IL MERCATO DEL TURISMO DIGITALE IN ITALIA NEL 2017 -
L'innovazione digitale traina la crescita del comparto turistico in Italia. I Turisti digitali sono sempre più abituati all'utilizzo di internet e di strumenti web in tutte le fasi della «Digital Tourist Journey»
Con il nuovo «turista digitale» i punti di contatto si moltiplicano. Per l'Offerta turistica il presidio di diversi canali diventa imprescindibile per una gestione sempre più attenta dei servizi di customer care e assistenza.
In Italia gli acquisti digitali per Turismo e Viaggi valgono il 20% del mercato Travel complessivo.
I NUMERI E LA CRESCITA
Con un valore complessivo di quasi 11,2 miliardi di euro nel 2017, la componente digitale arriva a rappresentare oltre un quinto del mercato e fa segnare un aumento del 9% rispetto all'anno precedente. Il mondo dei Trasporti raccoglie il 73% del mercato (con un incremento del valore pari all'8%), seguito dalle Strutture ricettive con il 15% (+10%) e dai Pacchetti viaggio con il 12% (+15%). La sharing economy nell'accomodation rappresenta oltre un quinto del giro d'affari digital.
L'incidenza degli acquisti da Smartphone sulla spesa digitale in ambito Turismo supera il 13% e si attesta intorno ai 1.500 milioni (+50% sul 2016)
I COMPORTAMENTI Non esistono comportamenti di utilizzo dei diversi canali che siano omogenei e prevedibili: è un comportamento che ricorda molto lo zapping televisivo, ma avviene tra canali fisici e digitali. I turisti passano da un canale all'altro con frequenza, utilizzando fino a 3 differenti strumenti (online e offline) in fase di ispirazione e 4 per la ricerca nei casi più estremi, con abitudini che cambiano notevolmente soprattutto per le esigenze di viaggio, ma senza rilevanti differenze tra la vacanza lunga o breve.
Nel 2017 cresce anche la componente legata ai Business Travel, che incide per circa il 12% del transato online attestandosi in valore assoluto oltre 1,3 miliardi di euro.
«Big data analytics, intelligenza artificiale e realtà aumentata diventeranno sempre più centrali e la velocità con cui si sapranno comprendere e sfruttare questi nuovi fenomeni stabilirà chi subirà l'innovazione rispetto a chi riuscirà a darsi un ruolo sul mercato»
(Fonte: Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano)
Importanti novità tecnologiche sono state introdotte nel porto di Ravenna presso il varco doganale gestito da "TCR – TERMINAL CONTAINER RAVENNA", presidiato dai militari del 2° Nucleo Operativo della Guardia di Finanza in servizio di vigilanza doganale.
Da qualche settimana, infatti, è operativa un'innovativa "sala controllo" a disposizione dei Finanzieri impiegati presso il citato varco, che consente alle Fiamme Gialle di monitorare in modalità completamente automatizzata i traffici commerciali in entrata e in uscita.
Grazie all'installazione in prossimità della linea di dogana di moderni "totem" dotati di scanner ad alta risoluzione e di sistemi audio/video di ultima generazione, ora i conducenti degli autoarticolati possono espletare le previste formalità restando a bordo del proprio mezzo, semplicemente inserendo nel lettore ottico presente sul "totem" il documento doganale che scorta le merci ed interagendo a distanza, mediante un videocitofono dedicato, con i Finanzieri addetti alla vigilanza.
Attraverso l'immediata visualizzazione del documento inserito dal conducente nello scanner, il militare in servizio presso la "sala controllo" può rapidamente verificare al
terminale la sua regolarità ed azionare direttamente dalla propria postazione la sbarra di uscita per autorizzare il transito dell'autoarticolato ovvero, se necessario, bloccarne il passaggio per svolgere ulteriori approfondimenti.
Una moderna e innovativa soluzione che, unita ad una completa copertura dell'area con telecamere che consentono ai militari di inquadrare anche i più piccoli particolari dei
container che attraversano il varco, permette alle Fiamme Gialle di tenere costantemente monitorati i traffici, svolgendo tutte le operazioni di controllo in modo rapido e sicuro.
