traffico dalle ore 22 di domani, giovedì 25 luglio alle ore 6 di venerdì 26 luglio 2019.
La misura si è resa necessaria, su richiesta della ditta Engeco Srl, esecutrice dell’intervento di risanamento conservativo del ponte, per garantire la sicurezza delle maestranze e degli utenti della strada. La Provincia ha deciso di effettuare la chiusura in orario notturno per limitare i disagi, poiché la modifica della viabilità sull’impalcato del ponte produce un’interferenza minore sul traffico veicolare e sulla sicurezza dei lavoratori nelle ore notturne.
Il traffico sarà quindi interdetto a tutti i veicoli, fatte salve le esigenze dei mezzi di soccorso ed emergenza. Il permesso al transito ai soli mezzi di soccorso e di emergenza sarà gestito dal personale della ditta esecutrice dei lavori, che è anche responsabile della segnaletica.
PERCORSI ALTERNATIVI
I veicoli provenienti dalla Provincia di Cremona diretti alle località di Polesine - Zibello, Roccabianca, Sissa - Trecasali e S. Secondo Parmense direttamente interessate dalla chiusura del ponte sul Po potranno utilizzare come percorso alternativo nel territorio della Provincia di Cremona la Strada Provinciale SP87 “Giuseppina” e la SPEXSS 343 “Asolana”, indi la SPEXSS 358 in direzione Viadana, per proseguire lungo il ponte sul fiume Po attraverso la SP 111 e SP 62R in direzione Brescello - Sorbolo– Parma. Giunti a Parma, per raggiungere i Comuni sarà possibile utilizzare la SS9 Via Emilia (tangenziale Parma direzione Est – Ovest) e, infine, la SP 10 “di Cremona” in direzione Cremona.
I veicoli transitanti in direzione contraria, cioè provenienti dai Comuni limitrofi al ponte oggetto di chiusura (Polesine – Zibello, Roccabianca , Sissa - Trecasali e S. Secondo Parmense) e diretti verso la Provincia di Cremona potranno procedere lungo il percorso costituito dalla SP 10 “di Cremona” direzione Parma (PR) – SS9 “Via Emilia” (tangenziale di Parma) direzione Ovest - Est - SP 62R direzione Sorbolo (PR) – SP 111 direzione Viadana (MN) – SPEXSS 358, SPEXSS 343 “Asolana” e SP 87 “Giuseppina” in direzione Cremona.
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Fonte: Provincia di Parma
Lettera aperta del Manifesto San Leonardo alla amministrazione comunale di Parma, questa volta in relazione al nuovo insediamento commerciale di via Brodolini e alla viabilità.
Egregio Assessore Benassi
Egregio Assessore Alinovi
E p.c. CCV SAN LEONARDO
E p.c. CCV CORTILE SAN MARTINO
Spett.li ORGANI DI INFORMAZIONE
Con la presente facciamo seguito alle nostre precedenti comunicazioni, che peraltro non hanno ricevuto risposta, per esprimere il nostro sbigottimento in merito alla viabilità relativa al nuovo insediamento commerciale di Via Brodolini (che per chi non lo sapesse si trova tra Via Guerci e lo svincolo della tangenziale).
Per l’ennesima volta i cittadini vengono a conoscenza degli interventi decisi dal comune (tipologia dell’insediamento, viabilità) solo a cose fatte e non in precedenza, in barba alla tanto sbandierata partecipazione.
Infatti, stando a quanto per adesso è rilevabile dalla segnaletica già installata (di cui alleghiamo le foto), le direzioni che potranno utilizzare i fruitori della nuova struttura commerciale, saranno sicura fonte di problemi quali: traffico parassitario verso la zona residenziale, traffico caotico verso la rotatoria dell’uscita tangenziale N° 5, corsia Sud, in prossimità dell’ingresso del centro commerciale Euro Torri. Menzione particolare merita la direzione che porterà da Via Brodolini a Via Guerci, una piccola via a senso unico con sbocco su Via San Leonardo proprio di fronte a Via Silva, ossia l’accesso al centro commerciale suddetto da Via San Leonardo, zona già oggetto di nostre segnalazioni perché particolarmente densa di traffico e di problemi.
