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Dal 15 al 28 marzo giovani provenienti da Europa e USA parteciperanno al festival giunto quest'anno alla quinta edizione. Malavasi: "La cultura è una leva importante per ripartire" -

 

Reggio Emilia, 12 marzo 2014 -

Libertà, lavoro e democrazia. Sono queste le parole chiave del Festival internazionale Teatro Lab, giunto quest'anno all'edizione numero 5, che dal 15 al 28 marzo coinvolgerà centinaia di giovani in un percorso di creazione/formazione teatrale. Ad ospitarlo saranno il Teatro di Novellara, il cortile della Rocca dei Gonzaga e tutto il territorio del comune della Bassa. La rassegna, che è promossa dal Centro teatrale europeo Etoile in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia e il comune di Novellara, quest'anno si arricchisce ulteriormente ospitando delegazioni provenienti da Francia, Olanda e, per la prima volta, Romania e Stati Uniti. L'apertura del festival è prevista per sabato 15 marzo, alle 20,30 al teatro Tagliavini con lo spettacolo "Deep in the heart", per la regia di Deborah Jung, progetto per il 25° anno di Kids Who Care, gruppo teatrale proveniente da Forth Worth nel Texas.

"Saperi, cultura, scuola, crescita devono essere le parole chiave da cui ripartire per dare ai nostri giovani un'opportunità e una visione per creare futuro – afferma l'assessore provinciale all'istruzione Ilenia Malavasi -. Ecco perché la nostra Provincia sostiene il progetto Teatro Lab. Cosa c'è di più importante in questo Paese in difficoltà economica, sociale e morale che sostenere i giovani, la loro creatività e il loro talento come unica leva strategica per far ripartire il Paese? La risposta sembra scontata, ma non ovvia".
Il festival, nelle intenzioni degli organizzatori, rappresenta un progetto per far confrontare i giovani su alcuni temi fondamentali che rappresentano il filo rosso di questa edizione: lavoro, democrazia e libertà.
"La libertà e la democrazia sono un bene prezioso – prosegue l'assessore Malavasi - che va custodito da parte di ogni cittadino con impegno quotidiano. Dobbiamo ripartire da questa certezza e tornare ad essere una Repubblica all'altezza dell'articolo 1 della Costituzione, fondata sul lavoro, se vogliamo costruire giorno dopo giorno una società coesa, responsabile, consapevole, che si prende carico dei problemi della collettività e bandisce l'individualismo. Il teatro dunque non rappresenta solo un luogo culturale e artistico, ma un'arte al servizio di una crescita consapevole, di un percorso formativo che è fatto di competenze che possono essere acquisite dentro e fuori la scuola, con quella curiosità, quella passione e quel senso civico che deve stimolare ad essere protagonisti della nostra vita!"

Anche l'assessore alla cultura del comune di Novellara, Paolo Santachiara, vede il teatro come un luogo culturale chiave per la vita di una comunità "perché aiuta l'uomo e la comunità a conoscersi, oltre a svolgere un "sottile" ma efficace ruolo terapeutico per gli attori e per gli spettatori".
"Ora sono davvero chiave per il futuro del nostro paese e per la nostra comunità i temi scelti per quest'anno – prosegue Santachiara - Il lavoro da senso alla vita dell'uomo, dona dignità in quanto lo rende partecipe della costruzione della comunità, del bene comune oltre ad essere fonte di sostentamento per la propria famiglia. A Novellara, dal luglio 2013, l'Amministrazione Comunale, ha attivato un importante progetto chiamato "Cultivar", che si propone di cogliere le energie nascoste presenti in ogni giovane, in ogni attore del territorio, e in ogni azienda, e attivando cammini interattivi, far emergere, scrutare e individuare nuove fecondità, nuove vie, nuovi lavori.
Sono certo che questo Festival troverà feconde sinergie con il progetto Cultivar e, sarà una grande occasione di stimolo, di gioia e di bellezza per i nostri giovani e per tutta la nostra comunità".
Soddisfazione per il festival è stata espresso anche dal direttore artistico Daniele Franci: "Vedere come negli anni il festival si sia modificato e abbia ampliato il proprio programma e la proposta culturale per la città che lo ospita, è certamente una grande soddisfazione; come del resto sono molto orgoglioso delle scuole e delle compagnie che hanno deciso di prendere parte all'iniziativa. Incredibile il coinvolgimento delle scuole del territorio e dei commercianti che, sempre attenti, saranno i primi a dare il benvenuto ai tanti ragazzi e ragazze che arriveranno a Novellara dal 15 al 28 marzo. Un festival che vuole sempre creare momenti di incontro e scambio tra i vari partecipanti attraverso i laboratori teatrali e le attività collaterali pomeridiane".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Mercoledì, 12 Marzo 2014 11:37