Il rilevante progetto di rinnovamento infrastrutturale, attuato grazie all'impegno messo in campo da TCR e in stretta collaborazione con l'Ufficio delle Dogane di Ravenna, realizza un concreto miglioramento delle procedure di controllo rimesse alla Guardia di Finanza, rese ora più snelle e veloci con indubbie ricadute positive sulla fluidità dei traffici commerciali che interessano il porto di Ravenna.
Una Commissione di esperti del settore "Life Science" ha valutato i 10 migliori progetti di startup operanti nel mondo digitale e dell'ICT, tra questi anche Cubbit, il primo servizio di free cloud illimitato, economico, ecologico e "made in Bologna"
Si è riunita ieri l'ultima delle Commissioni chiamate a valutare i progetti presentati da oltre 600 startup iscritte a partecipare all'edizione 2018 di UniCredit Start Lab.
Poco più di 300 quelle in gara per la categoria "Life Science", 10 le idee imprenditoriali del settore Digital e ICT ammesse alla selezione finale. Tra queste anche una "Made in Bologna": Cubbit, un data-center distribuito che trasforma le risorse internet non utilizzate in servizi cloud criptati con risparmi vantaggiosi, fornendo così il primo servizio di free cloud illimitato, economico, sicuro e più ecologico ( http://www.cubbit.net/ ).
Tutte le 10 startup presenti ieri di fronte alla Commissione accedono di diritto al programma UniCredit Start Lab per l'edizione 2018 e beneficeranno della partecipazione a Business Meeting con clienti Corporate di UniCredit e possibili investitori; dell'individuazione di uno o più Mentor scelti tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit per confronti periodici su aspetti strategici e di crescita aziendale; dell'assegnazione di un gestore UniCredit dedicato; e dell'accesso alla Startup Academy e al programma di coaching organizzato dal team di UniCredit Start Lab.
La commissione composta da Alessio Abbateianni, AD Tecnovision; Fabrizio Albergati, Marketing & PR Director Teorema; Paolo Lugiato, Senior Advisor Auditel; Pietro Masera, Responsabile Corporate Development & Investor Relations Cerved; Enrico Mercadante, Responsabile per Innovazione, Architetture e Digital Transformation Cisco Italia; Roberto Privitera, Responsabile Marketing e Business Development Acantho; Paola Scarpa, Client Solutions, Data & Insights Google; e Stefano Reale, Cfo RDS, ha decretato prima classificata tra le 10 selezionate, la genovese Smart Track, che si aggiudica un grant di 10.000 euro per aver sviluppato una piattaforma IoT per la sicurezza dei lavoratori.
Secondo classificato il progetto della startup veronese Checkout Technologies, autrice di una soluzione che, combinando intelligenza artificiale, riconoscimento facciale e del comportamento, permette di smaltire le file alla cassa nei negozi. Terza classificata è la startup romana di Stamplay Limited, sviluppatrice di una piattaforma di automazione intelligente in cloud per migliorare la produttività aziendale. Menzione speciale alla milanese Yape, acronimo per Your Autonomous Pony Express, robot a guida autonoma di ridotte dimensioni interamente progettato e costruito in Italia, capace di muoversi su marciapiedi e piste ciclabili per consegnare pacchi fino a 70 Kg di peso.
Per una breve presentazione delle 10 startup selezionate: https://www.unicreditgroup.eu/it/press-media/news/2018/unicredit-start-lab--oggi-una-commissione-di-esperti-di-settore-2.html .
E' ufficiale su Instagram è arrivata la conferma: arrivano le videochiamate. Il famoso social network di fotografie e video acquisito da Facebook compie un passo da gigante che, nonostante ci si aspetti, è un salto qualitativo nella sua strategia e il suo impatto sarà notato tra i più giovani.
L'idea è semplice: consiste nel contattare via video (o audio) un vostro amico o gruppo senza dover lasciare l'applicazione. Questa potente funzione arriva proprio in un momento positivo per il servizio che IGTV, un canale video integrato che rappresenta un passo oltre le Storie, ha presentato solo pochi giorni fa. Nella stessa presentazione di questo nuovo strumento, Kevin Systrom, fondatore del servizio, ha annunciato di aver già accumulato un miliardo di utenti attivi, una cifra che senza dubbio aumenterà considerevolmente con il passare del tempo. Quali sono le videochiamate e perché sono importanti?