Con quale logica si prevede di aggiungere traffico a zone già problematiche prima del nuovo insediamento; con quale strategia?
Dopo la realizzazione di una mini-zona 30 (via Milano/Via Ravenna/Via Prampolini), attesa da tanti anni, a due passi da quell’area sorgerà una “Zona 30&Lode”!
Cordialmente
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
Come preannunciato, la Provincia di Parma conferma che dalle 12 di oggi, lunedì 22 luglio, viene ridotta la lunghezza del senso unico alternato sul ponte di Ragazzola – San Daniele Po. Diminuiscono i tempi di attesa e quindi i disagi degli utenti.
Parma, 22 luglio 2019 -
La Provincia di Parma – Servizio Viabilità conferma quanto preannunciato a suo tempo: sul Ponte Verdi sul Fiume Po, che collega Roccabianca sulla sponda parmigiana a San Daniele Po su quella cremonese, da oggi lunedì 22 luglio alle 12 viene ripristinato il transito a doppio senso di marcia dal km 2+600 circa al km 2+680.
Questa modifica alla viabilità sull’impalcato del ponte Verdi consente la riduzione del tratto regolato da impianto semaforico, con transito a senso unico alternato, con notevole diminuzione dei tempi di attesa sul ponte e quindi dei disagi per gli utenti della strada.
Rimangono in vigore i limiti di transito: percorrenza consentita solo a veicoli con peso non superiore a 44 tonnellate, per tutti velocità a 30km l’ora, il senso unico alternato regolato da semaforo che passa da 1,5 km a 500 metri.
La conclusione dei lavori, con l’eliminazione completa della limitazione del senso unico alternato, è prevista ora prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Fonte: Provincia di Parma
La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì prossimo, 22 luglio, fino a venerdì 2 agosto su due tratti di strade provinciali si viaggerà a senso unico alternato e con limite di velocità a 30 km/h per consentire lo svolgimento in sicurezza di lavori di posa della fibra ottica Open Fiber da parte della ditta Ruspal di Mirandola. I provvedimenti saranno adottati, dalle 8.30 alle ore 17.30, su un tratto di un chilometro della Sp 9 delle Forbici in comune di Villa Minozzo e per un tratto di un chilometro e mezzo della Sp 18 Busana-Passo Pradarena in comune di Ventasso.
Le ordinanze della Provincia prescrivono anche che, durante i cicli del semaforo, l'attesa del rosso non superi i due minuti e che, nel caso i lavori siano sospesi, la strada venga liberata da segnali stradali e impedimenti, fatti salvi quelli che indicano la zona di cantiere, la cui estensione non dovrà superare i 150 metri.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
Fluidificazione del traffico in prossimità del casello autostradale, per ovviare alle problematiche legate al cantiere su via Europa. A seguito dell'incontro convocato in Prefettura, dove si è riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sono state valutate soluzioni viabilistiche per fluidificare il traffico in prossimità dello svincolo del casello Autostradale.
Ecco le novità: dal 15 luglio al 2 agosto verranno adottate modifiche alla circolazione stradale per fare in modo che l'accesso al casello dell'A1 sia agevole in entrate ed in uscita, evitando la congestione del traffico nelle ore di punta, con possibili ripercussioni negative anche per il traffico autostradale.
Per i veicoli provenienti da via Europa, e diretti in autostrada, in via San Leonardo o in via Carra, è previsto l'obbligo di proseguire dritto, percorrere l'Asolana, fino alla rotatoria con via Versailles, per poi riprendere l'Asolana in senso contrario, ed immettersi in autostrada. Il percorso da via Europa è il seguente: sovrappasso svincolo A1, direzione Colorno; rotatoria posta tra via Colorno e viale Versailles, via Colorno direzione Autostrada A1 – Svincolo Casello A1. Essendo chiusa via Europa, carreggiata sud, per chi intende raggiungere via Carra e via San Leonardo, sarà possibile utilizzare lo svincolo in prossimità del casello A1.
