La polizia di stato identifica la cittadina che ha danneggiato il vetro di un treno
Parma: Nel pomeriggio del 14 agosto, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma ha denunciato in stato di libertà una cittadina italiana, K.V. di 25 anni la quale poco prima, aveva infranto un finestrino del treno R.11414 in sosta nella stazione di Parma, scalo di fine corsa del convoglio.
In particolare la ragazza, addormentatasi a bordo del citato Regionale, si è svegliata nello scalo di Parma ove il treno, dopo aver terminato la sua corsa, sostava in attesa di ripartire alla volta di Bologna alle ore 12.00 circa.
Al suo risveglio la K.V. trovando tutte le porte del convoglio bloccate in chiusura, come previsto dal regolamento, probabilmente colta dal panico, decideva di infrangere un finestrino per scendere dal treno.
Il personale Polfer della stazione di Parma rintracciava la predetta ancora presente all'interno della stazione la quale ammetteva immediatamente di essere l'autrice del fatto per cui, dopo gli accertamenti di rito veniva indagata in stato di libertà per il reato di danneggiamento aggravato.
Operazione "Oro rosso" - Continua il contrasto della Polizia Ferroviaria contro i furti di rame
Modena 6 giugn 2019 - Sono 33 i siti controllati nella giornata del 4 giugno, a livello regionale, tra aziende cha trattano la rottamazione dei metalli, depositi lungo la linea ferroviaria e su strada, che hanno visto impiegati 41 operatori della Polizia Ferroviaria che hanno proceduto ad approfonditi accertamenti nei confronti di 57 persone, nella giornata straordinaria di controlli e contrasto ai furti di rame.
Nella sola provincia di Modena, 6 operatori della Polizia Ferroviaria hanno sottoposto a monitoraggio straordinario 3 siti e le situazioni ritenute a maggior rischio senza rilevare, tuttavia, alcuna anomalia, a riprova del fatto che i costanti controlli, uniti alle operazioni straordinarie, hanno portato ad una significativa riduzione dei furti di rame in ambito ferroviario.
Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per l'Emilia Romagna continua con i servizi straordinari di controllo in ambito ferroviario predisposti a livello nazionale dal Servizio di Polizia Ferroviaria, e lo scorso 4 giugno è stato organizzato il 4^ servizio straordinario in ambito ferroviario, denominato "Oro Rosso", organizzato per monitorare la situazione relativa ai furti di materiale ferroso, soprattutto rame.
Il fenomeno dei furti di rame e materiali ferrosi colpisce società operanti nel settore dei trasporti, ma anche dell'energia e delle telecomunicazioni, nonché aziende elettrotecniche ed elettroniche attive nella produzione e nell'utilizzazione di beni prodotti con l'impiego di tali materiali.
Questi furti, oltre a creare un danno alle società vittime del crimine, possono facilmente provocare l'interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo ed avere, inoltre, conseguenze significative per quanto riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico.
La Polizia Ferroviaria, pertanto, negli ambiti di competenza, è chiamata a svolgere un delicato e continuo compito di sorveglianza e controllo onde evitare simili emergenze.
Fidenza 5 giugno 2019 - Due cittadini polacchi, B.M. di 63 anni e D.Z. di 56 anni, sono stati denunciati in stato di libertà dalla Polizia Ferroviaria di Fidenza (PR), per resistenza a Pubblico Ufficiale ed interruzione di pubblico servizio.
In particolare i due soggetti, in evidente stato di ebrezza alcoolica, dopo essere saliti su un treno a Parma tentavano di scendere per riprendere un bagaglio, dimenticato sulla banchina, quando il treno era già ripartito.
Dopo aver aggredito il Capo treno che cercava di far desistere i due dal loro pericoloso atteggiamento, all'arrivo a Fidenza si scagliavano contro gli Agenti della Polizia Ferroviaria intervenuti per sedare gli animi, e B.M., successivamente, si sdraiava sui binari da dove veniva trascinato via di peso dagli Agenti.
Viste le condizioni psicofisiche di B.M., veniva richiesto l'intervento di personale del locale 118 che sottoponeva il polacco ad accertamenti sanitari obbligatori, trasferendolo presso l'Ospedale Civile di Parma.
