Grazie alle loro iniziative hanno donato una stampante per ecografo da sala operatoria all'Ospedale dei bambini "Pietro Barilla".
Al centro delle loro animate discussioni la squadra del cuore, amata e seguita nella buona e nella cattiva sorte. Ma durante i loro incontri i Danè del Parma, un gruppo di tifosi che quest'anno celebra 45 anni di fede calcistica vissuta insieme, hanno raccolto i fondi per giocare una partita impegnativa. "La più impegnativa", aggiunge Simone Burani nominato presidente del fans club parmigiano per meriti acquisiti sul campo. Si erano infatti posti l'obiettivo di acquistare una stampante per l'ecografo della sala operatoria dell'Ospedale dei Bambini. E lo hanno raggiunto.
Sabato mattina, grazie all'intercessione dell'associazione Giocamico presieduta da Corrado Vecchi, hanno consegnato l'apparecchiatura nelle mani di Luciano Bortone, medico della 1° Anestesia e Rianimazione dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma che l'ha presa in consegna per i bambini del Maggiore. "La stampante completa un ecografo frutto di un'altra generosa donazione e in questo modo abbiamo uno strumento che poche sale operatorie hanno ma che soprattutto ci consente di intervenire presto e bene sui pazienti più piccoli" ha spiegato Luciano Bortone che ha ringraziato gli amici con i quali condivide la fede calcistica anche a nome del personale del comparto e del direttore Sandra Rossi.
Soddisfatto il nutrito gruppo di Dané capitanato dal presidente. "Siamo nati nel '73 – spiega Simone Burani - e abbiamo sempre seguito il Parma in tutte le trasferte, quando vince è una festa. Però la partita più bella è stata quella che abbiamo giocato per l'Ospedale dei bambini. E' stata la nostra prima iniziativa personale e abbiamo centrato l'obiettivo che ci eravamo prefissati". A colpi di sciarpe, cuscini, gadget del gruppo, piano piano il gruzzolo è cresciuto e si è tradotto in un'apparecchiatura che consente di agevolare il lavoro dell'equipe in sala operatoria. E ora sono pronti per il prossimo obiettivo, ancora più ambizioso del primo.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Apre la nuova casa dei papà. Nel giorno della festa della mamma, il servizio di ospitalità di soccorso per padri separati inaugura la prima casa
E' stato scelto un giorno speciale, la Festa della mamma, per dare avvio a un progetto tutto nuovo, dedicato ai papà ma che ha nel cuore soprattutto il benessere dei figli: domenica 13 maggio l'Associazione San Cristoforo, un pezzo di strada insieme, ha tagliato il nastro della prima casa dedicata ad accogliere padri separati in emergenza abitativa. Un appartamento luminoso, curato in ogni dettaglio, con quell'amore che rende un luogo ancor più bello e accogliente. In questa palazzina, affacciata su una strada tranquilla di un quartiere residenziale della città, da oggi co-abiteranno due papà che, oltre alla fatica di una separazione, hanno dovuto affrontare la difficoltà di trovarsi fuori casa con uno stipendio non più sufficiente a coprire le spese.
Un problema sommerso ma neanche troppo che anche a Parma ha numeri importanti. Perché ci sono troppi padri che, lasciando la casa alla compagna, si trovano senza un tetto o sono costretti a ritornare nella cameretta della loro infanzia, nuovamente a casa dei genitori, ora anziani. Anche questo ha spinto l'associazione a inventarsi una risposta innovativa con il progetto Io sto con te. Ai papà si offre una soluzione abitativa dignitosa, la tranquillità di non sentirsi soli e, soprattutto, la possibilità di condividere nuovamente la quotidianità con i propri ragazzi, in una casa "normale", dentro una situazione "normale". Perché, quando la propria vita è sconvolta da un cambiamento indesiderato e traumatico, la normalità diventa il desiderio più grande. E dalla normalità si può tornare a costruire guardando avanti.
Ora che il progetto è partito, l'associazione che sta preparando altri tre appartamenti, rivolge un invito esplicito a tutti i papà in difficoltà: "chiamateci, scriveteci, fatevi sentire, vi stiamo aspettando e non vediamo l'ora di poter condividere con voi questo sogno che, giorno dopo giorno, si sta realizzando".
Da quando è stato presentato alla città, lo scorso 19 marzo, Festa del papà, il tam tam non si è mai interrotto.