Per i veicoli provenienti da Colorno e diretti in autostrada e sulla tangenziale nord sarà necessario svoltare in via Forlanini, e proseguire per via Franklin, via Burla, Tangenziale Nord.
Si allega planimetria.
Fonte: Comune di Parma
Cispadana. La Regione accelera, presentato il cronoprogramma dell'opera: a ottobre il progetto definitivo, poi Conferenza dei servizi e cantieri al via entro il 2020. Il presidente Bonaccini: "Tempi certi per un'opera strategica al servizio del territorio, che vogliamo insieme a enti locali, imprese e mondo del lavoro". Lettera della concessionaria Arc con l'impegno a consegnare nei prossimi tre mesi il progetto definitivo con l'adeguamento alle prescrizioni contenute nella Via. Inoltrata al ministero la richiesta di far nascere un Osservatorio ambientale che monitori il rispetto del progetto stesso. Tracciato di 67 chilometri che collegherà l'A22 Autobrennero con l'A13 Bologna-Padova tra i caselli di Reggiolo (Re) e Ferrara Sud. Investimento di 1,3 miliardi di euro. Il vicepresidente Donini: "Infrastruttura necessaria per il collegamento con i principali corridoi europei"
Bologna –
La Regione Emilia-Romagna stringe i tempi sulla Cispadana, l’autostrada regionale da tempo attesa e ora finalmente sbloccata. Progetto definitivo a ottobre, Conferenza dei servizi entro fine anno e apertura dei cantieri nel 2020: queste le tappe fissate per la realizzazione dell’opera, considerata prioritaria e come tale sostenuta dagli enti locali e da tutte le parti sociali, nei mesi scorsi al fianco della Giunta regionale nella richiesta al Governo di sbloccarla insieme al Passante di Bologna e alla Bretella Campogalliano-Sassuolo.
Tracciato di 67 chilometri, due corsie per senso di marcia più quella d’emergenza, la Cispadana collegherà l’A22 Autobrennero con l’A13 Bologna-Padova tra i caselli di Reggiolo (Re) e Ferrara Sud, dopo aver attraversato i territori di 13 comunidella Bassa pianura nelle province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara.
Una accelerazione resa possibile dopo la lettera inviata nei giorni scorsi alla Regione dalla concessionaria Autostrada regionale Cispadana (Arc), nella quale la società incaricata della progettazione e realizzazione dell’opera si impegna a completare entro la metà del prossimo ottobre l’adeguamento del progetto definitivo alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale (Via). Una volta validato il progetto, la Regione convocherà entro la fine dell’anno la Conferenza dei servizi, l’organismo in cui sono rappresentati tutti gli enti interessati, per l’ultimo via libera all’intervento. Seguirà l’approvazione del progetto esecutivo e l’apertura dei cantieri, nella seconda metà del 2020.
Un’opera moderna e pensata all’insegna della sostenibilità ambientale, fondamentale per dare una spinta allo sviluppo economico dei territori interessati e, secondo gli esperti, in grado anche di sgravare di una discreta quota di traffico il congestionato nodo bolognese, cruciale per l’intera Italia, con innegabili vantaggi in termini di minor inquinamento dell’aria oltre che di sicurezza e tempi di percorrenza.
Il cronoprogramma è stato illustrato oggi in conferenza stampa a Bologna, in Regione, dal presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e dal vicepresidente e assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Raffaele Donini, insieme a Graziano Pattuzzi, presidente di Arc, Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, e Giorgio Zanni, presidente della provincia di Reggio Emilia.