Questura di Parma
Nel corso degli accertamenti finalizzati a recuperare il bagaglio dimenticato a Parma dal B.M., emergeva che entrambi i polacchi sono conducenti di autobus.
La Polizia di Stato identifica e denuncia due autori di un tentato furto con strappo a bordo treno.
Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma, al termine di un'attività di indagine lampo ha identificato e denunciato in stato di libertà due individui, uno dei quali minorenne, resisi responsabili del tentativo di furto con strappo di una borsa di una viaggiatrice.
In particolare una viaggiatrice, appena partita dalla stazione di Parma a bordo di un treno Regionale segnalava telefonicamente al 113 che poco prima, mentre era in attesa del convoglio nella stazione di Parma, due giovani avevamo tentato di strapparle di mano la borsetta, desistendo dal loro intento solo grazie all'energica reazione della signora che, oltre a metterli in fuga, forniva una dettagliata descrizione dei due all'operatore del 113.
La tempestiva segnalazione inoltrata dalla Questura agli uomini della Polizia Ferroviaria permetteva a questi ultimi di visualizzare immediatamente le immagini registrate del sistema di video sorveglianza presente in stazione e, grazie all'accurata descrizione fornita dalla vittima, gli agenti della Polizia Ferroviaria individuare i due soggetti, nel frattempo allontanatisi dalla stazione.
Poiché dalle immagini i due malviventi risultavano arrivati in treno a Parma poco prima della commissione del reato, gli operatori della Polizia Ferroviaria, convinti che i due si sarebbero ripresentati in stazione per tornare a casa, li attendevano in modo discreto, ma tenace, riuscendo ad individuarli ed identificarli alcune ore dopo quando, come previsto dai poliziotti, si sono puntualmente ripresentati nello scalo.
Al termine degli accertamenti di rito i due giovani, uno dei quali minorenne, entrambi residenti in provincia e senza precedenti di polizia a carico, venivano denunciati in stato di libertà per il reato di tentato furto con strappo in concorso.
Indagine lampo – la Polizia di Stato individua un rapinatore, borseggiatore seriale e lo espelle con accompagnamento al cpr di Potenza. Sequestrato un telefonino, huawei, modello p8 lite, colore nero, in attesa del legittimo proprietario (Foto in calce).
Nella giornata di Venerdì 22.02 u.s. un cittadino straniero si è reso responsabile di una rapina, commessa all'interno della locale stazione ferroviaria, a danno di una viaggiatrice. La condotta è consistita in una spinta nei confronti della donna, violenza finalizzata poi ad asportare dall'interno dello zainetto il suo telefono cellulare.
Immediate indagini svolte da parte di personale della Polfer di Parma, hanno permesso di individuare il criminale, il quale in quella circostanza, prima di darsi alla fuga, si era, in modo sospetto, recato prima all'interno del Bar Europa.
Il soggetto, grazie all'acume investigativo degli operatori è stato identificato sin dall'inizio con nome e cognome e con tanto di volto. Infatti, il reo, è un soggetto noto a questi uffici come borseggiatore seriale e come autore di diversi furti aggravati.
Nella giornata di domenica, durante lo svolgimento del servizio di o.p. in occasione di Parma- Napoli, personale Polfer ha individuato il soggetto in stazione, lo ha immediatamente bloccato e compiutamente identificato.
Non solo, l'attività degli agenti, grazie all'ausilio dei sistemi di video sorveglianza, è proseguito, notando che il reo, quella stessa domenica, prima di entrare in stazione, proprio come lo scorso venerdì, era entrato all'interno del bar Europa. Questo elemento ha portato gli operanti a richiedere la visione delle immagini di videosorveglianza del Bar Europa, dalle quali è emerso che il senegalese, il precedente venerdì, si era recato all'interno del bar con in mano il cellulare sottratto alla donna poco prima e lo aveva ceduto ad un barista in cambio di alcune banconote.
Il barista, presente sul posto veniva invitato a riconsegnare il cellulare, cosa che veniva fatta e conseguentemente lo smartphone veniva restituito alla legittima proprietaria.