In realtà, Instagram è l'unica applicazione di Facebook a cui mancavano le videochiamate: sia WhatsApp che Messenger offrivano già questo servizio da molto tempo e con notevole successo (Facebook sostiene che il numero di videochiamate è raddoppiato nel 2017). L'incorporazione di questa nuova funzione rappresenta un ulteriore salto nella strategia aziendale di mantenere gli utenti all'interno di un prodotto della casa senza doverla lasciare. Quindi, se un amico vuole incontrarne un altro per andare di sabato o organizzare una cena con molti di loro, invece di usare WhatsApp, puoi coordinare tutto dalla tua applicazione social senza lasciarlo.
Come funzionano le videochiamate su Instagram
Il servizio consente che con un semplice tocco nell'icona della parte superiore, entrambi gli utenti possano entrare in contatto attraverso una chat video senza dover prendere ulteriori passaggi; un colpo alla giugulare di Snapchat che ha già offerto questo servizio. Nello specifico l'attesa funzione, rilasciata insieme canali topic su Explore, ci permetterà finalmente di accedere a videochat singole o di gruppo. Questa funzione si trova all'interno di Direct e può essere utilizzata per avviare videochiamate con i contatti con cui si sta chattando. Per le videochat di gruppo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", il numero massimo di utenti è quattro. Durante la conversazione, sarà possibile ridurre la schermata del collegamento video, continuando ad avere accesso a tutte le funzioni della app.
Ulteriori novità su Instagram
La funzione Esplora è dedicata a una sempre più accurata ricerca di contenuti inerenti ai propri interessi. Nel tab ricerca troveremo una serie di argomenti tra cui scegliere e orientarci per muoverci tra post scelti per tema. Un'altra novità in arrivo è la funzione Questions & Answers nelle Storie. Potremo farci fare delle domande dai nostri follower rispondendo in diretta o con altri contenuti, così come fare domande ai nostri contatti e visualizzare le loro risposte all'interno della storia. Le domande che condivideremo, non riporteranno il nome del nostro contatto al fine di assicurare la privacy degli utenti. E se viaggiando tra le storie altrui vedremo un effetto che ci piace, potremo aggiungerlo alla nostra libreria tramite un apposito tool. E per finire tra le innovazioni proposte da Instagram, anche una raccolta di filtri creati da celebrity e influencer.
Il nuovo servizio avrà successo? Vedendo la grande adozione del social network e l'abitudine dei suoi utenti alle videochiamate, non c'è dubbio che sì, le videochiamate da Instagram cambieranno il modo in cui comunichiamo.
Modena, elettronica protagonista. Ospiti della filiale italiana di Icape Group, leader nella fornitura di componenti elettronici, dieci aziende del settore, di cui la città, dopo soli due anni, è diventata crocevia commerciale
(Modena, 4 giugno 2018). A scuola di circuiti stampati, ospiti della multinazionale dell'elettronica Icape Group, che da due anni ha scelto Modena come luogo ideale per affermarsi leader nella fornitura di componenti elettronici ed elettromeccanici nel nostro Paese.
Dopo domani (mercoledì 6 giugno) e giovedì dieci aziende italiane del settore saranno presenti nella sede di Icape Italia, in via Ungaretti 30, per partecipare all'evento Technical Days. "Offriamo gratuitamente un programma completo di formazione dedicata ai nostri clienti - sottolinea il direttore Renato Farruggio - adattato alle loro esigenze e a quelle di mercato, sia in termini di supporto tecnico che commerciale. L'iniziativa fa seguito a quella che si è svolta alcuni mesi fa a Parigi, dove si trova la sede centrale del nostro gruppo, protagonista del comparto, con particolare riferimento alla distribuzione di produzioni d'eccellenza provenienti dal continente asiatico".