Da Parma, la proposta ha fatto il giro dello stivale e presto, da tutta Italia, sono arrivate telefonate e manifestazioni di interesse per questa idea che, inaspettatamente, si è dimostrata travolgente.
Ancora una volta, per vincere la parola chiave è stata rete; è la comunità che fa quadrato intorno a chi si trova in un momento difficile.
L'elenco di chi ci ha messo un pezzo è lungo: la Fondazione Munus con un fondo dedicato al progetto, il Comune di Parma e il Centro per le famiglie, la Fondazione Pizzarotti che ha contribuito a ristrutturare l'appartamento, il Gruppo Immobiliare Paluan, Ilma Mobili, la cooperativa Eidè, la Comunità di Sant'Egidio, Famiglia più, i Laboratori famiglia, l'Associazione mamme e papà separati, l'ASP e la parrocchia dell'Immacolata.
Ognuno con un ruolo diverso ha permesso di arrivare fino qui, che è solo l'inizio di un percorso che ogni giorno si arricchisce e che ancora ha bisogno del sostegno di tutti.
Per saper di più: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.iostoconteparma.it
E' stata un successo la vendita dei biglietti della lotteria benefica LotteriAMO, organizzata dalla parrocchia di Palanzano, in occasione della partita Parma – Carpi che si è tenuta sabato scorso al Tardini.
Dai venti volontari che hanno aderito all'iniziativa sono stati venduti complessivamente un migliaio di biglietti tra pre e post partita.
"Un risultato significativo – precisa Sara Araldi, della parrocchia di Palanzano e responsabile del progetto fin dal suo nascere – il cui ricavato andrà a finanziare oltre all'oratorio, l'ampio progetto parrocchiale che riguarda la ristrutturazione della Chiesa seicentesca di San Martino nel suo complesso."
"Un ringraziamento particolare - prosegue Araldi - al Parma Calcio 1913 che ha autorizzato la vendita dei biglietti di LotteriAMO al Tardini, oltre ad aver messo a disposizione una maglia autografata del capitano Alessandro Lucarelli che sarà tra i numerosi – ben 65 - premi estratti."
"Oltre alla Società, un doveroso ringraziamento al Centro di Coordinamento Parma Clubs con il suo Presidente Angelo Manfredini, che ha supportato l'iniziativa mettendo a disposizione i locali per le riunioni di briefing e di report finale e agli addetti alla sicurezza dello stadio, in particolare il sig. Umberto che ha dato un importante aiuto dal punto di vista logistico".
"Un grazie di cuore infine a tutti i volontari, tra cui i City Angels di Parma e al rapper Nicola Comparato che ha composto e interpretato un inno per omaggiare il Parma Calcio e questa iniziativa benefica, registrato grazie alla disponibilità dello studio Valbaganza " conclude Sara Araldi.
La miglior promoter è stata Roberta Coli, che è stata premiata con un buono per il ritiro di un cesto di prodotti tipici del territorio, insieme a Tina Guarino aggiudicataria del secondo posto.
La vendita dei biglietti – al costo di € 2,5 ciascuno – prosegue fino a qualche giorno prima dell'estrazione - nei tanti punti convenzionati di Parma e provincia disponibili sulla pagina facebook https://www.facebook.com/ParrocchiadiPalanzano/
(In foto di copertina e a fianco, una volontaria con Capitan Lucarelli)
"Give me 5 for charity". Il punto vendita KIABI di Parma ed HUMANA di nuovo insieme per regalare attimi di felicità a chi ha più bisogno di aiuto!
Da lunedì 16 aprile nello store KIABI di Parma (Centro Commerciale Parma Retail) riparte la raccolta di abiti destinati alle famiglie in difficoltà. Tutti i clienti KIABI hanno tempo fino al 6 maggio per donare i propri abiti inutilizzati e aiutare le persone in difficoltà.
Attenzione e sostegno alle iniziative legate al territorio sono da sempre tra le priorità di KIABI. Anche quest'anno l'azienda di abbigliamento rinnova la sua collaborazione con HUMANA People To People Italia Onlus nel progetto "Give me 5 for chariy".
L'iniziativa di raccolta abiti permette ai clienti dello store KIABI di Parma di donare i propri capi d'abbigliamento inutilizzati e destinarli a tutte le famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà. Mamme e bambini, grazie alla generosità dei clienti KIABI, riceveranno un kit personalizzato per poter rinnovare il proprio guardaroba.