Nell'occasione, il barista è stato denunciato a piede libero per il reato di ricettazione, mentre il senegalese, classe 72 è stato denunciato per il reato di rapina e, poiché quella Domenica il senegalese è stato trovato in possesso di un altro cellulare, di cui non era in grado di giustificare il possesso, è stato denunciato altresì per il reato di ricettazione.
Inoltre, grazie alla grande collaborazione e scambio di informazioni tra la Questura e le specialità della Polizia di Stato, il soggetto, poiché irregolare sul territorio nazionale è stato fatto oggetto, il giorno successivo, di un provvedimento di espulsione per pericolosità sociale.
Detta espulsione è stata eseguita mediante accompagnamento, da parte di personale della Questura, al c.p.r. di Potenza, ove a seguito di ulteriori accertamenti verrà rimpatriato in Senegal.
Il telefono sequestrato per ricettazione è un huawei, modello p8 lite, colore nero, di cui si allega fotografia di modo che il legittimo proprietario lo possa reclamare.
Minacce Aggravate nei Confronti Di Addetti Alla Biglietteria Ferroviaria, identificata e denunciata.
Gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma hanno portato a termine un'attività di indagine che ha consentito l'identificazione di una viaggiatrice che si era resa responsabile di minacce gravi ai danni di due addette alla biglietteria ferroviaria di Parma.
L'attività in questione ha avuto inizio con la formalizzazione, nei mesi scorsi, da parte di una dipendente di Trenitalia, di una denuncia-querela, nei confronti di una viaggiatrice sconosciuta la quale, presentatasi intorno alle ore 20,.30 nella biglietteria della stazione di Parma, aveva chiesto informazioni circa l'orario ed il luogo di partenza di un autobus sostitutivo diretto a Guastalla. La risposta fornita dalle addette alla biglietteria ferroviaria non venne giudicata esauriente dalla giovane la quale, in evidente stato di agitazione, da quel momento aveva iniziato ad insultare e minacciare pesantemente le ferroviere, nonostante all''interno dei locali si trovassero anche alcuni viaggiatori in attesa del loro turno allo sportello.
La giovane, senza nessun apparente motivo, aveva momentaneamente impedito ai predetti viaggiatori di servirsi degli sportelli di biglietteria in quanto lamentava che le informazioni ricevute dalle bigliettaie erano frammentarie e soprattutto a quell'ora della sera non era previsto un immediato servizio per raggiungere la predetta località.
La giovane, solo dopo l'intervento verbale di alcuni viaggiatori, aveva desistito dal proprio comportamento violento e minaccioso, allontanandosi dal luogo e facendo perdere le proprie tracce.
Gli agenti della Polizia Ferroviaria, ricevuta la notizia di reato, hanno immediatamente acquisito le immagini del circuito di video sorveglianza riuscendo ad intercettare alcuni fotogrammi dell'energumena, immagini che, in base a quanto dichiarato dalla stessa responsabile dei fatti, con particolare riferimento alla destinazione del proprio viaggio, venivano trasmesse ai militari del Comando Carabinieri di Guastalla.
Grazie a tale interessamento il volto dell'esagitata poteva avere così un nome in quanto i militari in servizio presso quel Comune riconoscevano immediatamente nelle immagini trasmesse, una giovane residente in quel capoluogo non nuova ad analoghi episodi.
La giovane in questione, cittadina italiana, venticinquenne, veniva quindi deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma per i reati di minacce aggravate ed ingiurie.
Erano da poco passate le 11 di sabato scorso, quando una giova coppia di viaggiatori in transito dalla stazione di Parma si accorgevano di essere stati derubati. Insospettiti per aver sentito pronunciare alle loro spalle la frase "...hai visto?..." la ragazza ha verificato che le era stato sottratto lo smartphone dalla borsetta. Prontamente si recarono al Posto di Polizia Ferroviaria di Parma fornendo entrambi una accurata descrizione del sospettato.
Sono scattate così ricerche del sospettato, anche attraverso l'utilizzo del circuito di sorveglianza, riuscendo a intercettare e a fermare il sospettato.
In effetti, il sospettato, era in possesso di uno smartphone che la ragazza riconosceva e le foto al suo interno ne confermavano la proprietà.