Un volume di vendite che ha raggiunto i 115 milioni di euro, in costante crescita, più di 1.500 clienti in una settantina di Paesi di tutto il mondo e un centinaio di aziende partner, fornitrici di "pcb" (printed circuit boards), componenti elettromeccanici e altre parti tecniche, con produzioni direttamente coordinate e controllate da più di 150 tecnici, propri dipendenti, distaccati all'interno delle imprese stesse. Sono questi alcuni dati che caratterizzano Icape a livello mondiale, fornitore di molti marchi prestigiosi.
"Anche da noi, in un solo biennio di attività - continua il direttore della filiale commerciale italiana - i risultati sono stati più che soddisfacenti, con oltre 100 aziende acquisite, su gran parte del territorio nazionale. Possiamo citare, fra le altre, Beghelli, Dinema, Abb, Meg Italia, Marposs e Tema. Il nostro team è raddoppiato e il fatturato ha raggiunto cifre significative. Ci stiamo sviluppando velocemente e in modo organico".
La scelta di Modena è risultata efficace "perché la città emiliana si trova lungo uno snodo fondamentale della rete dei collegamenti nazionali e perché immersa in un contesto regionale e interregionale di notevole sviluppo industriale - spiega Renato Farruggio - in cui, accanto ad alcune grandi e famose aziende, sorgono imprese, prevalentemente medie e piccole, che da sempre puntano sulla qualità. In Asia, e in particolare in Cina, dove opera la quasi totalità delle nostre realtà partner, collaboriamo con produttori 'top player', che sono di altissimo livello e che forniscono beni di elevatissimo valore, certificati".
Un'altra carta vincente della multinazionale dei circuiti stampati, fondata nel 1999 (che è oggi presente, oltre che in Francia ed Italia, in Germania, Spagna, Polonia, Russia, Stati Uniti, Messico, Brasile, India, Cina e Indonesia) "è l'estrema flessibilità che offriamo alla nostra clientela - prosegue Farruggio - dalla fornitura di un singolo a illimitate quantità di pezzi, a seconda delle esigenze di ciascuno. Mettiamo inoltre a disposizione una serie di servizi collaterali, come assistenza tecnica e supporti logistici, finanziari e assicurativi".
Conclude Renato Farruggio: "Oltre ai circuiti stampati di ogni tipo, anche grazie a Cipem, realtà appartenente al nostro gruppo, forniamo inoltre parti tecniche custom dedicate al mondo dell'elettronica industriale, quali elementi e contenitori metallici, componenti in plastica e stampi, tastiere, cavi e connettori, alimentatori e caricabatterie, display lcd e led, moduli e telecomandi. L'insieme di tutti questi elementi permettono ad Icape di presentarsi sul mercato come un fornitore completo, affidabile ed efficiente. Caratteristiche che ci consentono di attestarci tra le realtà più importanti nel panorama internazionale del settore".
Foto del trasgressore sprovvisto di documento per evitare le false generalità, con i nuovi tablet in dotazione ai verificatori.
Parma, 11 maggio 2018 - Tempi duri per i portoghesi sui bus di Parma e provincia. Sono, infatti, in arrivo nuovi strumenti a sostegno dell'attività di verifica dei titoli di viaggio a bordo dei bus TEP. Dalla prossima settimana, il personale di controllo avrà in dotazione nuovi tablet digitali per l'emissione automatizzata delle sanzioni, che permettono di scattare foto qualora un passeggero multato dichiari di essere sprovvisto di documenti.
La legge dà titolo ai pubblici ufficiali di chiedere al passeggero di esibire un documento, in mancanza del quale è ammessa la possibilità di autocertificare le generalità tramite un'autodichiarazione da rendere al verificatore. Qualcuno, però, ne approfitta per fornire dati falsi, magari quelli di qualche "amico" o parente sgradito. Dalla prossima settimana, in casi come questi il personale di controllo allegherà alla sanzione la fotografia dell'utente multato.
Le foto ai sanzionati sono state sperimentate nel mesi scorsi sui bus di SETA, l'azienda dei trasporti di Piacenza, Reggio Emilia e Modena. Per introdurle a Parma, TEP ha preferito prima superare gli ultimi problemi che avrebbero potuto costituire potenziale conflitto con la legge sulla privacy.