La disfida finale di Mefisto a Cadelbosco di Sopra

Sabato 15 Marzo presso l' Altro Teatro di Cadelbosco di Sopra (RE) si disputerà la disfida finale di Mefisto....i dannati dell'improvvisazione -

Cadelbosco, 12 marzo 2014 -

Dopo una rassegna che ha visto partecipare un pubblico numeroso ed entusiasta, Sabato 15 Marzo andrà in scena l'ultima disfida di Mefisto!
I 4 Migliori attori "dannati", Alfredo Cavazzoni, Max Caiti, Leonardo Cagnolati e Stefania Malaguti si giocheranno la salvezza dell'anima magistralmente diretti da Daniele Ferrari nei panni di Mefisto.

Che cosa può fare un'anima dannata pur di assicurarsi il paradiso?
Il servitore del male costringerà 4 attori dannati a combattere per la salvezza della propria anima... solo uno di loro si salverà.
L'improvvisazione teatrale porterà al paradosso straordinario storie, situazioni e monologhi. Mefisto creerà più difficoltà possibili agli attori (i dannati): proponendo tutte le improvvisazioni, cambiando spazio, tempo, emozione, personaggi, luoghi, lingue....

Sette Spiriti Terreni (spettatori) comporranno una giuria che avrà il compito di assegnare il vincitore di ogni Disfida. Ogni giurato avrà una carta del colore corrispondente ad ogni attore sul palco e alla fine dello spettacolo consegnerà a Caronte la carta dell'attore che ritiene il migliore della Disfida.

Musiche di Omar Rizzi
Luci e audio a cura di Nicola Spadaccini

ingresso 12 euro (10 ridotti)

 

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L'appuntamento in programma per martedì 11 marzo si inserisce nel ciclo di iniziative di "Percorsi al femminile" promosso dall'Amministrazione Comunale per tutto il mese di marzo -

Boretto, 10 marzo 2014 -

Prosegue la serie di iniziative per parlare di diritti delle donne e pari opportunità inserite all'interno di "Percorsi al femminile fra arte, cinema e letteratura", la rassegna organizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni e le organizzazioni del territorio nel corso dell'intero mese di marzo.
Dopo il primo incontro organizzato dal Cineclub Zambelli con la proiezione del film "Philomena", il nuovo appuntamento è per martedì 11 marzo alle ore 18.00 con "Parole di donna", l'iniziativa organizzata in collaborazione con il Centro famiglie Bassa Reggiana presso la Biblioteca Comunale di Boretto. Un pomeriggio dedicato al confronto sulla tematica del femminile attraverso filmati, letture, poesie per confrontarsi sul tema grazie alla collaborazione delle psicologhe del Centro.
Martedì 22 marzo, infine, alle ore 21.00 presso il Teatro del Fiume si svolgerà "Frida" di e con Marina Coli, lo spettacolo su Frida Kahlo basato sul romanzo di Pino Cacucci. Un'occasione per conoscere la vita di una donna straordinaria, un'icona,e un esempio di libertà, tenacia, coraggio: anticonformista e femminista in anticipo sui tempi, la Kahlo è stata musa e artista, pronta a spezzare le regole, a triturarle, purché il suo essere potesse esprimere quel caleidoscopio di sentimenti che in lei si susseguivano. Soprattutto è stata una donna che, in nome della vita, ha affrontato ogni battaglia, ogni sofferenza.
In occasione dello spettacolo, nel foyer del Teatro saranno esposte un gruppo di opere di Azeglio Bertoni dedicate a figure femminili dell'arte e della civiltà contemporanea per la mostra "Tracce di Novecento". L'appuntamento è organizzato in collaborazione con la Galleria Napoleone Cacciani, che ospita una mostra personale dell'artista: lo spazio espositivo, inoltre, sarà aperto dopo lo spettacolo per una visita guidata a cura del prof. Ivan Cantoni.
«Abbiamo pensato a una serie di iniziative in rete per dare un segno tangibile della volontà di affrontare questo tema come comunità» spiega l'Assessore alla Cultura Giorgia Bia «e dare seguito ad un indirizzo preso dalla nostra Amministrazione nel 2013 quando, aderendo alla campagna "365 giorni no alla violenza sulle donne" ci siamo impegnati a portare il tema del femminile anche al di fuori dei contesti istituzionalizzati del 25 novembre e dell'8 marzo».