Nel punto vendita della città da lunedì 16 aprile a domenica 6 maggio i clienti possono donare i propri capi usati. Per ogni 5 indumenti donati, riceveranno un buono sconto di 10€ spendibile dal 16 aprile al 20 maggio (a fronte di un acquisto minimo di 50€). Per ogni buono registrato KIABI destinerà 1€ della vendita alla Fondazione HUMANA.
Donare è un gesto piccolo e semplice ma che rende grande il cuore di chi lo fa!
KIABI è il brand nato in Francia nel 1978 per iniziativa della famiglia Muliez, gruppo che ha fondato Auchan, Decathlon, Leroy Merlin e Pimkie. Da 40 anni a fianco delle famiglie di tutto il mondo con un'offerta di moda originale, divertente e accessibile, con un eccellente rapporto qualità prezzo. KIABI, oggi, veste i momenti più belli della vita dei propri clienti, uomo, donna, bambino, bebè, premaman e taglie comode. Servizi personalizzati e pensati per le diverse esigenze dei propri clienti rendono il momento dell'acquisto un'esperienza sempre più innovativa e fresca, da condividere con chi si ama. Per un primo giorno di scuola o un appuntamento di lavoro semplicemente perfetti e firmati KIABI.
KIABI, LA FELICITÀ TI DONA
Nasce Una Bella Storia, il portale di comunicazione ideato dal Consorzio Solidarietà Sociale di Parma, dalla cooperativa Gruppo scuola, con il contributo di Fondazione Cariparma e il patrocinio del Comune di Parma.
Venerdì 20 aprile è stato presentato nell'Officina delle Arti Audiovisive di via Mafalda di Savoia, dove ha sede la redazione del portale.
La particolarità di www.unabellastoria.com è di essere una piattaforma aperta al contributo di singoli cittadini, associazioni di volontariato, culturali o sportive, cooperative sociali, onlus e scuole.
Per partecipare e raccontare la propria storia con parole, foto, video o anche con la radio, basta iscriversi al sito www.unabellastoria.com o di scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Alla presentazione sono intervenuti Federica Montani, responsabile area promozione e sviluppo del Consorzio, Sabrina Fornia, vice presidente del Consorzio Solidarietà Sociale, Gino Gandolfi, presidente della Fondazione Cariparma, Leonardo Spadi, consigliere comunale, delegato alle politiche giovanili, il giornalista Enrico Gotti, in rappresentanza della redazione del portale, e Davide Patti, rappresentante di istituto del Bodoni, che è fra gli studenti che hanno arricchito il portale.
Cosa è una bella storia (dal sito unabellastoria.com)
Una Bella Storia è un nuovo portale di comunicazione sociale, che vuole dare visibilità a tutte le realtà del territorio che contribuiscono al bene comune (associazioni, cooperative, scuole, onlus, realtà sportive e culturali). Una Bella Storia consente a queste realtà di raccontarsi in modo nuovo, e di presentare i loro progetti per ottenere sostegno da cittadini, istituzioni e imprese. Una Bella Storia è un portale ideato dal Consorzio Solidarietà Sociale di Parma, in cui ha creduto Fondazione Cariparma, e che adesso è uno strumento a disposizione di tutti. È una piattaforma collaborativa: che vuole aggregare belle esperienze per aumentare il loro impatto positivo sulla vita di tutti.
Una Bella Storia è un portale di comunicazione e storytelling, per raccontare in modo nuovo storie che hanno un valore sociale, che contengano un messaggio educativo di cambiamento possibile. Chiunque può diventare autore, scrivere articoli, pubblicare video, immagini e fotografie. L'invito a partecipare è rivolto a tutti i cittadini, per raccontare quello che fanno, quello che vedono, quello che vorrebbero in un futuro migliore.
La redazione del portale ha sede nell'Officina delle Arti Audiovisive, in via Mafalda di Savoia, 17/a, a Parma.
Una Bella Storia è un atlante di belle notizie ed esperienze positive, aperto al contributo di tutta la comunità.
Alcuni commenti:
Federica Montani: "Questo portale oggi prende vita, lo si presenta e lo si consegna alla città. Le belle storie hanno molto da insegnare"
Sabrina Fornia: "Si avvertiva la necessità di porre l'attenzione su storie che fossero positive. Una Bella Storia non sarà un sito d'informazione, alla rincorsa della cronaca, ma uno spazio per mettere insieme storie belle in grado si mostrare molteplici dimensioni della realtà. Oggi lanciamo una chiamata collettiva alla città e alla provincia".