I nuovi dispositivi sono oggi utilizzabili per il servizio di verifica nel pieno rispetto delle norme in vigore.
Gli autobus TEP, peraltro, sono già luoghi pubblici videosorvegliati. Le immagini filmate dalle videocamere di bordo, tuttavia, possono essere conservate solo per un tempo limitato e pertanto non consentono di accertare l'identità del trasgressore una volta che è verificata la non veridicità delle generalità comunicate. La foto, invece, rimane agli atti diventando parte integrante della sanzione.
L'azienda confida che l'associazione della foto alla sanzione possa costituire un'azione di deterrenza alla pratica di fornire false generalità al controllore.
Le false generalità non sono solo di un comportamento scorretto, ma un reato penale – essendo i controllori dei pubblici ufficiali – di cui rimane traccia sulla fedina penale del trasgressore. Sapere che alla sanzione potrà essere allegata la foto del trasgressore (esattamente come già accade in presenza di autovelox o varchi elettronici) dovrebbe scoraggiare l'utente sprovvisto di titolo di viaggio dal commettere azioni illecite. Ciò permetterà, di conseguenza, di tutelare quelle persone cui oggi capita la sgradevole esperienza di vedersi recapitare a casa multe mai prese.
E' evidente, in ogni caso, che le foto saranno scattate solo se necessario. Quando la persona sanzionata sarà in grado di esibire un documento d'identità non ci sarà alcun bisogno di ricorrere alla riprova fotografica.
"Cibus è sempre più protagonista nel panorama fieristico italiano" – ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma inaugurando il convegno di apertura della 19esima edizione di CIBUS– "Oltretutto, questa edizione cade nell'Anno del Cibo, proclamato dal Governo Italiano. Registriamo 100 espositori in più rispetto all'edizione 2016, grazie all'apertura di un nuovo padiglione che li ospita, totalizzando 135.000 mq espositivi".
Di Virgilio - Parma 7 maggio 2018 - A inaugurare quest'importante appuntamento fieristico, punto di riferimento nazionale per l'agroalomentare, è stato il convegno "World Food Research and Innovation Forum", organizzato da Aster-Regione Emilia Romagna, che ha visto alternarsi al pulpito qualificati relatori del mondo scientifico e dell'EFSA.
Patrizia BRIGIDI, Professore Ordinario in Chimica e Biotecnologia delle Fermentazioni dell'Università di Bologna, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Cluster Tecnologico Agrifood Nazionale CL.A.N.
Michele MORGANTE, Professore Ordinario di Genetica all'Università di Udine e Direttore Scientifico dell'Istituto di Genomica Applicata
Cristobal UAUY, Project Leader Crop Genetics John Innes Center (Norwich)
Reinhilde SCHOONJANS, Responsabile Scientifico nel Comitato Scientifico e Unità Rischi Emergenti, EFSA
I quattro luminari hanno relazionato circa lo sviluppo e l'interesse verso la nutraceutica e gli alimenti funzionali e in particolare sulle più recenti tecniche di manipolazione genetica che, a differenza dell'OGM, operano nell'ambito della medesima specie.
E' Il cosiddetto "genome editing", una tecnica di intervento di precisione fortemente basata sulla conoscenza dei meccanismi biologici e molecolari in grado perciò di garantire quantità, qualità e sostenibilità delle coltivazioni agricole. Interesse per questa nuova tecnica, diversa da quella degli OGM, è stato espresso sia da Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare, che da Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti, entrambi relatori al Forum.
Paolo De Castro, Parlamentare Europeo e Vice Presidente della Commissione UE Agricoltura, intervenendo al Forum, ha anch'egli sottolineato l'importanza delle tecniche di "editing" d'altra parte, anche in funzione del mantenimento e miglioramento della biodiversità nazionale, chiosa De Castro, "Un prodotto tradizionale è una innovazione ben riuscita".
Le conclusioni "politiche" sono state tratte da Stefano Bonaccini (Presidente della Regione Emilia Romagna) e dal Vice Ministro Andrea Olivero.