 

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

 

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Cinema, teatro, arte e non solo per la rassegna promossa dall'Amministrazione Comunale per tutto il mese di marzo -

Boretto, 5 marzo 2014 -

Una serie di iniziative per parlare di diritti e pari opportunità, per dire no alla violenza sulle donne e celebrarne la Giornata Internazionale. S'intitola "Percorsi al femminile fra arte, cinema e letteratura", la rassegna organizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni e le organizzazioni del territorio nel corso dell'intero mese di marzo per richiamare l'attenzione dei cittadini sull'importanza di sensibilizzare su un tema così importante e non ridurlo alla sola celebrazione dell'otto marzo.


Si comincia giovedì 6 marzo con la proiezione del film "Philomena" a cura del Cineclub Zambelli, presso il Teatro del Fiume. Il film di Stephen Frears con Judi Dench e Steve Coogan racconta una storia realmente accaduta. Philomena è un'anziana signora irlandese che, a un certo punto della sua vita, trova il coraggio di andare in cerca del figlio nato illegittimo e strappatole cinquant'anni prima dalle religiose del convento in cui era stata rinchiusa da ragazza. Ad aiutarla nell'impresa è un importante giornalista, con il quale intraprende un percorso irto e pieno di sorprese che condurrà la donna a fare pace col suo passato... La proiezione avrà inizio alle ore 21.00: l'ingresso è di 5 euro.


A seguire, martedì 11 marzo alle ore 18.00, "Parole di donna", l'appuntamento organizzato in collaborazione con il Centro famiglie Bassa Reggiana presso la Biblioteca Comunale di Boretto. Un pomeriggio dedicato al confronto sulla tematica del femminile attraverso filmati, letture, poesie per confrontarsi sul tema grazie alla collaborazione delle psicologhe del Centro.


Martedì 22 marzo, infine, alle ore 21.00 presso il Teatro del Fiume si svolgerà "Frida" di e con Marina Coli, lo spettacolo su Frida Kahlo basato sul romanzo di Pino Cacucci. Un'occasione per conoscere la vita di una donna straordinaria, un'icona,e un esempio di libertà, tenacia, coraggio: anticonformista e femminista in anticipo sui tempi, la Kahlo è stata musa e artista, pronta a spezzare le regole, a triturarle, purché il suo essere potesse esprimere quel caleidoscopio di sentimenti che in lei si susseguivano. Soprattutto è stata una donna che, in nome della vita, ha affrontato ogni battaglia, ogni sofferenza.
In occasione dello spettacolo, nel foyer del Teatro saranno esposte un gruppo di opere di Azeglio Bertoni dedicate a figure femminili dell'arte e della civiltà contemporanea per la mostra "Tracce di Novecento". L'appuntamento è organizzato in collaborazione con la Galleria Napoleone Cacciani, che ospita una mostra personale dell'artista: lo spazio espositivo, inoltre, sarà aperto dopo lo spettacolo per una visita guidata a cura del prof. Ivan Cantoni.


«Abbiamo pensato a una serie di iniziative in rete per dare un segno tangibile della volontà di affrontare questo tema come comunità» spiega l'Assessore alla Cultura Giorgia Bia «e dare seguito ad un indirizzo preso dalla nostra Amministrazione nel 2013 quando, aderendo alla campagna "365 giorni no alla violenza sulle donne" ci siamo impegnati a portare il tema del femminile anche al di fuori dei contesti istituzionalizzati del 25 novembre e dell'8 marzo».