L'autore del fatto, cittadino straniero trentacinquenne, regolarmente soggiornante nel territorio provinciale, veniva pertanto tratto in arresto per il delitto di furto aggravato ed il cellulare restituito alla proprietaria.
Il giovane senegalese, già noto alle forze di polizia per la recente commissione di reati contro il patrimonio, veniva condotto presso il Tribunale di Parma per l'udienza di convalida dell'arresto e la celebrazione del rito direttissimo.
Il Giudice convalidava l'arresto disponendo l'immediata liberazione dello straniero e in attesa della valutazione di ammissibilità di riti alternativi espressamente richiesta dalla difesa, rinviava il processo al 27 novembre.
Alle ore 16.45 circa del 03 ottobre scorso, personale della Polizia Ferroviaria di Parma, nel corso del consueto servizio di vigilanza allo scalo ferroviario notava, in lontananza, nel Piazzale Esterno - Lato Nord - della stazione, una persona piegata sopra una bicicletta parcheggiata su una ringhiera posta a protezione degli accessi dei parcheggi sotterranei presenti tra i viali Falcone e Bosellino. Nella corcosanza gli agenti notavano che il giovane, dopo alcuni istanti introduceva un oggetto voluminoso all'interno dalla parte anteriore dei calzoni che indossava.
Gli agenti riconoscevano il giovane, già noto come tossicodipendente con dimora a Reggio Emilia e perciò ancor più insospettiti, lo hanno seguito mentre si dirigeva verso un treno in partenza per Bolona. L'uomo veniva perciò bloccato nel sottopassaggio, mentre portava con sè anche una bicicletta. Dopo aver notato che nel cestino anteriore del mezzo c'era un lucchetto tranciato gli agenti, esguendo una perquisizione, hanno rinvenuto un tronchese di metallo di 35 centimetri.
A questo punto il ragazzo, ventisettenne di nazionalità indiana, in posizione irregolare nel territorio nazionale in quanto destinatario di un recente provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Reggio Emilia, veniva condotto presso gli uffici della PolFer ove, mentre proseguivano gli accertamenti a suo carico, giungeva sul posto la proprietaria della bicicletta che riconosceva sia la bici e anche il lucchetto tranciato. A dimostrazione della proprietà la signora ha aperto il lucchetto con le hiavi in suo possesso.
Lo straniero, veniva perciò tratto in arresto per furto aggravato di bene esposto alla pubblica fede, commesso con violenza sulle cose e di possesso ingiustificato di arnesi atto allo scasso, la tronchese in metallo veniva sequestrata mentre la bicicletta, del valore di circa 100,00 euro, con il consenso dell'A.G. procedente, veniva immediatamente restituita alla proprietaria.
Il giorno seguente l'arrestato veniva condotto all'udienza di convalida d'arresto e conseguente giudizio, con rito direttissimo, dinanzi al Giudice in Composizione Monocratica che condannava il soggetto alla pena di mesi quattro applicando la misura cautelare personale coercitiva del divieto di dimora nel comune di Parma e disponendo la confisca e distruzione di quanto sequestrato.
Il cittadino indiano, a carico del quale risultavano numerosi precedenti di polizia per vari reati, veniva inoltre denunciato per l'inosservanza all'ordine del Questore di Reggio Emilia disposto nei suoi confronti conseguentemente all'espulsione descritta e venivano avviate le procedure finalizzate all'esecuzione materiale di tale provvedimento.
Nel corso degli accertamenti eseguiti, in base ad elementi raccolti nell'immediatezza dei fatti, veniva rinvenuta nei pressi di un convoglio regionale in partenza per Bologna, una seconda bicicletta, da uomo, tipo city bike, seminuova che, analogamente a casi accertati in precedenza, si sospetta fosse stato analogamente poco prima sottratto in zona per essere poi trasportato, unitamente a quello restituito, in altra provincia per essere rivenduti sul mercato illegale.
Al riguardo, sono in corso ulteriori accertamenti, mediante l'utilizzo delle registrazioni del circuito di video sorveglianza della stazione, finalizzati alla conferma di tale ipotesi investigativa.
La bicicletta da uomo così rinvenuta si trova presso gli uffici della Polizia Ferroviaria a disposizione di eventuali vittime che ne abbiano subito il furto nelle circostanze di tempo descritte.