Gino Gandolfi: "A nome della Fondazione ringrazio chi ha ideato il progetto, chi lo ha realizzato e soprattutto chi lo sta animando".
Leonardo Spadi: "Oggi giorno siamo circondati da notizie negative, il rischio, per noi giovani, è di crescere piuttosto sfiduciati..."
(Foto di Francesca Bocchia)
Il Parma Calcio a sostegno di LotteriAmo, la lotteria benefica a favore della Parrocchia di Palanzano. Sabato 21 aprile dalle 14.00 vendita dei biglietti di fronte al Tardini.
Sabato 21 aprile in occasione della partita in casa del Parma a partire dalle ore 14.00 allo Stadio Tardini saranno venduti i biglietti della lotteria benefica LotteriAmo, organizzata dalla parrocchia di Palanzano e il cui ricavato servirà per ristrutturare l'oratorio destinato alle attività di giovani e bambini.
Tra gli sponsor dell'iniziativa anche il Parma Calcio 1913 che ha messo a disposizione una maglia autografata del capitano Alessandro Lucarelli e autorizzato la vendita dei biglietti della lotteria in occasione della partita contro il Carpi.
Numerosi – ben 65 - e importanti i premi che saranno assegnati al momento dell'estrazione – che si terrà il prossimo 26 maggio – tra i tanti uno scooter, un televisore maxi schermo Samsung, prosciutti di Parma e come detto la maglia autografata del capitano Lucarelli, solo per citarne alcuni.
"Questa iniziativa – sottolinea Sara Araldi, volontaria del gruppo parrocchiale di Palanzano - è un'ulteriore dimostrazione che il Parma Calcio 1913 e i suoi supporter sono sensibili alle iniziative benefiche e vicine ai valori della solidarietà e dell'aiuto al prossimo, in particolare ai bambini visto che il ricavato della vendita va interamente per la ristrutturazione e la messa a norma dell'oratorio di un piccolo comune montano, come quello di Palanzano".
Anche il Centro di Coordinamento Parma Clubs, l'Associazione Polizia di Stato e i City Angels sabato pomeriggio aiuteranno i volontari della parrocchia nella vendita dei biglietti e per l'occasione il rapper Nicola Comparato ha composto e interpretato un inno per omaggiare il Parma Calcio e questa lodevole iniziativa benefica, registrata grazie alla disponibilità dello studio Valbaganza e pubblicizzata grazie a Marco Caviola di Ctrl Print che ha sponsorizzato roll up e poster dell'evento.
La vendita dei biglietti – al costo di € 2,5 ciascuno - proseguirà anche nei tanti punti convenzionati di Parma e provincia disponibili sulla pagina facebook https://www.facebook.com/ParrocchiadiPalanzano
Rinnovata la convenzione fra Interporto e la Onlus che sostiene chi è in povertà. Ancora un anno di spazio e servizi logistici per lo stoccaggio dei beni alimentari
Quando la famiglia è grande, serve una dispensa grande. E la famiglia della San Cristoforo è decisamente numerosa. Un'associazione i cui volontari, ogni giorno fanno "un pezzo di strada insieme" a più di duecento uomini e donne in grave difficoltà, offrendo loro cibo e una casa. Ma non da soli, però. Fra chi porge la mano c'è CePIM - Interporto di Parma che offre gratuitamente all'associazione proprio lo spazio per quella grande dispensa, dove stoccare i beni prima della distribuzione. Spazio per il deposito ma anche servizi logistici, come la movimentazione, il trasporto delle merci e la gestione degli ordini. Si tratta di una convenzione stipulata un anno fa e rinnovata nuovamente per l'anno a venire.
"Cepim crede fermamente nella promozione del nostro territorio, sostenendo iniziative per il bene della nostra comunità. Questa è solo una delle tante attività che portiamo avanti; responsabilità sociale non solo nell'ambito della solidarietà ma anche della cultura e della formazione dei giovani" dice Luigi Capitani Amministratore Delegato di CePIM SpA – Interporto di Parma.
Avere un luogo dove stoccare i beni alimentari è fondamentale per contrastare ogni spreco ed evitare che il cibo finisca al macero e non su una tavola apparecchiata. Spesso i beni alimentari arrivano in dono da aziende o supermercati, perché non più idonei al commercio. Sono brutti ma buoni e rischiano di essere scartati solo perché hanno confezioni danneggiate, etichette scolorite o perché troppo prossimi alla scadenza per essere venduti.