 

 

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

 

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Un'iniziativa dell'Azienda USL in collaborazione con l'Associazione Fuori di Teatro. L'appuntamento è per giovedì 6 marzo in via Berenini 151 -

 

Parma, 4 marzo 2014 -

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, il Centro di Salute Mentale e il Servizio Sociale - Area Disabili Distretto di Fidenza dell'Azienda USL promuovono l'edizione 2014 del Laboratorio teatrale.

Il laboratorio è condotto da Marcello Savi dell'Associazione TraAttori con le tecniche del teatro d'improvvisazione, basato quindi sull'ascolto, sull'attenzione e sulla disponibilità alle proposte degli altri e alla creazione collettiva. Nella metodologia del lavoro l'aspetto ludico permette di sdrammatizzare le resistenze psicologiche che si possono manifestare nell'interazione con gli altri, fornendo interessanti presupposti sia per la libera espressione di sé, sia per lo studio di testi d'autore.

Il laboratorio è rivolto, oltre che agli utenti dei due Servizi, a tutti i cittadini che hanno il desiderio di condividere questo percorso che si pone come obiettivi di favorire, attraverso il gioco teatrale, la socializzazione al di là di stereotipi e pregiudizi e di diffondere una cultura di inclusione sociale.

Sono ancora disponibili alcuni posti. Chi è interessato, può presentarsi giovedì 6 marzo nella sala C di via Berenini n. 151 alle ore 17.30. La partecipazione è gratuita. Gli incontri proseguono a cadenza settimanale, il giovedì, dalle 17.30 alle 19.30. Per ulteriori informazioni, è possibile telefonare a Roberta Panizza al numero 0524.515429-515463.

E' un'iniziativa realizzata in collaborazione con l'Associazione Fuori di Teatro.

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

Prosegue al Cavolaforum la stagione teatrale con una coppia di eccezione: Silvia Razzoli ed Enzo fontanesi, che presentano la commedia comico dialettale " S'en ga fusa mia la mama ...". Venerdì 28 febbraio alle ore 21 presso il Cavolaforum, a Cavola di Toano (RE) -

Reggio Emilia, 27 febbraio 2014 -

 

Questa commedia, in modo un po' scanzonato, tenta di evidenziare il prezioso ruolo delle mamme, induce a sorridere sulle esagerazioni e mal controllate possibilità che il progresso ci offre: accesso costante al mondo virtuale, partite di calcio a tutte le ore e tutti i giorni ecc.. ma ci induce anche a cogliere il bisogno e la possibilità di piccole e grandi condivisioni che rendono la vita sociale un bene prezioso.

Quadretto di famiglia tipicamente contemporaneo in cui gli uomini, si sa, sono molto presi da molti (si fa per dire) problemi e interessi: calcio, televisione, amici, bar.... E quando c'è una partita può succedere di tutto, ma per gli uomini il mondo si ferma.
Se il marito, Ugo, così preso dai suoi due problemi, "va in oca" per ben poco, non pensa ad educare il figlio; se il figlio, Ettorino, subisce l'effetto di tutte le tecnologie, telefonini, chat e mondo virtuale tanto da indurlo a perdere il già poco contatto che riesce a stabilire con la realtà; se il figlio un po' lento, non trova lavoro, non trova moglie, non trova una sistemazione; se c'è da tenere la pace in famiglia; se il parroco impegnato nel sociale, con tanta volontà di fare ma, per fare serve aiuto, è sempre lei che si spende in prima linea: quella santa donna della mamma.

Un incalzante avvicendarsi di quadretti umoristici che con un ritmo sostenuto, con paradossi e retropensieri suscitano l'immediata risata, ma al contempo lasciano un leggero retrogusto di riflessione e una chiave di lettura per temi cogenti della contemporaneità.

Insomma tutti hanno un bel da dire, ma a risolvere concretamente i problemi in casa e fuori è sempre lei: la mamma, almeno quella di una volta!
Testo, regia, interpretazione di Enzo Fontanesi e Silvia Razzoli

Qualche notizia sugli artisti

Enzo Fontanesi: da una vita sulle scene del teatro dialettale con straordinaria versatilità e capacità di trasformismo nell'interpretare personaggi sia maschili che femminili. Oltre ai numerosi riconoscimenti riscuote particolare simpatia nel pubblico per la sua capacità interpretativa e soprattutto mimica.