“È una giornata storica. Qui le opere le stiamo sbloccando una a una. La Cispadana è un’infrastruttura strategica, fortemente sollecitata dal mondo dell’imprenditoria, del lavoro e dalle istituzioni locali- afferma il presidente Bonaccini-. È necessaria per uno dei territori economicamente più avanzati della nostra regione, e quindi dell’Italia intera, oltre a contribuire a liberare le aree urbane e il nodo di Bologna dal traffico di attraversamento. Un’opera al servizio di un territorio che ha saputo risollevarsi dopo le profonde ferite inferte dal sisma del 2012 e che ospita uno dei più importanti distretti economici dell’Emilia-Romagna e del Paese, quello del biomedicale, oltre a un comparto agroalimentare di grande valenza e qualità. Siamo una delle regioni più attrattive e maggiormente vocata all’export d‘Europa. L’Emilia-Romagna viene scelta da gruppi e imprese, italiane e straniere, che decidono di investire qui- conclude Bonaccini-, ma non intendiamo fermarci: vogliamo infatti creare le condizioni affinché vi sia una rete viaria e infrastrutturale moderna, collegata a un sistema ferroviario e portuale che renda l’Emilia-Romagna una piattaforma logistica di livello europeo, che ci permetta di puntare davvero sulla mobilità sostenibile”.
La Cispadana rappresenta un investimento da oltre 1,3 miliardi di euro complessivi, con una partecipazione finanziaria della Regione di 279 milioni di euro. Per il completamento dei lavori serviranno quattro anni, con l’entrata in esercizio della nuova autostrada regionale entro il 2024.
"Un investimento necessario- sottolinea Donini- per dare alla nostra Regione una grande opportunità di collegamento con i principali corridoi europei. Entro la fine del mandato approveremo il progetto definitivo adeguato alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale e procederemo con la Conferenza dei servizi, in modo da assicurare la cantierabilità nel 2020".
"Per l'autostrada Cispadana- ribadisce Pattuzzi- abbiamo imboccato la strada giusta, agendo in tre direzioni: un maggiore apporto di risorse pubbliche e private e ottimizzazioni che rendono possibile la realizzazione di questo asse strategico per l'Emilia-Romagna".
La descrizione dell’opera
L’autostrada Cispadana avrà due corsie per senso di marcia più una di emergenza per tutta la sua lunghezza, che si sviluppa per una settantina di chilometri dal raccordo con l’Autobrennero nel comune di Reggiolo (Re) fino alla barriera di Ferrara Sud dell’A13 Bologna-Padova. Completano l’infrastruttura 4 autostazioni: San Possidonio-Concordia-Mirandola e San Felice su Panaro-Finale Emilia in provincia di Modena; Cento e Poggio Renatico nel ferrarese. E i due svincoli di interconnessione con le autostrade A22 e A13.
Sono 13 i Comuni attraversati dall’asse autostradale: Reggiolo e Rolo nel reggiano; Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia nel modenese; Ferrara, Cento, Terre del Reno (Sant’Agostino e Mirabello) e Poggio Renatico nel ferrarese. Sette, invece, quelli interessati dagli interventi sulla viabilità complementare: Torrile, Sorbolo, Mezzani e il capoluogo provinciale nel parmense; Luzzara e Brescello nel reggiano e Bondeno nel ferrarese.
La modalità scelta per la realizzazione della Cispadana, un’opera del costo complessivo di 1,3 miliardi di euro secondo il progetto sottoposto alla procedura di Via, è quello del project financing, con una partecipazione finanziaria di partenza della Regione di 179 milioni di euro.
Uno stanziamento, quello regionale, che verrà integrato da un’ulteriore tranche fino a 100 milioni di euro, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti nella convenzione di concessione. Per contro, Autostrada del Brennero Spa, socia di maggioranza di Arc,si è impegnata a procedere alla ricapitalizzazione della concessionaria per una cifra dello stesso importo.
Tra le novità previste da Arc, la creazione di un Osservatorio ambientale per la verifica di ottemperanza alla Via del progetto definitivo dell’opera prima della sua approvazione in Conferenza dei servizi. Una richiesta in tal senso è già stata inoltrata al ministero dell’Ambiente. /G.Ma
Fonte: Regione ER