L'associazione li fa arrivare all'Interporto. Da lì, operatori e volontari li smistano fra i propri utenti e altre quattordici associazioni. E' un circolo virtuoso che ogni anno movimenta 80 tonnellate di cibo.
La San Cristoforo dà da mangiare e ascolto a tante persone che rischiano di restare ai margini della società: ci sono i detenuti ai domiciliari senza una famiglia dove vivere, gli ex-detenuti che attendono un'opportunità di lavoro, gli studenti universitari immigrati che hanno perso la borsa di studio e si ritrovano senza nulla; c'è poi chi è uscito dall'alcool o dalla tossicodipendenza e non è più incluso nei percorsi protetti dei servizi e le famiglie di alcune parrocchie della nostra città.
L'elenco delle persone che rischiano di essere dimenticate è molto lungo. Sono uomini e donne che l'associazione quotidianamente accompagna nel loro cammino di integrazione, aiutandoli nella ricerca di una nuova prospettiva. Dignità, inclusione e autonomia e un lavoro per poter tornare guardare nuovamente al futuro con fiducia.
Gli angeli dal berretto blu di Parma aprono, a San Leonardo, la loro terza sede dopo quella storica di Oltretorrente e della Stazione.
I City Angels, nati a Milano nel 1994 per opera di Mario Furlan, riconoscibili dal basco blu, simbolo delle forze Onu portatrici di pace, e dalla giubba rossa, colore dell'emergenza, svolgpno la loro missione di sostegno e solidarietà sociale e r soprattutto di notte a favore dei più deboli: senzatetto, migranti, tossicomani, etilisti, vittime della criminalità.
"Siamo un punto di riferimento sicuro per i cittadini e un deterrente per i malintenzionati: se vediamo qualcuno che commette un crimine non ci voltiamo dall'altra parte, ma interveniamo!".
A Parma è stata inaugurata, in pompa magna, la terza sede dell'associazione in una delle zone più delicate della città, quel quartiere San Leonardo troppo spesso salto alle cronache per fattori negativi.
Le foto di Francesca Bocchia a ricordo dell'evento.
Un gioiello di solidarietà per Giocamico: Claudia Oddi dona all'associazione i fondi raccolti dalla vendita del braccialetto da lei creato per l'Ospedale dei Bambini.
La collaborazione tra la Gioielleria Oddi e Giocamico Onlus nasce spontanea appena Cristina Premoli suggerisce questa ipotesi a Claudia Oddi. Claudia (che è anche designer) decide quindi di disegnare un piccolo gioiello, un braccialetto in argento, per raccogliere fondi da destinare all'associazione.
La vendita riscuote da subito grande successo, in particolare nel periodo natalizio, tanto da avere liste d'attesa e arrivando ad alcune centinaia di confezioni vendute grazie al forte interessamento dei clienti che hanno scelto il braccialetto anche per occasioni "speciali": dall'omaggio aziendale, al pensiero per le maestre di scuola fino alla bomboniera. All'opera di promozione collaborano attivamente anche l'associazione Mogli Medici Italiani con la presidente Adele Quintavalla e il personale dei reparti pediatrici dell'Ospedale dei Bambini presenti alla donazione di questa mattina con la coordinatrice infermieristica della degenza pediatrica Claudia Marcatili e la Bed manager Mira Calmetta. Il ricavato di questa vendita, che ha raggiunto i 13 mila euro, è stato infatti consegnato questa mattina a Corrado Vecchi, presidente dell'associazione che accompagna i piccoli pazienti nel loro talvolta lungo percorso ospedaliero con tanti progetti ludico-ricreativi.
"Mi auguro che questo sia solo l'inizio di una collaborazione con Giocamico Onlus, che conosco e stimo da tempo – ha dichiarato Claudia Oddi - . La proposta di poter sostenere concretamente questa associazione impegnata a favore dei piccoli pazienti ospedalieri mi ha subito portata ad aderire con entusiasmo nella speranza di contribuire a donare un sorriso in più sia ai bambini che ai loro genitori. Disegnare e produrre quel braccialetto conoscendone il fine per me è stato un onore e voglio ringraziare tutti i miei clienti che scegliendo di acquistarlo sono diventati parte attiva di questa donazione". E non è finita qui, perché la vendita continua in gioielleria o presso Giocamico contando su quel passaparola di solidarietà che si è rivelato vincente.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
La creatività urbana come impegno sociale non è cosa nuova. In passato però l'espressione artistica veniva utilizzata come mezzo di protesta, un modo per diffondere messaggi di dissenso o di denuncia. Oggi questo aspetto è meno sfruttato dagli artisti urbani.