Silvia Razzoli: nel 1983 il primo debutto con la compagnia teatrale "Il buffone di corte" che fondò a Cavola con Ivo Rondinini ancora sulle scene con numerose commedie di cui sono autori e attori. Nel dialetto trova le radici e sfumature della nostra identità da comunicare agli altri perché non vadano perdute.

Quest'anno ricorre il decennale del lavoro teatrale di questa coppia.
In due, soprattutto grazie alla versatilità interpretativa di Enzo Fontanesi, riescono a mettere in scena commedie con 5/6 personaggi che attingono contenuti dalla vita contemporanea e la trasmettono con la lingua che ha permesso ai nostri antenati di comunicare e comprendersi per secoli: il nostro dialetto. Un accostamento di presente e passato che risulta davvero avvincente.
Enzo Fontanesi e Silvia Razzoli attori e autori del teatro dialettale amatoriale, non sono professionisti, ma recitano da decenni. Dal 2004 hanno fatto un sodalizio artistico costituendo il duo che ha prodotto vari spettacoli di cui sono sia attori che autori coniugano il dialetto montanaro con quello "pianzano". Impegnati nel recitare anche per scopi solidali a favore di obiettivi benefici e associazioni di volontariato.
Nella loro brillante carriera hanno ricevuto numerosi premi in importanti rassegne interprovinciali del teatro dialettale (Medolla, Reggio Emilia, Mantova, Parma, Modena): tre oscar quali migliori attori protagonisti maschile e femminile recitando anche con altre compagnie; maschera d'oro, sipario d'oro, premio simpatia, super oscar...

Insieme da dieci anni , hanno prodotto vari spettacoli; vere e proprie storie, scritte da loro alla ricerca di un nuovo filone teatrale che cerca di leggere la contemporaneità, di far sorridere come da sempre fa il teatro dialettale e soprattutto, pur nell'umorismo, cerca di lasciare qualche spunto di pensiero e riflessione,.

I testi scritti e prodotti dai due attori rappresentano un filone di un teatro povero, quello dialettale fatto da appassionati e non da professionisti, che nella leggerezza del genere fanno sorridere ma che al contempo inducono a sottili riflessioni sul vivere quotidiano, sulla evoluzione della quotidianità e dei grandi temi sociali in continua e repentino cambiamento.

I testi scritti e prodotti:

Quand l'è trop.. l'è trop!! (esagerazioni dei tempi moderni)

Ma chi l'ha dit?! (uso e abuso della parola nell'era contemporanea con perdita dei significati più profondi.. meglio il dialetto che con poche parole permetteva di comprendersi realmente)

Ang vol mia pressia ( il tempo è una risorsa gratuita.. eppure tutti son rimasti senza, tutti abbiamo almeno due orologi... ma nessuno ha più tempo!)

S'en ga fusa mia la mama..! ( il valore della mamme... in un tempo in cui non è facile interpretare questo antichissimo e prezioso ruolo)

Risate in dialetto: ( il meglio del cabaret dialettale)

 

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Sabato 22 febbraio, alle ore 11.00 ed in replica alle 20.30 il Centro Etoile di Reggio Emilia presenta sul palcoscenico del Teatro della Rocca Franco Tagliavini "Freedom Project" -

Novellara (RE) 21 febbraio 2014 –

Sabato 22 febbraio, alle ore 11.00 (per le scuole – ingresso euro 3,50) ed in replica alle 20.30 (aperto a tutti, euro 7,00), il Centro Etoile di Reggio Emilia presenta sul palcoscenico del Teatro della Rocca Franco Tagliavini "Freedom Project" anteprima alla nuova edizione del festival internazionale Teatro Lab.
Si scaldano i motori della quinta edizione del festival internazionale diretto da Daniele Franci di Etolie Centro teatrale europeo che - dal 15 al 28 marzo - porterà in scena spettacoli teatrali realizzati dagli studenti di istituti scolastici italiani ed europei, al Teatro della Rocca Franco Tagliavini di Novellara.