"Attraverso il World Food Research & Innovation Forum- ha sottolineato Bonaccini- e a confronti come quello odierno cerchiamo di rispondere alle sfide future in campo agroalimentare, discutendo con esperti da tutto il mondo sulle nuove frontiere della ricerca e dell'innovazione e coinvolgendo tutti gli attori del sistema. Oggi si è parlato di biotecnologie innovative e della loro capacità di affrontare bisogni emergenti: innovazioni che nei prossimi anni avranno un impatto significativo sulle produzioni agricole e sull'intero sistema agroalimentare. Nel prossimo futuro- ha proseguito il presidente- la produzione e il consumo di cibo saranno inevitabilmente sempre più legati alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, insieme alla capacità di rispondere alla crescente richiesta di alimenti in grado di assicurare una dimensione salutistica che identifica nel cibo un fattore cruciale nella prevenzione di malattie e nel mantenimento dello stato di salute e benessere".
L'ultimo intervento è di Andrea Olivero il quale ha sottolineato l'estrema importanza di una condivisione degli obiettivi di tutti gli attori della filiera e che a ciascuno possa essere garantita una equa parte del valore aggiunto, come sembra che sia stato raggiunto, almeno stando agli interventi di Roberto Moncalvo (Coldiretti) e Luigi Scordamaglia (Presidente Federalimentare). "Come rappresentante delle istituzioni, in un momento così complesso, posso dirvi che la sfida che cibus e il sistema agroalimentare italiano lancia, va colta a prescindere dai Governi, a prescindere da chi avrà la responsabilità. Questo perché è una sfida che parte da una profonda visione comune di una intera filiera e qui , piace sottolineare che si è lavorato in una logica, non di segmentazione di filiera, ma di convergenza e collaborazione nella prospettiva che la qualità totale la si fa partendo dalla produzione e andando verso la trasformazione, con un unico obiettivo che è distribuire la ricchezza che si va a produrre ma soprattutto perché questa ricchezza a si possa produrre" .
(Foto di copertina di Francesca Bocchia)
Dalla Regione 1,5 milioni di euro per finanziare sistemi intelligenti di guida. Questa mattina il taglio del nastro. Oltre un migliaio di mq su tre livelli, con spazi dedicati a studenti e dottorandi. Le risorse previste nel pacchetto dei progetti per il Tecnopolo nell'ambito del Por Fesr 2007-2013
Parma 12 febbraio 2018 - Taglio del nastro questa mattina per la nuova sede di VisLab di Parma nel padiglione sperimentale del Polo dell'Innovazionedella città emiliana, un progetto Mastercampus che porterà circa trenta aziende ad alta innovazione all'interno del Campus Scienze e Tecnologie entro il 2018. Alla cerimonia era presente anche l'assessore regionale alle Attività produttive.
Nella sede anche i nuovi laboratori cofinanziati al 50% dalla Regione, nell'ambito del Tecnopolo di Parma, con il Por Feasr 2007-2013 per una dotazione finanziaria complessiva di 3,1 milioni di euro.
Nato come spin-off dell'Università, la storia di VisLab si identifica con l'attività del gruppo di ricerca del Dipartimento di ingegneria dell'informazione dell'Università di Parma sui sistemi intelligenti per l'aiuto alla guida.
Negli ultimi anni i prototipi intelligenti realizzati da VisLab hanno assunto un rilievo internazionale. Nel 2010 quattro veicoli elettrici hanno guidato automaticamente da Parma a Shanghai, mentre nel 2013 un altro mezzo, partito dal Campus di Parma, ha raggiunto il centro cittadino senza alcun intervento umano. Per rimanere competitiva con i grandi competitors, nel 2015 VisLab si è unita ad Ambarella, marchio della Silicon Valley, leader nel settore dei video ad alta definizione.
La sede inaugurata oggi occupa una superficie di oltre un migliaio di mq su tre livelli, con spazi dedicati a studenti e dottorandi che desiderano trascorrere periodi di ricerca e potrà essere affiancata da un padiglione gemello per eventuali progetti futuri. Vi opererà il personale dell'azienda, quasi 40 unità tra amministrativi e ingegneri. L'intervento è stato progettato dall'ufficio tecnico dell'Università di Parma e da Mastercampus Lab. /AA
Apple punta sulla salute digitale: gli utenti potranno scaricare automaticamente sull'iPhone la propria cartella clinica con dati sanitari come i risultati delle analisi del sangue o i vaccini, per conservarli e per mostrarli facilmente a un dottore o ai familiari.