L'impegno si è tramutato in cose da fare come ad esempio l'applicazione dei graffiti, soprattutto nel figurativo, nella riqualifica di edifici o addirittura quartieri in degrado. Oppure l'utilizzo della streetart come ricerca spirituale, come viaggio interiore o accompagnamento alla meditazione. Oppure sempre più richiesto è l'intervento degli artisti graffitari nei progetti di sostegno e aiuto alla persona. Nelle carceri ad esempio, nella sensibilizzazione verso la creatività e l'educazione al bello nelle scuole, negli istituti per malati psichici.
Altro esempio di positivo rapporto tra creatività e sociale, è l'intervento negli istituti di ricovero o nelle case di riposo. Già a Lisbona, nel 2015, è stato realizzato "il primo fortunato workshop teorico e pratico per connettere l'arte tra generazioni. Il progetto ideato dall'organizzazione portoghese Lata 65 ha condotto gli anziani ad apprendere la pratica della streetart, sui muri della città, con l'accompagnamento di artisti portoghesi conosciuti". La notizia ha fatto il giro del mondo.
Questa proficua collaborazione tra gli anziani e gli artisti, a quasi tre anni dall'esperienza di Lisbona, si è potuta realizzare anche in Italia.
A Varano De Melegari in provincia di Parma, presso la Casa Residenza per anziani, Bonzani. L'iniziativa è stata possibile grazie alla volontà e al sostegno della ONLUS AuroraDomus e al personale della Residenza Anziani.
Tutti, compresi anziani e writers, si sono impegnati per la riuscita del progetto. "La nostra associazione McLuc Culture da più di dieci anni è impegnata nella promozione della creatività urbana. Più di un anno fa stavamo ragionando sulla eventualità di realizzare un progetto simile a quello di Lata65". Trovare spazi, risorse e consensi istituzionali non era cosa facile. "Ci siamo entusiasmati subito e accolto con favore la proposta di realizzare, con la partecipazione degli ospiti, una serie di opere con gli spray nello stile e nella tecnica dei graffiti. Dopo circa un anno di gestazione e di aspetti organizzativi e tecnici da risolvere è stato possibile avviare il progetto".
Tredici artisti membri di McLuc Culture hanno incontrato gli anziani, tra Dicembre 2017, Gennaio e Febbraio 2018, hanno conosciuto in parte le loro storie, le loro abitudini, l'ambiente in cui vivono. Questo ha permesso di raccogliere spunti, suggestioni, ispirazione per poi riuscire a interpretare su 43 pannelli i loro racconti, le loro visioni, le loro inquietudini e i loro ricordi.
La Casa Residenza Bonzani ha potuto arricchirsi di energia e emozioni che resteranno indelebili anche quando gli artisti non ci saranno più. Saranno nell'aria e sulle opere stesse che coloreranno le pareti dei corridoi, delle sale e delle camere. Questa è la dimostrazione concreta del valore dell'arte come sviluppo sociale, come contributo al miglioramento della qualità della vita.
Il valore è maggiormente prezioso in casi come questi in cui due mondi apparentemente distanti, la residenza per anziani e il mondo dei graffiti, si avvicinano e realizzano qualcosa di bello. Avviene tutto in modo naturale. Gli/le ospiti, i/le giovani artisti/e, i famigliari delle/degli anziane/i, i/le collaboratori/ici della residenza, tutte le persone coinvolte, turnazioni permettendo, hanno accolto con generosità questo percorso. Le barriere nascono dai pregiudizi, gli ostacoli sono soprattutto mentali. Per questo non esistono. Vedere il sorriso dei/delle residenti, la loro gioia per la presenza di tanti giovani artisti, la loro partecipazione diretta o indiretta è stato impagabile. Superare certe regole e certe rigidità dettate dalle convezioni non portano necessariamente al caos, spesso sprigionano momenti di magia quando la strada della libertà espressiva viaggia sulla strada del cuore.
Fabrizio Maci
mclucculture.it