"Freedom project" è una coproduzione internazionale che vede la partecipazione di allievi degli istituti Galvani Iodi di Reggio Emilia, del Silvio D'Arzo di Montecchio, di Utrecht-Olanda e di Etoile di Reggio Emilia, diretti da Marie Noelle Bouvier, Marco Martini, Marten van der Weele.

Protagonisti dello spettacolo tre registi intenti a progettare la loro prossima pièce. Mentre danno libero sfogo alla loro fantasia, sul palcoscenico iniziano a prendere vita le loro idee. Gli attori, le luci, gli effetti speciali prendono corpo e sottostanno al giogo dei tre registi: paradossalmente uno spettacolo incentrato sul rapporto tra libertà e schiavitù tanto i registi quanto gli attori non si rendano conto che il gioco teatrale si basa sempre su questa dicotomia. I registi scelgono di far parlare in prima persona le grandi personalità della storia che hanno dovuto affrontare questi problemi in maniera attiva, senza però tralasciare la sfera delle esperienze private, ma piuttosto riportando testimonianze di chi quella condizione l'ha vissuta sulla propria pelle.

Una regia diversa dalle scorse edizioni che ha investito tanto sulla creatività dei ragazzi esercitando la capacità di realizzare coreografie, effetti speciali e addirittura di scrivere i testi. La tematica affrontata ha fortemente coinvolto tutti i ragazzi che diventano così primi portatori di esperienze e di competenze che la scuola, attraverso il teatro e a progetti come questo, offre loro con il lusinghiero obiettivo di farli crescere in una società di persone quantomeno consapevoli.

Lo spettacolo verrà replicato nel mese di Aprile 2014 a Bordeaux, dove gli studenti provenienti dai tre stati si ritroveranno per l'ultima fase del progetto.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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Giovedì, 20 Febbraio 2014 13:18

Boretto, "Il malato immaginario" al Teatro del Fiume

A portare in scena l'ultima commedia di Moliére, domenica 23 febbraio, la Compagnia Allievi MaMiMò Gli Irregolari -

Boretto, 20 gennaio 2014 - 

Un classico del Teatro, rivisitato dai giovani talenti della Compagnia Allievi MaMiMò Gli Irregolari. Domenica 23 febbraio alle ore 21.00 al Teatro del Fiume di Boretto va in scena "Il malato immaginario" di Moliére, l'ultima storica commedia scritta dal grande uomo di teatro francese: una satira sulla mania ipocondriaca del malato ma anche sull'imperizia dei medici che cercano di prendersene cura, una farsa all'antica, che mette in scena l'illusione umana.

Padre di una bella e giovane donna, marito di una donna avida e fedifraga e vittima di uno sciame di dottori avvoltoi, salassatori e ciarlatani, Argante è il malato immaginario del titolo, un uomo sanissimo ma così fanaticamente convinto di essere ammalato, che passa la vita a consultare medici e a ingurgitare medicine. Sua moglie Belinda asseconda per convenienza le manie del marito, vezzeggiandolo con mille moine, nella speranza che egli finisca per morire davvero, ucciso dalle troppe cure del medico Purgone, lasciandola erede universale.
Il malato immaginario non si avvede dell'inganno ed è sempre più sicuro di essere moribondo e assistito dalla più premurosa delle mogli. È anche fermamente deciso a fare sposare la figlia Angelica a un medico, negandola al giovane che la fanciulla ama, e ciò solo per guadagnarsi per sempre l'assistenza del genero: Beraldo, fratello del malato immaginario, e la domestica Tonietta, sapranno comunque sottrarre il folle alle cure del dottor Purgone. Tonietta troverà anche il modo di far capire ad Argante la vera natura della moglie: egli dovrà fingersi morto, per osservare in libertà l'atteggiamento di Belinda. Le sorprese, purtroppo, non saranno piacevoli...

Il costo del biglietto è di 12 euro per la platea e di 10 euro per la galleria e il ridotto. Hanno diritto alle riduzioni i giovani di età inferiore ai 25 anni e le persone oltre i 60.
I biglietti potranno essere acquistati anche la sera stessa dello spettacolo, presso il Teatro del Fiume. La biglietteria è situata presso il Comune di Boretto (Piazza San Marco 5) e osserverà i seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 17.00 alle 19.00; sabato dalle 9.30 alle 12.30.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.- www.comune.boretto.re.it
Telefono 0522/963724 – 963723 – 963758 – 963759, tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00.