L'ultima funzione, lanciata per ora in fase di test negli Stati Uniti, fa parte delle novità di iOS 11.3, l'aggiornamento del sistema operativo di iPhone e iPad che tra l'altro introdurrà anche le funzioni legate al controllo della batteria e delle prestazioni del proprio smartphone promesse da Apple dopo essere stata investita dalla bufera per gli iPhone "rallentati" in caso di batterie non più al top. In arrivo pure nuove Animoji, le icone animate sugli iPhone X, e funzioni più avanzate per la realtà aumentata.
La versione 11.3 di iOS, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è disponibile da ieri per gli sviluppatori, mentre per tutti gli utenti arriverà in primavera. La nuova funzione "sanitaria" lanciata da Apple sarà integrata nell'applicazione Salute e permetterà agli utenti di trasferire sul proprio iPhone i dati clinici direttamente da ospedali e dottori.
Apple sottolinea che i dati medici dei suoi utenti saranno criptati e archiviati localmente sugli smartphone, quindi nessun dato sarà accessibile alla compagnia californiana a meno che non sia l'utente a decidere di condividerli. All'iniziativa, ha già aderito una dozzina di istituti sanitari americani.
(Fonte: Lo Sportello dei Diritti)
In caso di arresto cardiaco un'App avvisa la rete dei defibrillatori, mettendo in allarme il più vicino.
Pochissimi minuti, spesso anche solo una manciata di secondi può fare la differenza in caso di arresto cardiocircolatorio. Ecco perché la nuova applicazione per telefoni cellulari che mette in rete i defibrillatori semi-automatici può aiutare la vita. Defibrillare entro 3-5 minuti dall'inizio dell'arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70% dei casi.
Con un clic gli operatori del 118 allertano l'apparecchio defibrillatore e la persona che lo sa usare e lo invitano a correre sul posto. Sempre grazie alla applicazione sul telefono, si consente agli operatori del 118 che rispondono alla chiamata di individuare con estrema precisione dove si trova la persona in crisi, elemento di particolare efficacia nei casi di grande ansia o di incertezza sull'indirizzo di chi sta male.
Il sistema, di particolare utilità per tutto il mondo dello sport, nasce grazie al progetto regionale "defibrillazione precoce territoriale" con un utilizzo rapido e diffuso dei defibrillatori semiautomatici ed è realizzato dal Sistema 118 grazie a un finanziamento della Regione di 127mila euro, cui se ne aggiungono altri 30mila dalla Fondazione del Monte.
"Nel panorama nazionale, questa è la prima App integrata con il Sistema 118 attivo a livello regionale - sottolinea Antonio Pastori, dirigente infermieristico della Centrale Emilia ovest e coordinamento rete 118 regionale - Siamo quindi molto orgogliosi perché è uno strumento salvavita che non sostituisce il 118 ma entra a tutti gli effetti nella catena del soccorso e consente di velocizzarlo".
Ecco come funzionano il progetto e la App
Una persona è colta da malore, i presenti chiamano il 118. Sugli smartphone delle persone che collaborano al progetto -i DAE First Responder- arriva una notifica, con cui si avvisa che la Centrale Operativa 118 ha registrato un probabile arresto cardiocircolatorio nelle loro vicinanze. I componenti del gruppo aprono la App e visualizzano le informazioni di base, quali la propria distanza dall'evento e dal defibrillatore. Per confermare alla Centrale Operativa 118 la propria disponibilità a intervenire, basta premere sul display "Posso intervenire" senza eseguire alcuna chiamata. Il sistema accetta la disponibilità e guida la persona fino al luogo dell'evento e lo indirizza passo a passo. Una volta raggiunta la persona che sta male, sempre in contatto telefonico con l'operatore del 118, eseguirà le operazioni di soccorso.
L'applicazione è scaricabile per qualsiasi smartphone da Playstore o Itunes.
(fonte - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)