 

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

 

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Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

L'Istituto Alcide Cervi, in collaborazione con Cooperativa Boorea, indice il 
Bando di Selezione per il Festival di Resistenza 2014 - Teatro per la Memoria. 
Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti. Gli spettacoli scelti verranno quindi presentati nel mese di luglio e premiati da una giuria di esperti e dal pubblico.
La Giuria di esperti decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria (2.000 Euro) e attribuirà anche un secondo premio (500 Euro). Verrà infine assegnato il Premio del Pubblico (500 Euro).

La Casa colonica abitata dalla famiglia Cervi, luogo reale, spazio della memoria di uno degli eventi più significativi della storia del Novecento, è da tempo importante centro di studio e d'incontri, prestigioso Museo di storia contemporanea per i movimenti contadini, l'antifascismo e la Resistenza.
L'attività del Museo è caratterizzata da un'intensa progettualità sia di ricerca che educativa: particolare attenzione è rivolta alle giovani generazioni, tema centrale la memoria per quei valori di libertà, democrazia, uguaglianza che hanno animato la famiglia Cervi e che sono elementi essenziali di ogni forma di vita civile, solidale, da ricordare e difendere ancora oggi.

Il Festival - e il Concorso - sono momento culminante dell'impegno teatrale del Museo Cervi, il teatro stesso è, nelle sue forme produttive, d'incontro con più pubblici, una forma di resistenza, sollecitando il dialogo tra i cittadini. E pur essendo il teatro per sua natura effimero, da anni si è preso il difficile compito di rinnovare la memoria in forma viva, depositando saperi vitali, dinamici, intorno alle più importanti questioni della vita individuale e collettiva.
Invitate a inviare domanda di partecipazione al Festival sono le compagnie che abbiano spettacoli editi o inediti sui temi identitari dell'Istituto Cervi, temi che possono essere evocati dalle seguenti idee chiave: 'Resistenza e Costituzione', 'Storia e memoria', 'Terra e tradizioni popolari', 'Lavoro', 'Società civile e diritti', 'Multiculturalità'.
Ma saranno presi in considerazione anche tutti quegli spettacoli che sapranno raccontare, in forma seria o leggera, del disagio del vivere, affrontando questioni che mettano in relazione individuo e società, nella scuola per esempio, o nella famiglia e nelle relazioni affettive, in un mondo sempre più complesso e causa d'infinite ansie.

La 13ª Edizione del Festival si svolgerà negli spazi esterni del Museo Cervi dal 7 al 25 luglio 2014. Le domande di partecipazione - gratuita - dovranno pervenire via posta o direttamente con consegna a mano entro e non oltre il 30 aprile 2014. Per le domande inviate via posta farà fede la data del timbro postale. Le domande dovranno essere inviate al seguente indirizzo: Istituto Alcide Cervi, via Fratelli Cervi n° 9 - 42043 Gattatico (Reggio Emilia). L'Istituto metterà a disposizione delle Compagnie selezionate il palcoscenico, un'americana frontale e una di controluce; materiale illuminotecnico e fonico di base. Alle compagnie selezionate verrà corrisposto un rimborso spese di viaggio forfettario e l'ospitalità per la serata della rappresentazione (cena e pernottamento). Alla domanda dovranno essere allegati: curriculum vitae e professionale degli artisti e/o della compagnia teatrale, scheda di presentazione dello spettacolo, materiale video integrale (DVD) di quanto si intende rappresentare, eventuale altro materiale che si ritenga utile ai fini della selezione, materiale promozionale della compagnia formato locandina e /o manifesto (destinato all'allestimento di una esposizione a margine del Festival), scheda tecnica. Le domande sprovviste di video non verranno tenute in considerazione.

Una Commissione di esperti, nominata dall'Istituto, selezionerà gli spettacoli da inserire in cartellone e una Giuria di esperti seguirà gli spettacoli del Festival e decreterà lo spettacolo vincitore. Gli esiti della selezione per la partecipazione al Festival verranno comunicati entro la fine del mese di maggio 2014 all'indirizzo mail che sarà indicato dalle compagnie nella domanda di partecipazione. Le Compagnie e gli artisti prescelti parteciperanno alla 13^edizione del Festival – Concorso che terminerà con l'assegnazione del Premio "Museo Cervi. Teatro per la Memoria", assegnato dalla Giuria sulla base della valutazioni emerse durante lo svolgimento del Festival e in apposita riunione.

La consegna dei Premi avverrà il 25 luglio 2014 nel corso della serata della "Storica Pastasciutta", appuntamento conclusivo del Festival. In relazione alla collaborazione attiva fra il Festival di Resistenza e il Palio Poetico Musicale Ermo Colle, i materiali giunti al Museo Cervi potranno essere selezionati anche per il Palio che si svolgerà nella Provincia di Parma all'inizio del mese di agosto 2014 (www.ermocolle.it). Gli spettacoli prescelti potranno essere invitati a partecipare ad entrambi i concorsi.

In allegato il bando

Info: Paola Varesi, Responsabile del Progetto per l'Istituto Alcide Cervi, Tel.0522.678356
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.istitutocervi.it

(Fonte: ufficio stampa Le Staffette)

 

L’appuntamento si inserisce nella programmazione per il Giorno della memoria e sarà presentato venerdì 21 febbraio

Reggio Emilia, 18 febbraio 2014

Uno spettacolo per la memoria, per non dimenticare quello che successe durante la seconda guerra mondiale nei campi di concentramento e fare in modo che una simile barbarie si verifichi mai più. Ruota intorno a questo tema "Un viaggio dentro Le staffette della memoria" per la regia di Mariangela Dosi e la partecipazione degli studenti del Liceo d'Arte Paolo Toschi di Parma, promosso dal Comune di Poviglio - Assessorato alla Cultura e dal Circolo Anpi "Eugenio Curiel" in collaborazione con i circoli ANPI di Boretto, Campegine, Castelnovo Sotto e Gattatico, venerdì 21 febbraio 2014 presso il Centro del Volontariato Kaleidos.

Un appuntamento sull'importanza del ricordo e della conoscenza della storia, inserito nel programma delle Iniziative organizzate dal Comune per il Giorno della Memoria, come spiega l'autrice stessa: «I deportati nei campi di concentramento hanno scritto memorie, diari, lettere; hanno cercato, alcuni, di comunicare il più possibile, di raccontare il lager affinché non si dimentichi quello che l'uomo può fare, quello che uomini, donne, bambini hanno subito. Da anni cerchiamo di capire, di non perdere la memoria, di stare vigili e di riflettere su ciò che è accaduto. Molti dei sopravvissuti non ci sono più, molti sono troppo anziani per continuare a testimoniare. I giovani non hanno memoria e la scuola non basta a far conoscere» afferma Mariangela Dosi.

«Le persone dimenticano, confondono le date, non sanno le motivazioni profonde che stanno alla base dell'orrore. È quasi incredibile che, in un contesto di inconsapevolezza dilagante, ci siano alcuni studenti di liceo che abbiano voluto aderire alla mia richiesta: chi vuole salire sul palcoscenico per la giornata della memoria? Un sopravvissuto ha raccontato a me, io ho raccontato a loro ed essi, questi giovani, raccontano a voi il viaggio fatto a Mauthausen con il treno della memoria, che è anche un viaggio interiore, un viaggio dentro».

«L'Anpi e l'Amministrazione comunale sono ancora una volta promotrici di un progetto culturale che supera la logica della celebrazione per attualizzare il passato, luce imprescindibile per il nostro presente. Gli studenti dell'Istituto "Toschi" permette di dar voce alle staffette della memoria, che vivificheranno gli avvenimenti del passato attraverso il loro vissuto» dichiara Filippo Ferrari, Assessore alla Cultura del Comune di Poviglio.

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00 presso la Sala "Sergio Tagliavini" del Centro del Volontariato "Kaleidos" (via Bologna 1). L'ingresso è gratuito.

Per info:

Biblioteca comunale di Poviglio, 0522/960426 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

(Fonte: ufficio stampa comune di Poviglio)

 

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